1° Giornata Challenge Cup

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Laporte
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Re: 1° Giornata Challenge Cup

Messaggio da Laporte »

Brules ha scritto:
Laporte ha scritto:
Va bene. Cosa proponi ? Io un unica franchigia formata dai miugliori giocatori dell'eccellenza, in pratica gli emergenti. I club a giocare la terza coppo contro i club gallesi e scozzesi.
Non lo so :)
La selezione non mi convince molto.... queste cose centraliste mi lasciano sempre perplesso. Secondo me bisogna trovare un modo per stimolare i club migliori a guardare al di la' dell'Eccellenza a prefiggersi le coppe come obiettivo primario e lavorare in tal senso. Facile no 8-)
più centralista ed assitstenziale della CL ....
Laporte
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Re: 1° Giornata Challenge Cup

Messaggio da Laporte »

mariemonti ha scritto:Ricordo un direttore sportivo ("sportivo" in tutti i sensi) di un club italiano che anni fa mi aveva detto che stava pensando di rinunciare alla coppa (cui peraltro aveva diritto) perchè, diceva, il contributo che riceveva bastava a malapena a coprire le spese e poi si ritrovava la squadra in difficoltà in campionato. "Per partecipare alla coppa devo rinforzare la squadra ed avere una rosa più ampia. Giocatori stranieri di qualità superiore ed aumentare di 4 - 5 unità gli italiani -di qualità- a disposizione. Ci aggiungi i costi delle trasferte ed ecco finito il budget".
Erano altri tempi e non so adesso a quanto ammonti realmente il budget, che se non sbaglio la FIR suddivide fra tutta l'Eccellenza.
Era un ragionamento di chi voleva ben figurare anche in coppa. Altri tempi, appunto.
Il paradosso di quei tempi era che gli unici club che potevano effettivamente figurare bene in Challenge Cup erano "costretti" a giocare in Heineken, dove prendevano anche loro batoste storiche...

Adesso, invece, il contributo per le coppe serve per la sopravvivenza. Se chiedi a un club se pensa di rinforzarsi perché deve giocare in coppa, ti ridono in faccia.
We're Only in It for the Money , come direbbe Frank Zappa

d'altronde l'ERC chè una società privata, non una vera federazione dice: cosa spengo tutti sti soldi per far giocare squadre così' scarse, che peggiorano ogni anno. non si rifonrzano e usano la prtecipazioen alla CC solo per finanziare il loro partecipare al campionato. Non mi portano utili in cassa, come diritti Televisivi, sfalsano il meccanismo di qualificazione.... Non ho ritorno ne economico ne di imamgine... Dunque...
Luqa-bis
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Re: 1° Giornata Challenge Cup

Messaggio da Luqa-bis »

Il differenziale fisico medio esiste, ma non è sempre decisivo:
sabato a prato era evidente che le seconde e le terze linee "inglesi" erano più alte e pesanti, tra l'altro i cavalieri non avevano inserito in terza il trio più alto, ma quello con 8secondo me) maggiori caratteristiche di dinamicità e penetrazione, e in seconda non potevano contare su Nifo che è un colosso.
In particolare i numeri 4-5 ed 8 eranoimpressionanti (assieme alle fasce muscolari dei quadricipiti del'ala n. 14).
ma nel secondo tempo il pacchetto toscano, grazie , secondo me, ad una seconda primalinea che è stata all'altezza dei titolari e ad una rimessa ben condotta h amesso in difficoltà gli inglesi sia nelel fasi statiche che nei raggruppaemnti.
E la differenza fisica rimaneva.

Quindi, occhio a non spaventarsi più per la vista che per la sostanza.

Il deficit competitivo secondo me rimane in tre punti collegati:

- deficit tecnico, di abilità, derivante da una formazione giovanile e di sviluppo profesisonale da migliorare;ù
- deficit di abitudine ai ritmi di gioco, in Coppa si gioca a passo di rumba non di valzer lento e alungo andare l'acido lattico e la mancazna di ossigeno, peggiorano l'esecuzione delgesto tecnico e di quello tattico
- deficit di profondità degli organici- sabato la differenza tra un tracollo e un testa a testa, l'ha fatta il poter avere "avanti e trequarti" di pari livello in panchina e quindipoter mantenere il valore del gruppo inalterato.

Da questo punto di vista, se il problema per le altre squadre (ed è comprensibile) è il dislivello nei gironi, vogliamo provare davvero a cambiare la formazione degli stessi?
Ci sono 12 squadre inglesi, 12 pro12, 14 francesi + 1 spagnola, 1 romena, 4 di Eccellenza.
Facciamo 38 di alto/medio livello e 6 di basso. 44 in tutto.

Il cardine a cui come FIR ( o Lega) mi atterrei sarebbe: i posti per i plebei in Challenge devono rimanere.
Meglio 6, ma almeno 4.
E devono essere almeno 1 per ogni girone di challenge. Così non ci sono "tare".
Poi, per me, le 4 italiane, se li giocano con romeni, spagnoli, portoghesi ,russi, georgiani, chi vogliono IRB, ERC e FIRA.

Per la competitività, poi, vediamo di capirci:
che ci vadano società di Eccellenza rinforzate o meno da atleti Pro12 o delle altre società di Eccellenza
che ci vadano selezioni federali territoriali di Eccellenza (e A o meno)
che ci vadano consorzi di società "alleate"

Quella rosa di giocatori deve essere abituata a giocare assieme, ad avere un impianto di gioco.

Ergo, se non si accetta l'ipotesi di lasciare ancora che siano i club ad andare in Challenge, allora è meglio

o chiedere 4 franchige in celtica ( nel caso anche miste con scozzesi e romeni, perchè no) con doppio tesseramento celtico-italico
o riportare TV e Zebre fuori dalla Celtica, ridurre l'Eccellenza ad 8 franchigie (private o territoriali) senza retrocessione e mettere la A come massima serie societaria (con quindi le seconde squadre di Treviso e degli eventuali superclub
o dividere la stagione tra periodo dell franchigie e periodo delle società (come in Sudafrica conCurrie Cup e Vodacom Cup)
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