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E perdippiù Samoa in terza fascia nei sorteggi.
C'è la possibilità, per quanto remota, di avere un girone con tutte le isolane, visto che ce n'è una per categoria, compresa la Nuova Xelanda. Il girone delle acca.

Trovo che il rugby abbia un maledetto bisogno di novità: con tutto il rispetto per la storia delle Samoa, mi sarebbe piaciuto una tra Belgio, Paraguay o Brasile al Mondiale. Peccato per come è andata, sarebbe stata una bella storia quella belga.

Quantomeno evitiamo l’ennesima sfida alla Namibia…

Rugbysti per sempre ha scritto: 18 nov 2025, 23:24 ...
Quantomeno evitiamo l’ennesima sfida alla Namibia…

Spezzeremo le reni a qualcunaltro.

ruttobandito ha scritto: 18 nov 2025, 19:58 E perdippiù Samoa in terza fascia nei sorteggi.
C'è la possibilità, per quanto remota, di avere un girone con tutte le isolane, visto che ce n'è una per categoria, compresa la Nuova Xelanda. Il girone delle acca.

La Nuova Xelanda xè la Nuova Zelanda se l’avessero discoverta i venessiani, ciò

Il Belgio, 21* nel nuovo ranking, è l’unica tra le prime venticinque del ranking non qualificata ai Mondiali. Complimenti a loro, comunque: hanno disputato una grande campagna di qualificazione

Sono abbastanza un casual fan, ma sempre affezionato a tutto ciò che è isolano per quel mix di talento grezzo, fisicità e follia che contraddistingue le squadre del Pacifico.

Samoa non è mai stata uno squadrone ma mi sembra che il livello si sia abbassato molto. Ho visto gli highlight della partita con il Belgio e aldilà degli errori non mi sembrava che ci fosse una grossa superiorità a livello individuale, che invece mi sarei aspettato. Fiji è su un livello completamente diverso ma anche Tonga e Cile sono state nettamente superiori, anche gli USA (tutte squadre che fino al 2024 Samoa batteva).

Secondo voi che siete più esperti è più questione di una generazione meno dotata, drenaggio di giocatori verso altri passaporti, grande crescita di tutti gli altri, pura disorganizzazione... Al momento il ranking mi sembra molto generoso

Ne so molto poco ma, forse, potrebbe avere un peso nel declino samoano anche la popolarità del league, che mi pare sia cresciuta nelle Samoa e nelle Tonga nell’ultimo decennio?

In generale comunque credo che le isolane soffrano la crescita delle altre nazioni T2, come Uruguay, Cile, Georgia, Spagna. Queste nazioni avevano e hanno tuttora dei più o meno grandi margini di crescita grazie al potenziale demografico ancora ampiamente poco sfruttato, mentre a Samoa e Tonga, dove credo che tutti giochino a rugby almeno da bambini, i margini di miglioramento sono molto più risicati. Almeno credo…

cornhusker ha scritto: 19 nov 2025, 16:57 Sono abbastanza un casual fan, ma sempre affezionato a tutto ciò che è isolano per quel mix di talento grezzo, fisicità e follia che contraddistingue le squadre del Pacifico.

Samoa non è mai stata uno squadrone ma mi sembra che il livello si sia abbassato molto. Ho visto gli highlight della partita con il Belgio e aldilà degli errori non mi sembrava che ci fosse una grossa superiorità a livello individuale, che invece mi sarei aspettato. Fiji è su un livello completamente diverso ma anche Tonga e Cile sono state nettamente superiori, anche gli USA (tutte squadre che fino al 2024 Samoa batteva).

Secondo voi che siete più esperti è più questione di una generazione meno dotata, drenaggio di giocatori verso altri passaporti, grande crescita di tutti gli altri, pura disorganizzazione... Al momento il ranking mi sembra molto generoso

Ci sono tanti fattori che concorrono, al di là di quel che si vede in campo.
Prima di tutto i grossi problemi finanziari della federazione.
Poi sì, c'è il discorso del League, ma anche il fatto che in molti campionati (inglesi e francesi soprattutto) gli isolani vengono spremuti all'inverosimile e, in alcuni casi (meno nel periodo recente), "comprati" con qualche clausola e tanti soldini in più affinché non rispondano alle convocazioni.
A questo va sommato che a livello giovanile la nazionale non è competitiva ai massimi livelli, vuoi per mancanze strutturali, vuoi perché i ragazzi che decidono di andare a scuola in Nuova Zelanda, pratica non remota, vengono attirati da quel sistema e inseriti nel mondo rugbistico neozelandese.
Sì, poi c'è la regola che permette a chi non è cappato da tre anni di poter rispondere alle convocazioni della nazionale d'origine, e Samoa ne approfitta parecchio, con la conseguenza a volte di sembrare un cimitero di elefanti (per il torneo di qualificazione hanno riesumato Scott Sio).
Tante cose che, legate l'una all'altra, creano il contesto attuale.

Molto interessante, grazie. Le dinamiche del rugby mi affascinano un sacco perchè sono abbastanza uniche nel rapporto tra giocatori, club e nazionali.
Ma per capire meglio, cosa si intende quando si dice che vengono spremuti all'inverosimile? Praticamente rispetto al club cambia se il giocatore X ha una federazione alle spalle che lo protegge? Non credevo fosse una cosa così netta, sapevo che contasse in negativo il fatto di non avere un vero e proprio campionato di riferimento con conseguente diaspora dei nazional-interessanti. In questo senso l'esistenza dei Moana Pasifika potrebbe aiutare nello sviluppo?
Sapevo dei problemi finanziari e l'attrazione del sistema neozelandese immaginavo che facesse il suo, soprattutto in un periodo storico in cui, anche senza rugby, i piccoli stati del Pacifico tendono a essere abbandonati

Per prepararsi adeguatamente alla CdM ‘27 lo Zimbabwe avrà nel 2026 tanti test contro altre nazioni T2
In luglio contro Tonga, USA e Canada (tutti su suolo nordamericano)
In novembre contro Samoa, Uruguay e Cile (tutti in Inghilterra)

cornhusker ha scritto: 20 nov 2025, 14:58 Molto interessante, grazie. Le dinamiche del rugby mi affascinano un sacco perchè sono abbastanza uniche nel rapporto tra giocatori, club e nazionali.
Ma per capire meglio, cosa si intende quando si dice che vengono spremuti all'inverosimile? Praticamente rispetto al club cambia se il giocatore X ha una federazione alle spalle che lo protegge? Non credevo fosse una cosa così netta, sapevo che contasse in negativo il fatto di non avere un vero e proprio campionato di riferimento con conseguente diaspora dei nazional-interessanti. In questo senso l'esistenza dei Moana Pasifika potrebbe aiutare nello sviluppo?
Sapevo dei problemi finanziari e l'attrazione del sistema neozelandese immaginavo che facesse il suo, soprattutto in un periodo storico in cui, anche senza rugby, i piccoli stati del Pacifico tendono a essere abbandonati

Scusa il ritardo nella risposta.
Ti faccio un esempio: campionato francese/inglese, turno di campionato a ridosso del Sei Nazioni.
Io squadra francese/inglese devo scegliere chi mandare in campo tra il nazionale francese e il nazionale samoano/georgiano/tongano (anche italiano, in alcuni casi di un recente passato). Chi manda? Il suo nazionale, con la prospettiva di un infortunio che priverebbe la sua Nazionale del suo apporto, o il giocatore straniero? La seconda, a meno di eventuali richieste della federazione.

I Moana Pasifika aiutano, ma al momento vedo più un ritorno di giocatori neozelandesi che trovano poco spazio altrove (escluso Ardie Savea) che altro.

loverthetop_86 ha scritto: 25 nov 2025, 11:47 Ti faccio un esempio: campionato francese/inglese, turno di campionato a ridosso del Sei Nazioni.
Io squadra francese/inglese devo scegliere chi mandare in campo tra il nazionale francese e il nazionale samoano/georgiano/tongano (anche italiano, in alcuni casi di un recente passato). Chi manda? Il suo nazionale, con la prospettiva di un infortunio che priverebbe la sua Nazionale del suo apporto, o il giocatore straniero? La seconda, a meno di eventuali richieste della federazione.

Mandano in campo i migliori indipendentemente dalla nazionalità, è professionismo non giochi senza frontiere.

giobart ha scritto: 25 nov 2025, 12:37

loverthetop_86 ha scritto: 25 nov 2025, 11:47 Ti faccio un esempio: campionato francese/inglese, turno di campionato a ridosso del Sei Nazioni.
Io squadra francese/inglese devo scegliere chi mandare in campo tra il nazionale francese e il nazionale samoano/georgiano/tongano (anche italiano, in alcuni casi di un recente passato). Chi manda? Il suo nazionale, con la prospettiva di un infortunio che priverebbe la sua Nazionale del suo apporto, o il giocatore straniero? La seconda, a meno di eventuali richieste della federazione.

Mandano in campo i migliori indipendentemente dalla nazionalità, è professionismo non giochi senza frontiere.

Non ho detto che è la regola (e se fosse una regola di sicuro non sarebbe scritta), ma è successo più e più volte in passato.
Come anche che venissero proposte clausole particolari con le quali, in cambio di una remunerazione più alta, era previsto di declinare le convocazioni con le rispettive nazionali.

Una bella mappa fb delle qualificate

Girone interessante. Meno esotico di quanto ci si poteva aspettare ma comunque interessante. La Romania di questi ultimi tempi sembra poca cosa, il Sud Africa è imbattibile e quindi la partita decisiva sarà probabilmente lo scontro con i Lelos

Ho il derby in casa!