yeti ha scritto:zorrykid ha scritto:
Nel nobile gioco del ping pong la partita consiste nel buttar di qua e di la della rete la pallina. Se ti limiti solo a buttar di la la palla difficilmente vinci. Di solito cerchi di buttare la palla a sinistra quando il giocatore e' a destra, sottorete quando l'avversario e' lontano....
Nessuno spera che ogni calcio sia risolutivo, sarebbe come sperare che ogni pick&go portasse in meta, ma sfruttare gli sbilanciamenti penso sia da pretendere. Gower, ad esempio ha incrociato bene un calcio quando la zona non era coperta.
"Vero è, Pindemonte", come diceva Foscolo, tuo illustre concittadino. D'altro canto dovrai convenire che anche solo con due giocatori (ma spesso vediamo che sono tre) schierati per la possibile ricezione di un calcio su una larghezza di 55 metri, 60 al massimo, per una profondità utile di 20 circa, è difficile che ci siano degli sbilanciamenti, a meno di non attirare uno o più dei 2 o 3 nella prima linea di difesa. 55/60 diviso 3 fa 18/20 metri di larghezza da coprire per ciascuno. Con un così alto numero di ricettori è quasi impossibile trovare degli sbilanciamenti. Il pallone, se il calcio è buono resta in aria due o tre secondi, forse qualcosa di più, il tempo necessario ad uno dei due o tre a percorrere quei 15-20 metri (25-30 se sono solo due) piuttosto tranquillamente per una presa abbastanza comoda. Questo in teoria, in pratica sono una seconda linea, a cui hanno concesso il privilegio di raggiungere i 40 anni prima di schierarlo stabilmente a flanker (mannaggia a loro).
A volte nel calcio si cerca lo sbilanciamento. a volte no per esempio se calci col calbiro e col mirino come o'gara puoi ottenere bei risultati, come una touche dentro i 22.
oppure puoi cercare di evitare di dare la palla in mano al ricevitore piazzato nel mezzo del campo, lasciandogli in questo modo due opzioni di attacco (qui mclean non è sato impeccabile)
puoi invece cercare di calciare facendo in modo che il ricevitore riceva la palla fuori dai suoi 22, ma molto vicino alla linea laterale, in maniera tale da costringerlo con un calcio a lasciarti la palla in una posizione a te favorevole o a correre il rischio di calciare direttamente fuori, dato ceh ha poco angolo (si vedeva molto l'anno scorso, dove "andava di moda il ping-pong tattico")
ma il fatto di avere la difesa schierata sui calci dipende dalla velocità in cui questo avviene. non il calcio, ovviamente, ma l'azione che porta al calcio.
a volte meglio un calcio corto con una pressione che sale piuttosto che un calcio sterile che significa solo dare la palla in mano all'avversario
(mamma mia quante ovvietà ho detto!!!)