Re: Raduno Nazionale Maggiore
Inviato: 11 ott 2020, 19:01
Qui ci vuole una talpa trevigiana per saperne di più.
Completamente incomprensibile. Ma vedrete che lunedì prossimo entreranno ancora altri mai sentiti. Ormai è così, porte girevoliGarry ha scritto: 11 ott 2020, 18:42Ben vengano le aggiunte, ma, si fa male un pilone sinistro ed arriva un destro?Adryfrentzen ha scritto: 11 ott 2020, 18:16 Entrano Pasquali, Rizzi (!) e Stoian (!!!) nella lista... escono Traorè (infortunato) e Minozzi
come dire prova a far correre hamilton con una panda...Garry ha scritto: 10 ott 2020, 21:44 Come sarebbe a dire che Bellini sta girando male? È nelle prime posizioni in tutte le classifiche: "successful carries", difensori battuti, metri guadagnati, offload, carries, perfino nei turnover vinti...
Non so cosa dovrebbe fare di più. Gioca nelle Zebre, eh...
Quoto pure le virgolejpr williams ha scritto: 11 ott 2020, 13:29Che con le franchigie il livello della nazionale sia sprofondato, invece, non è un'illazione, ma una constatatzione. Come pure non è un'illazione il seguito risibile delle franchigie, sia a livello di presenze allo stadio che di attenzione al di fuori di un paio di km dagli stadi.Consulente ha scritto: 10 ott 2020, 20:28Questa e' una tua illazione priva di ogni riscontro oggettivo.
Certamente. E le cose stanno così da quando sono state create le due franchigie sottraendo tutti i giocatori di alto livello dai club. Il che lo rende un altro sport rispetto all'aberrazione palancaia. Peraltro non mi sembra che le due franchigie facciano messe insieme 10.000 spettatori a giornata. Non se le fila nessuno fuori dalla provincia di Treviso.Consulente ha scritto: 10 ott 2020, 20:28A vedere il domestic non ci va nessuno a parte i tifosi di stampo "religioso" perche' e' un altro sport rispetto al rugby professionistico.
Beh, tu sei sradicato dal belpaese da un pò, a quanto dici. Quindi è logico che tu non abbia affiliazioni. Ti assicuro che se conti quanta gente ha affiliazioni, come le chiami tu, con le squadre di club e quanta ne ha con le due franchigie il primo gruppo vince alla grande. Anche perchè è infinitamente più rappresentativo del territorio nazionale (pur con la dolorosa assenza del sud) rispetto a due città di provincia.Consulente ha scritto: 10 ott 2020, 20:28Io non mi diverto a guardarlo, ogni volta che ho visto una partita tra club italiani mi sono annoiato (ma mi annoiavo anche 20 anni fa...). Non avendo alcuna affiliazione NON mi interessa. Mi interesserebbe vedere del buon rugby, ma in Italia, a parte le due franchige, non ce n'e' e non c'era nemmeno prima che le franchigie esistessero.
Però capisco che per chi vive lontano dall'Italia esista solo ciò che gli arriva per TV o con questo forum.
Ha parlato quello che diceva che Bellini non valeva nulla...Fantasyste ha scritto: 11 ott 2020, 23:26
Comunque dopo le performance disastrose qualcuno mi spiega Rizzi in nazionale? Haha c'è da ridere...
Ho avuto un breve passaggio di rugby giocato nel rugby Monza negli anni '80, ma ho cominciato a interessarmi sul serio al rugby negli anni '90 proprio perche' la nazionale vinceva... cosa possibile allora perche' non c'era il professionismo ed era piu' facile agganciare le grandi potenze.jpr williams ha scritto: 11 ott 2020, 13:29
Beh, tu sei sradicato dal belpaese da un pò, a quanto dici. Quindi è logico che tu non abbia affiliazioni. Ti assicuro che se conti quanta gente ha affiliazioni, come le chiami tu, con le squadre di club e quanta ne ha con le due franchigie il primo gruppo vince alla grande. Anche perchè è infinitamente più rappresentativo del territorio nazionale (pur con la dolorosa assenza del sud) rispetto a due città di provincia.
Però capisco che per chi vive lontano dall'Italia esista solo ciò che gli arriva per TV o con questo forum.
Notevole quella metafora ! almeno vediamo i fanalini di coda ! ( un pò diConsulente ha scritto: 12 ott 2020, 0:19Ho avuto un breve passaggio di rugby giocato nel rugby Monza negli anni '80, ma ho cominciato a interessarmi sul serio al rugby negli anni '90 proprio perche' la nazionale vinceva... cosa possibile allora perche' non c'era il professionismo ed era piu' facile agganciare le grandi potenze.jpr williams ha scritto: 11 ott 2020, 13:29
Beh, tu sei sradicato dal belpaese da un pò, a quanto dici. Quindi è logico che tu non abbia affiliazioni.
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Ma anche allora quando mi capitava di andare a vedere il rugby dal vivo non mi divertivo granche'. ....................
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Per cui il problema non e' quale altra via scegliere rispetto alla concentrazione delle risorse, il problema e' come far funzionare quello che gia' esiste, che almeno i fanalini di coda del rugby che conta li vede.
Capisco vivere nella memoria dei gloriosi anni '90, ma c'e' un limite al wishful thinking.
A proposito di visione di fenomeni più grandi di quello che sono ti ribadisco che se esci da questo forum e dalla provincia di Treviso delle vostre franchigie non frega una fava a nessuno. Anzi, nemmeno se ne conosce l'esistenza. Sono realtà molto più clandestine dei club che essendo parecchi almeno creano nuclei di interesse sparsi sul territorio. A chi vuoi che freghi, poniamo a Milano o a Gubbio o a Pozzallo di una squadra di Treviso o di Parma? Frega un cacchio a nessuno. Ma anche se cominciassero a vincere qualche partita in più: che ti frega di una squadra di Treviso se non ci vivi (e non scrivi su questo forum)?Consulente ha scritto: 12 ott 2020, 0:19Poi capisco che chi e' radicato nel territorio e fa un tifo religioso per una squadra vede il fenomeno piu' grosso di quello che e', ma non attiri nessun nuovo tifoso con questa qualita' di gioco, non c'e' proprio attrattiva. Del Petrarca che gioca con Rovigo non frega niente a nessuno, e' un evento talmente minuscolo che non puo' aggiungere nulla alla diffusione del rugby, anche se aggiungi un mezza dozzina di giocatori delle franchigie.
Non attirerai nessuno che non sia gia' un tifoso.
Beh, non fare neanche un punto di bonus da n 6nazioni significa che c'è parecchia nebbia e i fanalini li hai persi di vista ormaiConsulente ha scritto: 12 ott 2020, 0:19Nemmeno le franchigie sono popolari ma se cominciassero a vincere uno straccio di visibilita' l'avrebbero e sarebbero un prodotto di certo piu' vendibile, nel ruolo di "mini nazionali". Di certo il Calvisano a vincere fuori dall'Italia non ci arrivera' mai, a meno che non si trasformi in franchigia anche lui, drenando risorse dal resto del movimento.
Per cui il problema non e' quale altra via scegliere rispetto alla concentrazione delle risorse, il problema e' come far funzionare quello che gia' esiste, che almeno i fanalini di coda del rugby che conta li vede.
Vuoi un altro esempio di wishful thinking? Eccotelo:Consulente ha scritto: 12 ott 2020, 0:19Capisco vivere nella memoria dei gloriosi anni '90, ma c'e' un limite al wishful thinking.
A me sembra che sia tu a trascurare il fatto che quello che tu dici sta succedendo esattamente ora e con questo sistema a imbuto che taglia fuori chiunque non se la sente di puntare tutte le sue fiches su un tavolo da gioco (rectius: tavolino) così ristretto ed esclusivo. Con il fatto che ormai se appena finita la U20 non vai subito in una delle due fiche che pagano vuol dire che la tua strada è preclusa, succede che un sacco di ragazzi decida che tanto vale impegnarsi di più nello studio o cercarsi un lavoro. Questo è quel che succede quando si rende un club troppo esclusivo: chi non riesce ad entrare subito lascia perdere per timore di sprecare troppi preziosi anni della propria vita.metabolik ha scritto: 12 ott 2020, 1:13Ordunque, anch'io penso che la strada che abbiamo imboccato sia l'unica possibile e per una sacco di ragioni, alcune delle quali vengono spesso trascurate : p.e. non si tiene abbastanza conto che molti dei migliori giovanili, sparsi sulla penisola (cioè non di Padova o Treviso), smetterebbero a 20 anni.
Premesso che ritengo che lo scopo di una federazione sia quello di far crescere il movimento del proprio sport in modo il più possibile rigoglioso e diffuso sul territorio nazionale (e la fir sta facendo esattamente il contrario costruendo un sistema asfittico, sterile ed angusto), dovremmo chiederci se, anche ammesso che lo scopo di tutta l'attività di una federazione fosse (e ribadisco che per me non è) quello di far crescere il livello della nazionale, la via scelta stia rivelandosi proficua.metabolik ha scritto: 12 ott 2020, 1:13Concludo : a me andrebbe bene anche così, basta non perdere col Marocco, ma non si può rimproverare alla Federazione Italiana Rugby di provare a ad alzare il livello della ns. Nazionale.
C'è modo e modo di fare professionismo. Non necessariamente facendo come la rana della favola che invidiava il toro.metabolik ha scritto: 12 ott 2020, 1:13Certe critiche non hanno senso, oggi tutto lo sport è professionistico. Spiace anche a me, ma è così.
Il punto e' espandere il movimento in modo che si auto-sostenga e paghi per almeno 4 squadre professionistiche e una base in salute, che sembra essere il minimo sindacale per avere un bacino di giocatori.jpr williams ha scritto: 12 ott 2020, 9:17 A proposito di visione di fenomeni più grandi di quello che sono ti ribadisco che se esci da questo forum e dalla provincia di Treviso delle vostre franchigie non frega una fava a nessuno. Anzi, nemmeno se ne conosce l'esistenza.
Scusa jpr, ma mi sa che sei tu ad avere una visione parziale. Io abito in una di quelle zone che un veneto chiamerebbe "non vocata": nella mia regione c'è un club di A (che interessa solo a quelli di quella città lì, ché i pesaresi non sono rinomati per la simpatia), un club di B e un po' di squadre di C, fra cui quella sfigatissima che seguo io.jpr williams ha scritto: 12 ott 2020, 9:17A proposito di visione di fenomeni più grandi di quello che sono ti ribadisco che se esci da questo forum e dalla provincia di Treviso delle vostre franchigie non frega una fava a nessuno. Anzi, nemmeno se ne conosce l'esistenza. Sono realtà molto più clandestine dei club che essendo parecchi almeno creano nuclei di interesse sparsi sul territorio. A chi vuoi che freghi, poniamo a Milano o a Gubbio o a Pozzallo di una squadra di Treviso o di Parma? Frega un cacchio a nessuno. Ma anche se cominciassero a vincere qualche partita in più: che ti frega di una squadra di Treviso se non ci vivi (e non scrivi su questo forum)?Consulente ha scritto: 12 ott 2020, 0:19Poi capisco che chi e' radicato nel territorio e fa un tifo religioso per una squadra vede il fenomeno piu' grosso di quello che e', ma non attiri nessun nuovo tifoso con questa qualita' di gioco, non c'e' proprio attrattiva. Del Petrarca che gioca con Rovigo non frega niente a nessuno, e' un evento talmente minuscolo che non puo' aggiungere nulla alla diffusione del rugby, anche se aggiungi un mezza dozzina di giocatori delle franchigie.
Non attirerai nessuno che non sia gia' un tifoso.
A parte il calcio (e solo per 3 squadre) in Italia a nessuno verrebbe in mente di tifare per una squadra di una piccola città che sta a centinaia di km da casa tua e con la quale non hai nessun legame. Non te ne frega una mazza a te che abiti a Lanciano del fatto che a Parma ci sia una squadra di rugby. Ma se a Lanciano c'è una squadra di rugby facilmente te ne interesserai.
Ecco perchè la desertificazione determinata dalla concentrazione di tutto il rugby in due squadre in due cittadine di provincia sarà la morte del rugby in Italia, la fine del movimento ovale italico.
Quotatissimo.doublegauss ha scritto: 12 ott 2020, 10:01
Scusa jpr, ma mi sa che sei tu ad avere una visione parziale. Io abito in una di quelle zone che un veneto chiamerebbe "non vocata": nella mia regione c'è un club di A (che interessa solo a quelli di quella città lì, ché i pesaresi non sono rinomati per la simpatia), un club di B e un po' di squadre di C, fra cui quella sfigatissima che seguo io.
Tutti quelli che conosco a cui piace il rugby seguono, almeno in modo sporadico, Zebre e Benetton; sono viste un po' come delle mini-nazionali. Quando ci si vede al campo per la partita di C, fra il pubblico è normalissimo commentare la partita di Treviso o delle Zebre della sera prima. L'hanno vista un po' tutti (al limite gli highlights). Lo scorso febbraio, quando si era sparsa la voce che le Zebre sarebbero venute a giocare a Jesi (partita poi saltata per il covid) io e molti altri eravamo assolutamente entusiasti della cosa.
Non tutta l'Italia è fatta di posti come Calvisano.