user234483 ha scritto:GiorgioXT ha scritto:
Tornando IT , é MOLTO interessante la posizione del Viadana, che mi risulta sia totalmente differente dalle ultime decisioni di Benetton e Calvisano
ecco, tornando IT..nessuna nuova notizia? approfondimenti, magari interviste ai protagonisti su qualche giornale locale?
Sul Gazzettino di lunedì 15.01.07 è apparsa questa doppia intervista a Manzoni (LIRE) e Zatta (Benetton):
Presidente della Lire Sandro Manzoni, il Benetton Treviso è uscito dalla lega perchè non si sente più tutelato...
«Non c'è nessun motivo logico per l'uscita. Il Benetton non può perdere 71-5 in Europa e poi dire che è colpa della regola dei 12 italiani a referto. Regola istituita nel 2004/05 proprio quando presidente della Lire era il presidente del Treviso Amerino Zatta. Perchè allora non l'ha bloccata lui?».
Da quando la regola esiste, e i migliori italiani giocano all'estero, la competività in Europa è però crollata. Quest'anno 28 sconfitte (molte pesanti) e 2 vittorie (contro una neopromossa francese).
«Lo sappiamo tutti che in Italia ci sono al massimo 60 giocatori buoni. Se vogliamo essere competitivi in Europa, l'unica è raggrupparli in due selezioni Nord e Sud come fa l'Irlanda, il cui modello ammiro molto. Ma proprio il Benetton, quando è emersa l'idea Celtic League, ha sempre detto di volerci andare con la sua squadra e di essere contrario alle selezioni».
Uno dei nodi dello strappo, anche da parte di Calvisano, è proprio l'ipotesi Celtic League sfumata.
«Ogni tanto salta fuori questa favola. Ma ci ha parlato il Benetton con il presidente della Celtic? Io sì. Mi ha detto che non ci vogliono. O che al massimo prenderanno un'italiana, per arrivare a 12 squadre. Allora chi ci andrà, Treviso o Calvisano?».
L'altro è l'appiattimento della Lire sulle posizioni della Fir: allineata invece che contropotere.
«È vero, Zatta in quell'esecutivo di Padova dove annunciava l'uscita dalla Lire mi ha detto chiaro: io ce l'ho con la Fir, non con la Lire. Ma allora perchè attacchi me e l'associazione dei club che rappresento?»
Ridotta a otto club dove andrà la Lire?
«Lunedì 22 gennaio a Bologna ci saranno l'esecutivo e poi l'assemblea dove il presidente Fir Giancarlo Dondi parlerà del campionato futuro. Tutti i club vogliono mantenere il Super 10 e sono contrari alle selezioni, tranne in caso sperimentale per le coppe. Ho lavorato mesi a questo vertice. È quel confronto sui progetti che il Benetton chiede da tempo a gran voce. Ma proprio Treviso non ci sarà a sentirne gli esiti...»
Presidente del Benetton Treviso Amerino Zatta, perchè non si sente più tutelato dalla Lire e l'ha abbandonata?
«È un organismo che abbiamo contribuito a creare, in cui ancora credo, ma che riteniamo troppo appiattito sulle posizioni della Fir. La Lire è nata per organizzare e gestire un movimento del quale la federazione, con il suo consiglio, deve dettare la filosofia-guida, i progetti a lungo respiro. Due compiti istituzionali precisi e distinti, che non si stanno realizzando. Perciò siamo usciti».
Non condividete l'attuale gestione del rugby di vertice.
«No. Continuiamo a curare i settori giovanili per poi vedere i giocatori andare all'estero a 20-22 anni, perchè in Italia non c'è un palcoscenico adeguato. Per lo stesso motivo non siamo in grado di attrarre i migliori stranieri e ora anche gli allenatori validi se ne vanno, come a fine stagione capiterà al nostro Toni Green. Cosa possiamo fare, allora, se non lanciare un grido d'allarme e uscire dalla Lire?».
Un grido che chiede cosa?
«Forse anche sbagliando, il Benetton continua a chiedere da tempo quali sono i progetti della Fir per un movimento composto certo da società di base, ma anche da quelle di vertice. Le uniche, queste ultime, a spendere soldi per l'alto livello, visto che la federazione al contrario li riceve dal Sei Nazioni. Chiediamo rispetto per tali club che spendono. Chiediamo a quali regole, progetti, strategie di lungo termine andranno incontro. Appena lo sapremo prenderemo atto e decideremo di conseguenza».
Avete chiesto ufficialmente questi progetti?
«Due volte, in assemblee dov'erano presenti per la Fir i consiglieri Cesare Barzoni e Roberto Besio. Ci dicono che le proposte devono venire dai club. Salvo poi quando le abbiamo fatte (Celtic League) sentir rispondere che bisognava decidere collegialmente, con una votazione che ha bocciato per 7-3 il progetto, facendoci perdere un treno decisivo per l'Europa. Abbiamo preso atto, aspettato progetti e riforme. Ma due anni dopo siamo ancora qui ad aspettare. Intanto l'Europa del rugby si è allontanata sempre più...»