forum.rugby.it

30 min ha scritto: 6 ott 2020, 16:57 Magari il Galles ha di meglio ma magari noi no

https://www.wru.wales/2020/09/varney-ma ... -kingsholm
Dall'articolo è evidente che il giocatore interessasse alla Federazione Gallese

Varney tra i convocati del raduno azzurro in preparazione del 6 nazioni
https://www.onrugby.it/2020/10/06/itali ... ioni-2020/

Soidog ha scritto: 6 ott 2020, 19:59

30 min ha scritto: 6 ott 2020, 16:57 Magari il Galles ha di meglio ma magari noi no

https://www.wru.wales/2020/09/varney-ma ... -kingsholm
Dall'articolo è evidente che il giocatore interessasse alla Federazione Gallese

IMPLACABILE!

Comunque un raduno non ti mette al sicuro, ci vuole la partita...

Step by step

Garry ha scritto: 6 ott 2020, 20:35

Soidog ha scritto: 6 ott 2020, 19:59

30 min ha scritto: 6 ott 2020, 16:57 Magari il Galles ha di meglio ma magari noi no

https://www.wru.wales/2020/09/varney-ma ... -kingsholm
Dall'articolo è evidente che il giocatore interessasse alla Federazione Gallese

IMPLACABILE!

Comunque un raduno non ti mette al sicuro, ci vuole la partita...

vabbè dai quando uno ha accettato il raduno ci vuole una faccia come il culo poi se non vieni cappato nell'immediato a cambiare idea. Posso capire uno che va ad un raduno a 19 anni e poi dopo 5 o 6 non viene più cacato e magari accetta la convocazione. Ma non mi sembra questo il caso. Se dovesse andare così invece vorrebbe dire o che lui non migliora più e invece altri giocatori italiani si e quindi non merita più la nazionale (ma allora perchè dovrebbe essere convocato dal Galles o dall'Inghilterra?) oppure emergono altrettanti giocatori convocabili con l'italia da rendere Varney "superfluo"?
Insomma non mi pare si possa aver "paura"

30 min ha scritto: 6 ott 2020, 16:57Magari il Galles ha di meglio ma magari noi no

Chissà come sono lusingati i nostri ragazzi che si sono impegnati nel nostro percorso di formazione nel leggerlo

speartakle ha scritto: 7 ott 2020, 11:58
vabbè dai quando uno ha accettato il raduno ci vuole una faccia come il c*** poi se non vieni cappato nell'immediato a cambiare idea. Posso capire uno che va ad un raduno a 19 anni e poi dopo 5 o 6 non viene più cacato e magari accetta la convocazione. Ma non mi sembra questo il caso. Se dovesse andare così invece vorrebbe dire o che lui non migliora più e invece altri giocatori italiani si e quindi non merita più la nazionale (ma allora perchè dovrebbe essere convocato dal Galles o dall'Inghilterra?) oppure emergono altrettanti giocatori convocabili con l'italia da rendere Varney "superfluo"?
Insomma non mi pare si possa aver "paura"

Beh, nello sport ormai si è visto di tutto...

Però la tua osservazione mi ha fatto sorgere una riflessione. Lasciamo per un momento gli U20 azzurri e consideriamo questi due giovani "internazionali" che qualcuno avrebbe voluto in una rappresentativa di un Paese britannico. Mi riferisco a Polledri e Varney.
Diciamo sempre che il passaggio da U20 a seniores è il momento in cui si crea il gap con le altre tier1.
Polledri è più avanti, ma questo fenomeno non mi sembra sia avvenuto, adesso vediamo se si imbolsisce Varney, e forse si capirà dove sta il problema.
Le nostre U20 degli ultimi anni hanno avuto mischie che definire competitive è forse riduttivo. Perché questa cosa non si riflette sulla maggiore?

jpr williams ha scritto: 7 ott 2020, 12:19

30 min ha scritto: 6 ott 2020, 16:57Magari il Galles ha di meglio ma magari noi no

Chissà come sono lusingati i nostri ragazzi che si sono impegnati nel nostro percorso di formazione nel leggerlo

O magari lo vedranno come una sfida.

Non comprendo: il ragazzo è italiano, fa bene (gioca con regolarità in Premiership) e non è certo il raccomandato di turno, ha fatto U18, U20 raduni ecc... qual é il problema precisamente? Che prende il pirlo con l'aperol?

Adryfrentzen ha scritto: 7 ott 2020, 12:32

jpr williams ha scritto: 7 ott 2020, 12:19

30 min ha scritto: 6 ott 2020, 16:57Magari il Galles ha di meglio ma magari noi no

Chissà come sono lusingati i nostri ragazzi che si sono impegnati nel nostro percorso di formazione nel leggerlo

O magari lo vedranno come una sfida.

Non comprendo: il ragazzo è italiano, fa bene (gioca con regolarità in Premiership) e non è certo il raccomandato di turno, ha fatto U18, U20 raduni ecc... qual é il problema precisamente? Che prende il pirlo con l'aperol?

Ma poi scusa, è nato là perché il suo bisnonno è stato fatto prigioniero e dobbiamo dargliela vinta e farlo giocare per il Galles?
Ma allora troviamo il pretesto per una guerra con la Nuova Zelanda e facciamo un bel carico di prigionieri anche noi

Garry ha scritto: 7 ott 2020, 12:20

speartakle ha scritto: 7 ott 2020, 11:58
vabbè dai quando uno ha accettato il raduno ci vuole una faccia come il c*** poi se non vieni cappato nell'immediato a cambiare idea. Posso capire uno che va ad un raduno a 19 anni e poi dopo 5 o 6 non viene più cacato e magari accetta la convocazione. Ma non mi sembra questo il caso. Se dovesse andare così invece vorrebbe dire o che lui non migliora più e invece altri giocatori italiani si e quindi non merita più la nazionale (ma allora perchè dovrebbe essere convocato dal Galles o dall'Inghilterra?) oppure emergono altrettanti giocatori convocabili con l'italia da rendere Varney "superfluo"?
Insomma non mi pare si possa aver "paura"

Beh, nello sport ormai si è visto di tutto...

Però la tua osservazione mi ha fatto sorgere una riflessione. Lasciamo per un momento gli U20 azzurri e consideriamo questi due giovani "internazionali" che qualcuno avrebbe voluto in una rappresentativa di un Paese britannico. Mi riferisco a Polledri e Varney.
Diciamo sempre che il passaggio da U20 a seniores è il momento in cui si crea il gap con le altre tier1.
Polledri è più avanti, ma questo fenomeno non mi sembra sia avvenuto, adesso vediamo se si imbolsisce Varney, e forse si capirà dove sta il problema.
Le nostre U20 degli ultimi anni hanno avuto mischie che definire competitive è forse riduttivo. Perché questa cosa non si riflette sulla maggiore?

ma il gap c'è già anche in u20 in buona parte, è che non emerge, è più legato all'intero sistema rugby di quei paesi rispetto ai singoli giocatori che vedi in u20.
Comunque le annate 2000-2003 sono stati quelli con il vento in poppa delle nostre società dove arrivavano un sacco di ragazzini, dove molte società hanno lavorato abbastanza bene per molti anni e dove si è inserito abbastanza bene le accademie. Quindi stiamo buttando fuori tutto sommato dei buoni giocatori.
Non vedo la stessa cosa per quei giocatori dal 2004 in poi che rischiano di soffrire (sono annate che si affacciano ora in u18) della crisi generale di molti club negli ultimi anni, dove un po' quella spinta mi sembra un po' persa (parlo della zona dove sono io) vedo molte meno società stabili in termini di progetti e staff tecnici nelle giovanili, con il Covid ho timore che il problema aumenti.
Per fare un esempio Valsugana a livello giovanile sta pagando salato il conto del salto di categoria.
ma sto andando OT

speartakle ha scritto: 7 ott 2020, 12:55
Per fare un esempio Valsugana a livello giovanile sta pagando salato il conto del salto di categoria.
ma sto andando OT

Questo è un fenomeno che ho riscontrato anche in altre società che hanno fatto il "saltone".
Stranamente sembra non succedere a Colorno, ma sarebbe quasi un'eccezione. Speriamo bene.

Garry ha scritto: 7 ott 2020, 13:08

speartakle ha scritto: 7 ott 2020, 12:55
Per fare un esempio Valsugana a livello giovanile sta pagando salato il conto del salto di categoria.
ma sto andando OT

Questo è un fenomeno che ho riscontrato anche in altre società che hanno fatto il "saltone".
Stranamente sembra non succedere a Colorno, ma sarebbe quasi un'eccezione. Speriamo bene.

Colorno però ha sempre avuto una quantità di denaro che Valsugana si sogna. Valsugana è stato/è un progetto che non ha mai avuto grossi investitori ma è riuscito a sfruttare ottimamente l'ambiente e organizzazione interna. È che lo sforzo sostenuto ha logorato i delicati rapporti interni. (Da osservatore esterno)

Adryfrentzen ha scritto: 7 ott 2020, 12:32Non comprendo: il ragazzo è italiano, fa bene (gioca con regolarità in Premiership) e non è certo il raccomandato di turno, ha fatto U18, U20 raduni ecc... qual é il problema precisamente? Che prende il pirlo con l'aperol?

Quest'ultima cosa sarebbe esiziale.
Sulla questione ho appena risposto "di là" a meta e copiaincollo anche per te

Resto convinto del fatto che il confronto fra nazionali dovrebbe essere il confronto fra il meglio che i movimenti riescono a produrre e, da questo punto di vista, mettere in campo uno nato in Galles e cresciuto nel movimento gallese senza saper dire nemmeno "pizza" mi sembra fuori luogo. Non dice nulla sul valore del rugby italiano.
Per me sarebbe molto più italiano un figlio di senegalesi arrivato qui a un anno di età, che abbia fatto le scuole qui e iniziato col minirugby qui.
Ma tant'è: qui interessa solo il pragmatismo quindi gioite pure.
Anzi, magari a voi una nazionale con dentro 15 neozelandesi acrobaticamente azzurrati andrebbe benissimo.
Ma mi fermo qui perchè questi discorsi li abbiamo fatti mille volte e alla milleunesima diventano vieppiù noiosi.

Il mondo è diventato molto più piccolo, i matrimoni tra persone nate in stati diversi sono ormai una cosa piuttosto comune. Tanti campioni dello sport Italiano del presente e del passato sono stati il frutto di coppie miste che magari abitavano all'estero. Il compito della Fir è quello di formare nel miglior modo possibile giovani giocatori, se un ragazzo, eleggibile e di talento, di formazione estera, manifesta la volontà di giocare per l'Italia deve poter essere valutato.

jpr williams ha scritto: 7 ott 2020, 14:24Anzi, magari a voi una nazionale con dentro 15 neozelandesi acrobaticamente azzurrati andrebbe benissimo.

Io penso ci siano 30 mondi di differenza tra questo è un Varney e penso che pure tu lo sappia perfettamente. Una nazionale così non andrei manco a vederla e per inciso un Braley o (per quanto mi piaccia) uno Steyn non hanno senso di esserci (abolirei l'equiparazione per residenza e cap dall'U20 in poi). Un Varney che ha l'unica "sfiga" di non esserci nato in Italia ma sente vicine le proprie radici non vedo perché negargliela. Tanto più che è talentuoso ed è chiaramente interessato avendo fatto U18, U20 ecc ecc... che altro ha da fare, i salti mortali?