Rivoluzione Benetton

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Discussioni sulle società e sui singoli giocatori.

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Cane_di_Pavlov
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Messaggio da Cane_di_Pavlov »

orme53 ha scritto:
Cane_di_Pavlov ha scritto:E' chiaro a tutti che un club privato non può ricevere finanziamenti da un'ente pubblico?
E chi lo dice, visto che tutte le aziende (private)hanno la possibilità di ricevere fondi pubblici (anche a fondo perduto) stanziati dai governi in tutte le finanziarie? O per il nostro movimento questo non vale?
prova a chiederlo a certi club di S10 di alta e bassa classifica che portano sulle maglie lo stemma degli enti pubblici locali.
Lo dice il buon Mario Monti.

"I club di calcio professionisti che svolgono attività economiche, quali il trasferimento di giocatori, la stipula di contratti di pubblicità e di sponsorizzazione nonché la distribuzione di articoli di vendita sono da considerarsi imprese ai sensi delle regole della concorrenza del trattato CE. Pertanto, ai fini dell'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE, i club professionisti di calcio sono in linea di massima trattati alla stregua di qualsiasi altra impresa.

Quanto alla risposta alla domanda 1, le sovvenzioni e i trasferimenti di risorse finanziarie a favore dei club di calcio professionisti devono essere valutati a norma degli articoli 87 e 88 del trattato CE, in base ai quali l'aiuto concesso da un ente pubblico che falsa la concorrenza e incide sugli scambi è in linea di massima incompatibile con il mercato comune e vietato, a meno che la Commissione non lo consideri compatibile."

Fermo restando che anche la commissione parla di "linea di massima" e afferma che la stessa commissione si riserva di valutare caso per caso alcune situazioni, ti rispondo che credo che le sponsorizzazioni non siano esattamente dei finanziamenti ma delle forme di promozione in cui si verifica uno scambio "visibilità per l'ente" vs. contributo economico.

Imprese private ricevono sussidi e finanziamenti dalla stessa UE, ma a quanto mi risulta solo a particolari condizioni (es. aree depresse o settori in crisi9 e obiettivi

Personalmente credo che la soluzione chiesta dai club e riportata da Thaker e altri (la FIR da alle società i soldi e le squadre li spendono come vogliono) sia l'archetipo dell'aiuto di stato, ove soldi pubblici servono a finanziare un'impresa privata, che sicuramente incide sul principio di libera concorrenza che è alla base delle regole del mercatp comune.

Comunque se qualcuno più ferrato in materia UE e situazione Gallese volesse dire la sua, chiarirebbe le idee anche a me ;)
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PiVi1962
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Unions e legislazione

Messaggio da PiVi1962 »

In molte nazioni anglosassoni le Federazioni sono delle normali società e non degli enti pubblici.
---
Per quanto riguarda la federazione gallese, non sono riuscito -come nel caso della FIR- a trovare le relazioni annuali, e quindi la situazione mi è meno chiara.
Comunque la WRU aveva/ha molte partecipazioni in società di rugby e nella società che gestisce il Millennium Stadium.
Qui per esempio c'è la decisione dell'ufficio "Merger ed acquisitions" britannico sull'acquisto da parte della WRU dei Gwent Dragons nel 2004.
http://www.oft.gov.uk/Business/Mergers+ ... .htm#notes
danci
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Messaggio da danci »

Cane_di_Pavlov ha scritto:Comunque se qualcuno più ferrato in materia UE e situazione Gallese volesse dire la sua, chiarirebbe le idee anche a me ;)
le 4 regioni gallesi sono di proprietà dei club privati (solo i Dragons sono al 50% della federazione): in Galles la creazione delle franchigie è piuttosto recente (2001-2002) e l'opposizione dei club non permise di seguire la via irlandese, che pure aveva dimostrato di avere funzionato così bene, ma tant'è, quando si ha una tradizione di 170 anni...

cmq. la federazione riuscì quantomeno a far capire che il movimento non poteva sostenere 9 squadre professionistiche e così si decise la riduzione a 4 (prima 5, ma i Celtic Warriors ebbero vita brevissima): ben 4 squadre assolutamente storiche (Bridgend, Caerphilly, Ebbw Vale e Pontypridd) accettarono di sparire totalmente dal panorama professionistico e altre 4 (Neath - Swansea, Newport - Gwent) di fondersi dando vita a soli due team, solo Llanelli e Cardiff ottennero il diritto a rimanere come stand-alone club

da quello che so tutte e 4 le franchigie soggiacciono a una serie di obblighi importanti nei confronti della federazione e hanno oneri anche finanziari consistenti nei confronti delle piccole società da cui hanno diritto di prelevare giocatori: Cardiff per dire paga ogni anno le squadre dell'area urbana, del Vale of Glamorgan, delle Glamorgan Valleys e dei Southern Powys per i giocatori che vengono dalle squadre di quelle zone, e ha stringentissimi doveri di formazione e sviluppo del rugby giovanile e di base in queste aree

non so se ci sono finanziamenti da parte della federazione, ma se così fosse sarebbero ovviamente finalizzati a questi obblighi di svilupoe formazione, per cui i vincoli UE non sarebbero un problema

forse più calzante l'esempio di Edinburgh: prima dello scorso anno erano, così come Glasgow e Borders, di proprietà della SRFU, ma poi la crisi finanziaria della SRFU ha fatto si che un gruppo di investitori privati (Alex e Bob Carruthers, operanti nel settore media-cinema ecc.) rilevase totalmente la proprietà degli (ormai ex) Gunners: la SRFU ha ceduto ad alcune condizioni, tra cui quella di mantenere un membro nel CdA e diritti "assoluti" di convocazione e utilizzo su giocatori e tecnici

la nuova società ha assunto obblighi nei confronti della federazione simili a quelli dei gallesi e per questo riceve tuttora finanziamenti e sostegni di vario tipo
TUCKER
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Messaggio da TUCKER »

rugbytv ha scritto:
TUCKER ha scritto:Questa è una verità che mi è stata narrata da un addetto ai lavori: dopo il tentativo delle selezioni, bocciato da Treviso, Calvisano e Viadana (ricordate le dichiarazioni di Tonni?), la FIR (cioè Dondi...) proponeva alla LIRE di indicare i 4 club per la Celtic League. Treviso, Calvisano e Viadana c'erano... l'Overmach Parma si propose come quarta, con l'ostruzione del GRAN e del Petrarca.
Quindi, non è mai stato comunicato alla FIR il nominativo dei 4 club (dalla primavera del 2006), da qui deriverebbe l'incazzatura di Gavazzi e la decisione di mollare la LIRE, non ufficialmente, ma di fatto.
Nonostante ciò, la FIR comunicò alla LIRE che il contributo della Federazione era limitato ai giocatori di interesse della nazionale: la FIR avrebbe individuato 100 giocatori che avrebbe pagato la FIR (si parlava di cifre lorde attorno a 150.000 euro a giocatore!!!!) per giocare, però la distribuzione dei giocatori era fatta dalla FIR. Ossia, la FIR diceva quali giocatori sarebbero andati a Treviso, quali a Calvisano etc... questa distribuzione aveva una sua logica: la Federazione voleva evitare l'ammassamento dei giocatori in un solo club! Ad esempio non voleva che un club avesse tre n. 9, ma voleva che tutti i nazionali avessero la stessa possibilità di giocare.
Per quanto riguardava il capitale e fidejussioni, invece, la FIR rispose che erano problemi dei singoli club, in quanto...aziende private.
Quindi la fir avrebbe così riportato in italia i nazionali (con le buone o con le..cattive, ossia minacciando ritiri impossibili x chi stava all'estero...).
Questa proposta sarebbe stata rifiutata dai club tramite la LIRE, la cui richiesta pare fosse: che la FIR coprisse le Fidejussioni e desse direttamente ai club i soldi che la federazione era disposta a sborsare per i nazionali e per i clubs, con questi soldi, la possibilità di comprare chi volessero...

Dondi avrebbe risposto che lui con i soldi di tutti non faceva beneficienza a 3 o 4 clubs, ma si preoccupava di far crescere la nazionale e con il reintro dei nazionali avrebbe automaticamente fatto l'interesse anche del rugby italiano e dei clubs.
Il presidente della LIRE e il suo vice risposero che loro non volevano che la FIR mettesse il becco nelle loro società e chiedevano, contestualmente, l'abolizione degli agenti (metà luglio 2006), per cui esiste uno specifico albo a cui si accede tramite esame.

Saputa questa verità... sto rivalutando l'operato della FIR e sono ancora più scettico riguardo alla LIRE...

Queste cose sono state oggetto di almeno 2 consigli, da qui deriverebbe l'ostruzione degli altri clubs della LIRE e la spaccatura interna tra clubs di suoer10 e consiglieri federali.

:shock: :shock: :shock: 8-) :evil: :evil: :twisted: :!: :!: :!: :?: :!: :?:

ci sono questiti che magari Tucker mi risolve:
- abbiamo 100 giocatori che meritano 150.000 euro a stagione?e sopratutto ci sono in giro 100 giocatori validi?
- 150000 x 100 =15 milioni di euro ... la FIR è disposta a spendere tanto lasciando un po' di autonomia ai club?
- le fidejussioni cosa servono se poi i soldi li paga la FIR?
- quando ci sarà la torta dei diritti televisivi da spartire la FIR avendo investito capitale vorrà avere la sua fetta...e allora cosa serve dire che i club sono delle aziende private?...le aziende private cercano profitti, ma se i più sostanziosi (diritti TV) se li cucca la FIR cosa serve essere aziende private?mi sembra un po' di tornare indietro alla statalizzazione delle aziende!
Non posso fare conti in tasca... c'è Bacioci che me lo vieta...
Cmq dovresti chiederlo al presidente federale, non a me, non mi ci hanno ancora eletto. Io riporto qunato mi hanno raccontato, non posso dire che sia vero, ma certamente è verosimile, tantè che se qualcuno ha ben seguito gli ultimi due anni, tornano molti discorsi e i tempi coincidono.

Cmq GRAN e Petrarca avrebbero semplicemente fatto opposizione alla scelta dell'Overmach Parma come seconda squadra, sono i club e la LIRE che non hanno voluto le franchigie. Ricordate le dichiarazioni di Tonni, d.s. del Viadana?
Dondi a suo tempo disse di aver chiesto i nomi dei club da mandare in Europa in assenza di selezioni, senza risposte da parte della Lega...

I giocatori, cmq potrebbero essere di proprietà della federazione che li paga e li presta solamente ai SuperClub... questo non è aiuto.
Mentre per chi riceve finanziamenti statali attraverso sponsorizzazioni: si tratta o di aziende private (di proprietà di enti pubblici) o di regioni a statuto speciale (ex. il Cagiari Calcio o l'Alghero in Sardegna).
pier12345
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Messaggio da pier12345 »

le 4 regioni gallesi sono di proprietà dei club privati

???

ALLORA CHI PAGA STIPENDI???

LO STESSO EN SCOZIA ED IRLANDA

I federazioni!
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Messaggio da Boxer.it »

La risposta a certi dubbi sollevati da Thacker, si possono trovare, per gli scettici, nell'articolo di Francesco Volpe (che non credo sia uno...sprovveduto):

Fonte: Corriere dello Sport di Francesco Volpe
Dopo il Calvisano, anche Treviso è uscito dalla Lega Rugby (Lire) sbattendo la porta. Secondo Amerino Zatta, presidente del Benetton, l’organismo che riunisce i club del Super 10 «non tutela gli interessi delle società che aspirano al rugby d’eccellenza » . I motivi del dissidio sono quelli di sempre. Le società che hanno i soldi mal sopportano quelle che non ce l’hanno, o che fanno fatica a racimolarli. E mal sopportano paletti, vincoli, regole. Uno spaccato del nostro Paese. Il campionato va loro stretto, guardano all’Europa senza averne i mezzi, sognano la Celtic League, magari da affrontare con i giocatori degli altri. Mettono all’indice la regola federale che impone a referto dodici italiani di formazione nel Super 10.

Ma non dicono che il Calvisano ha perso 11-67 a Manchester schierandone appena cinque, o il Treviso 5-71 in casa con i Wasps utilizzando 15 tra stranieri e oriundi (su 22). Forse il problema non è la quantità degli stranieri bensì la qualità... Lamentano la diaspora dei giocatori italiani e dimenticano che ben pochi di quelli emigrati all’estero li avevano allevati loro (Canale, Pozzebon) ed, anzi, alcuni li hanno addirittura accompagnati alla porta (Denis Dallan, Ongaro, Troncon). Accusano la FIR di non aver fatto nulla per allargare il serbatoio, dimenticando: 1) che la Federazione ha introdotto da tempo l’obbligo di partecipare ai campionati giovanili per chi fa attività seniores, a tutti i livelli; 2) che in 10 anni i tesserati dei settori giovanili sono cresciuti di oltre 16.000 unità ( 91,3%); 3) che la FIR ha creato quest’anno l’Accademia, mettendosi al passo con i Paesi più evoluti, ma i “grandi” club le hanno negato i migliori talenti. Su 24 giocatori, solo Morelli (Calvisano) e Favaro (Treviso) vengono dai club “dissidenti”... «Penso sia meglio affrontare la realtà, cercando di risolvere i veri problemi e smettendo di incolpare gli altri per quello che non si è in grado di realizzare » il commento affidato ieri alle agenzie dal presidente Giancarlo Dondi. Lapidario.
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Messaggio da user234483 »

pier12345 ha scritto:le 4 regioni gallesi sono di proprietà dei club privati

???

ALLORA CHI PAGA STIPENDI???

LO STESSO EN SCOZIA ED IRLANDA

I federazioni!
Pier, ti odio! :-]

ormai sono cosi' abituato a tradurre quel che scrivi, che quando scrivi bene...io leggo MALE. avevo letto "i FEDERACIONI" :P
andando indietro nell'avanti altrove, seminando la fecola al di sopra della pietanza, nulla stringe!

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Messaggio da Junior »

Boxer.it ha scritto:La risposta a certi dubbi sollevati da Thacker, si possono trovare, per gli scettici, nell'articolo di Francesco Volpe (che non credo sia uno...sprovveduto):

Fonte: Corriere dello Sport di Francesco Volpe
Dopo il Calvisano, anche Treviso è uscito dalla Lega Rugby (Lire) sbattendo la porta. Secondo Amerino Zatta, presidente del Benetton, l’organismo che riunisce i club del Super 10 «non tutela gli interessi delle società che aspirano al rugby d’eccellenza » . I motivi del dissidio sono quelli di sempre. Le società che hanno i soldi mal sopportano quelle che non ce l’hanno, o che fanno fatica a racimolarli. E mal sopportano paletti, vincoli, regole. Uno spaccato del nostro Paese. Il campionato va loro stretto, guardano all’Europa senza averne i mezzi, sognano la Celtic League, magari da affrontare con i giocatori degli altri. Mettono all’indice la regola federale che impone a referto dodici italiani di formazione nel Super 10.

Ma non dicono che il Calvisano ha perso 11-67 a Manchester schierandone appena cinque, o il Treviso 5-71 in casa con i Wasps utilizzando 15 tra stranieri e oriundi (su 22). Forse il problema non è la quantità degli stranieri bensì la qualità... Lamentano la diaspora dei giocatori italiani e dimenticano che ben pochi di quelli emigrati all’estero li avevano allevati loro (Canale, Pozzebon) ed, anzi, alcuni li hanno addirittura accompagnati alla porta (Denis Dallan, Ongaro, Troncon). Accusano la FIR di non aver fatto nulla per allargare il serbatoio, dimenticando: 1) che la Federazione ha introdotto da tempo l’obbligo di partecipare ai campionati giovanili per chi fa attività seniores, a tutti i livelli; 2) che in 10 anni i tesserati dei settori giovanili sono cresciuti di oltre 16.000 unità ( 91,3%); 3) che la FIR ha creato quest’anno l’Accademia, mettendosi al passo con i Paesi più evoluti, ma i “grandi” club le hanno negato i migliori talenti. Su 24 giocatori, solo Morelli (Calvisano) e Favaro (Treviso) vengono dai club “dissidenti”... «Penso sia meglio affrontare la realtà, cercando di risolvere i veri problemi e smettendo di incolpare gli altri per quello che non si è in grado di realizzare » il commento affidato ieri alle agenzie dal presidente Giancarlo Dondi. Lapidario.
Nessun commento?

Se una roba delgenere l'avesse scritta un utente qualsiasi dei sito l'avrebbero lapidato. Ma l'ha scritto Volpe...
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Messaggio da user234483 »

Boxer.it ha scritto:Ma non dicono che il Calvisano ha perso 11-67 a Manchester schierandone appena cinque, o il Treviso 5-71 in casa con i Wasps utilizzando 15 tra stranieri e oriundi (su 22).

«Penso sia meglio affrontare la realtà, cercando di risolvere i veri problemi e smettendo di incolpare gli altri per quello che non si è in grado di realizzare » il commento affidato ieri alle agenzie dal presidente Giancarlo Dondi. Lapidario.
Non mi sta simpaticissimo Dondi, ne' ho molta voglia di dargli ragione, ma la questione del limite degli stranieri e' del tutto indifendibile.

Se veramente le squadre si lamentano tanto per questo, che dimostrino (almeno argomentino) che senza il limite la situazione sarebbe veramente diversa.
Ma in CL abbiamo visto che e' il regolamento che lo vieta, quindi avere piu' stranieri in CL non e' applicabile.
In S10 abbiamo come riscontro i campionati fino al 2004/2005, che e' stato il solito campionato con treviso, calvisano & co. davanti a tutti, treviso "forte" anche in coppa, ma con tanti nazionali, molti anche italiani. Non mi pare, a memoria, che avesse 7/8 stranieri indispensabili, ma semplicemente giocatori (italiani e non) che formavano un team superiore a quello che ha preso qualche carrettata di punti un po' di settimane fa.

Quindi, non avere il limite di stranieri, che vantaggi darebbe?
andando indietro nell'avanti altrove, seminando la fecola al di sopra della pietanza, nulla stringe!

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danci
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Messaggio da danci »

pier12345 ha scritto:le 4 regioni gallesi sono di proprietà dei club privati

???

ALLORA CHI PAGA STIPENDI???

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I federazioni!
le federazione paga gli stipendi di giocatori che giocano per club privati?

il rapporto è questo, ad esempio dal sito degli Scarlets:
"Due to the large geographical area of the region, we at the Scarlets believe the key to its development is through partnerships. Our most significant partners are the Welsh Rugby Union and their technical staff. As a result, since the regionalisation of rugby we have worked tirelessly in developing a working relationship with WRU staff which enables us to pool the resources available to follow mutually agreed objectives"

in Irlanda e Scozia è tutto delle federazioni, è diverso (ma Edinburgh non è più della federazione: lì pagano i privati)
user234483
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Messaggio da user234483 »

Junior ha scritto: Nessun commento?

Se una roba delgenere l'avesse scritta un utente qualsiasi dei sito l'avrebbero lapidato. Ma l'ha scritto Volpe...
Beh, alle 22.40 di sera, non puoi mica pretendere 30 risposte in 20 minuti....mica siamo sempre tutti qua ad aspettare IL messaggio definitivo. Dai tempo al tempo, e ricontrolla domattina verso le 11 ;)
andando indietro nell'avanti altrove, seminando la fecola al di sopra della pietanza, nulla stringe!

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hank
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Messaggio da hank »

incredibile
mi trovo costretto a dar ragione a Dondescu
tessera FIR n.73689

Se te se moevet mai spetta minga che te rusen
(Se non ti muovi mai non aspettarti che qualcuno ti spinga)
proverbio Milanese
GiorgioXT
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Messaggio da GiorgioXT »

Boxer.it ha scritto:[. Accusano la FIR di non aver fatto nulla per allargare il serbatoio, dimenticando: 1) che la Federazione ha introdotto da tempo l’obbligo di partecipare ai campionati giovanili per chi fa attività seniores, a tutti i livelli; 2) che in 10 anni i tesserati dei settori giovanili sono cresciuti di oltre 16.000 unità ( 91,3%); 3) che la FIR ha creato quest’anno l’Accademia, mettendosi al passo con i Paesi più evoluti, ma i “grandi” club le hanno negato i migliori talenti. Su 24 giocatori, solo Morelli (Calvisano) e Favaro (Treviso) vengono dai club “dissidenti”... «Penso sia meglio affrontare la realtà, cercando di risolvere i veri problemi e smettendo di incolpare gli altri per quello che non si è in grado di realizzare » il commento affidato ieri alle agenzie dal presidente Giancarlo Dondi. Lapidario.
Sare anche d'accordo ... ma si deve pur ricordare che :
1) la FIR per prima NON ha fatto rispettare l'obbligatorietà dei settori giovanili...
2) l'incremento dei tesserati non é di sicuro solo opera FIR...
3) Accademia : così com'é sono soldi quasi buttati ... come si fa ad allenare ad alto livello senza nemmeno la possibilità di far giocare 2 squadre una contro l'altra?

Il guaio é che siamo al solito scontro per ottenere un pò di potere in più... la FIR gli veniva l'orticaria ad almeno parlare dell'accademia con i club del S10 ?

Che poi ci sia stato il tentativo di club di fare i "grandi" a spese altrui é molto probabile..

A questo punto mi chiedo : hanno la forza i club di far cambiare la dirigenza FIR? (sempre che sia possibile come statuto)... perché é chiaro che la LIRE non é certo la questione da risolvere...
rugbytv
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Messaggio da rugbytv »

Boxer.it ha scritto:La risposta a certi dubbi sollevati da Thacker, si possono trovare, per gli scettici, nell'articolo di Francesco Volpe (che non credo sia uno...sprovveduto):

Fonte: Corriere dello Sport di Francesco Volpe
Dopo il Calvisano, anche Treviso è uscito dalla Lega Rugby (Lire) sbattendo la porta. Secondo Amerino Zatta, presidente del Benetton, l’organismo che riunisce i club del Super 10 «non tutela gli interessi delle società che aspirano al rugby d’eccellenza » . I motivi del dissidio sono quelli di sempre. Le società che hanno i soldi mal sopportano quelle che non ce l’hanno, o che fanno fatica a racimolarli. E mal sopportano paletti, vincoli, regole. Uno spaccato del nostro Paese. Il campionato va loro stretto, guardano all’Europa senza averne i mezzi, sognano la Celtic League, magari da affrontare con i giocatori degli altri. Mettono all’indice la regola federale che impone a referto dodici italiani di formazione nel Super 10.

Ma non dicono che il Calvisano ha perso 11-67 a Manchester schierandone appena cinque, o il Treviso 5-71 in casa con i Wasps utilizzando 15 tra stranieri e oriundi (su 22). Forse il problema non è la quantità degli stranieri bensì la qualità... Lamentano la diaspora dei giocatori italiani e dimenticano che ben pochi di quelli emigrati all’estero li avevano allevati loro (Canale, Pozzebon) ed, anzi, alcuni li hanno addirittura accompagnati alla porta (Denis Dallan, Ongaro, Troncon). Accusano la FIR di non aver fatto nulla per allargare il serbatoio, dimenticando: 1) che la Federazione ha introdotto da tempo l’obbligo di partecipare ai campionati giovanili per chi fa attività seniores, a tutti i livelli; 2) che in 10 anni i tesserati dei settori giovanili sono cresciuti di oltre 16.000 unità ( 91,3%); 3) che la FIR ha creato quest’anno l’Accademia, mettendosi al passo con i Paesi più evoluti, ma i “grandi” club le hanno negato i migliori talenti. Su 24 giocatori, solo Morelli (Calvisano) e Favaro (Treviso) vengono dai club “dissidenti”... «Penso sia meglio affrontare la realtà, cercando di risolvere i veri problemi e smettendo di incolpare gli altri per quello che non si è in grado di realizzare » il commento affidato ieri alle agenzie dal presidente Giancarlo Dondi. Lapidario.
Francesco Volpe ha perso un'occasione buona per stare zitto...:
formazione Benetton contro i London:
15 Mulieri FE
14 Perziano FI
13 (18) Pizarro FE
12 Goosen STR
11 Sartoretto FI
10 Marcato FI
9 Picone FI
8 Kingi STR
7 Ceccato FI
6 Pavanello E. FI
5 Sutto FI
4 Pavanello A. FI
3 Di Santo FE
2 Sbaraglini FE
1 Faliva FI

16 Allori FE
17 Tejeda FE
18 Candiago FI
19 Pelizzari FI
20 Ansell FE
21 Brussolo FI
22 Sgarbi FI

Quindi ricapitolando:
13 di formazione italiana (considerando che Sbaraglini e Di Santo che hanno fatto l'U21 a TV potrebbero arrivare a 15)
2 stranieri
7 di formazione estera (considerando Sbaraglini e Di Santo per il precedente motivo scenderebbero a 7)

Quindi questa è la prima bufala di Volpe.

La seconda bufala riguarda l'accademia:
Simone Favaro è lì per sua scelta, ma erano stati selezionati anche De Marchi e Fiorani, che hanno declinato la proposta ritenendola, d'accordo con la società, inadeguata. Poi è stato contattato anche un quarto ragazzo che ha rifiutato anche lui.

Terza bufala:
Se un atleta ha voglia di farsi esperienze nuove dove gli offrono più soldi perchè bloccarlo?
- Troncon non è stato certo accompagnato alla porta, dato che era addirittura rientrato da quella porta dopo la prima esperienza a Montferrand
- Chi al posto di Dallan avrebbe rifiutato lo Stade Francais?
- Chi al posto di Ongaro avrebbe rifiutato i Saracens e i loro soldi?
- Chi al posto di Pozzebon avrebbe rifiutato Bristol e il campionato inglese?
- Chi al posto di Canale avrebbe rifiutato il Montferrand?

Capisco se fossero andati al Viadana o in un altro club italiano...ma sono andati proprio dove voleva la Federazione: ALL'ESTERO!!!!
Vanno a farsi un'esperienza ad un livello che in Italia, grazie a questo BELLISSSSSSIMO CAMPIONATO non potrebbero mai farsi!

Ma allora mi chiedo....perchè Volpe ha perso questa bella occasione per stare zitto?
Ma perchè i giornalisti si credono santoni e sapientoni e poi sparano boiate del genere senza informarsi?
orme53
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Messaggio da orme53 »

rugbytv ha scritto:
Boxer.it ha scritto:La risposta a certi dubbi sollevati da Thacker, si possono trovare, per gli scettici, nell'articolo di Francesco Volpe (che non credo sia uno...sprovveduto):

Fonte: Corriere dello Sport di Francesco Volpe
Dopo il Calvisano, anche Treviso è uscito dalla Lega Rugby (Lire) sbattendo la porta. Secondo Amerino Zatta, presidente del Benetton, l’organismo che riunisce i club del Super 10 «non tutela gli interessi delle società che aspirano al rugby d’eccellenza » . I motivi del dissidio sono quelli di sempre. Le società che hanno i soldi mal sopportano quelle che non ce l’hanno, o che fanno fatica a racimolarli. E mal sopportano paletti, vincoli, regole. Uno spaccato del nostro Paese. Il campionato va loro stretto, guardano all’Europa senza averne i mezzi, sognano la Celtic League, magari da affrontare con i giocatori degli altri. Mettono all’indice la regola federale che impone a referto dodici italiani di formazione nel Super 10.

Ma non dicono che il Calvisano ha perso 11-67 a Manchester schierandone appena cinque, o il Treviso 5-71 in casa con i Wasps utilizzando 15 tra stranieri e oriundi (su 22). Forse il problema non è la quantità degli stranieri bensì la qualità... Lamentano la diaspora dei giocatori italiani e dimenticano che ben pochi di quelli emigrati all’estero li avevano allevati loro (Canale, Pozzebon) ed, anzi, alcuni li hanno addirittura accompagnati alla porta (Denis Dallan, Ongaro, Troncon). Accusano la FIR di non aver fatto nulla per allargare il serbatoio, dimenticando: 1) che la Federazione ha introdotto da tempo l’obbligo di partecipare ai campionati giovanili per chi fa attività seniores, a tutti i livelli; 2) che in 10 anni i tesserati dei settori giovanili sono cresciuti di oltre 16.000 unità ( 91,3%); 3) che la FIR ha creato quest’anno l’Accademia, mettendosi al passo con i Paesi più evoluti, ma i “grandi” club le hanno negato i migliori talenti. Su 24 giocatori, solo Morelli (Calvisano) e Favaro (Treviso) vengono dai club “dissidenti”... «Penso sia meglio affrontare la realtà, cercando di risolvere i veri problemi e smettendo di incolpare gli altri per quello che non si è in grado di realizzare » il commento affidato ieri alle agenzie dal presidente Giancarlo Dondi. Lapidario.
Francesco Volpe ha perso un'occasione buona per stare zitto...:
formazione Benetton contro i London:
15 Mulieri FE
14 Perziano FI
13 (18) Pizarro FE
12 Goosen STR
11 Sartoretto FI
10 Marcato FI
9 Picone FI
8 Kingi STR
7 Ceccato FI
6 Pavanello E. FI
5 Sutto FI
4 Pavanello A. FI
3 Di Santo FE
2 Sbaraglini FE
1 Faliva FI

16 Allori FE
17 Tejeda FE
18 Candiago FI
19 Pelizzari FI
20 Ansell FE
21 Brussolo FI
22 Sgarbi FI

Quindi ricapitolando:
13 di formazione italiana (considerando che Sbaraglini e Di Santo che hanno fatto l'U21 a TV potrebbero arrivare a 15)
2 stranieri
7 di formazione estera (considerando Sbaraglini e Di Santo per il precedente motivo scenderebbero a 7)

Quindi questa è la prima bufala di Volpe.

La seconda bufala riguarda l'accademia:
Simone Favaro è lì per sua scelta, ma erano stati selezionati anche De Marchi e Fiorani, che hanno declinato la proposta ritenendola, d'accordo con la società, inadeguata. Poi è stato contattato anche un quarto ragazzo che ha rifiutato anche lui.

Terza bufala:
Se un atleta ha voglia di farsi esperienze nuove dove gli offrono più soldi perchè bloccarlo?
- Troncon non è stato certo accompagnato alla porta, dato che era addirittura rientrato da quella porta dopo la prima esperienza a Montferrand
- Chi al posto di Dallan avrebbe rifiutato lo Stade Francais?
- Chi al posto di Ongaro avrebbe rifiutato i Saracens e i loro soldi?
- Chi al posto di Pozzebon avrebbe rifiutato Bristol e il campionato inglese?
- Chi al posto di Canale avrebbe rifiutato il Montferrand?

Capisco se fossero andati al Viadana o in un altro club italiano...ma sono andati proprio dove voleva la Federazione: ALL'ESTERO!!!!
Vanno a farsi un'esperienza ad un livello che in Italia, grazie a questo BELLISSSSSSIMO CAMPIONATO non potrebbero mai farsi!

Ma allora mi chiedo....perchè Volpe ha perso questa bella occasione per stare zitto?
Ma perchè i giornalisti si credono santoni e sapientoni e poi sparano boiate del genere senza informarsi?
Porca miseria mi hai tolto la tastiera da sotto le dita (alias le parole dalla bocca)
Soprattutto dovremmo riflettere sui giocatori italiani all'estero.
A sentire sto imbrattacarte adesso la colpa è solo di questi club e tutto ciò che fa la federazione è il massimo della gestione manageriale
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