Italia-Australia
Moderatore: Emy77
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kapaopango
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I grossi problemi dell'Italia ieri sono state le touche e le quanto meno discutibili scelte tattiche del Ramiro nazionale.
Il vero problema della squadra è che non abbiamo un mediano di apertura di livello pari a qualunque altro del 6N. Per il resto la prestazione degli azzurri è stata più che dignitosa, contro- bisogna ricordarlo- una squadra australiana veramente poco ispirata.
Contro l'argentina sarà più impegnativo e fondamentale reggere nelle fasi statiche (mischia chiusa e spt touche).
Il vero problema della squadra è che non abbiamo un mediano di apertura di livello pari a qualunque altro del 6N. Per il resto la prestazione degli azzurri è stata più che dignitosa, contro- bisogna ricordarlo- una squadra australiana veramente poco ispirata.
Contro l'argentina sarà più impegnativo e fondamentale reggere nelle fasi statiche (mischia chiusa e spt touche).
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marcofk
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Premetto che non ho visto la partita (qua in Inghilterra non hanno fatto nemmeno vedere Inghilterra Argentina, preferendo mostrare Galles-Isole del Pacifico... forse perché avevano piú fiducia nelle possibilitá del Galles che in quelle dei bianchi albionici...), quindi non staró a giudicare l'aspetto tecnico della partita. Peró un paio di considerazioni vorrei farle:
1- Abbiamo perso di soli 7 punti una partita che solo i piú ottimisti speravano di perdere di 20. D'accordo: é pur sempre una sconfitta ed un'occasione mancata, ma mi sembra sciocco criticare i giocatori per non averci creduto quando nemmeno gli appassionati davano loro un soldo bucato. Magari avessimo provato a vincere con piú convinzione il colpaccio poteva scapparci, ma non c'é la controprova, e magari avremmo perso peggio. Che Pez sia incostante non lo scopriamo oggi: non é un ragazzino ed ha i suoi pregi e difetti, ma al momento é il meglio che abbiamo. Se vogliamo fare degli esperimenti per trovare il futuro mediano di apertura dell'Italia, non é in partite contro l'Australia che lo si scopre. Quanto al discorso delle mete: alla fine si contano i punti, non importa come siano arrivati. L'Italia ha sempre segnato poche mete, anche ai tempi d'oro di Coste, vincendo con meno mete degli avversari. Abbiamo un gioco fatto prevalentemente di mischia con 3/4, specialmente al largo, decisamente deficitari nella costruzione di gioco. Mirko e Canale hanno fatto bene nello scorso 6N, ma all'ala e ad estremo abbiamo pesi piuma o giocatori piú statici e difensivi come Peens. Personalmente sono un grande ammiratore di Gert Peens, e lo ritengo la nostra migliore opzione nel ruolo di estremo, ma é chiaro che non é Gavin Hastings o Serge Blanco (scusate se i riferimenti tradiscono la mia etá), quindi per trarre il massimo beneficio dalle sue caratteristiche il tipo di impostazione di gioco deve giocoforza cambiare. Si puó obbiettare che allora tanto vale scegliere un altro giocatore e fare il gioco che vogliamo. Il problema é che le alternative sono di livello inferiore (almeno al momento... il mio esilio non mi permette di essere particolarmente aggiornato) e scegliere i giocatori in base al gioco che si preferisce praticare é un esercizio rischioso quando si ha un cosí ristretto numero di giocatori di talento.
2- Concordo con chi sostiene che le sconfitte onorevoli sono pur sempre sconfitte. Al di lá dell'aspetto tecnico, soffriamo ancora, se non proprio di sudditanza, quantomeno di "braccino" che non ci consente di chiudere le partite quando sono alla nostra portata. Le cose sembrano essere migliorate grazie all'esodo dei nostri migliori giocatori in campionati piú competitivi del nostro, ma credo che il problema principale sia che abbiamo perso troppo e troppo male in tempi recenti per avere l'arroganza (non riesco a pensare ad un termine migliore) necessaria per considerare una sconfitta, da parte di qualsiasi avversario, come un'umiliazione. A giudicare dai risultati recenti (Portogallo e Russia), non abbiamo piú problemi con le squadre al di fuori della cerchia 6N-Emisfero Sud e siamo ben contenti di seppellirli di punti. Credo che la squadra ormai lo consideri come il proprio dovere. Ancora ci manca qualcosa con questi avversari: credo che abbiamo troppo rispetto per le squadre Franco-Anglosassoni e per le nazioni tradizionalmente forti come Figi ed Argentina. La mia spiegazione é la sindrome da Inghilterra-Italia 80-23, ovvero: il timore che provando a vincere si finisca per perdere male di fronte a potenze consolidate. Infatti, la mia personale disistima nei confronti di Dondi nasce dalla sua reazione a quel risultato ed al fatto che quello che di positivo si era visto in quella partita (23 punti in un tempo a Twickenham non li fanno neanche gli All Blacks...) sia stato eclissato dalle proporzioni del punteggio finale. Personalmente preferisco perdere di tanto e riconoscere che mi tocca lavorare piú duro per vincere che perdere di poco e rimpiangere l'occasione sprecata (il vecchio discorso su una medaglia di bronzo che si gode piú di un argento). Ma credo che la mentalitá giusta si costruisca solo con la regolaritá dei risultati. Credo che a breve termine l'obbiettivo debba essere di raccogliere qualche scalpo importante e di contenere le sconfitte che arriveranno sotto i 15 punti che l'Irb usa come parametro per il ranking. Ma rendiamoci conto che chi é abituato a perdere difficilmente si trasformerá in un cannibale alla Michael Schumacher. Saranno quei giocatori che si affermeranno in questo periodo di relativamente buoni risultati che potranno farci fare il salto di qualitá: ovvero quelli che con la maglia azzurra non hanno mai beccato piú di 40 punti. Magari qualcuno degli attuali giocatori potrá transitare da un'era all'altra (penso, per esempio, a Mirko), ma in generale ci vorrá una nuova generazione educata a credere che la faccia si salvi vincendo di misura e non perdendo in quel modo.
In conclusione: soddisfazione per il miglior risultato contro una squadra dell'emisfero Sud che io ricordi (e no, non mi interessa sfogliare gli archivi per scoprire che nel 1947 abbiamo perso di 4 punti, per esempio: é il miglior risultato da quasi vent'anni a questa parte di sicuro e questo mi basta), ma ancora non siamo arrivati. Diciamo che almeno siamo ritornati al 1997 ed ora possiamo pensare ad andare avanti. Come si dice nella bassa bresciana: "Close, but no cigar".
1- Abbiamo perso di soli 7 punti una partita che solo i piú ottimisti speravano di perdere di 20. D'accordo: é pur sempre una sconfitta ed un'occasione mancata, ma mi sembra sciocco criticare i giocatori per non averci creduto quando nemmeno gli appassionati davano loro un soldo bucato. Magari avessimo provato a vincere con piú convinzione il colpaccio poteva scapparci, ma non c'é la controprova, e magari avremmo perso peggio. Che Pez sia incostante non lo scopriamo oggi: non é un ragazzino ed ha i suoi pregi e difetti, ma al momento é il meglio che abbiamo. Se vogliamo fare degli esperimenti per trovare il futuro mediano di apertura dell'Italia, non é in partite contro l'Australia che lo si scopre. Quanto al discorso delle mete: alla fine si contano i punti, non importa come siano arrivati. L'Italia ha sempre segnato poche mete, anche ai tempi d'oro di Coste, vincendo con meno mete degli avversari. Abbiamo un gioco fatto prevalentemente di mischia con 3/4, specialmente al largo, decisamente deficitari nella costruzione di gioco. Mirko e Canale hanno fatto bene nello scorso 6N, ma all'ala e ad estremo abbiamo pesi piuma o giocatori piú statici e difensivi come Peens. Personalmente sono un grande ammiratore di Gert Peens, e lo ritengo la nostra migliore opzione nel ruolo di estremo, ma é chiaro che non é Gavin Hastings o Serge Blanco (scusate se i riferimenti tradiscono la mia etá), quindi per trarre il massimo beneficio dalle sue caratteristiche il tipo di impostazione di gioco deve giocoforza cambiare. Si puó obbiettare che allora tanto vale scegliere un altro giocatore e fare il gioco che vogliamo. Il problema é che le alternative sono di livello inferiore (almeno al momento... il mio esilio non mi permette di essere particolarmente aggiornato) e scegliere i giocatori in base al gioco che si preferisce praticare é un esercizio rischioso quando si ha un cosí ristretto numero di giocatori di talento.
2- Concordo con chi sostiene che le sconfitte onorevoli sono pur sempre sconfitte. Al di lá dell'aspetto tecnico, soffriamo ancora, se non proprio di sudditanza, quantomeno di "braccino" che non ci consente di chiudere le partite quando sono alla nostra portata. Le cose sembrano essere migliorate grazie all'esodo dei nostri migliori giocatori in campionati piú competitivi del nostro, ma credo che il problema principale sia che abbiamo perso troppo e troppo male in tempi recenti per avere l'arroganza (non riesco a pensare ad un termine migliore) necessaria per considerare una sconfitta, da parte di qualsiasi avversario, come un'umiliazione. A giudicare dai risultati recenti (Portogallo e Russia), non abbiamo piú problemi con le squadre al di fuori della cerchia 6N-Emisfero Sud e siamo ben contenti di seppellirli di punti. Credo che la squadra ormai lo consideri come il proprio dovere. Ancora ci manca qualcosa con questi avversari: credo che abbiamo troppo rispetto per le squadre Franco-Anglosassoni e per le nazioni tradizionalmente forti come Figi ed Argentina. La mia spiegazione é la sindrome da Inghilterra-Italia 80-23, ovvero: il timore che provando a vincere si finisca per perdere male di fronte a potenze consolidate. Infatti, la mia personale disistima nei confronti di Dondi nasce dalla sua reazione a quel risultato ed al fatto che quello che di positivo si era visto in quella partita (23 punti in un tempo a Twickenham non li fanno neanche gli All Blacks...) sia stato eclissato dalle proporzioni del punteggio finale. Personalmente preferisco perdere di tanto e riconoscere che mi tocca lavorare piú duro per vincere che perdere di poco e rimpiangere l'occasione sprecata (il vecchio discorso su una medaglia di bronzo che si gode piú di un argento). Ma credo che la mentalitá giusta si costruisca solo con la regolaritá dei risultati. Credo che a breve termine l'obbiettivo debba essere di raccogliere qualche scalpo importante e di contenere le sconfitte che arriveranno sotto i 15 punti che l'Irb usa come parametro per il ranking. Ma rendiamoci conto che chi é abituato a perdere difficilmente si trasformerá in un cannibale alla Michael Schumacher. Saranno quei giocatori che si affermeranno in questo periodo di relativamente buoni risultati che potranno farci fare il salto di qualitá: ovvero quelli che con la maglia azzurra non hanno mai beccato piú di 40 punti. Magari qualcuno degli attuali giocatori potrá transitare da un'era all'altra (penso, per esempio, a Mirko), ma in generale ci vorrá una nuova generazione educata a credere che la faccia si salvi vincendo di misura e non perdendo in quel modo.
In conclusione: soddisfazione per il miglior risultato contro una squadra dell'emisfero Sud che io ricordi (e no, non mi interessa sfogliare gli archivi per scoprire che nel 1947 abbiamo perso di 4 punti, per esempio: é il miglior risultato da quasi vent'anni a questa parte di sicuro e questo mi basta), ma ancora non siamo arrivati. Diciamo che almeno siamo ritornati al 1997 ed ora possiamo pensare ad andare avanti. Come si dice nella bassa bresciana: "Close, but no cigar".
"It ain't over till the fat man spins!" - David Gower, 2005
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L3gs
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Al contrario, ho molto apprezzato le sue due uscite a'la Brizzante su Tuqiri. Sintomo di una grande presenza caratteriale. Abbondantemente al di qua della soglia delle conseguenze arbitrali ed in linea con un comportamento coerente nel convogliare l'aggressività nel modo più giusto.bobo67 ha scritto: Ah una cosetta non vi sembra di avere visto Mauro un po' troppo nervosetto nelle ultime partite?
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pier12345
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Io proprio non capisco.
ire che e stato "una vergonga"(???) di non avere vinto contra i Wallabies?
Ma stiamo scherzando
Perche non potete prendere le cose positivi dal partita...
io personalmente avevo pronosticato una sconfitta di sol 4 punti....per due ragioni
1) vero che gli wallabies mancavano 4 o 5 pezzi fondamnetali ( perche lo stesso infatti per gli azzurri , con castro, perugini, de masi)
2) perche contra gli azzurri, e MOLTO dificile stabilire una piataforma solido e constante per lanciare i 3/4.
3)Australia, da anni ha rinnunciato la mischia come arma offensiva, ed loro sistema di gioco e sempre quello di premiare il gioca a lo largo.
Cmq...Italia, pure perdendo le partite ultimamente ( vedi Dublino, poi galles, poi inglittera en flamino , poi scozia) ed adesso contra Australia, hanno dimostrato un enorme progressione
Mica dimentichate che en Canberra avete presi 11 mete!
io direi onore e complimenti invece di " vergogna"!!
ire che e stato "una vergonga"(???) di non avere vinto contra i Wallabies?
Ma stiamo scherzando
Perche non potete prendere le cose positivi dal partita...
io personalmente avevo pronosticato una sconfitta di sol 4 punti....per due ragioni
1) vero che gli wallabies mancavano 4 o 5 pezzi fondamnetali ( perche lo stesso infatti per gli azzurri , con castro, perugini, de masi)
2) perche contra gli azzurri, e MOLTO dificile stabilire una piataforma solido e constante per lanciare i 3/4.
3)Australia, da anni ha rinnunciato la mischia come arma offensiva, ed loro sistema di gioco e sempre quello di premiare il gioca a lo largo.
Cmq...Italia, pure perdendo le partite ultimamente ( vedi Dublino, poi galles, poi inglittera en flamino , poi scozia) ed adesso contra Australia, hanno dimostrato un enorme progressione
Mica dimentichate che en Canberra avete presi 11 mete!
io direi onore e complimenti invece di " vergogna"!!
- ciccibaliccio
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- megan
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- Iscritto il: 13 mar 2006, 0:00
pier12345 ha scritto:Io proprio non capisco.
ire che e stato "una vergonga"(???) di non avere vinto contra i Wallabies?
Ma stiamo scherzando
Perche non potete prendere le cose positivi dal partita...
io personalmente avevo pronosticato una sconfitta di sol 4 punti....per due ragioni
1) vero che gli wallabies mancavano 4 o 5 pezzi fondamnetali ( perche lo stesso infatti per gli azzurri , con castro, perugini, de masi)
2) perche contra gli azzurri, e MOLTO dificile stabilire una piataforma solido e constante per lanciare i 3/4.
3)Australia, da anni ha rinnunciato la mischia come arma offensiva, ed loro sistema di gioco e sempre quello di premiare il gioca a lo largo.
Cmq...Italia, pure perdendo le partite ultimamente ( vedi Dublino, poi galles, poi inglittera en flamino , poi scozia) ed adesso contra Australia, hanno dimostrato un enorme progressione
Mica dimentichate che en Canberra avete presi 11 mete!
io direi onore e complimenti invece di " vergogna"!!
stavolta devo darti ragione!!
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xli
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- Iscritto il: 27 ott 2005, 0:00
Sono assolutamente d'accordo. Bisogna lavorare molto sui trequarti che non hanno nessun automatismo..forzalube ha scritto:Concordo con Tommy Howlett e Mauro59: oggi è stata l'ennesima occasione sprecata, a questa squadra manca sempre un centesimo per fare l'euro e non compie mai il salto di qualità definitivo. Gioco alla mano inesistente, touche disastrosa (spero solo perché mancava Ongaro), Pez troppi errori.
Per il resto non vedevo un'Australia così brutta da tanto tempo, demerito nostro che non siamo riusciti a vincerla questa partita.
In bocca al lupo a BBZ per riuscire a colmare le lacune e trovare un altro n°10 in tempo per i mondiali.
- PiVi1962
- Messaggi: 3320
- Iscritto il: 11 mar 2004, 0:00
- Località: Roma
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Le partite non si vincono solo con il nome, e l'Australia scesa in campo a Roma mi è sembrata molto dimessa.
Basta leggere i commenti su Planet-Rugby su Francia-Nuova Zelanda
"In the second half, les bleus fought gamely for the five minutes it took New Zealand to score a fourth try, and thereafter they just shuffled around from ruck to maul to hanging-kick landing-spot, heads down, shoulders drooped, heels dragging... they just looked plain weary and bored.
It is quite important, that last bit, for there will be many who point at the ludicrous volume of rugby many of the players have been asked to play in the opening part of this season. Twice since August the Top 14 has featured midweek fixtures, meaning clubs play three matches in eight days. Then comes the Heineken Cup, and in between all the French squad commitments, and all this on the back of what was barely a close season compared to other countries in Europe."
per capire che alcune squadre europee hanno dei giocatori molto lontani dalla forma migliore.
Secondo me anche l'Italia ha pagato gli sforzi dei campionati francese ed inglese dove giocano i nostri, sia in termini di infortuni che di scarsa brillantezza di chi è andato in campo.
Se l'Italia avesse giocato con la stessa intensità di una delle partite dell'ultimo Six Nations, non ho dubbi che avrebbe vinto contro l'Australia di ieri!
Come sempre il risultato del campo è giusto e testimonia i passi avanti fatti dalla nostra nazionale, però c'è un po' di amaro in bocca perché sarebbe bastato poco per ottenere finalmente un risultato storico contro una delle Tri Nations.
Basta leggere i commenti su Planet-Rugby su Francia-Nuova Zelanda
"In the second half, les bleus fought gamely for the five minutes it took New Zealand to score a fourth try, and thereafter they just shuffled around from ruck to maul to hanging-kick landing-spot, heads down, shoulders drooped, heels dragging... they just looked plain weary and bored.
It is quite important, that last bit, for there will be many who point at the ludicrous volume of rugby many of the players have been asked to play in the opening part of this season. Twice since August the Top 14 has featured midweek fixtures, meaning clubs play three matches in eight days. Then comes the Heineken Cup, and in between all the French squad commitments, and all this on the back of what was barely a close season compared to other countries in Europe."
per capire che alcune squadre europee hanno dei giocatori molto lontani dalla forma migliore.
Secondo me anche l'Italia ha pagato gli sforzi dei campionati francese ed inglese dove giocano i nostri, sia in termini di infortuni che di scarsa brillantezza di chi è andato in campo.
Se l'Italia avesse giocato con la stessa intensità di una delle partite dell'ultimo Six Nations, non ho dubbi che avrebbe vinto contro l'Australia di ieri!
Come sempre il risultato del campo è giusto e testimonia i passi avanti fatti dalla nostra nazionale, però c'è un po' di amaro in bocca perché sarebbe bastato poco per ottenere finalmente un risultato storico contro una delle Tri Nations.
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pier12345
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- Iscritto il: 28 ott 2004, 0:00
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Infatti
come molti avete detto..la MENTALITA!
se leggette i commentari prepartite durante la settimana..si rende compte che , mentre i Pumas dicevanno cose come " we are going to smash them!" ( Lobbe di Sake Sharks) " i cant wait to do some serious damage" Ayerza ( Leiceter Tigers , " we are here to show the world who we are " ( Pichot)
gli azzurri eranno troppo "signoriale" en i commentari, e pensavanno piu en limitare i danni che altra cosa. NON HANNO MAI PENSATO EN VINCERE LA PARTITA.
PECCATTO
come molti avete detto..la MENTALITA!
se leggette i commentari prepartite durante la settimana..si rende compte che , mentre i Pumas dicevanno cose come " we are going to smash them!" ( Lobbe di Sake Sharks) " i cant wait to do some serious damage" Ayerza ( Leiceter Tigers , " we are here to show the world who we are " ( Pichot)
gli azzurri eranno troppo "signoriale" en i commentari, e pensavanno piu en limitare i danni che altra cosa. NON HANNO MAI PENSATO EN VINCERE LA PARTITA.
PECCATTO
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Cane_di_Pavlov
- Messaggi: 4520
- Iscritto il: 18 ago 2005, 0:00
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C'è qualcosa che non mi torna.PiVi1962 ha scritto: per capire che alcune squadre europee hanno dei giocatori molto lontani dalla forma migliore.
Secondo me anche l'Italia ha pagato gli sforzi dei campionati francese ed inglese dove giocano i nostri, sia in termini di infortuni che di scarsa brillantezza di chi è andato in campo.
Quando in primavera le squadre dell'emisfero nord prendono mazzate è perchè a fine stagione i giocatori sono stanchi.
Quando a novembre, dopo 2-3 mesi di campionato/coppa le squadre dell'emisfero nord vengono prese a mazzate (da squadre con giocatori a fine stagione...), è perchè si gioca troppo.
Casualmente l'unico momento di brillantezza è durante il 6N, quando le squadre dell'emisfero sud sono in altre faccende affacendate.
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marfra
- Messaggi: 3
- Iscritto il: 12 nov 2006, 14:27
ciao!...sono nuova del forum...mi "chiamo" marfra...
anzitutto mi tocca dire che la partita di ieri, per una profana, è stata decisamente emozionante:sapevo che l'australia è la vicecampione del mondo e non mi aspettavo di certo che l'italia potesse arrivare ad un 9-0! poi la sua superiorità non si è fatta attendere molto(anche se ho letto che per molti quella di ieri era una partita piuttosto abbordabile...)...mi è dispiaciuto ma sono contenta dell'atteggiamento del capitano (...?...) a fine partita che si è cmq "congratulato" con i suoi...(bel gesto! così mi piace che sia lo sport...quello sano...andrei a vedere tutte le partite se fossero sempre a questo modo...); non mi risultava però che fosse così "fisico"...intendo che certe "scaramucce" sul campo sono perdonate non con molta difficoltà dall'arbitro(le regole del gioco non le conosco bene...):
non mi spiego perchè sport belli come questo (e altri tipo pallavolo e basket )siano sempre all'ultimo posto...oggi, se non erro, non se ne è fatto neanche menzione...anche se era solo una partita di preparazione ai mondiali del prossimo anno...
anzitutto mi tocca dire che la partita di ieri, per una profana, è stata decisamente emozionante:sapevo che l'australia è la vicecampione del mondo e non mi aspettavo di certo che l'italia potesse arrivare ad un 9-0! poi la sua superiorità non si è fatta attendere molto(anche se ho letto che per molti quella di ieri era una partita piuttosto abbordabile...)...mi è dispiaciuto ma sono contenta dell'atteggiamento del capitano (...?...) a fine partita che si è cmq "congratulato" con i suoi...(bel gesto! così mi piace che sia lo sport...quello sano...andrei a vedere tutte le partite se fossero sempre a questo modo...); non mi risultava però che fosse così "fisico"...intendo che certe "scaramucce" sul campo sono perdonate non con molta difficoltà dall'arbitro(le regole del gioco non le conosco bene...):
non mi spiego perchè sport belli come questo (e altri tipo pallavolo e basket )siano sempre all'ultimo posto...oggi, se non erro, non se ne è fatto neanche menzione...anche se era solo una partita di preparazione ai mondiali del prossimo anno...
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bazoo
- Messaggi: 712
- Iscritto il: 20 ott 2006, 22:22
si può concordare quasi in toto..un appunto:cosa c'entra che gli appassonati non ci avrebbero scommesso un soldo bucato???sono i giocatori che scendono in campo, e ci devono credere loro!!!ciccibaliccio ha scritto:l'analisi di Marcokf è la cosa più vera e saggia che sia stata scritta su questo forum
ho visto gare bellissime(in tanti sport)in cui chi,sulla carta,era spacciato ha vinto..perchè..perchè ci ha creduto!come diceva velasco agli azzurri di pallavolo..voglio vedere gli occhi di tigre..
certo che non c'è la prova che avrebbero vinto,ma meglio perdere peggio,come dice lui, convincendo,piuttosto che senza provarci..
detto ciò,gli azzurri sono stati grandi...
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carnevale
- Messaggi: 39
- Iscritto il: 17 nov 2005, 0:00
Ci manca ancora parecchio per diventare una buona squadra o almeno siano al50 % del cammino! quand'è che avremo la stessa grinta nel difendere anche nell'attaccare? Se continueremo a giocare come una squadra da terzo mondo rugbystico nella loro metàcampo provando solamente a cercare i pali o buttare la palla il più vicino possibile alla linea di meta come faremo ad imparare a giocare con i 3/4?
E le touche? male quelle lanciate da noi (non pessime) ma veramente snervanti quando lanciano loro (i nostri spettatori pagati mentre loro se la prendono se la tirano giù) poi ultimo appunto dobbiamo ancora imparare che il rugby è si un gioco si da terra ma le fasi aeree sono sempre più importanti e quando la palla era per aria noi le abbiamo perse tutte dai lanci in touche agli upandunder e perfino dai calci di inizio.
PIERRE siamo sulla buona strada ma è ora di chiudere il cerchio ed imparare ad OSARE.
E le touche? male quelle lanciate da noi (non pessime) ma veramente snervanti quando lanciano loro (i nostri spettatori pagati mentre loro se la prendono se la tirano giù) poi ultimo appunto dobbiamo ancora imparare che il rugby è si un gioco si da terra ma le fasi aeree sono sempre più importanti e quando la palla era per aria noi le abbiamo perse tutte dai lanci in touche agli upandunder e perfino dai calci di inizio.
PIERRE siamo sulla buona strada ma è ora di chiudere il cerchio ed imparare ad OSARE.