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Big Lebowski ha scritto:Segnalo un paio di Tweet particolarmente interessanti da parte di Ian McKinley a proposito della vittoria di mercoledi degli azzurrini contro l'Irlanda.
Il primo è questo:



Considerando che McKinley è Irlandese di nascita mi pare proprio un bel modo per dimostrare l'entusiasmo e la voglia di vestire un giorno la maglia azzurra.

Il secondo è questo qui:



Qui commenta una breve intervista rilasciata dal numero 10 degli azzurrini (Antonio Rizzi) e dice di averlo allenato quando era Uner 16. Rizzi ha fatto molto bene Mercoledi, e credo sia un prospetto piuttosto interessante per il nostro rugby, che non sia un caso aver avuto al fianco uno come McKinley che gli insegnava a calciare e come si gioca da apertura?

#McKinleyunodinoi
Comunque, che dire. I formatori servono eccome. Complimenti anche alla società che ad Udine ha investito nella formazione...e spero che Rizzi possa continuare la sua crescita con un altro ex grande 10 italiano,anzi padovano.

Big Lebowski ha scritto:Segnalo un paio di Tweet particolarmente interessanti da parte di Ian McKinley a proposito della vittoria di mercoledi degli azzurrini contro l'Irlanda.
Il primo è questo:



Considerando che McKinley è Irlandese di nascita mi pare proprio un bel modo per dimostrare l'entusiasmo e la voglia di vestire un giorno la maglia azzurra.

Il secondo è questo qui:



Qui commenta una breve intervista rilasciata dal numero 10 degli azzurrini (Antonio Rizzi) e dice di averlo allenato quando era Uner 16. Rizzi ha fatto molto bene Mercoledi, e credo sia un prospetto piuttosto interessante per il nostro rugby, che non sia un caso aver avuto al fianco uno come McKinley che gli insegnava a calciare e come si gioca da apertura?

non riesco a vedere il primo tweet...

Garryowen ha scritto:Questi i primi convocati

Mediani d’apertura

Antonio RIZZI (Mogliano Rubgy)*


*è/è stato membro dell'Accademia FIR "Ivan Francescato"

Che Rizzi fosse forte lo si vedeva anche in u14. L ho visto giocare una finale con il leonorso al topolino e mi aveva davvero impressionato. Sapevo sarebbe arrivato in alto. No sapevo fosse allenato da mc.adesso capisco.

enrico land ha scritto: non riesco a vedere il primo tweet...

Strano, gli altri sembrano vederlo. Comunque riprovo. Dimmi se lo vedi

Visto! Grazie

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Per la Nuova Zelanda, Troncon ha rivoluzionato la squadra. Se azzecca la mossa mi sa che dovrò rivedere la mia valutazione.
Potrebbe essere uno di questi casi:

- Ho sbagliato il giudizio su Troncon e il suo staff
- Abbiamo una rosa ampia e una qualità "in profondità" che ci permette di fare queste cose
- Stiamo sottovalutando la Nuova Zelanda (è un rischio concreto, dopo aver sentito le parole di Troncon sul sito FIR)
- Diamo per persa la partita e puntiamo alle successive

Quale di questi?

Garryowen ha scritto:Per la Nuova Zelanda, Troncon ha rivoluzionato la squadra. Se azzecca la mossa mi sa che dovrò rivedere la mia valutazione.
Potrebbe essere uno di questi casi:

- Ho sbagliato il giudizio su Troncon e il suo staff
- Abbiamo una rosa ampia e una qualità "in profondità" che ci permette di fare queste cose
- Stiamo sottovalutando la Nuova Zelanda (è un rischio concreto, dopo aver sentito le parole di Troncon sul sito FIR)
- Diamo per persa la partita e puntiamo alle successive

Quale di questi?

Secondo me una via di mezzo tra la seconda è la quarta...


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Io direi la quarta...

Sicuramente la quarta, anche perché in caso di punti pari conta lo scontro diretto. L importante sarà non prenderne troppi

Ian McKinley, una persona vera, oltre che un grande giocatore.
Me lo ricordo al Leonorso in C (!) con l'entusiasmo di un bambino. Ho incominciato ad "innamorarmi" di lui (rugbysticamente, sia chiaro) allora e l'ho seguito con ammirazione totale lungo tutto il suo percorso.
Lui è degno della maglia azzurra, non quel cazzoski che molti vorrebbero e che ci schifa.

jpr williams ha scritto:Ian McKinley, una persona vera, oltre che un grande giocatore.
Me lo ricordo al Leonorso in C (!) con l'entusiasmo di un bambino. Ho incominciato ad "innamorarmi" di lui (rugbysticamente, sia chiaro) allora e l'ho seguito con ammirazione totale lungo tutto il suo percorso.
Lui è degno della maglia azzurra, non quel cazzoski che molti vorrebbero e che ci schifa.

Adesso non esageriamo... McKinley avrebbe preferito giocare per l'Irlanda... non ha potuto farlo ed adesso è fuori dalle rotazioni... Lozowsky è nato in Inghilterra, ha sempre giocato là e a domanda ha risposto che preferiva stare là... tu preferiresti giocare per il Galles o per l'Italia? Essendo nato e cresciuto in Galles ovviamente...

Ma io non ce l'ho tanto con cazzoski (che giustamente vuol giocare per il suo paesucolo), ce l'ho con quelli che l'avrebbero voluto qui e se ne sentono rifiutati come se a dirgli di no fosse stata Beyoncè.

Beh oddio, potevi anche portare come esempio una tipa più carina di Beyoncé sinceramente [emoji23]

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mauott ha scritto:

jpr williams ha scritto:Ian McKinley, una persona vera, oltre che un grande giocatore.
Me lo ricordo al Leonorso in C (!) con l'entusiasmo di un bambino. Ho incominciato ad "innamorarmi" di lui (rugbysticamente, sia chiaro) allora e l'ho seguito con ammirazione totale lungo tutto il suo percorso.
Lui è degno della maglia azzurra, non quel cazzoski che molti vorrebbero e che ci schifa.

Adesso non esageriamo... McKinley avrebbe preferito giocare per l'Irlanda... non ha potuto farlo ed adesso è fuori dalle rotazioni... Lozowsky è nato in Inghilterra, ha sempre giocato là e a domanda ha risposto che preferiva stare là... tu preferiresti giocare per il Galles o per l'Italia? Essendo nato e cresciuto in Galles ovviamente...

...avrebbe preferito giocare con l'Irlanda, MA in Irlanda non era prevista la sperimentazione degli occhiali speciali, e invece in Italia si', ed è stato accolto a braccia aperte. Lui, qui, ha avuto un'opportunità che l'Irlanda non gli aveva saputo, o voluto dare. È chiaro che senta un debito di riconoscenza verso il nostro Paese. Stiamo giustamente spesso a lamentarci perché le cose non funzionano, io per primo; stavolta sono straorgoglioso di questa piccola cosa qui, cacchio! Mi ricorda la storia della moglie del premio Nobel della medicina americano che tempo fa ha scritto sui giornali elogiando il servizio sanitario italiano perché sua moglie era qui stata ricoverata e trattata alla grande aggratisse. Ogni tanto, una gioia.