NAZIONALE UNDER 21, i 43 convocati, quale futuro?
Moderatore: Emy77
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Emo
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Ieri sera anche io ero tra il pubblico che ha assistito allo spettacolo inglese...
<BR>Non farò una critica ai giocatori italiani o ai tecnici o alla federazione, riporto solo 2 osservazioni fatte da una bambina di 7 anni avanti a me...
<BR>
<BR>1- "Ma come mai i bianchi sono incredibilmente più grossi degli azzurri? Hanno la stessa età?"
<BR>2- *Dopo aver contato 4-5 volte i giocatori in campo* "Sono proprio 15 vs 15, mi sembrava che i bianchi fossero 3-4 in più"
<BR>
<BR>Se continuiamo ad avere queste macro differenze, che anche una bambina di 7 anni vede, non parliamo nemmeno degli aspetti tattici, tecnici e organizzativi..
<BR>Non farò una critica ai giocatori italiani o ai tecnici o alla federazione, riporto solo 2 osservazioni fatte da una bambina di 7 anni avanti a me...
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<BR>1- "Ma come mai i bianchi sono incredibilmente più grossi degli azzurri? Hanno la stessa età?"
<BR>2- *Dopo aver contato 4-5 volte i giocatori in campo* "Sono proprio 15 vs 15, mi sembrava che i bianchi fossero 3-4 in più"
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<BR>Se continuiamo ad avere queste macro differenze, che anche una bambina di 7 anni vede, non parliamo nemmeno degli aspetti tattici, tecnici e organizzativi..
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orme53
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<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 10-02-2006 alle ore 11:01, robb wrote:
<BR>non credo che la soluzione sia"20 ragazzi che giocano in s 10" . Ritengo molto piu utile allargare la base tornando ad un campionato u 21 naionale organizzato pressappoco come l 'attuale u20 (2/3 gironi ) esupportato da 2/3 Hdemie geograficamente collocate in maniera baricentrica che "sviluppino" igiocatori piu dotati ed interessati ad un eventuale futuro da professionisti .Il tutto sotto l'egida della FIR (finanziamento/aspetti tecnici) :-[
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->Ok robb, io penso ad una soluzione a breve, la tua è una soluzione a lungo termine (che condivido). Ma se chi è deputato a farla decollare non si decide non è forse meglio per il presente riuscire a inserire 20 ragazzi nelle rose del top 10 e che si abituino ai ritmi dell'alto livello (così risolviamo anche il quesito della bimba di 7 anni) ma non poi farli giocare in campionati di A/B/C. Rispondo anche ai fautori del ripristino del campionato U21, non mi vorrete far credere che ieri sera la situazione sarebbe migliorata se fosse stato in essere il campionato U21. Mi ripeto leggere le formazioni e i club di provenienza delle due squadre e poi riflettere. Lancio una provocazione per l'immediato due zingari in meno per ogni club di top 10 e 2 ragazzi U21 nella rosa. O aspettiamo le accademie?
<BR> 10-02-2006 alle ore 11:01, robb wrote:
<BR>non credo che la soluzione sia"20 ragazzi che giocano in s 10" . Ritengo molto piu utile allargare la base tornando ad un campionato u 21 naionale organizzato pressappoco come l 'attuale u20 (2/3 gironi ) esupportato da 2/3 Hdemie geograficamente collocate in maniera baricentrica che "sviluppino" igiocatori piu dotati ed interessati ad un eventuale futuro da professionisti .Il tutto sotto l'egida della FIR (finanziamento/aspetti tecnici) :-[
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->Ok robb, io penso ad una soluzione a breve, la tua è una soluzione a lungo termine (che condivido). Ma se chi è deputato a farla decollare non si decide non è forse meglio per il presente riuscire a inserire 20 ragazzi nelle rose del top 10 e che si abituino ai ritmi dell'alto livello (così risolviamo anche il quesito della bimba di 7 anni) ma non poi farli giocare in campionati di A/B/C. Rispondo anche ai fautori del ripristino del campionato U21, non mi vorrete far credere che ieri sera la situazione sarebbe migliorata se fosse stato in essere il campionato U21. Mi ripeto leggere le formazioni e i club di provenienza delle due squadre e poi riflettere. Lancio una provocazione per l'immediato due zingari in meno per ogni club di top 10 e 2 ragazzi U21 nella rosa. O aspettiamo le accademie?
Per noi lombardo occidentali, che abbiamo subito a suo tempo l'occupazione della serenissima, sa dis "sghei"!!!!
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THAKER
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issor
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<BR> 10-02-2006 alle ore 11:43, Emo wrote:
<BR>Ieri sera anche io ero tra il pubblico che ha assistito allo spettacolo inglese...
<BR>Non farò una critica ai giocatori italiani o ai tecnici o alla federazione, riporto solo 2 osservazioni fatte da una bambina di 7 anni avanti a me...
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<BR>1- "Ma come mai i bianchi sono incredibilmente più grossi degli azzurri? Hanno la stessa età?"
<BR>2- *Dopo aver contato 4-5 volte i giocatori in campo* "Sono proprio 15 vs 15, mi sembrava che i bianchi fossero 3-4 in più"
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<BR>Se continuiamo ad avere queste macro differenze, che anche una bambina di 7 anni vede, non parliamo nemmeno degli aspetti tattici, tecnici e organizzativi..
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>Caro Emo, la bambina aveva ragionissima, ma vaglielo a dire tu a quel bel folto gruppo di spiritosoni che hanno criticato con sarcasmo le scelte della federazione di puntare sui grandi e grossi con il progetto altezza! Vediamo se si rendono conto che per competere a livello internazionale bisogna essere grandi e grossi!
<BR> 10-02-2006 alle ore 11:43, Emo wrote:
<BR>Ieri sera anche io ero tra il pubblico che ha assistito allo spettacolo inglese...
<BR>Non farò una critica ai giocatori italiani o ai tecnici o alla federazione, riporto solo 2 osservazioni fatte da una bambina di 7 anni avanti a me...
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<BR>1- "Ma come mai i bianchi sono incredibilmente più grossi degli azzurri? Hanno la stessa età?"
<BR>2- *Dopo aver contato 4-5 volte i giocatori in campo* "Sono proprio 15 vs 15, mi sembrava che i bianchi fossero 3-4 in più"
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<BR>Se continuiamo ad avere queste macro differenze, che anche una bambina di 7 anni vede, non parliamo nemmeno degli aspetti tattici, tecnici e organizzativi..
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<BR>Caro Emo, la bambina aveva ragionissima, ma vaglielo a dire tu a quel bel folto gruppo di spiritosoni che hanno criticato con sarcasmo le scelte della federazione di puntare sui grandi e grossi con il progetto altezza! Vediamo se si rendono conto che per competere a livello internazionale bisogna essere grandi e grossi!
Amor ch' a nullo amato amar perdona, mi prese del rugby piacer si forte, che come vedi ancor non m'abbandona.
- AlbyF
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In questi giorni ho avuto modo di vedere un po' i ragazzi della Nazionale, ho parlato con l'allenatore, ho visto la partita sul campo ecc. faccio alcune considerazioni saltando un po' di palo in frasca:
<BR>1) L'Inghilterra ha non so quante centinaia di migliaia di tesserati, credo 6/700.000 (se qualcuno lo sa...) e quindi, per la legge dei grandi numeri....
<BR>2) Da qui la possibilità di metter giù formazioni molto più dotate fisicamente. In touche non c'era storia, in mischia ....
<BR>3) Vi potrà sembrare un'eresia, ma non ho visto una scarsa aggressività in difesa, forse un mal posizionamento, ma i placcaggi sono stati a mio avviso all'altezza.
<BR>4) I giocatori inglesi sono tutti professionisti, quelli italiani ....non lo so, ma non credo. Il "gap" tra giovanili a nazionale senior è proprio in questa "benedetta" categoria U21! Non sono ancora abituati al ritmo partita (di un certo livello).
<BR>5) Dolenti note. Credo non vi sia coordinamento tra allenatori delle varie categorie e questo comporta un problema di confusione tecnica negli atleti al passaggio di categoria. E' un pò un vezzo di tutti sostenere che "il capo" dice puttanate in ogni caso. Kirwan non veniva seguito allora e Berbizier non viene seguito adesso dai vari allenatori "sotto". Credo che un allenatore di una U21 dovrebbe telefonare 6 volte al giorno a quello della U19 e 7 a quello della senior (e viceversa). Questo temo non avvenga e i risultati si vedono.
<BR>6) Forse , avendo tolto la U21 bisognerebbe obbligare le squadre si super 10 ad utilizzare almeno 3 giocatori U21 per ogni partita.
<BR>Scusate, sono andato un pò a spanne, ma data la disparità che c'era oggettiva comunque sia mi pare che i ragazzi siano stati molto coraggiosi. Putroppo il coraggio fa molto ma non basta!
<BR>Alby
<BR>1) L'Inghilterra ha non so quante centinaia di migliaia di tesserati, credo 6/700.000 (se qualcuno lo sa...) e quindi, per la legge dei grandi numeri....
<BR>2) Da qui la possibilità di metter giù formazioni molto più dotate fisicamente. In touche non c'era storia, in mischia ....
<BR>3) Vi potrà sembrare un'eresia, ma non ho visto una scarsa aggressività in difesa, forse un mal posizionamento, ma i placcaggi sono stati a mio avviso all'altezza.
<BR>4) I giocatori inglesi sono tutti professionisti, quelli italiani ....non lo so, ma non credo. Il "gap" tra giovanili a nazionale senior è proprio in questa "benedetta" categoria U21! Non sono ancora abituati al ritmo partita (di un certo livello).
<BR>5) Dolenti note. Credo non vi sia coordinamento tra allenatori delle varie categorie e questo comporta un problema di confusione tecnica negli atleti al passaggio di categoria. E' un pò un vezzo di tutti sostenere che "il capo" dice puttanate in ogni caso. Kirwan non veniva seguito allora e Berbizier non viene seguito adesso dai vari allenatori "sotto". Credo che un allenatore di una U21 dovrebbe telefonare 6 volte al giorno a quello della U19 e 7 a quello della senior (e viceversa). Questo temo non avvenga e i risultati si vedono.
<BR>6) Forse , avendo tolto la U21 bisognerebbe obbligare le squadre si super 10 ad utilizzare almeno 3 giocatori U21 per ogni partita.
<BR>Scusate, sono andato un pò a spanne, ma data la disparità che c'era oggettiva comunque sia mi pare che i ragazzi siano stati molto coraggiosi. Putroppo il coraggio fa molto ma non basta!
<BR>Alby
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orme53
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<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 10-02-2006 alle ore 16:58, AlbyF wrote:
<BR>In questi giorni ho avuto modo di vedere un po' i ragazzi della Nazionale, ho parlato con l'allenatore, ho visto la partita sul campo ecc. faccio alcune considerazioni saltando un po' di palo in frasca:
<BR>1) L'Inghilterra ha non so quante centinaia di migliaia di tesserati, credo 6/700.000 (se qualcuno lo sa...) e quindi, per la legge dei grandi numeri....
<BR>2) Da qui la possibilità di metter giù formazioni molto più dotate fisicamente. In touche non c'era storia, in mischia ....
<BR>3) Vi potrà sembrare un'eresia, ma non ho visto una scarsa aggressività in difesa, forse un mal posizionamento, ma i placcaggi sono stati a mio avviso all'altezza.
<BR>4) I giocatori inglesi sono tutti professionisti, quelli italiani ....non lo so, ma non credo. Il "gap" tra giovanili a nazionale senior è proprio in questa "benedetta" categoria U21! Non sono ancora abituati al ritmo partita (di un certo livello).
<BR>5) Dolenti note. Credo non vi sia coordinamento tra allenatori delle varie categorie e questo comporta un problema di confusione tecnica negli atleti al passaggio di categoria. E' un pò un vezzo di tutti sostenere che "il capo" dice puttanate in ogni caso. Kirwan non veniva seguito allora e Berbizier non viene seguito adesso dai vari allenatori "sotto". Credo che un allenatore di una U21 dovrebbe telefonare 6 volte al giorno a quello della U19 e 7 a quello della senior (e viceversa). Questo temo non avvenga e i risultati si vedono.
<BR>6) Forse , avendo tolto la U21 bisognerebbe obbligare le squadre si super 10 ad utilizzare almeno 3 giocatori U21 per ogni partita.
<BR>Scusate, sono andato un pò a spanne, ma data la disparità che c'era oggettiva comunque sia mi pare che i ragazzi siano stati molto coraggiosi. Putroppo il coraggio fa molto ma non basta!
<BR>Alby
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->Complimenti Alby, hai saputo cogliere in pochi giorni le debolezze del nostro movimento (alcune). Allora mi domando, ma quelli che le vivono tutti i giorni e per vari anni dove hanno la testa?
<BR> 10-02-2006 alle ore 16:58, AlbyF wrote:
<BR>In questi giorni ho avuto modo di vedere un po' i ragazzi della Nazionale, ho parlato con l'allenatore, ho visto la partita sul campo ecc. faccio alcune considerazioni saltando un po' di palo in frasca:
<BR>1) L'Inghilterra ha non so quante centinaia di migliaia di tesserati, credo 6/700.000 (se qualcuno lo sa...) e quindi, per la legge dei grandi numeri....
<BR>2) Da qui la possibilità di metter giù formazioni molto più dotate fisicamente. In touche non c'era storia, in mischia ....
<BR>3) Vi potrà sembrare un'eresia, ma non ho visto una scarsa aggressività in difesa, forse un mal posizionamento, ma i placcaggi sono stati a mio avviso all'altezza.
<BR>4) I giocatori inglesi sono tutti professionisti, quelli italiani ....non lo so, ma non credo. Il "gap" tra giovanili a nazionale senior è proprio in questa "benedetta" categoria U21! Non sono ancora abituati al ritmo partita (di un certo livello).
<BR>5) Dolenti note. Credo non vi sia coordinamento tra allenatori delle varie categorie e questo comporta un problema di confusione tecnica negli atleti al passaggio di categoria. E' un pò un vezzo di tutti sostenere che "il capo" dice puttanate in ogni caso. Kirwan non veniva seguito allora e Berbizier non viene seguito adesso dai vari allenatori "sotto". Credo che un allenatore di una U21 dovrebbe telefonare 6 volte al giorno a quello della U19 e 7 a quello della senior (e viceversa). Questo temo non avvenga e i risultati si vedono.
<BR>6) Forse , avendo tolto la U21 bisognerebbe obbligare le squadre si super 10 ad utilizzare almeno 3 giocatori U21 per ogni partita.
<BR>Scusate, sono andato un pò a spanne, ma data la disparità che c'era oggettiva comunque sia mi pare che i ragazzi siano stati molto coraggiosi. Putroppo il coraggio fa molto ma non basta!
<BR>Alby
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->Complimenti Alby, hai saputo cogliere in pochi giorni le debolezze del nostro movimento (alcune). Allora mi domando, ma quelli che le vivono tutti i giorni e per vari anni dove hanno la testa?
Per noi lombardo occidentali, che abbiamo subito a suo tempo l'occupazione della serenissima, sa dis "sghei"!!!!
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robb
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- Iscritto il: 18 set 2003, 0:00
Credo che la parola chiave per capire le differenze tra i nostri ragazzi di19/21 anni con quelli delle nazioni rugbysticamente piu evolute sia "professionismo" anzi meglio "professionalita" ,professionalita da parte di tutti giocatori allenatori/tecnici ,qui da noi solo pochissime realta sportive possono permettersi tale approccio nei confronti di giocatori di 18/21 anni ,la maggior parte delle societa considera solo i problemi contingenti che spesso risolve con l'acquisto di qualche straniero che gli garantisce la professionalita (fa solo quello,si allena e gioca a rugby) .A questa eta nelle altre nazioni i giocatori piu interessanti sono gia gestiti professionalmete espesso sono anche professionisti ,come da noi nel calcio.Non credo che le nostre realta societarie possano sviluppare tali progetti per questo ritengo indispensabile un intervento FIR A LIVELLO NAZIONALE con la costituzione di una serie di HDEMIE edi un campionato u21 NAZIONALE CHE DIVISO IN DUE GIRONI DI 14/16 SQUDRE PERMETTA DI GIOCARE CON CONTINUITA UN CONGRUO NUMERO DI PARTITE.
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orme53
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<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 10-02-2006 alle ore 17:57, robb wrote:
<BR>Credo che la parola chiave per capire le differenze tra i nostri ragazzi di19/21 anni con quelli delle nazioni rugbysticamente piu evolute sia "professionismo" anzi meglio "professionalita" ,professionalita da parte di tutti giocatori allenatori/tecnici ,qui da noi solo pochissime realta sportive possono permettersi tale approccio nei confronti di giocatori di 18/21 anni ,la maggior parte delle societa considera solo i problemi contingenti che spesso risolve con l'acquisto di qualche straniero che gli garantisce la professionalita (fa solo quello,si allena e gioca a rugby) .A questa eta nelle altre nazioni i giocatori piu interessanti sono gia gestiti professionalmete espesso sono anche professionisti ,come da noi nel calcio.Non credo che le nostre realta societarie possano sviluppare tali progetti per questo ritengo indispensabile un intervento FIR A LIVELLO NAZIONALE con la costituzione di una serie di HDEMIE edi un campionato u21 NAZIONALE CHE DIVISO IN DUE GIRONI DI 14/16 SQUDRE PERMETTA DI GIOCARE CON CONTINUITA UN CONGRUO NUMERO DI PARTITE.
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->robb, come puoi creare accademie, se il movimento come giustamente dici non ha professionalità? Perchè il vero problema in questo benedetto nostro ambiente, è che non abbiamo (a livello FIR LIRE e di club) la professionalita per creare non alcune, ma una accademia che sia degna di tale nome.
<BR> 10-02-2006 alle ore 17:57, robb wrote:
<BR>Credo che la parola chiave per capire le differenze tra i nostri ragazzi di19/21 anni con quelli delle nazioni rugbysticamente piu evolute sia "professionismo" anzi meglio "professionalita" ,professionalita da parte di tutti giocatori allenatori/tecnici ,qui da noi solo pochissime realta sportive possono permettersi tale approccio nei confronti di giocatori di 18/21 anni ,la maggior parte delle societa considera solo i problemi contingenti che spesso risolve con l'acquisto di qualche straniero che gli garantisce la professionalita (fa solo quello,si allena e gioca a rugby) .A questa eta nelle altre nazioni i giocatori piu interessanti sono gia gestiti professionalmete espesso sono anche professionisti ,come da noi nel calcio.Non credo che le nostre realta societarie possano sviluppare tali progetti per questo ritengo indispensabile un intervento FIR A LIVELLO NAZIONALE con la costituzione di una serie di HDEMIE edi un campionato u21 NAZIONALE CHE DIVISO IN DUE GIRONI DI 14/16 SQUDRE PERMETTA DI GIOCARE CON CONTINUITA UN CONGRUO NUMERO DI PARTITE.
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->robb, come puoi creare accademie, se il movimento come giustamente dici non ha professionalità? Perchè il vero problema in questo benedetto nostro ambiente, è che non abbiamo (a livello FIR LIRE e di club) la professionalita per creare non alcune, ma una accademia che sia degna di tale nome.
Per noi lombardo occidentali, che abbiamo subito a suo tempo l'occupazione della serenissima, sa dis "sghei"!!!!
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robb
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- Iscritto il: 18 set 2003, 0:00
Ho visto al Tre Fontane la partita ITA-ENG U19, devo prima di tutto fare i complimenti a tutti i nostri ragazzi per l'impegno profuso,hanno veramente gettato il cuore oltre l'ostacolo meritando il rispetto dei loro avversari,un plauso particolare a Rubini una spina nel fianco degli inglesi, a Duca n6 per la veemenza nel gioco aperto ed in touche,aValcastelli un estremo veramente duro in difesa che ciha permesso con isuoi placcaggi di mmantenere il punteggio ed abile anche aripartire in attacco,a DUCA N8 che con isuoi calci etrasformazioni impeccabili (a differenza degli Inglesi disastrosi)ci ha avvicinato nel punteggio.Detto cio non si poteva non vedere l'enorme differenza fisica e tecnica afavore degli Inglesi.Per differenza fisica non intendo dimenzionale, la nostra mischia era forse piu grossa,ma di preparazione si vedeva chiaramente che gli inglesi erano molto piu preparati e costruiti fisicamente in maniera professionale non avevano un chilo di grasso in piu a differenza dei nostri.Tecnicamente appariva chiro che erano molto piu preparati nei fondamentali e nel gioco strutturato di insieme che significa tanto tanto allenamento digrande spessore tecnico.Se ,caro ORME 53 questo e il livello con il quale dobbiamo edovremo confrontarci non vedo alcuna alternativa alla "professionalizzazione dell'ambiete pena l'allargarsi esponenziale del divario ,ed allora ( U21) IL CUORE NON BASTERA PIU ,PUTROPPO.
- AlbyF
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Mi pare che tutti però più o meno la pensiamo allo stesso modo, ma allo stesso tempo la "formula magica" non si trova. Alcune problematiche sono un po' un "gatto che si mangia la coda", vedi il discorso sponsor e finanziamenti per i progetti. Cioè non si capisce se bisogna partire col progetto e poi cercare i soldi o viceversa. Quello che "scoccia", perlomeno il sottoscritto, è la mancanza di coordinamento fra settori FIR, la mancanza di stima reciproca (fatto gravissimo), la mancanza di idee comuni. So per certo di suggerimenti dati da un allenatore diciamo "molto importante" completamente disattesi da un collega diciamo "minore" con la frase "....intanto quello li non capisce un ....". Su questo la FIR dovrebbe intervenire.
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<BR>
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robb
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Vorrei,se permettete cercare di chiarire meglio il concetto di "HDEMIE/SCUOLE DI FORMAZIONE DI RUGBY", innanzitutto ritengo che queste realta debbano formare giocatori professionisti/professionali per un capionato di vertice sia esso nazionale od internazionale(non i giocatori per LA NAZIONALE) , debbano essere almeno due( nord-centrosud),accogliere ragazzi tra17/22con potenziale manifesto e desiderosi di diventare giocatori pro di rugby,consapevoli della durezza dell'impegno ,quando avremo preparato tecnicamente mentalmente efisicamente un congruo numero di giocatori che giocano regolarmente econ continuita in campionato di vertice che gli faccia conoscere fangosudoresangueelaccrime potremmo "selezionare" su una base cospicua di un centinaio di giocatori idonei i 30 per la NAZIONALE. Questo per fare un esempio è il processo di selezione per trovare i piloti per le" Frecce Tricolori"la pattuglia acrobatica nazionale(PAN) dove tutto inizia con Hdemia/scuole diformazionne dove si indiduano potenziale e motivazione e si fornisce la preparazione tecnica di base poi si va ai reparti di volo dove durante la vita operativa reale= campionato di vertice vengono selezionati imigliori elementi per le FRECCE TRICOLORI =NAZIONALE
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manus
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egon
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<!-- BBCode Start --><A HREF="http://www.federugby.it/news.asp?33399" TARGET="_blank">http://www.federugby.it/news.asp?33399</A><!-- BBCode End -->
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<BR><!-- BBCode Start --><B>L’U21 AD ALENCON CONTRO LA FRANCIA: TERZA GIORNATA DEL 6 NAZIONI DI CATEGORIA </B><!-- BBCode End -->
<BR>
<BR>14/2/2006, Roma – Marzio Zanato, Responsabile Tecnico della Nazionale Italiana Under 21, ha diramato oggi le convocazioni per il match contro i pari età della Francia, valido per la terza giornata del 6 Nazioni di categoria ed in programma venerdì 24 febbraio ad Alencon (ore 19.00), e non più a Caen come in origine programmato.
<BR>
<BR>L’inizio del raduno per gli Azzurrini – fermati per 34-9 dall’Irlanda e per 3-48 dall’Inghilterra nelle prime due giornate del Torneo – è fissato per domenica 19 febbraio, presso il Centro CONI dell’Acqua Acetosa, a Roma.
<BR>
<BR>Da segnalare il rientro nel gruppo del terza linea della Benetton Treviso Marco Filippucci, Capitano dell’Under 19 nella passata stagione, e del trequarti centro del Ghial Calvisano Matteo Pratichetti, convocato con la Nazionale Maggiore nei primi due turni dell’RBS 6 Nazioni.
<BR>
<BR>Questi gli Azzurrini convocati da Zanato:
<BR>
<BR><B>NAZIONALE UNDER 21</B>
<BR>
<BR>Andrea BARBIERI (Consiag I Cavalieri Prato); Emmanuel BILLOT (Carrera Petrarca Padova); Paolo BUSO (Ghial Calvisano); Max CASTROGIOVANNI (Ghial Calvisano); Nicola CATTINA (Ghial Calvisano); Enrico CECCATO (Marchiol San Marco); Alberto DE MARCHI (Orved San Donà); Paul DERBYSHIRE (Stade Francais); Marco FILIPPUCCI (Benetton Treviso); Andrea GIAZZON (Marchiol San Marco); Lorenzo GIOVANCHELLI (Stade Francais); Andrea MICHELINI (Modena Rugby); Marco NEETHLING (Overmach Parma); Enrico PATRIZIO (Carrera Petrarca Padova); Matteo PRATICHETTI (Ghial Calvisano); Franco RENDACE (Antares Benevento); Riccardo ROBUSCHI (Overmach Parma); Alberto SACCARDO (Carrera Petrarca Padova, cap); Fabio SEMENZATO (Benetton Treviso); Michele SEPE (HDI UR Capitolina); Diego VARANI (Futura Park Rugby Roma); Valerio VICERE’ (Antares Benevento)
<BR>
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<BR>
<BR>Giuliana
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<BR><!-- BBCode Start --><B>L’U21 AD ALENCON CONTRO LA FRANCIA: TERZA GIORNATA DEL 6 NAZIONI DI CATEGORIA </B><!-- BBCode End -->
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<BR>14/2/2006, Roma – Marzio Zanato, Responsabile Tecnico della Nazionale Italiana Under 21, ha diramato oggi le convocazioni per il match contro i pari età della Francia, valido per la terza giornata del 6 Nazioni di categoria ed in programma venerdì 24 febbraio ad Alencon (ore 19.00), e non più a Caen come in origine programmato.
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<BR>L’inizio del raduno per gli Azzurrini – fermati per 34-9 dall’Irlanda e per 3-48 dall’Inghilterra nelle prime due giornate del Torneo – è fissato per domenica 19 febbraio, presso il Centro CONI dell’Acqua Acetosa, a Roma.
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<BR>Da segnalare il rientro nel gruppo del terza linea della Benetton Treviso Marco Filippucci, Capitano dell’Under 19 nella passata stagione, e del trequarti centro del Ghial Calvisano Matteo Pratichetti, convocato con la Nazionale Maggiore nei primi due turni dell’RBS 6 Nazioni.
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<BR>Questi gli Azzurrini convocati da Zanato:
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<BR><B>NAZIONALE UNDER 21</B>
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<BR>Andrea BARBIERI (Consiag I Cavalieri Prato); Emmanuel BILLOT (Carrera Petrarca Padova); Paolo BUSO (Ghial Calvisano); Max CASTROGIOVANNI (Ghial Calvisano); Nicola CATTINA (Ghial Calvisano); Enrico CECCATO (Marchiol San Marco); Alberto DE MARCHI (Orved San Donà); Paul DERBYSHIRE (Stade Francais); Marco FILIPPUCCI (Benetton Treviso); Andrea GIAZZON (Marchiol San Marco); Lorenzo GIOVANCHELLI (Stade Francais); Andrea MICHELINI (Modena Rugby); Marco NEETHLING (Overmach Parma); Enrico PATRIZIO (Carrera Petrarca Padova); Matteo PRATICHETTI (Ghial Calvisano); Franco RENDACE (Antares Benevento); Riccardo ROBUSCHI (Overmach Parma); Alberto SACCARDO (Carrera Petrarca Padova, cap); Fabio SEMENZATO (Benetton Treviso); Michele SEPE (HDI UR Capitolina); Diego VARANI (Futura Park Rugby Roma); Valerio VICERE’ (Antares Benevento)
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<BR>Giuliana
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egon
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- Iscritto il: 15 ott 2004, 0:00
<!-- BBCode Start --><A HREF="http://www.rugbysannio.it/cgi-bin/news/ ... cgi?search" TARGET="_blank">http://www.rugbysannio.it/cgi-bin/news/ ... ?search</A><!-- BBCode End -->
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<BR><!-- BBCode Start --><B>Sarà francese la terna arbitrale che dirigerà Italia - Scozia under 21</B><!-- BBCode End -->
<BR>
<BR>A tutti gli organi d’informazione
<BR>LORO SEDI
<BR>
<BR>
<BR>COMUNICATO STAMPA
<BR>
<BR>OGGETTO: <B>Ufficializzata la terza arbitrale che dirigerà l’incontro di Rugby Internazionale VI Nazioni 2006 Italia - Scozia Under 21</B>
<BR>
<BR>Continua a lavorare con incessante impegno la macchina organizzativa dell’<B>IVPC Union Rugby Sannio</B>, a cui la FIR, sotto sua richiesta, ha affidato l’organizzazione del match <B>Italia-Scozia</B> valevole per l’ultima giornata del “Sei Nazioni” under 21, in programma il prossimo venerdì 17 marzo alle ore 14:30 presso lo stadio S.Colomba di Benevento Gli azzurri dell’under 21 giungeranno in città nella tarda serata di domenica 12 marzo per preparare al meglio la sfida del S.Colomba.
<BR>
<BR>Intanto venerdì 24 febbraio gli azzurrini di Marzio Zonato saranno in campo ad Alencon per la sfida contro i pari età della Francia, gara valevole per la terza giornata del “Sei Nazioni” di categoria, che vede gli azzurrini ancora fermi a quota zero dopo le sconfitte contro Irlanda (34-9) ed Inghilterra (3-48).
<BR>
<BR>A dirigere l’incontro tra Italia e Scozia sarà una terza francese: l’Arbitro è JAEN-PIERRE MATHEU della FFR (Federazione Francese); i giudici di linea: David Rosich e Hervé Dubès.
<BR>Il 4° uomo è Lucio Radetich della Federugby Italia (Salerno). Il 5° uomo sarà il beneventano Gioacchino Casciello, il citing commissioner: Achille Reali della federugby di Italia (Roma). Assessor: Gabriele Villari della Federugby Italia (Firenze).
<BR>
<BR>A fare da cornice all’evento Italia – Scozia sono previste numerose attività collaterali.
<BR>Nei prossimi giorni saranno ufficializzate le manifestazioni in programma.
<BR>
<BR>
<BR>Benevento, 22 febbraio 2006
<BR>
<BR>
<BR>Ufficio Stampa
<BR><I>LUCA ROMANO</I>
<BR>
<BR>
<BR>
<BR>
<BR>Giuliana
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<BR><!-- BBCode Start --><B>Sarà francese la terna arbitrale che dirigerà Italia - Scozia under 21</B><!-- BBCode End -->
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<BR>A tutti gli organi d’informazione
<BR>LORO SEDI
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<BR>COMUNICATO STAMPA
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<BR>OGGETTO: <B>Ufficializzata la terza arbitrale che dirigerà l’incontro di Rugby Internazionale VI Nazioni 2006 Italia - Scozia Under 21</B>
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<BR>Continua a lavorare con incessante impegno la macchina organizzativa dell’<B>IVPC Union Rugby Sannio</B>, a cui la FIR, sotto sua richiesta, ha affidato l’organizzazione del match <B>Italia-Scozia</B> valevole per l’ultima giornata del “Sei Nazioni” under 21, in programma il prossimo venerdì 17 marzo alle ore 14:30 presso lo stadio S.Colomba di Benevento Gli azzurri dell’under 21 giungeranno in città nella tarda serata di domenica 12 marzo per preparare al meglio la sfida del S.Colomba.
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<BR>Intanto venerdì 24 febbraio gli azzurrini di Marzio Zonato saranno in campo ad Alencon per la sfida contro i pari età della Francia, gara valevole per la terza giornata del “Sei Nazioni” di categoria, che vede gli azzurrini ancora fermi a quota zero dopo le sconfitte contro Irlanda (34-9) ed Inghilterra (3-48).
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<BR>A dirigere l’incontro tra Italia e Scozia sarà una terza francese: l’Arbitro è JAEN-PIERRE MATHEU della FFR (Federazione Francese); i giudici di linea: David Rosich e Hervé Dubès.
<BR>Il 4° uomo è Lucio Radetich della Federugby Italia (Salerno). Il 5° uomo sarà il beneventano Gioacchino Casciello, il citing commissioner: Achille Reali della federugby di Italia (Roma). Assessor: Gabriele Villari della Federugby Italia (Firenze).
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<BR>A fare da cornice all’evento Italia – Scozia sono previste numerose attività collaterali.
<BR>Nei prossimi giorni saranno ufficializzate le manifestazioni in programma.
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<BR>Benevento, 22 febbraio 2006
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<BR>Ufficio Stampa
<BR><I>LUCA ROMANO</I>
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<BR>
<BR>Giuliana