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Re: Crisi Capitale - Roma rischia di perdere l'eccellenza ovale

Inviato: 3 dic 2009, 12:28
da Cane_di_Pavlov
jaco ha scritto: Tuttavia credo che l'operazione potrebbe fruttare non più di 2500-3000 posti (conto spannometrico) e il gioco non vale la candela (non ho mai capito sto modo dire... :roll: )
L'espressione il gioco non vale la candela indica un'impresa o un affare per cui il rischio o la fatica che si dovrebbero sostenere non sono proporzionati all'utile che se ne ricava.

Secondo alcune fonti, quando la luce elettrica non era stata ancora inventata gli appassionati delle carte giocavano illuminati dalla fiamma della candela e usavano lasciare al padrone del locale una parte del denaro vinto per coprire le spese di acquisto di nuovi ceri.

Nelle serate sfortunate la vincita pero' non valeva la spesa sostenuta: cosi' sarebbe nata questa espressione "il gioco non vale la candela" consumata.

Re: Crisi Capitale - Roma rischia di perdere l'eccellenza ovale

Inviato: 3 dic 2009, 12:28
da jentu
kkarli ha scritto:Il problema in questo momento è mutato. Adesso, c'è una dichiarazione ufficiale del board 6N che suona come un preciso ultimatum. Al di là delle ragioni e dei torti che ciascuno può avere, non bisogna cadere nel consueto errore di ragionare di idee e non di fatti.
I fatti sono che, stanti le normative e le complessità procedurali persino al di là della particolarità della "situazione Flaminio", è praticamente impossibile che il Flaminio sia pronto nei tempi richiesti coi requisiti dettati. A meno di un miracolo, e lo ha detto anche il consigliere romano FIR Bernabò.
La conclusione che deriva dai fatti è duplice.
Da una parte, è ormai quasi certo che la Nazionale non giocherà al Flaminio nel 2011.
Dall'altra, il pallino passa nelle mani delle amministrazioni locali. Accertata la dipartita della Nazionale, a Roma restano due alternative. La prima, cominciare subito a lavorare seriamente e prioritariamente per completare quanto richiesto (da dieci anni...) e fare rientrare la Nazionale al Flaminio in tempi brevi (2013). La seconda, continuare a gestire la questione come è stata gestita finora, e dare luogo a un'altra delle tele di Penelope politico-impiantistiche delle quali l'Italia è piena, il che equivale a rinunciare per molti anni alla Nazionale.
Vedo che alcuni fanno affidamento sul progetto "Stadio della Roma Calcio" per liberare spazi. Da quello che so, quel progetto si sta trasformando in un'altra commedia degli equivoci, e non ci affiderei molte speranze.
Quello che accadrà dipende tutto e solo da come la politica romana saprà gestire. E allora, forse, qualche preoccupazione è lecita.
Intanto si mormora che RCS, osservato il successo incredibile di questi TM, stia riflettendo sulla possibilità di intervenire nell'organizzazione dei match 6N (in che termini non si sa). E ciò rende il quadro ancora più completo.
Il piacere per le commedie degli equivoci - o presunti tali - è così radicato in questo paese che non poteva non insediarsi in pianta stabile anche su questo forum. Non si spiega altrimenti una serie di discussioni che trascendono da un presupposto di base: quale scelta vogliamo fare e perchè?
Allora se la faccenda fosse limitata a questa sede si sprecherebbe solo energia elettrica dei PC e tempo dei conversatori mediatici, purtroppo la faccenda diventa seria quando a trattarla in questo modo sono presidente e consiglieri federali.
Allora diciamoci - non noi come singoli, ma come rugbisti - dove vogliamo andare a parare?
Il VI nazioni, con buona pace dei sofismi inutili su dov'è la città capoluogo (andatelo a dire in Scozia o in Galles dove pensano che sia almeno sul piano sportivo), si gioca in quella che tutte le comunità nazionali considerano la loro capitale (Home Nation ...). Qui qualcuno potrebbe avere dei dubbi sull'esistenza di un'entità indefinità che qualcuno per moda chiama padania, ma che non ha unità nè storica nè geografica e neanche una capitale collettivamente riconosciuta dai suoi stessi mentori. Se ci fosse si potrebbe fare un discorso simile a quello del Galles o della Scozia, ma così non è, facciamocene una ragione a meno che un si urli alla secessione. Volete farlo? Fatevelo ma mi sembra fuori tema, per quanto mi riguarda è una sciocchezza.

Allora, a meno che non voglia rompere con questa tradizione, la FIR non ha solo la scelta, ma il dovere, di cercare una soluzione romana a cui se ne sono capaci dovrebbero contribuire attivamente enti di diverso colore politico comune, provincia, regione e governo al quale va ricordato che al seguito delle nazionali straniere si muovono anche i capi di stato o rappresentanze istituzionali a cui, fosse solo per cortesia, dovrebbe essere offerta una accoglienza degna di questo nome.
Si è detto di ristrutturazioni del Flaminio: di sicuro i ponteggi sono pericolosi e scomodi. Se la faccenda è possibile si faccia una modifica strutturale su cui la FIR non può far finta di essere la bella addormentata nel bosco che viene sveglata all'improvviso, altrimenti transitoriamente l'Olimpico in attesa di uno stadio comune al rugby ed al calcio (una delle squadre romane) da costruitre ex novo un una sede ben collegata ai mezzi pubblici.
Fuori Roma tutti i test macht di questo mondo a diffondere fuori dalla capitale, che tanti dimenticano essere una delle città con più praticanti d'Italia, il nostro magnifico sport.
Alle proposte raffazzonate, senza senso, di piccolo interesse, al particolarismo del quartierino ed alla disfida sulla proprietà del giocattolo o dei quarti di nobiltà rugbistica, rispondo con modestia che prima si risponde alla domanda iniziale in modo logico e coerente, poi si inizia a snocciolare le ricadute che potrebbero avere una logica.
Ab sit iniuria verbo

Re: Crisi Capitale - Roma rischia di perdere l'eccellenza ovale

Inviato: 3 dic 2009, 13:00
da Leinsterugby
jentu ha scritto:
Allora, a meno che non voglia rompere con questa tradizione, la FIR non ha solo la scelta, ma il dovere, di cercare una soluzione romana a cui se ne sono capaci dovrebbero contribuire attivamente enti di diverso colore politico comune, provincia, regione e governo al quale va ricordato che al seguito delle nazionali straniere si muovono anche i capi di stato o rappresentanze istituzionali a cui, fosse solo per cortesia, dovrebbe essere offerta una accoglienza degna di questo nome.
Si è detto di ristrutturazioni del Flaminio: di sicuro i ponteggi sono pericolosi e scomodi. Se la faccenda è possibile si faccia una modifica strutturale su cui la FIR non può far finta di essere la bella addormentata nel bosco che viene sveglata all'improvviso, altrimenti transitoriamente l'Olimpico in attesa di uno stadio comune al rugby ed al calcio (una delle squadre romane) da costruitre ex novo un una sede ben collegata ai mezzi pubblici.
Fuori Roma tutti i test macht di questo mondo a diffondere fuori dalla capitale, che tanti dimenticano essere una delle città con più praticanti d'Italia, il nostro magnifico sport.
Alle proposte raffazzonate, senza senso, di piccolo interesse, al particolarismo del quartierino ed alla disfida sulla proprietà del giocattolo o dei quarti di nobiltà rugbistica, rispondo con modestia che prima si risponde alla domanda iniziale in modo logico e coerente, poi si inizia a snocciolare le ricadute che potrebbero avere una logica.
Ab sit iniuria verbo
hai perfettamente ragione
ma noi italici siamo anche il paese delle mille capitali: mentre Parigi, Londra, DUblino, Cardiff ed Edimburgo sono da secoli il centro di quei paesi. Da noi abbiamo un paese diviso fra: Torino, Milano (capitale economica), Firenze, Napoli(sud) e Roma.
Premesso che sono d'accordo che sia Roma la sede migliore del 6 nazioni una soluzione come quella fiorentina (risolvendo ovviamente i problemi con quei pagliacci dei della valle) sarebbe ugualmente fantastica, sia come bacino d'utenza sia come accoglienza.

Re: Crisi Capitale - Roma rischia di perdere l'eccellenza ovale

Inviato: 3 dic 2009, 13:37
da Bacioci
Vorrei solo sottolineare che il discorso della capitale come sede delle partite del VI nazioni non è un obbligo, tanto che da tempo in Francia circolano voci che vorrebbero almeno una partita del VI nazioni (per vicinanza si era pensato proprio a Francia-Italia) a Marsiglia...
Detto questo non vorrei che i politici romani pensassero di poter fare quello che vogliono solo perchè tanto nessuno toglierà mai il VI nazioni da Roma.
Io credo che siamo veramente vicini a questo (anche se ritengo che sia una scelta sbagliata. Tuttavia se si è costretti...).

Re: Crisi Capitale - Roma rischia di perdere l'eccellenza ovale

Inviato: 3 dic 2009, 14:04
da AINDA
Bacioci ha scritto:Vorrei solo sottolineare che il discorso della capitale come sede delle partite del VI nazioni non è un obbligo, tanto che da tempo in Francia circolano voci che vorrebbero almeno una partita del VI nazioni (per vicinanza si era pensato proprio a Francia-Italia) a Marsiglia...
Detto questo non vorrei che i politici romani pensassero di poter fare quello che vogliono solo perchè tanto nessuno toglierà mai il VI nazioni da Roma.
Io credo che siamo veramente vicini a questo (anche se ritengo che sia una scelta sbagliata. Tuttavia se si è costretti...).

quoto

Re: Crisi Capitale - Roma rischia di perdere l'eccellenza ovale

Inviato: 3 dic 2009, 14:08
da MatR
luqa ha scritto:Farò l'avvocato amico del diavolo giaguaro...

il fatto che FIR e RCS abbiano chiuso la querelle "ridicola e vergognosa" del problema Firenze con "tarallucci e vino, baci e abbracci" potrebbe essere la spiea che in FIR sapessero bene del problema Flaminio e Roma, e che, in attesa di una soluzione possibilmente romana per il futuro, ritengano ancora Firenze , nonostante le polemiche estive e la battaglia Lega-D.Valle-Comune , una sede con un impianto da 40000 spettatori logisticamente adatto ad essere una soluzione tampone.
Ovvio che la FIR conosce da tempo il problema Flaminio. Solo che se si prova a far notare che magari Dondi non è proprio del tutto r*** e ci sono cose che noi non sappiamo con esattezza o di cui non ci ricordiamo di tener conto, ci si sente accusare di dietrologia e fantarugby. E allora ti passa anche la voglia di esprimere i tuoi pensieri.
Quando ci sono di mezzo le amministrazioni locali e la politica, bisogna saper leggere tra le righe delle dichiarazioni e degli accadimenti: anziché dare del mafioso padanocentrico a Dondi, che da parecchio tempo sta mandando segnali in merito al Flaminio, si potrebbe ipotizzare che magari se Dondi fa certe dichiarazioni avrà un suo perché, non necessariamente legato al fatto che vuole il 6N nel giardino di casa. Adesso il suo perché è lì bello chiaro e inequivocabile: sono gli altri che si sono rotti di giocare in una stamberga da 30mila posti stiracchiati. E del fatto che il 6N deve stare a Roma perché Roma è la capitale, quei signori se ne sbattono altamente.
Stadio Olimpico: avremmo uno stadio semivuoto con il pubblico lontanissimo, rispetto al Flaminio verrebbe a mancare quel "fattore bolgia" di cui la squadra più debole del torneo ha assoluto bisogno.
Firenze è una città d'arte e turistica tanto quanto Roma e sta a un'ora e mezza di treno da Roma, e ci ha il suo aeroporto pure lei: il 6N allo stadio di Firenze avrebbe un'attrattiva come minimo pari a Roma, forse di più. E allora: se gli stranieri si sono stufati del Flaminio, Firenze sarebbe la soluzione ideale mentre a Roma risolvono le questioni strutturali. E Roma impiegasse 25 anni a risolvere le questioni strutturali, dovrebbe ringraziare solo se stessa. A meno che nel frattempo non si cresca al punto da portare almeno 60mila persona all'Olimpico per il 6N, e allora se ne potrebbe parlare - pur rimanendo il problema ambientale e di visibilità di uno stadio forse troppo grande

Re: Crisi Capitale - Roma rischia di perdere l'eccellenza ovale

Inviato: 3 dic 2009, 14:09
da kkarli
jentu ha scritto: Allora, a meno che non voglia rompere con questa tradizione, la FIR non ha solo la scelta, ma il dovere, di cercare una soluzione romana
Una domanda semplice.
Se la soluzione romana non esiste, la FIR che deve fare? Uscire dal 6 Nazioni?
Mi auguro che tu ti renda conto della tremenda contraddizione che deriva dal tuo discorso. Ovunque, si gioca nei capoluoghi perché è un'opportunità per il movimento, e nessuno in Francia tira fuori strane storie se si giocherà Francia-Italia a Marsigilia. In Italia, si deve giocare a Roma anche se Roma costituisce un problema sempre più complesso da risolvere. Si deve, anche se l'amministrazione romana ha deciso, prima per omissione e poi per commissione, di mettere i bastoni fra le ruote.
Altrove, il capoluogo si mette al servizio del rugby. Qui, il rugby al sevizio di Roma?
Sono logiche che in molti, fidati, non capiranno mai. Prova con un po' di relativismo.

Re: Crisi Capitale - Roma rischia di perdere l'eccellenza ovale

Inviato: 3 dic 2009, 14:27
da ItalianRugbyFriends
MatR ha scritto:
luqa ha scritto:Farò l'avvocato amico del diavolo giaguaro...

il fatto che FIR e RCS abbiano chiuso la querelle "ridicola e vergognosa" del problema Firenze con "tarallucci e vino, baci e abbracci" potrebbe essere la spiea che in FIR sapessero bene del problema Flaminio e Roma, e che, in attesa di una soluzione possibilmente romana per il futuro, ritengano ancora Firenze , nonostante le polemiche estive e la battaglia Lega-D.Valle-Comune , una sede con un impianto da 40000 spettatori logisticamente adatto ad essere una soluzione tampone.
Ovvio che la FIR conosce da tempo il problema Flaminio. Solo che se si prova a far notare che magari Dondi non è proprio del tutto r*** e ci sono cose che noi non sappiamo con esattezza o di cui non ci ricordiamo di tener conto, ci si sente accusare di dietrologia e fantarugby. E allora ti passa anche la voglia di esprimere i tuoi pensieri.
Shhhhhhhhhhhhhh non ditele ad alta voce queste cose, se no vi prendono per pazzi o per vichinghi padani!

Re: Crisi Capitale - Roma rischia di perdere l'eccellenza ovale

Inviato: 3 dic 2009, 14:30
da MatR
E già che ci sono, dico la mia anche su RCS: mi pare che qualcuno - e spero bene che sia una marginale minoranza - non abbia colto l'importanza strategica del rapporto con RCS Sport. Questi dicono che sono interessati ai TM e al 6N, cioè a tutta l'attività della Nazionale in Italia, e questi non sono una agenzia di publiche relazioni: sono IL gruppo editoriale italiano, quello che decide l'informazione sportiva, e ha un'influenza decisiva anche su quella non sportiva. Gli italiani non leggono il Corriere della Sera o Repubblica? Sarà (forse) ma la Gazzetta dello Sport la leggono eccome.
Quando quelli di RCS dicono che la CL non è altrettanto interessante per loro, dicono una ovvietà: è comunque fuori dalla loro competenza, e quello economico è l'ultimo dei motivi. E' ovvio che le partite di CL sono di competenza delle rispettive franchigie. RCS organizza eventi, un campionato che dura 6 mesi non è un evento! Ma il fatto che RCS Sport non organizzi in prima persona le partite di CL, non significa che non sia interessata alla faccenda: a maggior ragione se è interessata alla Nazionale, i giornali del gruppo sapranno benissimo che dare uno spazio alla CL sul piano informativo significa portare fieno alla cascina dell'interesse intorno agli azzurri. Mi pare lapalissiano, ma a quanto ho letto in questi due giorni il disfattismo catastrofista e il sadismo campanilista dell'italica gente sa essere a volte più potente anche di Lapalisse in persona.

E ciò valga anche per chi proclamava - e probabilmente tuttora proclama - la propria convinzione circa il fatto che gli All Blacks a San Siro siano stati una pagliacciata fine a se stessa: l'obiettivo era farne uno snodo strategico, e se la Gazzetta dedica una pagina di lodi alla faccenda significa che l'obiettivo è stato centrato. A chi diceva che il rugby sarebbe tornato nel dimenticatoio il giorno dopo il circo di San Siro faccio notare che la vittoria su Samoa (quella che metà forum ha schifato) stava in prima pagina, con foto a colori, del Sole 24Ora di lunedì. Spero di non dover spiegare chi è il proprietario di quel giornaletto.

E chiuderò ricordando il ragazzino che fuori San Siro dopo la partita ho sentito chiedere a suo padre "papà, andiamo a Udine sabato prossimo?"

Re: Crisi Capitale - Roma rischia di perdere l'eccellenza ovale

Inviato: 3 dic 2009, 14:32
da ayr
se ho ben capito, si parla di trasferire la capitale del rugby a Firenze, finche' Roma non avra' risolto i suoi problemi di competenze sovranita' varie e sara' finalmente pronta per essere nuovamente la capitale del rugby italiano...
non ci vedo nulla di strano e cosi' sconvolgente... e' gia' stato fatto questo anche per quanto riguarda la sedxe della capitale del regno d'italia...
certo, se ben ricordo, anche a quell'epoca ci furono molte polemiche, ma oggi come oggi fanno parte della storia senza che siano successi troppi disastri... :wink:

Re: Crisi Capitale - Roma rischia di perdere l'eccellenza ovale

Inviato: 3 dic 2009, 14:35
da zorrykid
Il casino nasce dal fatto che la Fir non si spacca la testa più di tanto. Lascia che le cose succedono e le fanno gli altri. Su ogni problema la risposta è sempre la stessa: non è colpa nostra. Elencando i problemi in ordine sparso. Sistema di vendita dei biglietti, ricordo le code per ritirare i biglietti, già pagati al Flaminio. Li vendiamo mica noi. Partita a Fontanafredda con il Canada in uno stadio da sagra paesano. Non ho mica organizzato io. Padova Australia non si arriva perchè non esiste la viabilità. Non possiamo mica fare le strade, noi facciamo rugby. Sino ad arrivare a quella comica della Celtic. A mio giudizio la Federazione doveva individuare due zone dove fare giocare le squadre, tenendo in conto di logistica, ricettività, stadio, attrattive,... Poi a quel punto aprire la gara per l'assegnazione. A mio giudizio una a Roma e l'altra nel Veneto. A quel punto, chi era interessato inviava la proposta. Se c'è una gara per la costruzione di una strada, mica la fai dove vuoi te, perchè sei più comodo. Si costruisce dove c'è bisogno. Per quanto capisca l'impegno e risorse di Viadana, non riesco a capire come possano venire atratti i tifosi stranieri. Tornando al sei Nazioni sono favorevole affinchè rimanga a Roma ma la Fir deve chiedere per gli incontri una stadio da 40.000 posti. O modificando gli impianti attuali o costruendo uno nuovo. Altrimenti metti un cartello al Flaminio "Torno subito, siamo andati a giocare a..." 8-)

Re: Crisi Capitale - Roma rischia di perdere l'eccellenza ovale

Inviato: 3 dic 2009, 15:10
da jentu
zorrykid ha scritto:Il casino nasce dal fatto che la Fir non si spacca la testa più di tanto. Lascia che le cose succedono e le fanno gli altri. Su ogni problema la risposta è sempre la stessa: non è colpa nostra. ......
Sono daccordo con te praticamente su tutto, aggiungendo il fatto che talvolta, lasciando andare le cose, si può arrivare a far succedere ciò che desideri.

Qui non si tratta di pensare a demenze senili o ad altro, ma a richiamare le persone che hanno responsabilità dirette ad esercitarle per il bene di ciò che rappresentano.
Ripeto la prima risposta da darsi è: quale scelta vogliamo fare e perchè?
Il resto viene dopo, soluzioni definitive o tampone che siano. Purtroppo la FIR nel giochetto delle dichiarazioni e delle azioni non mostra di rispondere a questa domanda.

Per inciso.
Che ad RCS o ad altri possa solleticare l'idea di utilizzare il rugby - sport emergente -, beninteso senza sforzarsi di promuovere tutto il prodotto, per i propri interessi non è un problema se non quando ci si consegna senza aver un'idea propria di percorso promozionale.

Re: Crisi Capitale - Roma rischia di perdere l'eccellenza ovale

Inviato: 3 dic 2009, 15:12
da milesgersenroma
aspetto ancora di leggere quella parte di progetto per portare 80000 persone alla finale del campionato nazionale portando tutto il rugby a treviso ma sotto l'egida di RCS ..........

esattamente cosa dovrebbe servire l'interesse di RCS?
a far soldi ai loro proprietari?
a diffondere il rugby in tutta la nazione?

perchè da quello che leggo le due cose non vanno d'accordo, almeno per come la vedo io

Re: Crisi Capitale - Roma rischia di perdere l'eccellenza ovale

Inviato: 3 dic 2009, 16:18
da italicbold
Squilibrio ha scritto:Premetto che non sono leghista ne razzista ma tu hai proprio citato due esempi di due società sportive che in un paese normale sarebbero fallite per i debiti cioè roma e lazio con quest'ultima che continua a vivere grazie ad un accordo con l'agenzia delle entrate che si permette alla fine allo stato di recuperare soldi che col fallimento non sarebbero mai rientrati ma sono sempre soldi sottratti alle persone oneste.
OT
L'accordo con l'Ade della Lazio consente al fisco di recuperare tutti i soldi + interessi sottratti alle persone oneste.
La Lazio paga, e pagherà, una rata di 6 milioni annui fino al 2023.

Cosa che non si puo' dire per quanto riguarda Parma (vedi alla voce franchigie per la celtic), Bologna, Fiorentina, Napoli, Torino, Palermo,e altre squadre regolarmente fallite e rinate con una semplice passata nella lavatrice del Lodo Petrucci.
EOT


Comunque la questione stadio del rugby é una questione che dura dal primo minuto della prima partita della nazionale nel 6 nazioni.
E parte da molti presupposti che trovano scarso riscontro nella realtà.
Innanzitutto le immense opportunità del centro nord a offrire una platea sconfinata alla nazionale italiana. A parte San Siro (82 995) e il Delle Alpi (67 229) nell'intero Nord si arriva al massimo a 39 211 spettatori del Bentegodi (cfr. osservatoriosport del ministero dell'interno). Alla fine della fiera soltanto 7 mila spettatori in più del Flaminio ma con un'ampia pista di atletica tra le tribune e il terreno. Marassi di Genova, rinnovato, lascia entrare soltanto 36 703 spettatori. Il dall'Ara di Bologna, con la sua bella pistona d'atletica arriva a 36 532 spettatori.

Scendendo verso sud arriviamo a Firenze, dove troviamo lo stadio Artemio Franchi, con i suoi 46 389 spettatori.
Anche in questo caso opera dell'architetto Nervi, che lo costrui' nel 1929. Un gioiello di modernità, senza dubbio. La cui visibilità dalle curve, per chi ci é già stato, non é sicuramente tra le migliori d'europa.
Andrebbe anche precisato che Firenze manca di un aeroporto di grande livello internazionale che comunque puo' essere messo tra le note negative. Visto che si fanno le pulci al Flaminio, perché non farle anche alle altre soluzioni ?
Per trovarte stadi più capienti del Flaminio si dovrebbe scendere ancora a Sud, verso Napoli (60 200 spettatori) o Bari (58 270).
Tralaltro, la cosa curiosa é che, anche in relazione alla obbligata convivenza con una squadra calcistica, in tutta Italia, la soluzione più interessante, secondo i criteri universalmente messi in ballo a ogni pié sospinto, é proprio quella di Bari.
Stadio molto bello, costruito nel 1990, progettato dal nostro architetto più famoso, Renzo Piano. Ha una capienza che sfiora i 60mila spettatori, circa 25 mila spettatori in più del Flaminio. Ci gioca una sola squadra di calcio, neanche troppo importante che non dovrebbe porre problemi a condividere il palcoscenico con la nazionale di rugby.

Nessuno pero', fa mai il nome di Bari come possibile sede del 6 nazioni. Perché ?
Magari perché in fondo questo argomento storico del rugby italiano é null'altro che un pretesto, o un argomento di facciata.
Si legge e si ascolta di tutto, da Bologna a Firenze per passare allo stadio del Giglio di reggio Emilia (29.650).
Gli stadi di Firenze e Bolgona sono tra i più anziani d'Italia, basta vedere dalla televisione la loro "modernità" e la precarietà della visibilità dell'avvenimento sportivo. Eppure continuano a essere inseriti in ogni discorso che si rispetti sulla necessità della nazionale italiana di rugby di avere una sede "adeguata".

Alla fine si arriva anche al problema annoso dei parcheggi e dei bagni del Flaminio. Ho avuto l'onore e il piacere di "pisciare" a TWickenham e allo Stade de France dove per un totale complessivo di 163 000 spettatori (82 000 + 81 000) ci saranno si e no, 2000 posti macchina (che costano quanto il prezzo del biglietto).
Ebbene sia i cessi della perfida Albione che quelli di Saint-Denis erano belle cloache ignobili.
Quest'anno provo Croke Park, vi diro'...

Io credo, tutto sommato, che l'unica cosa in cui il rugby italiano eccelle oggi, é il tiro al piccione contro il Flaminio (e la città di Roma in seconda battuta). Che sia uno stadio che puo' essere migliorato é pacifico, che necessiti un restyling, anche. Ma che sia una specie di buco nero in cui regolarmente la federazione viene a regolare i suoi conti di natura politica, che nulla hanno a che vedere con le ragioni della discussione, é ormai pacifico.
Come lo é il fatto che ipotizzare la costruzione di uno stadio da 50 000 posti per 3, massimo 6,partite l'anno é un controsenso economico e logico.

Non ricordo chi posto', qualche tempo fa una classifica della federazione neozelandese in cui erano listati i 10 migliori stadi di rugby.
C'era il Flaminio.
Guardaunpo'.

Re: Crisi Capitale - Roma rischia di perdere l'eccellenza ovale

Inviato: 3 dic 2009, 16:23
da milesgersenroma
grazie ital
se no sembravo il solo che non riusciva a vedere il "problema flaminio" a fronte di tutto il resto