L'avevamo trovata perchè abbiamo approfittato delle situazioni: abbiamo raccolto qualche successo contro la Scozia nel decennio più nero della sua lunga storia, periodo che pare abbiano superato.Laporte ha scritto:Beh adesso c'è dondi che dice dobbianmo vincere entro 5 annimorning_star ha scritto:Comunque molto meglio il sano realismo di Mallet che per quanto umiliante per noi è la pura e semplice verità, piuttosto che le sbruffonate alla Jhon Kirwan con dichiarazioni bellicose, vinceremo qui, vinceremo là, per poi fare figure di m.... ovunque posavamo piede! Se mi tornano in mente le dichiarazioni di J.K. mi viene ancora lo stimolo di mandarlo a cag...Buttalapasta ha scritto:Vero. Ma mi ha fatto comunque impressione questo metodo dialettico Mallettiano di mettere subito tutte le carte (due di picche) sul tavolo senza alcuna pietà.Alucard ha scritto:questo nn credo che sia un problema per un giocatore come lui...![]()
Scherzi a parte. Io credo in uan via dio mezzo tra le sparate di Kirwan e quelle di altro tipo di Mallett, che sta già ampiamento mettendo le mani avanti.
E l'avevamo trovata questa via di mezzo. ma alsciamo perdere ormai è il passato.
Abbiamo approfittato delle classiche annate "no" del Galles.
Con l'Inghilterra perdiamo sempre proporzionalmente al loro stato di forma.
Semmai è contro Irlanda e Francia (bene contro i primi, male contro i transalpini) che giochiamo in modo costante.
Ma io non vedo un' Italia particolarmente in calo; o meglio magari non la vedevo particolarmente vicina a vincere un 6N nel 2006 o nel 2007.
Semmai il problema è un altro: manca un po' in tutti la consapevolezza che più di così la nostra mischia non ci può "portare".
Anzi, la ricerca costante del cm in più o della fase di gioco aggiuntiva alla fine si rivela più dannosa che utile.
Per cui o ci inventiamo qualcosa con i trequarti o la mancanza di prosecuzione del progresso diverrà fisiologica.
La prima cosa da fare è farli giocare; aprire più ovali anche se all'inizio i risultati saranno insoddisfacenti; e poi far specializzare i giocatori di mischia a fer anche i trequarti aggiunti, un po' come le terze linee francesi; i nostri non tengono un pallone in mano; a parte Parisse (giocatore fuori dai nostri livelli standard), l'unico che c'è andato vicino un paio d'anni fa è stato Sole, prima dell'involuzione drammatica che ha fatto.
Ma da Mauro Bergamasco a Favaro, da Del Fava ai piloni (Castro incluso) non ce n'è uno che abbia un ball-handling di livello paragonabile ali mischiaioli delle squadre che ci precedono nel ranking.
E nei treuqarti la tendenza è addirittura grottesca: giochiamo con un centro a numero 10, con un quasi terza linea (Masi) a centro, abbiamo giocato per anni con mediani di mischia all'ala, il tutto in nome del "primo placcare", "secondo tenere palla e riaspettare la mischia".
Senza coraggio, senza prospettive.