Dal sito della Gazzetta dello sport (articolo di Nicola Melillo)
ROMA, 21 gennaio 2008 – Il tempo stringe e il Sei Nazioni è alle porte. Ci pensano, gli azzurri del rugby. Stamattina all’Acqua Acetosa secondo e ultimo miniraduno con il nuovo c.t. Nick Mallett prima dell'avventura nel Torneo, che partirà col primo raduno vero e proprio di domenica prossima in vista del debutto con l'Irlanda il 2 febbraio.
RICORDI IRLANDESI - "Il k.o. di Belfast nell'ultimo test prima del Mondiale, perso per un'errata valutazione dell'arbitro, ha lasciato il segno. Abbiamo una gran voglia di dimenticare sul campo quel match" ha detto il nuovo capitano azzurro, Sergio Parisse.
Una seduta di lavoro intensa e tanti schemi da provare per ragazzi di Mallett, che ha schierato Picone mediano di mischia e Masi all'apertura. Una sorpresa, che il c.t. ha spiegato così: "In Italia vedo tanti giocatori stranieri che giocano e pochi italiani che hanno la possibilità di fare esperienza sul campo, soprattutto a livello internazionale. Masi gioca tanto in Francia col Biarritz. Ho bisogno di un'apertura che non sappia solo calciare, ma abbia la freddezza psicologica per gestire palloni, placcare e passare la palla al momento giusto nel modo giusto e al posto giusto. Non posso rischiare conseguenze psicologiche su un giovane talento, che se sbaglia qualcosa con Irlanda e Inghilterra potrebbe pagare un conto salato. Perciò tengo buona l'opzione di Masi, che credo abbia la capacità per giocare nel ruolo".
QUATTRO GIORNI -
E' ipotizzabile a questo punto un Pez titolare come n°10 e un Masi pronto a subentrargli, ma va detto che Marcato è stato sollecitato non poco ieri. Lavoro ai calci per Bortolussi. Ipotesi, per ora, corroborata però da altre frasi di Mallett: "Dal Mondiale a oggi la squadra si è ritrovata in tutto 4 giorni. Questi sono gli uomini e con questi bisogna costruire la base per il futuro. Vincere? Non sono un mago e non chiedetemi i miracoli, gli italiani hanno una squadra con molte individualità importanti, tanta personalità e tecnica. Un gruppo formidabile e solido. Ora voglio vedere un buon rugby a 15: si lavora per mettere punti fermi sul piano tattico e vediamo di giocare con un grande collettivo, mai affidarsi sulle potenzialità di un solo reparto".
EMOZIONE PARISSE - Sergio Parisse molto coinvolto nel nuovo ruolo di capitano e senza pudore nel raccontare l'emozione di papà Sergio senior alla notizia della promozione: "Ci siamo detti cose private, ma potete immaginare l'emozione: lui rugbista con un figlio capitano dell'Italia. Sogno di vivere anch'io un'emozione simile quando un giorno avrò un figlio. Il mio modello? Troncon e Bortolami: diversi, ma altrettanto carismatici. Troncon è stato un punto di riferimento per me alla Benetton e poi al Mondiale. Sono un po' come lui, parlo poco e non preparo i discorsi: vado a sensazione. Non ho paura, ho tanta fiducia in me stesso e nei miei compagni. Giocheremo sempre per vincere, non ci interessa perdere con onore, non ha senso. Sento la responsabilità e credo che Mallett mi abbia scelto per dare un'impronta nuova alla sua Nazionale, ma ammiro Marco Bortolami per la sua reazione: è un grande uomo e molto importante sul campo e nello spogliatoio per tutti noi". Arrivederci a lunedì 28: raduno alla Borghesiana, riparte l'avventura.
La curiosità cresce ....
