Rivoluzione Benetton

Risultati, Classifiche e Commenti sui massimi tornei nazionali.
Discussioni sulle società e sui singoli giocatori.

Moderatore: Emy77

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Ombrerosse
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Messaggio da Ombrerosse »

Ho seguito con attenzione questa discussione, ritengo che ci siano punti su cui quasi tutti siamo concordi, la necessità per il rugby italiano di andare in europa con 2 - 3 franchige di livello adeguato, sul come siamo nella nebbia.
Premetto che non ho la soluzione magica, ma mi pare che nel S14 ( se sbaglio correggetemi), la federazione Neozelandese paga i giocatori , che vengono distribuiti fra le 4 squadre con criteri, prima territoriali , ogni franchigia ha priorità geogfrafica sui tesserati del suo territorio e ne opziona un numero stabilito, sui rimanenti esiste la libera offerta.Non sarebbe una cosa così assurda farlo anche da noi?
Certo ci saranno resistenze dei club, ma continuare con l'attuale campionato credo sia patetico.

Detto questo , personalmente ritengo che non si farà nulla, e la mia linea di condotta sarà ancora la seguente:
1 vado a vedere la mia squadretta in B (legame sentimentale) tanto lo spettacolo "s10" raramente è decente
2 alleno i miei under ( divertimento personale e pseudo volontariato)
3 porto i miei figli a giocare a Rugby nella mia piccola società , ( divertimento e amicizia)
per loro non ho pianificato un futuro da giocatore professionista , ma da studente giocatore e in caso da lavoratore giocatore
4 per godermi il mio sport preferito ( l'unico e il vero) GUARDO SKY!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

DI PROFESSIONISTICO NEL NOSTRO RUGBY C'E' SOLO L'APPETITO DELLA DIRIGENZA FIR , SPECCHIO FEDELE DELLA BASE CHE LA HA ELETTA ( E RIELETTA) , LO SVILUPPO TECNICO DEL RUGBY DALLA BASE E' IN MANO AGLI STESSI PERSONAGGI DI SEMPRE CHE MAI MOLLERANNO LA TORTA, FORTI ANCHE DEGLI SPLENDIDI RISULTATI CONSEGUITI NEL TEMPO.

Non siamo alla frutta siamo già all'ammazza caffè.


2
Valerio76
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Messaggio da Valerio76 »

Pullo, sono abbastanza d'accordo su quello che hai detuto. Vorrei però aggiungere: è vero che fare il bene comune è una cosa storicamente non italiana (come i francesi hanno lo sciovinismo, noi abbiamo il campanilismo), ma questo non deve essere usata come una scusante. Se non si è fatto prima, bisogna farlo ora: mettersi insieme per il bene del movimento.
rugbytv
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Messaggio da rugbytv »

TUCKER ha scritto:Questa è una verità che mi è stata narrata da un addetto ai lavori: dopo il tentativo delle selezioni, bocciato da Treviso, Calvisano e Viadana (ricordate le dichiarazioni di Tonni?), la FIR (cioè Dondi...) proponeva alla LIRE di indicare i 4 club per la Celtic League. Treviso, Calvisano e Viadana c'erano... l'Overmach Parma si propose come quarta, con l'ostruzione del GRAN e del Petrarca.
Quindi, non è mai stato comunicato alla FIR il nominativo dei 4 club (dalla primavera del 2006), da qui deriverebbe l'incazzatura di Gavazzi e la decisione di mollare la LIRE, non ufficialmente, ma di fatto.
Nonostante ciò, la FIR comunicò alla LIRE che il contributo della Federazione era limitato ai giocatori di interesse della nazionale: la FIR avrebbe individuato 100 giocatori che avrebbe pagato la FIR (si parlava di cifre lorde attorno a 150.000 euro a giocatore!!!!) per giocare, però la distribuzione dei giocatori era fatta dalla FIR. Ossia, la FIR diceva quali giocatori sarebbero andati a Treviso, quali a Calvisano etc... questa distribuzione aveva una sua logica: la Federazione voleva evitare l'ammassamento dei giocatori in un solo club! Ad esempio non voleva che un club avesse tre n. 9, ma voleva che tutti i nazionali avessero la stessa possibilità di giocare.
Per quanto riguardava il capitale e fidejussioni, invece, la FIR rispose che erano problemi dei singoli club, in quanto...aziende private.
Quindi la fir avrebbe così riportato in italia i nazionali (con le buone o con le..cattive, ossia minacciando ritiri impossibili x chi stava all'estero...).
Questa proposta sarebbe stata rifiutata dai club tramite la LIRE, la cui richiesta pare fosse: che la FIR coprisse le Fidejussioni e desse direttamente ai club i soldi che la federazione era disposta a sborsare per i nazionali e per i clubs, con questi soldi, la possibilità di comprare chi volessero...

Dondi avrebbe risposto che lui con i soldi di tutti non faceva beneficienza a 3 o 4 clubs, ma si preoccupava di far crescere la nazionale e con il reintro dei nazionali avrebbe automaticamente fatto l'interesse anche del rugby italiano e dei clubs.
Il presidente della LIRE e il suo vice risposero che loro non volevano che la FIR mettesse il becco nelle loro società e chiedevano, contestualmente, l'abolizione degli agenti (metà luglio 2006), per cui esiste uno specifico albo a cui si accede tramite esame.

Saputa questa verità... sto rivalutando l'operato della FIR e sono ancora più scettico riguardo alla LIRE...

Queste cose sono state oggetto di almeno 2 consigli, da qui deriverebbe l'ostruzione degli altri clubs della LIRE e la spaccatura interna tra clubs di suoer10 e consiglieri federali.

:shock: :shock: :shock: 8-) :evil: :evil: :twisted: :!: :!: :!: :?: :!: :?:

ci sono questiti che magari Tucker mi risolve:
- abbiamo 100 giocatori che meritano 150.000 euro a stagione?e sopratutto ci sono in giro 100 giocatori validi?
- 150000 x 100 =15 milioni di euro ... la FIR è disposta a spendere tanto lasciando un po' di autonomia ai club?
- le fidejussioni cosa servono se poi i soldi li paga la FIR?
- quando ci sarà la torta dei diritti televisivi da spartire la FIR avendo investito capitale vorrà avere la sua fetta...e allora cosa serve dire che i club sono delle aziende private?...le aziende private cercano profitti, ma se i più sostanziosi (diritti TV) se li cucca la FIR cosa serve essere aziende private?mi sembra un po' di tornare indietro alla statalizzazione delle aziende!
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diddi
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Messaggio da diddi »

RugbyTV, hai ragione, ma non è quello che è successo in Irlanda, Galles e Scozia?
Peterino
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GiorgioXT
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Messaggio da GiorgioXT »

Sono stati i grandi club, TV Calvisano e Viadana a respingee l'idea delle selezioni... ed è perfettamente logico.

Per me, sarebbe ora di un maggior intervento di una *Nuova FIR* nel S10, utilizzando forrme come quella irlandese (giocatori pagati dalla FIR) che non sono in contrasto con le noròe comunitarie...
Ma NON questa dirigenza, - una nuova FIR con una struttura MOLTO più trasparente e democratica. a questo punto si potrebbe anche cercare di andare incontro alle legittime aspettative dei club, fosse solo per il semplice fatto che loro SONO il rugby italiano ...

Per esempio : aumentiamo o addirittura liberalizziamo i parametri per i trasferimenti dei giovani : così fare "vivaio" non finisce con essere solo un costo ... specie per i trasferimenti all'estero
Sostegno FIR ai "centri di formazione" dei singoli club , in modo da aiutare la crescita dei u17/19
Eliminazione del vincolo di 6 stranieri tesserabili , mantenimento dell'obbligo dei giocatori di formazione italiana
Verifica preliminare all'inizio del campionato delle risorse dei club : ti compri tutti i giocatori che vuoi, ma mi dimostri che li puoi pagare E che porti avanti un settore giovanile.
Spinta da parte della FIR per trasformare i club in società a vasta partecipazione di azionariato popolare (più difficile) e soprattutto trovare il modo di lavorare insieme TUTTI e nella stessa direzione...

La Fir potrebbe utilizzare grosso modo 1/3 del suo budget per questo , che possono significare 400/450000 euro per club , rappresentando comunque un FORTE incremento delle risorse a disposizione
Cane_di_Pavlov
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Messaggio da Cane_di_Pavlov »

GiorgioXT ha scritto:
Per me, sarebbe ora di un maggior intervento di una *Nuova FIR* nel S10, utilizzando forrme come quella irlandese (giocatori pagati dalla FIR) che non sono in contrasto con le noròe comunitarie...
Sarebbe interessante sapere come funzionano le franchigie in Galles, ho letto che sono private e che sono "sostenute" dalla union.

Sai come funzione questo sostegno e come eventualmente si "aggira" il divieto di aiuti statali?
pullo
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Messaggio da pullo »

Velerio76, ma infatti io sono pienamente d'accordo con te!! Ma scusate, perchè non mettiamo insieme tutte queste idee e creiamo un manifesto da proporre alla FIR, alla LIRE e ai club del Super10 (successivamente anche ai club delle serie minori)? Non vorrei che noi parlassimo tanto e poi le nostre idee si sperdessero come il vento...
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Messaggio da user234483 »

diddi ha scritto:RugbyTV, hai ragione, ma non è quello che è successo in Irlanda, Galles e Scozia?
paesi tipicamente comunisti e statalisti..... :-]
andando indietro nell'avanti altrove, seminando la fecola al di sopra della pietanza, nulla stringe!

Tessera A.P.A. #0 (honoris causa); // Geneticamente m[OT]ificato.
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Messaggio da user234483 »

pullo ha scritto: Non vorrei che noi parlassimo tanto e poi le nostre idee si sperdessero come il vento...
Beh, non credo che noi siamo dei geni con idee rivoluzonarie, quindi penso che le stesse cose le abbiano pensate e considerate anche i "capoccia" (do' per scontato che sia cosi', se non lo fosse considererei il rugby italiano abbandonato alle ortiche e ad incompetenti totali).

Non credo quindi che sia possibile che queste idee si perdano al vento su questo forum, perche' mi pare ovvio che siano gia' altrove, tuttavia si fermano quando incontrano gli interessi di ognuno, tipo benetton che pensa "fare la franchigia e' contro i miei interessi, quindi sono contrario", e rovigo "se benetton va in CL e prende i soldi dalla FIR, quei soldi li voglio anche io perche' sono anche miei", mentre parma (gran) "se gli altri (overmach) vanno in CL, ci voglio andare anche io!" e via cosi'.
andando indietro nell'avanti altrove, seminando la fecola al di sopra della pietanza, nulla stringe!

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danci
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Messaggio da danci »

user234483 ha scritto:
diddi ha scritto:RugbyTV, hai ragione, ma non è quello che è successo in Irlanda, Galles e Scozia?
paesi tipicamente comunisti e statalisti..... :-]
così come Nuova Zelanda, Sudafrica e Australia (in cui le squadre del Super14, e non solo, sono di proprietà delle federazioni)

cmq. le 4 squadre gallesi sono private e non della federazione (anche se quest'ultima ha forti poteri di "ingerenza"), e in Scozia solo Glasgow e Borders sono totalmente della SRFU, Edinburgo è co-partecipata da privati e federazione
Valerio76
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Messaggio da Valerio76 »

pullo ha scritto:Velerio76, ma infatti io sono pienamente d'accordo con te!! Ma scusate, perchè non mettiamo insieme tutte queste idee e creiamo un manifesto da proporre alla FIR, alla LIRE e ai club del Super10 (successivamente anche ai club delle serie minori)? Non vorrei che noi parlassimo tanto e poi le nostre idee si sperdessero come il vento...
Facciamolo. Almeno possiamo dire di aver almeno provato a suggerire qualcosa di concreto e di non star qua solo a lamentarci!
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PiVi1962
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Messaggio da PiVi1962 »

pullo ha scritto:Velerio76, ma infatti io sono pienamente d'accordo con te!! Ma scusate, perchè non mettiamo insieme tutte queste idee e creiamo un manifesto da proporre alla FIR, alla LIRE e ai club del Super10 (successivamente anche ai club delle serie minori)? Non vorrei che noi parlassimo tanto e poi le nostre idee si sperdessero come il vento...
Non tutte le idee sono omogenee tra di loro.
Alcune problematiche richiedono (nazioni celtiche insegnano) anche qualche periodo di "prova-errore" e di "lacrime-e-sangue".
Tanto per indicare i veri nodi:
1. Si vuole stabilire una distinzione rigida tra professionismo élite e professionismo non d'élite/dilettantismo?
2. Qual'è la durata minima di accordi sportivo-commerciali che servirebbe ad attrarre investimenti adeguati nel rugby professionistico d'élite?
3. Chi dovrebbe governare l'impiego (=numero di partite annue) degli atleti professionisti d'élite?
4. Qual'è il numero ottimale di squadre/giocatori professionisti d'élite nel medio termine (=per l'orizzonte degli accordi sportivo-commerciali, presumibilmente 5-10 anni)?
5. Com'è possibile garantire un bacino di preparazione giovanile sufficiente a garantire quel numero di giocatori?
Successivamente alla risoluzione di questi nodi, occorrerebbe anche poi pensare a come reperire/coordinare/ottimizzare le risorse imprenditoriali e manageriali necessarie.
Suggerisco ancora a chi è interessato di andare a vedere come altre Unions (New Zealand, Australia, England, ...) presentano le relazioni annuali al bilancio per vedere come le scelte di fondo vengono trasformate in attività operative e OBIETTIVI MISURABILI!
Ultima modifica di PiVi1962 il 11 gen 2007, 12:06, modificato 1 volta in totale.
GiorgioXT
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Messaggio da GiorgioXT »

Che io sappia , in Irlanda ed in Galles il supporto economico della federazione consiste soprattutto nel tesseramento (e quindi pagamento di stipendio) dei giocatori di interesse nazionale , oltre alla proprietà di stadi ecc. - lo stato pre-fallimentare di alcune federazioni, come quella scozzese è legato proprio a investimenti su immobili e costi di suppoto club - anche il Borders dovrebbe essere stato "salvato" dall'ingresso di privati

Probabilmente queste forme sfuggono alle norme europee perchè non vi è passaggio di denaro fra pubblico e privati ... ma gli stipendi sono di sicuro la maggior spesa dei club.
orme53
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Messaggio da orme53 »

Cane_di_Pavlov ha scritto:E' chiaro a tutti che un club privato non può ricevere finanziamenti da un'ente pubblico?
E chi lo dice, visto che tutte le aziende (private)hanno la possibilità di ricevere fondi pubblici (anche a fondo perduto) stanziati dai governi in tutte le finanziarie? O per il nostro movimento questo non vale?
prova a chiederlo a certi club di S10 di alta e bassa classifica che portano sulle maglie lo stemma degli enti pubblici locali.
pullo
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Messaggio da pullo »

Secondo me se discutiamo in modo capillare ogni singolo punto e lo facciamo con calma e attenzione può uscirne qualcosa di valido. Vi dico, io per quattro mesi potrò aiutarvi solo online, perchè sabato vado in Canada, però sono disponibile a parlare, discutere e proporre idee. In parole povere, non posso scendere in piazza a manifestare, anche se è la parte che preferisco...
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