Ad blocker detected: Our website is made possible by displaying online advertisements to our visitors. Please consider supporting us by disabling your ad blocker on our website.
tonione ha scritto: 9 mar 2020, 19:45
infine ma proprio in fine garry, di fronte ad un'emergenza sanitaria così grave che ci colpisce non trovi di meglio che accusare tutti i tuoi compaesani di essere degli evasori?
Non tutti.
Sono statistiche, numeri.
Non si deve stabilire chi ha ragione, i numeri sono lì, elaborati da gente che, suppongo, ne sa più di noi.
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
"...
uscito da qui il primo vaccino anti-Ebola che, nel 2014, per fermare la pandemia dilagante nel Continente africano, ottenne l’autorizzazione alla produzione di un milione di dosi, in un giorno (contro i tempi molto più lunghi delle sperimentazioni ordinarie). Alcuni anni prima, nel 2009 fu lo stesso laboratorio, l’Irbm di Pomezia (al tempo di proprietà dell’americana Merck), a mettere a punto l’«Isentress», un farmaco per la cura dell'Aids, tuttora usato per la terapia di questa malattia tutt’altro che sconfitta.
Oggi, dal centro di ricerca nella cittadina alle porte di Roma, dove lavorano 250 scienziati in laboratori distribuiti su una superficie di 22mila mq sugli 80mila complessivi del Science Park, è subito partita la corsa per questa nuova grande sfida. E i risultati per la realizzazione di un vaccino anti Covid-19 sono incoraggianti: «Stiamo lavorando in partnership con l’istituto Jenner dell’Università di Oxford — spiega Piero Di Lorenzo, amministratore e proprietario della società italiana che ha acquistato Irbm nel 2014 — ed a luglio il vaccino sarà pronto. Inizieremo a sperimentarlo a giugno sui topi e subito dopo sull’uomo».
In gara, su questo fronte, anche la biotech statunitense «Moderna» e molti laboratori israeliani. «È una competizione globale dove vincono tutti — sottolinea Di Lorenzo — perché ognuno avrà i suoi compratori e i suoi canali distributivi. E saremo tutti utili per debellare il virus».
Poi Di Lorenzo entra nel dettaglio dei passaggi tecnici che inducono ottimismo: «È stata determinante la collaborazione con l’Università di Oxford che ha messo a punto il vaccino per la Mers in sperimentazione sull’uomo in Arabia Saudita — precisa l’imprenditore — e ha un’expertise importante sul Coronavirus. Da parte nostra, invece, contano gli studi sugli Adinovirus che hanno portato alla creazione del farmaco anti Ebola. La combinazione di queste due competenze ci sta portando alla realizzazione del vaccino anti Covid 19».
Quando a dicembre i cinesi hanno isolato il virus, l’istituto Jenner ha subito sintetizzato il gene della proteina «spike» (la corona, la parte più cattiva, quella che trasmette il contagio). «Ora, quel gene sintetizzato e depotenziato va inoculato nell’organismo umano per generare gli anticorpi - conclude Di Lorenzo — ma per fare questo serve una sorta di shuttle, un carrello trasportatore all’interno dell’uomo che, come per il nostro farmaco anti Ebola, è rappresentato dall’”adenovirus”, quello di un banale raffreddore, su cui lavoriamo da anni.
Stiamo purificando la molecola e tra una settimana cominceremo a produrre le prime mille dosi. Non è escluso che, se la pandemia si aggravasse, possa essere autorizzato in tempi brevissimi».
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
che chiudano tutto o meno siamo un fronte avanzato. gli altri ci guardano per capire cosa può succedere anche a loro. quando successe in Cina nessuno pensò di prendere quella risposta come punto di riferimento. perchè la Cina è una dittatura. ora che l'epidemia è arrivata in Italia ci guardano per capire cosa potrebbe succedere anche all'interno delle loro nazioni qualora dovesse diffondersi violentemente anche da loro.
Grazie, gliene parlerò.
Vediamo se lo colgo impreparato
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
Però come fa Conte a dire che provvedimenti "entreranno in vigore domattina". Come fanno i cittadini ad essere tutti informati?
Occhio che non ci si può spostare se non con giustificazioni
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
Garry ha scritto: 9 mar 2020, 22:09
Occhio che non ci si può spostare se non con giustificazioni
tipo lavorare? non c'è nulla da fare, bisogna dover essere tutti uguali, guai se gli uni sono verdi e gli altri arancioni, paese orizzontale. e da domani i soliti tutti a casa, non vedono l'ora, duole dirlo, alcuni si divertono pure con questo casino. gli altri lavorano come al solito. i dottori, in italia già una specie di divinità ora sono eroi da marvel.
ps: tonione che delusione quelli che si scoprono patriotici solo nei momenti di strizza. patriotismo tutti i giorni
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni
un altra cosa che mi fa arrabbiare: il ministro della sanità c'è? qualche spiegazione in più invece del one-man-show del brav uomo di Foggia. Negli altri paesi (De, Aut) parlano SOLO i ministri della salute-sanità. il nostro non pervenuto in queste 2 settimane. buuuuu
ultima: di che aiuti all'economia stanno parlando?? non c'è + una lira!
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni