Doping in nazionale
Moderatore: Emy77
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Suva1
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ma scusate..questo e proprio gravissimo!
(lasciamo fuori il giocatore , uno si puo sbagliare e la sua vita sociale e privato..)..
pero non sottovalutate le possible grave conseguenze di tutto questo
se un giocatore prende sostanza ilecito...per regolamento del IRB , lui deve beccare un snzione
(guardi Rupeni Caucau, la ala estelle di Fij....che ha perso tutto il mondiale per avere fumato un po di cannabis.)
i problemi quoi son vari....
1) si e messo en dubbi la legitimta delle Tests antidoping fatta del FIR ( ci sono altri casi NASCOSTI??)
2) con questa , Dondi ha dato munizioni al settore che ha invida verso il sempre piu protagonismo che il rugby italiano meritovelmente gode adesso
3) Il giocatore legalemente adesso puo giocare??cosa succede se una squadra fara ricorso con il suo club se lo fanno giocare
il sr Dondi anche deve ssumire la sua responsibilita...cosa che certamente non fara....visto la sua incompetenza e prepotenza..
cmq..cosa si aspetta di un presidente di un Federazione che attacc en publico il suo capitano...
`` e dichiarazioni di Bortolami sull’esclusione dalla formazione anti-Scozia non mi sono piaciute, non sono degne di un capitano».``
e poi....allora dondi e chi sceglie sia la formazione sia anche il capitano....???
``"Ho detto io a Berbizier di scegliere con anticipo i titolari. Chi non era in grado di allenarsi perché infortunato, rimanesse fuori".
S’è parlato di leadership...
"Marco ha molte qualità, ma mi pare di capire che la squadra si rispecchi meglio in Mauro Bergamasco". ``
e poi....esce cin questi cazzate...``"Per il 2008-09 proporrò di diminuire i contributi federali a chi non schiererà un seconda linea, la mediana e l’estremo di formazione italiana``
prim , apre le porte a 9 stranieri per squadra..ed adesso ha l fccia tosta di dire che pensa MULTARE squadre se non sceglono giocatori italiani en certi postio(??) e poi lascia che il nuovo CT dice di essere pronto di protare giovni stranieri a italia?
e por finire ...si permette anche entrare nei cuestioni personli/carateriali di giocatori e Allenatori.......``Marcato se supererà certi limiti caratteriali...``
``poi per BBZ...``gli rimprovero solo una certa freddezza".
e cosi via..
questo signore , per me, e indegno diessere presidente del FIR , e la sua gestione e un enomre BLUFF, en cui cercha di nascondere il suo incompetenza e mancanza di visione , soltanto ingaggiando allenatori con grosse nome , e grosse coste..che sempre vanno via dopo 1 o 2 stagioni
Rovinara il miovimiento , perche la sua gestione sta tagliando i radichi del rugby BASE
(lasciamo fuori il giocatore , uno si puo sbagliare e la sua vita sociale e privato..)..
pero non sottovalutate le possible grave conseguenze di tutto questo
se un giocatore prende sostanza ilecito...per regolamento del IRB , lui deve beccare un snzione
(guardi Rupeni Caucau, la ala estelle di Fij....che ha perso tutto il mondiale per avere fumato un po di cannabis.)
i problemi quoi son vari....
1) si e messo en dubbi la legitimta delle Tests antidoping fatta del FIR ( ci sono altri casi NASCOSTI??)
2) con questa , Dondi ha dato munizioni al settore che ha invida verso il sempre piu protagonismo che il rugby italiano meritovelmente gode adesso
3) Il giocatore legalemente adesso puo giocare??cosa succede se una squadra fara ricorso con il suo club se lo fanno giocare
il sr Dondi anche deve ssumire la sua responsibilita...cosa che certamente non fara....visto la sua incompetenza e prepotenza..
cmq..cosa si aspetta di un presidente di un Federazione che attacc en publico il suo capitano...
`` e dichiarazioni di Bortolami sull’esclusione dalla formazione anti-Scozia non mi sono piaciute, non sono degne di un capitano».``
e poi....allora dondi e chi sceglie sia la formazione sia anche il capitano....???
``"Ho detto io a Berbizier di scegliere con anticipo i titolari. Chi non era in grado di allenarsi perché infortunato, rimanesse fuori".
S’è parlato di leadership...
"Marco ha molte qualità, ma mi pare di capire che la squadra si rispecchi meglio in Mauro Bergamasco". ``
e poi....esce cin questi cazzate...``"Per il 2008-09 proporrò di diminuire i contributi federali a chi non schiererà un seconda linea, la mediana e l’estremo di formazione italiana``
prim , apre le porte a 9 stranieri per squadra..ed adesso ha l fccia tosta di dire che pensa MULTARE squadre se non sceglono giocatori italiani en certi postio(??) e poi lascia che il nuovo CT dice di essere pronto di protare giovni stranieri a italia?
e por finire ...si permette anche entrare nei cuestioni personli/carateriali di giocatori e Allenatori.......``Marcato se supererà certi limiti caratteriali...``
``poi per BBZ...``gli rimprovero solo una certa freddezza".
e cosi via..
questo signore , per me, e indegno diessere presidente del FIR , e la sua gestione e un enomre BLUFF, en cui cercha di nascondere il suo incompetenza e mancanza di visione , soltanto ingaggiando allenatori con grosse nome , e grosse coste..che sempre vanno via dopo 1 o 2 stagioni
Rovinara il miovimiento , perche la sua gestione sta tagliando i radichi del rugby BASE
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Mirta
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Mitico!!!! (urlato alla Homer)bogi ha scritto:Ma allora, scusate, perchè vengono fatte leggi e normative.
A 'sto punto liberalizziamo tutto e buonanotte.
Perchè cannabis e cocaina sono inserite nella lista delle sostanze proibile dal regolamento Antidoping ?
Se sono proibite, sono proibite e basta.
Non mi interessano le motivazioni.
Se le tolgono allora nessun problema.
Allora, se stabiliamo che, alla scoperta di una infrazione, la federazione di appartenenza deve decidere se dare una pacca sulla spalla o un buffetto oppure rimproverare facendo gli occhi brutti, che senso ha tutto questo ?
Che senso ha darsi delle normative.
Siamo un paese veramente meraviglioso e bizzarro.
Scendiamo in piazza contro i politici corrotti, "La Casta", rivendichiamo diritti a palate, e non siamo capaci di accettare l'applicazione di una misera norma che dovrebbe tenere lo sport più pulito.
Ci danno una multa per eccesso di velocità e facciamo ricorso.
LA risposta classica che diamo è "che cosa volete fare, è una ragazzata, sono ragazzate".
Sono sempre ragazzate.
A quanto affermate, in quanto tali non vanno punite, ma sempre e soltanto comprese.
La cultura della responsabilità, dell'assumersi la responsabilità dellle proprie azioni, dove cazso è ?
Io non so se il fatto sia vero e se il responsabile sia quello indicato.
Ma una cosa ho visto coi miei occhi: un sacco di risposte che minimizzano, fanno distinguo, giustificano.
Così state facendo del male al ragazzo.
Capire pagare, assumersi la responsabilità delle proprie azioni è parte integrante del processo di crescita.
Giustificando ad oltranza si creano bambini di 20-30-40 anni.
Ripeto, supponendo che la persona fosse la quella, essendo stato tra i 40 era in preallarme.
Non era fuori, poteva essere richiamato in qualsiasi momento.
Chi è convinto che proibire la cannabis sia una cazzata, deve darsi da fare per modificare la legge.
P.s.
Su una cosa del genere il Presidente non può non essere stato informato.
- milesgersen
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su una cosa mi sento di intervenire visto come altri si sono espressi, giusto per avere più opinioni
farsi una canna è da cojoni
darsi una canna da sportivi è da doppi cojoni
farsi una canna da atleta agonista è triplo cojone
farsi una canna da atleta del giro della nazionale è incalcobabile come cojonaggine..
questo a prescindere dello sport e della estrazione sociale
cosi almeno siamo sicuri che sia chiaro che su certe cose non la pensiamo uguale solo perchè in alcuni ambienti farsi le canne è trendy
farsi una canna è da cojoni
darsi una canna da sportivi è da doppi cojoni
farsi una canna da atleta agonista è triplo cojone
farsi una canna da atleta del giro della nazionale è incalcobabile come cojonaggine..
questo a prescindere dello sport e della estrazione sociale
cosi almeno siamo sicuri che sia chiaro che su certe cose non la pensiamo uguale solo perchè in alcuni ambienti farsi le canne è trendy
- diddi
- Messaggi: 2482
- Iscritto il: 28 feb 2006, 0:00
- Località: Roma
Bogi, cerchiamo di distinguere bene i contorni della vicenda.
Tu come me condanni il gesto di drogarsi, anche quando si tratta di stupefacenti "leggeri", ammesso che ve ne siano. Su questo non c'è problema, il consenso nella società civile è ampio, anche se non unanime. La legge contempla il fatto come reato penale e lo sanziona, anche se con pene detentive solo sulla carta (sotto i tre anni le pene detentive non si scontano in carcere). Bisogna tuttavia ammettere che esiste un elemento di ipocrisia nel considerare legali, anche solo per convenzione, droghe che non provocano minori ripercussioni sul piano dell'integrità psico-fisica e del costo sociale come l'alcool e il tabacco.
Su questo piano "tu-sai-chi" ha sbagliato e deve essere punito secondo le norme vigenti. Le norme vigenti dicono che in casi come questo non vale la pena di intentare un processo. Anche se una Procura decidesse di perseguire il fatto (e dovrebbe, esistendo l'obbligatorietà dell'azione penale), con un patteggiamento e un'ammenda pecuniaria tutto si concluderebbe. Giusto? Sbagliato? Ci vorrebbe di più per dare una vera lezione, ma la nostra attuale situazione carceraria non è certo tale da rendere praticabile la reclusione di chiunque venga pescato a fumare una canna.
Analizzando invece la situazione reale che si è venuta a creare ad agosto, quando i medici e i dirigenti si sono trovati di fronte ai risultati delle analisi avranno capito subito che c'era una grossa gatta da pelare, con risvolti complessi che districherei così:
1) la gravità del fatto - si tratta di una cosa che, anche se non risultante da controlli ufficiali, andava comunque comunicata ai vertici sportivi (CONI) nell'ambito della campagna per la sensibilizzazione e il contrasto al doping; la FIR si è messa dal lato del colpevole per non averlo notificato e richiamarsi al fatto che non si trattava di controlli ufficiali CONI-WADA serve solo a metterci una penosa foglia di fico; per non parlare delle eventuali possibili conseguenze legali per non aver segnalato un reato di cui era a conoscenza;
2) l'involontarietà del fatto - se la mia ricostruzione dei fatti è quella vera, e mi pare che sia quanto meno verosimile, se cioè "tu-sai-chi" ha fatto quel che ha fatto nel periodo tra l'esclusione e la re-inclusione nel gruppo per i Mondiali, è evidente che non si è trattato di un tentativo di alterare le proprie prestazioni agonistiche o di coprire l'assunzione di altre sostanze atte ad alterarle; insomma, non era "doping" in senso stretto e la giustizia sportiva, qualora fosse stata interpellata, non avrebbe che potuto tenerne conto;
3) la leggerezza del soggetto - non lo conosco approfonditamente, in campo ne ho apprezzato la forza taurina e l'eccellente mobilità (in relazione al ruolo), deprecandone la scarsa disciplina (assolutamente imputabile alla giovane età); per quel pochissimo che ho visto o sentito fuori dal campo (festeggiamenti post-Galles, articoli e post sulla sua esperienza a Parma), mi dà l'impressione di un ragazzo simpatico, ma con la testa da mettere a punto (e ci sono andato leggero);
4) la giovane età del soggetto - benedetti ragazzi...
;
5) la carriera del soggetto - è un prospetto da Nazionale, esporlo alla pubblica disapprovazione poteva avere (ormai possiamo dire che avrà) delle ripercussioni negative sullo sviluppo della sua attività; tanto più che, come già detto, la sua colpa era scarsamente rilevante sia per la giustizia "ufficiale" che per quella sportiva;
6) la disponibilità futura del soggetto - è una promessa, uno che può dare ancora tantissimo al rugby italiano e non solo; tutelandolo, la FIR avrebbe protetto anche i suoi interessi e avrebbe dimostrato, non solo a lui, di tenere molto ai suoi giocatori (quelli che vuole contrattualizzare come avviene in Irlanda);
7) la punizione del soggetto - viste le premesse, può essere parso più che sufficiente, ai fini punitivi e rieducativi, fargli perdere l'occasione del palcoscenico mondiale. Per un professonista si tratta di perdere gettoni di presenza, premi partita, premi speciali e visibilità, che vuol dire possibilità di ingaggi e stipendi più alti. Non so se la lezione sarebbe servita, ma forse rendersi conto di essere dalla parte sbagliata del televisore, accrescendo il rimpianto, avrebbe aguzzato il suo ingegno ("Ah, se non fossi stato così cog*****!").
Ora il povero "tu-sai-chi" (lo compiango anche se è "causa del suo mal"), a causa delle striminzite, losche e meschine beghe e ripicche [un'allitterazione sul 'ch/gh'! WOW!
] di un ambiente umano, troppo umano [pure Nietzsche!
], ha ricevuto la nomea di "drogato" e ha sul collo il fiato dell'antidoping.
Spero almeno che ora quel capoccione gli si incastri saldamente sul collo, che capisca che cosa vuol dire professionismo, quanto sia importante per esso una vita morigerata (avviso: anche la morigeratezza va usata con moderazione!
), e che ne venga fuori con l'aiuto dei suoi compagni e dei suoi allenatori e dirigenti. Nessuno ha bisogno dell'ennesima vita bruciata.
Tu come me condanni il gesto di drogarsi, anche quando si tratta di stupefacenti "leggeri", ammesso che ve ne siano. Su questo non c'è problema, il consenso nella società civile è ampio, anche se non unanime. La legge contempla il fatto come reato penale e lo sanziona, anche se con pene detentive solo sulla carta (sotto i tre anni le pene detentive non si scontano in carcere). Bisogna tuttavia ammettere che esiste un elemento di ipocrisia nel considerare legali, anche solo per convenzione, droghe che non provocano minori ripercussioni sul piano dell'integrità psico-fisica e del costo sociale come l'alcool e il tabacco.
Su questo piano "tu-sai-chi" ha sbagliato e deve essere punito secondo le norme vigenti. Le norme vigenti dicono che in casi come questo non vale la pena di intentare un processo. Anche se una Procura decidesse di perseguire il fatto (e dovrebbe, esistendo l'obbligatorietà dell'azione penale), con un patteggiamento e un'ammenda pecuniaria tutto si concluderebbe. Giusto? Sbagliato? Ci vorrebbe di più per dare una vera lezione, ma la nostra attuale situazione carceraria non è certo tale da rendere praticabile la reclusione di chiunque venga pescato a fumare una canna.
Analizzando invece la situazione reale che si è venuta a creare ad agosto, quando i medici e i dirigenti si sono trovati di fronte ai risultati delle analisi avranno capito subito che c'era una grossa gatta da pelare, con risvolti complessi che districherei così:
1) la gravità del fatto - si tratta di una cosa che, anche se non risultante da controlli ufficiali, andava comunque comunicata ai vertici sportivi (CONI) nell'ambito della campagna per la sensibilizzazione e il contrasto al doping; la FIR si è messa dal lato del colpevole per non averlo notificato e richiamarsi al fatto che non si trattava di controlli ufficiali CONI-WADA serve solo a metterci una penosa foglia di fico; per non parlare delle eventuali possibili conseguenze legali per non aver segnalato un reato di cui era a conoscenza;
2) l'involontarietà del fatto - se la mia ricostruzione dei fatti è quella vera, e mi pare che sia quanto meno verosimile, se cioè "tu-sai-chi" ha fatto quel che ha fatto nel periodo tra l'esclusione e la re-inclusione nel gruppo per i Mondiali, è evidente che non si è trattato di un tentativo di alterare le proprie prestazioni agonistiche o di coprire l'assunzione di altre sostanze atte ad alterarle; insomma, non era "doping" in senso stretto e la giustizia sportiva, qualora fosse stata interpellata, non avrebbe che potuto tenerne conto;
3) la leggerezza del soggetto - non lo conosco approfonditamente, in campo ne ho apprezzato la forza taurina e l'eccellente mobilità (in relazione al ruolo), deprecandone la scarsa disciplina (assolutamente imputabile alla giovane età); per quel pochissimo che ho visto o sentito fuori dal campo (festeggiamenti post-Galles, articoli e post sulla sua esperienza a Parma), mi dà l'impressione di un ragazzo simpatico, ma con la testa da mettere a punto (e ci sono andato leggero);
4) la giovane età del soggetto - benedetti ragazzi...
5) la carriera del soggetto - è un prospetto da Nazionale, esporlo alla pubblica disapprovazione poteva avere (ormai possiamo dire che avrà) delle ripercussioni negative sullo sviluppo della sua attività; tanto più che, come già detto, la sua colpa era scarsamente rilevante sia per la giustizia "ufficiale" che per quella sportiva;
6) la disponibilità futura del soggetto - è una promessa, uno che può dare ancora tantissimo al rugby italiano e non solo; tutelandolo, la FIR avrebbe protetto anche i suoi interessi e avrebbe dimostrato, non solo a lui, di tenere molto ai suoi giocatori (quelli che vuole contrattualizzare come avviene in Irlanda);
7) la punizione del soggetto - viste le premesse, può essere parso più che sufficiente, ai fini punitivi e rieducativi, fargli perdere l'occasione del palcoscenico mondiale. Per un professonista si tratta di perdere gettoni di presenza, premi partita, premi speciali e visibilità, che vuol dire possibilità di ingaggi e stipendi più alti. Non so se la lezione sarebbe servita, ma forse rendersi conto di essere dalla parte sbagliata del televisore, accrescendo il rimpianto, avrebbe aguzzato il suo ingegno ("Ah, se non fossi stato così cog*****!").
Ora il povero "tu-sai-chi" (lo compiango anche se è "causa del suo mal"), a causa delle striminzite, losche e meschine beghe e ripicche [un'allitterazione sul 'ch/gh'! WOW!
Spero almeno che ora quel capoccione gli si incastri saldamente sul collo, che capisca che cosa vuol dire professionismo, quanto sia importante per esso una vita morigerata (avviso: anche la morigeratezza va usata con moderazione!
Peterino
Chi sa fa, chi non sa insegna a fare
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- il_curiazio
- Messaggi: 105
- Iscritto il: 1 ago 2007, 23:47
Suva1 ha scritto:ma scusate..questo e proprio gravissimo!
(lasciamo fuori il giocatore , uno si puo sbagliare e la sua vita sociale e privato..)..
pero non sottovalutate le possible grave conseguenze di tutto questo
se un giocatore prende sostanza ilecito...per regolamento del IRB , lui deve beccare un snzione
(guardi Rupeni Caucau, la ala estelle di Fij....che ha perso tutto il mondiale per avere fumato un po di cannabis.)
i problemi quoi son vari....
1) si e messo en dubbi la legitimta delle Tests antidoping fatta del FIR ( ci sono altri casi NASCOSTI??)
2) con questa , Dondi ha dato munizioni al settore che ha invida verso il sempre piu protagonismo che il rugby italiano meritovelmente gode adesso
3) Il giocatore legalemente adesso puo giocare??cosa succede se una squadra fara ricorso con il suo club se lo fanno giocare
il sr Dondi anche deve ssumire la sua responsibilita...cosa che certamente non fara....visto la sua incompetenza e prepotenza..
cmq..cosa si aspetta di un presidente di un Federazione che attacc en publico il suo capitano...
`` e dichiarazioni di Bortolami sull’esclusione dalla formazione anti-Scozia non mi sono piaciute, non sono degne di un capitano».``
e poi....allora dondi e chi sceglie sia la formazione sia anche il capitano....???
``"Ho detto io a Berbizier di scegliere con anticipo i titolari. Chi non era in grado di allenarsi perché infortunato, rimanesse fuori".
S’è parlato di leadership...
"Marco ha molte qualità, ma mi pare di capire che la squadra si rispecchi meglio in Mauro Bergamasco". ``
e poi....esce cin questi cazzate...``"Per il 2008-09 proporrò di diminuire i contributi federali a chi non schiererà un seconda linea, la mediana e l’estremo di formazione italiana``
prim , apre le porte a 9 stranieri per squadra..ed adesso ha l fccia tosta di dire che pensa MULTARE squadre se non sceglono giocatori italiani en certi postio(??) e poi lascia che il nuovo CT dice di essere pronto di protare giovni stranieri a italia?
e por finire ...si permette anche entrare nei cuestioni personli/carateriali di giocatori e Allenatori.......``Marcato se supererà certi limiti caratteriali...``
``poi per BBZ...``gli rimprovero solo una certa freddezza".
e cosi via..
questo signore , per me, e indegno diessere presidente del FIR , e la sua gestione e un enomre BLUFF, en cui cercha di nascondere il suo incompetenza e mancanza di visione , soltanto ingaggiando allenatori con grosse nome , e grosse coste..che sempre vanno via dopo 1 o 2 stagioni
Rovinara il miovimiento , perche la sua gestione sta tagliando i radichi del rugby BASE
HEI, ma ti vuoi candidare come alternativa a Dondi ?????
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Mirta
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Son d'accordo quasi su tutto, ora non ho tempo di rispondere, magari riesco dopo ma volevo solo farti notare che il soggetto è in questione è dell'83 (come Parisse, Mirco Bergamasco x citare alcuni dei nostri): ha 24 anni e viaggia verso i 25... Non è un ragazzino...diddi ha scritto:4) la giovane età del soggetto - benedetti ragazzi...;
- diddi
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Pier/Suva, hai ragione. Per quanto riguarda la gestione del fatto, perché la FIR ha messo in dubbio la propria credibilità e ha lasciato il fianco scoperto contro attacchi interessati da parte di chi vuole male al rugby (è solo un caso che l'ineffabile Perruzza passi alla Lazio Calcio, la società che più ha avuto da discutere con la FIR per il braccio di ferro sullo stadio Flaminio? La "bomba" che ha fatto scoppiare non sarà stata commissionata? O forse è una prova di fedeltà, come il marito che, avendo deciso di convivere con l'amante, sparla dell'ex-moglie e tronca il rapporto coi figli?).
Hai ragione per quanto riguarda la mentalità di Dondi, perché vuole far credere di essere il vero "deus ex machina" che decide i capitani (o perlomeno è titolato ad interpretare gli orientamenti della squadra), determina le regole (quando invece è costretto a mediare coi club, dato che sono loro ad eleggerlo alla carica) e impone i suoi diktat all'allenatore (sta mettendo Mallet sull'avviso?). Ma insomma: prima dici che sei stato tu a dare una direttiva a BBZ in base alla quale veniva escluso Bortolami dai convocabili, poi che Bortolami non ti sembra un gran capitano e che Bergamasco andrebbe meglio: può venirmi il sospetto che ti sei messo d'accordo con Bergamasco per fare fuori Bortolami? Se è così, posso ipotizzare che Bortolami, se sarà fatto fuori, manderà tutti a quel paese e se ne andrà sbattendo la porta, magari portandosi via qualche compagno? E in questo caso vorresti dirmi di aver fatto "il bene del movimento" nell'assecondare ambizioni che avresti potuto fare a meno di frustrare a suo tempo, quando hai ratificato (o non sei riuscito a contrastare) l'ascesa di colui che ora osteggi?
Se la captaincy di Bergamasco viene dalla squadra, è bene che se la veda la squadra e che Bergamasco diventi capitano con il beneplacito di Bortolami. Ma il Presidente non c'entra e non ci deve entrare. Perché se c'entra il Presidente, ne escono i giocatori.
Cicca, scusa l'OT, ma la vicenda "tu-sai-chi" va oltre il dato specifico e persino oltre la questione del doping in senso lato. Sin da subito avevo avvisato che, analizzando correttamente l'articolo del giornale, c'era in ballo un problema di politica federale. Ho trovato chi mi ha dato spalla e non ho resistito.
Pier, tanto abbiamo capito che sei tu
! TVB, ma dandoti un nick per ogni stramaledetto thread di questo stramaledettissimo forum, ci metti in difficoltà nel riconoscerti (per circa mezza riga
) e contravvieni alle regole. Se ti becca Perruzza... 
Hai ragione per quanto riguarda la mentalità di Dondi, perché vuole far credere di essere il vero "deus ex machina" che decide i capitani (o perlomeno è titolato ad interpretare gli orientamenti della squadra), determina le regole (quando invece è costretto a mediare coi club, dato che sono loro ad eleggerlo alla carica) e impone i suoi diktat all'allenatore (sta mettendo Mallet sull'avviso?). Ma insomma: prima dici che sei stato tu a dare una direttiva a BBZ in base alla quale veniva escluso Bortolami dai convocabili, poi che Bortolami non ti sembra un gran capitano e che Bergamasco andrebbe meglio: può venirmi il sospetto che ti sei messo d'accordo con Bergamasco per fare fuori Bortolami? Se è così, posso ipotizzare che Bortolami, se sarà fatto fuori, manderà tutti a quel paese e se ne andrà sbattendo la porta, magari portandosi via qualche compagno? E in questo caso vorresti dirmi di aver fatto "il bene del movimento" nell'assecondare ambizioni che avresti potuto fare a meno di frustrare a suo tempo, quando hai ratificato (o non sei riuscito a contrastare) l'ascesa di colui che ora osteggi?
Se la captaincy di Bergamasco viene dalla squadra, è bene che se la veda la squadra e che Bergamasco diventi capitano con il beneplacito di Bortolami. Ma il Presidente non c'entra e non ci deve entrare. Perché se c'entra il Presidente, ne escono i giocatori.
Cicca, scusa l'OT, ma la vicenda "tu-sai-chi" va oltre il dato specifico e persino oltre la questione del doping in senso lato. Sin da subito avevo avvisato che, analizzando correttamente l'articolo del giornale, c'era in ballo un problema di politica federale. Ho trovato chi mi ha dato spalla e non ho resistito.
Pier, tanto abbiamo capito che sei tu
Peterino
Chi sa fa, chi non sa insegna a fare
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Flor
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http://uk.eurosport.yahoo.com/12102007/ ... claim.html
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- PiVi1962
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Gli esami ufficiali antidoping seguono procedure strettissime (ad esempio, sulle modalità di etichettatura, conservazione e manipolazione delle fiale contenenti le urine).
E' probabile che il test della FIR non seguisse le procedure, e quindi il giocatore sia stato "salvato" da questo fatto.
Però quanto detto resta valido solo dal punto di vista strettamente legale: esistono norme etiche, contemplate anche dai vari regolamenti, che avrebbero dovuto comportare perlomeno la segnalazione del caso alla commisisone antidoping.
E' probabile che il test della FIR non seguisse le procedure, e quindi il giocatore sia stato "salvato" da questo fatto.
Però quanto detto resta valido solo dal punto di vista strettamente legale: esistono norme etiche, contemplate anche dai vari regolamenti, che avrebbero dovuto comportare perlomeno la segnalazione del caso alla commisisone antidoping.
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luqa
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- Iscritto il: 26 lug 2006, 12:54
2 osservazioni un po' OT:
1. E' falso che il rugby venga considerato uno sport di destra.
Per fare un esempio il Manifesto ha quasi sempre un articolo sul rugby durante il 6N.
E' vero che esistono , piaccia o meno, squadre tradizionalmente di sinistra e squadre tradizionalmente di destra, e che lo erano già negli anni '70.
2. La questione dell'atleta con i parametri ematici fuori norma (all'inizio si pensò che ofsse addirttura uncaso di mononucleosi) non ha a che vedere con la concezione personale che ognuno di noi ha sulla questione droga/non droga- pesante/leggera.
E poi basta con sta storia dell'alcool, capirei se si dicesse canna=sbronzetta, ma se quando esco e vado a cena , mentre mi bevo un bicchiere di chianti o di nobile devo pensare che al tavolo accanto quello con lo sguardo un po' "assente" pensa che sono un drogato, mi viene i' nervoso
1. E' falso che il rugby venga considerato uno sport di destra.
Per fare un esempio il Manifesto ha quasi sempre un articolo sul rugby durante il 6N.
E' vero che esistono , piaccia o meno, squadre tradizionalmente di sinistra e squadre tradizionalmente di destra, e che lo erano già negli anni '70.
2. La questione dell'atleta con i parametri ematici fuori norma (all'inizio si pensò che ofsse addirttura uncaso di mononucleosi) non ha a che vedere con la concezione personale che ognuno di noi ha sulla questione droga/non droga- pesante/leggera.
E poi basta con sta storia dell'alcool, capirei se si dicesse canna=sbronzetta, ma se quando esco e vado a cena , mentre mi bevo un bicchiere di chianti o di nobile devo pensare che al tavolo accanto quello con lo sguardo un po' "assente" pensa che sono un drogato, mi viene i' nervoso
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GiorgioXT
- Messaggi: 5452
- Iscritto il: 19 mag 2004, 0:00
Concordo : sul primo punto forse solo a Roma é stata più tentata che realizzata una identificazione fra Rugby e destra , cosa assente altrove anche nei '70 (meglio, le squadre non erano certo omogenee dal punto di vista politico, perfino una nata dai gesuiti come il petrarca)luqa ha scritto:2 osservazioni un po' OT:
1. E' falso che il rugby venga considerato uno sport di destra.
Per fare un esempio il Manifesto ha quasi sempre un articolo sul rugby durante il 6N.
E' vero che esistono , piaccia o meno, squadre tradizionalmente di sinistra e squadre tradizionalmente di destra, e che lo erano già negli anni '70.
E poi basta con sta storia dell'alcool, capirei se si dicesse canna=sbronzetta, ma se quando esco e vado a cena , mentre mi bevo un bicchiere di chianti o di nobile devo pensare che al tavolo accanto quello con lo sguardo un po' "assente" pensa che sono un drogato, mi viene i' nervoso
Sul secondo punto , c'é una piccola , ma enorme differenza fra alcool e cannabis : per il primo un consumo moderato é scientificamente dimostrato abbia degli effetti positivi sulla salute, mentre per il fumo (tabacco o cannabis non cambia da questo punto di vista) non esiste soglia minima e ogni consumo é dannoso.
Non va assolutamente minimizzato il pericolo dell'eccesso, ma se andiamo a riportare i danni dal consumo di alcool sul totale dei consumatori e sul consumo totale ne risultano delle percentuali estremamente basse.