Re: treviso contro dondi
Inviato: 6 lug 2012, 8:05
Finalmente qualcuno che parla di skills e pone l'attenzione sulle skills da acquisire al minirugby!
Io sto con Zatta!!
Io sto con Zatta!!
Ci sono società sparse su e giù per l'italia che già insegnano questo dedicando loro mezz'ora di allenamento con tecnici spicifici oppure altre preveono una sessione supplementare dedicata alla parte motoria, non costa tanto ad una società questa spesa e io ho visto su alcuni bambini, anche disabili, ottimi progressimauott ha scritto:bravo, hai centrato uno dei problemi che hanno gli "educatori" del minirugby ... è facile dire bisogna insegnare il passaggio, il problema è che a molti devi insegnare a correre (anche in U12 qualche volta) e ad andare in terra ...Stru ha scritto:Credo che per "educazione" si intenda la capacità di correre, cambiare direzione, cadere, andare a contatto, eccetera.. tutte cose che i bimbi dovrebbero già sapere, a 10 anni, ma che in una società tecnologia-centrica come la nostra, in cui alle elementari le maestre sono costrette a spiegare che il latte non viene dal frigo ma dalle mucche, è necessario purtroppo insegnare.
Detto questo, il passaggio è tecnica fondamentale, assieme al placcaggio, e le nostre nazionali giovanili sono purtroppo piene di giocatori che palesemente non l'hanno ancora imparato a dovere.
vorrei puntualizzare una cosa... mio figlio fa minirugby, e per di più, nella fascia d'età che descrivi... Ora nella societò in cui gioca, come ance bella maggior parte delle altre, come ho avuto modo di constatare, si "educano" i bambini nel senso che vengono educati a correre, muoversi, reagire velocemente alle situazioni, alla correttezza sportiva, tutte cose che mancano nel bambino medio... lo scopo primario è che il bambino si diverta, quindi, a differenza del calcio, non esistono "graduatorie"e "selezioni" e chi rimane indietro viene seguito e stimolato invece che dileggiato... nel bel mezzo di queste attività vengono anche insegnati, in modo giocoso, gli skill di base, placcaggio, passaggio, sostegno, saper andare a terra mettendo la palla a disposizione anche se placcati, ecc. ecc.Pele1970 ha scritto:Pensa che qualche mese fa, in un altro 3D mi sono permesso di osservare le stesse cose che dici tu, e mi sono preso del pazzo esaltato... Io ho esperienza nel mondo dei pallatonda, e, porca di quella miseria, andate a vedere come giocano a pallone, non dico i vivai di Milan, Inter o Juve, ma le società che giocano a livello regionale. I ragazzini di 10 anni che giocano palla a terra e cambiano modulo con disinvoltura...Namor ha scritto:Zatta ha pienamente ragione quando dice che i bambini di 8-10 anni devono già saper passare il pallone con entrambe le mani.
Oh qua c'è gente che mi dice che per una certa età insegnare il rugby deve essere educazione e non insegnare a giocare!
Si deve fare educazione e non insegnare le skill![]()
Ma te l'educazione falla a chi ha 5 anni, e manco. Le famiglie se no cosa dovrebbero fare?
Loro non vengono "educati", vengono allenati ! Cribbio ()
Però forse stiamo fraintendendo: possiamo anche "fare sul serio" non escludendo nessuno. Cioè perché mai si deve cacciare il bambino o il ragazzo meno dotato o che apprende meno? Sarà là a giocare con gli altri che apprendono "meglio", tanto più che i numeri finali poi certo non ci permettono di fare i ganassa e cacciare uno che a 10 anni non sa passare bene: c'è gente a livelli molto più alti che non sa passare bene e gioca...youngblood ha scritto:Credo che questo tipo di giovanili sia portato avanti dal 90 % delle società italiane...fino a dieci anni ci può stare che il bambino si diverta dai, dall'under 12 si può cominciare a fare sul serio...
Ed il fatto che bambini calciatori di 10 anni si muovano come i grandi mi fa venire i brividi
anche a me... e quel che è peggio è che i genitori li trattno come se solo il rispettivo figlio debba essere il futuro Maradona...youngblood ha scritto:Credo che questo tipo di giovanili sia portato avanti dal 90 % delle società italiane...fino a dieci anni ci può stare che il bambino si diverta dai, dall'under 12 si può cominciare a fare sul serio...
Ed il fatto che bambini calciatori di 10 anni si muovano come i grandi mi fa venire i brividi
PerfettoMad Max ha scritto:anche a me... e quel che è peggio è che i genitori li trattno come se solo il rispettivo figlio debba essere il futuro Maradona...youngblood ha scritto:Credo che questo tipo di giovanili sia portato avanti dal 90 % delle società italiane...fino a dieci anni ci può stare che il bambino si diverta dai, dall'under 12 si può cominciare a fare sul serio...
Ed il fatto che bambini calciatori di 10 anni si muovano come i grandi mi fa venire i brividi
è proprio lì il problema, secondo me dall'under 12 inclusa, si dovrebbe cambiare marcia e far sul serio, ma la FIR dice di no...
Mad Max ha scritto: è proprio lì il problema, secondo me dall'under 12 inclusa, si dovrebbe cambiare marcia e far sul serio rendendo sempre più meritocratica l'accesso alla prima squadra
Stru ha scritto:Mad Max ha scritto: è proprio lì il problema, secondo me dall'under 12 inclusa, si dovrebbe cambiare marcia e far sul serio rendendo sempre più meritocratica l'accesso alla prima squadra
attenzione alla smania di selezionare i migliori in età di sviluppo... capisco il calcio, in cui le capacità tecniche la fanno da padrone, ma nel rugby, in cui le capacità fisiche contano alla pari con le skills si rischia di relegare in seconda squadra futuri buoni/ottimi giocatori per il fatto di essere u po' in ritardo di crescita.. ricordo giocatori già sviluppati che hanno fatto vincere i Topolini alla propria squadra e poi in under 20 sono scomparsi per la crescita dei compagni, e allo stesso modo ricordo che un certo Nicolò Borgato, ala campione d'Italia con il Petrarca due anni fa, per uno/due anni, nelle giovanili, ha smesso perchè era piccolino e giocava poco..
io sposterei l'inizio della selezione all'under 16, e la renderei spinta solo dall'under 20..
ovvio che in questo caso ci si riferisce solo alle squadre che la selezione possono farla, cioè che hanno la possibilità di avere due squadre per categoria..
Esperienza mia personale: quando iniziai ero già grande (al Liceo, penultimo anno, quindi 18 enne): all'epoca qui c'era una squadra in B e nessuno si sognò di dirmi di non essere del livello. Quando ripresi volevo ricominciare dalla squadra dov'ero già stato ai tempi del liceo e mi dissero "vieni all'ora tale nel posto tale". Avevo 29 anni e questi avevano sempre una squadra in B ed una in C. Poi sono andato in una squadra di nuova formazione, più adatta ad uno scarsone come me. Per dire che ovunque io sia andato la mia esperienza è sempre stata totalmente inclusiva: ho visto gente passare per caso davanti ad un allenamento, chiedere cosa si facesse ed essere cooptata seduta stante. Sono arrivati persone che facevano football americano a provare, gente delle più disparate provenienze (albanesi, ucraini ecc.). A me quello che ha sempre affascinato del rugby è anche questo, che ti accoglie a priori. Poi ovvio magari non giochi e fai tribuna o ti alleni e basta ma entri nel gruppo.giangi2 ha scritto:Quoto gli ultimi due interventi. Nessuno (a parte forse il calcio) sport in Italia può permettersi di "fare selezione" o di "lasciare a casa" qualsiasi bambino/ragazzo che voglia fare attività sportiva, e questo anche da un punto di vista etico, tutti devono avere la possibilità di fare sport e di poterlo fare al livello che loro compete. La difficoltà del rugby è che la base di praticanti e il numero di società è ancora troppo piccolo per permettere di avere (a distanze ragionevoli e con costi e disagi di trasferta limitati) tante squadre per fare attività a livello provinciale/regionale/nazionale in base al livello tecnico. Già avere pochi club, che fanno magari (meritoriamente) seconda e terza squadra, nel panorama sportivo italiano è uno "spreco", sarebbe secondo me più produttivo avere 1/2 club in più che diffondono di più il gioco, poi la naturale selezione porterebbe i giocatori a spostarsi su squadre più adatte al proprio livello tecnico o di impegno. Se nell'area di Milano ci sono 15/20 club che fanno rugby, quante sono le società di calcio o di basket? Questa è la differenza fondamentale.