U20 stagione 2022/23

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

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ruttobandito
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Re: U20 stagione 2022/23

Messaggio da ruttobandito »

Bellissima la nostra maglia è già stato detto?
"MANI DI MINCHIA!!!"
Alfonso Catarinicchia
profetacciato
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Re: U20 stagione 2022/23

Messaggio da profetacciato »

tonione ha scritto: 3 feb 2023, 23:22 un mediano di mischia deve avere una grande capacità di passaggio. il doppio movimento è una conseguenza alla mancanza di mani adeguate. alla coordinazione tra corpo e mani. se devi supplire alle mani con la postura, finirai per esserne schiavo.

era da un po' che non sfioravamo la vittoria con la Francia. sebbene alcuni lamentino l'assenza di una misura della forza.
In realtà ci siamo andati vicinissimi anche due anni fa nel torneo svolto interamente in Galles. Perdemmo 11-13 e anche lì ci fregarono i piazzati buttati alle ortiche, in quel caso da tre diversi calciatori (Garbisi jr, Marin, Albanese).
Interessanti le osservazioni sui mediani, grazie.
Condivido in toto quanto dici sul punctum, è mancata lucidità. A un certo punto Odiase ha fatto un pick and go sotto i pali andando a sx mentre a dx c'era un pertugio. Anche il commentatore inglese l'ha indicato in quell'istante. Se l'avesse visto saremmo qui a commentare una vittoria, ma è anche vero che dopo 82 minuti di battaglia la lucidità può mancare
Propongo l'introduzione dell'arbitro di mischia ordinata.
Garry
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Re: U20 stagione 2022/23

Messaggio da Garry »

Per i telecronisti francesi l'uomo del match era Gallorini. D'accordo Odiase, veramente onnipresente ed efficace, ma non è frequente vedere un predominio, una superiorità su tutti gli altri come quella dimostrata dal nostro pilone destro.
Prosegue e migliora la nostra produzione di piloni, pare, perché anche il sinistro ha fatto tirare pesantemente il collo al suo diretto avversario.
A proposito del destro francese, i telecronisti erano in ammirazione dei 133 kg di Gallorini, ma a me il francese non sembrava da meno.
Comunque, ottima partita, va bene, ma è giusto essere incazzati, e anche prendersela con il piazzatore, secondo me. Perché partiamo nel Sei Nazioni chiedendoci se ne vinceremo due o tre, ma se vincevi i ieri potevi pensare anche in grande, alla vittoria nel Torneo.


PS: Gallorini è un 2003 o un 2004?

"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
speartakle
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Re: U20 stagione 2022/23

Messaggio da speartakle »

2004, a me più che i piazzati, preoccupa il gioco. I piazzati fanno incazzare e basta.
Abbiamo avuto il predominio nelle fasi statiche. In ottica di sviluppo manca il gioco
Garry
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Re: U20 stagione 2022/23

Messaggio da Garry »

Insisto sui piazzati perché è la cosa più semplice, perché è basilare.
Per noi, nazionale maggiore compresa, è sempre un partire ad handicap.
Certo che va indagato il gioco dei trequarti, ma se i mediani non ti danno respiro e ti consegnano la palla con l'uomo addosso, l'unica soluzione è l'impatto.
Se un mediano a un metro dalla meta e con il vantaggio tutto quello che riesce ad escogitare è una candela praticamente in area di meta...

Detto questo, ripeto, partire con un handicap di 8 - 10 punti a lungo andare ti demoralizza, e c'entra anche Brunello, perché le alternative le aveva

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Man of the moment
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Re: U20 stagione 2022/23

Messaggio da Man of the moment »

C'è da capire se un predominio in mischia a livello giovanile sia un dato significativo o no.
Mi spiego meglio, seguendo gli sport invernali ascolto varie trasmissioni di approfondimento su Eurosport: i loro esperti dicono che i campionati mondiali giovanili sono quasi inutili, dipendono molto da "a che punto è" un atleta nel suo percorso di crescita. Pensate valga la stessa cosa anche in uno sport di squadra come il rugby?
profetacciato
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Re: U20 stagione 2022/23

Messaggio da profetacciato »

Io sulle scelte di Brunello, allenatore che stimo molto, ho solo da chiedere una cosa: che senso ha portare la panchina 6+2 e poi non impiegare la seconda linea di riserva (Pontarini)? Anche Lavorenti è entrato a 10' dalla fine. Non so, ma mi resta il dubbio se la panchina si sarebbe potuta usare prima e meglio
Propongo l'introduzione dell'arbitro di mischia ordinata.
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Spinoza
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Re: U20 stagione 2022/23

Messaggio da Spinoza »

Comunque visto che nessuno lo ha ancora scritto lo faccio io: grazie Aboud.
Soidog
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Re: U20 stagione 2022/23

Messaggio da Soidog »

Garry ha scritto: 4 feb 2023, 9:48 Insisto sui piazzati perché è la cosa più semplice, perché è basilare.
Per noi, nazionale maggiore compresa, è sempre un partire ad handicap.
Certo che va indagato il gioco dei trequarti, ma se i mediani non ti danno respiro e ti consegnano la palla con l'uomo addosso, l'unica soluzione è l'impatto.
Se un mediano a un metro dalla meta e con il vantaggio tutto quello che riesce ad escogitare è una candela praticamente in area di meta...

Detto questo, ripeto, partire con un handicap di 8 - 10 punti a lungo andare ti demoralizza, e c'entra anche Brunello, perché le alternative le aveva
Quoto su tutta la linea.
La sconfitta di ieri sera ha evidenziato come a questo livello la prestazione gravemente insufficiente di un paio di giocatori possa compromettere il risultato.
L'allenatore francese è intervenuto prontamente, quando ha visto un suo giocatore in evidente difficoltà lo ha sostituito dopo soli trenta minuti.
Il nostro ha aspettato troppo. Evidentemente non voleva demoralizzare gli autori delle controprestazioni, le trasformazioni sbagliate erano ampiamente fattibili e non poteva immaginare si vericassero gli errori in serie
jentu
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Re: U20 stagione 2022/23

Messaggio da jentu »

Spinoza ha scritto: 4 feb 2023, 10:10 Comunque visto che nessuno lo ha ancora scritto lo faccio io: grazie Aboud.
+1
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I fatti degli altri sono solo opinioni, le mie opinioni sono fatti (cit. omen nomen)
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jentu
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Re: U20 stagione 2022/23

Messaggio da jentu »

Garry ha scritto: 4 feb 2023, 9:48 Insisto sui piazzati perché è la cosa più semplice, perché è basilare.
Per noi, nazionale maggiore compresa, è sempre un partire ad handicap.
Certo che va indagato il gioco dei trequarti, ma se i mediani non ti danno respiro e ti consegnano la palla con l'uomo addosso, l'unica soluzione è l'impatto.
Se un mediano a un metro dalla meta e con il vantaggio tutto quello che riesce ad escogitare è una candela praticamente in area di meta...

Detto questo, ripeto, partire con un handicap di 8 - 10 punti a lungo andare ti demoralizza, e c'entra anche Brunello, perché le alternative le aveva
Il gioco al piede, non solo i piazzati, è una delle carenze di base del nostro sistema formativo.
Non voglio dilungarmi e stancare, faccio solo notare che sono pochi gli allenatori nell'attività formativa, che si prendono la briga di spegare quando come e dove si deve calciare, in quale momento tattico è più utile esplorare la profondità e come farlo. Quest'ultima cosa, in un mondo di pallatondari crea confusione perche la forma ovale della palla comporta una scelta nel colpirla non solo in base alla parte del piede da usare, si differenzia anche la porzione di palla da colpire.
Lo stesso nei piazzati, ogni ragazzo ga un suo appeoccio naturale alla palla, tutto sta a saperlo ottimizzare correggendo gli errori e dando un metodo di scelta dell'angolo di rincorsa. Quanti lo fanno nelle giovanili almeno con i piazzatori designati?
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Leinsterugby
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Re: U20 stagione 2022/23

Messaggio da Leinsterugby »

Man of the moment ha scritto: 4 feb 2023, 10:04 C'è da capire se un predominio in mischia a livello giovanile sia un dato significativo o no.
Mi spiego meglio, seguendo gli sport invernali ascolto varie trasmissioni di approfondimento su Eurosport: i loro esperti dicono che i campionati mondiali giovanili sono quasi inutili, dipendono molto da "a che punto è" un atleta nel suo percorso di crescita. Pensate valga la stessa cosa anche in uno sport di squadra come il rugby?
è Corretto quel che dicono su eurosport e vale per molti altri sport, al di la dei fenomeni che si riconoscono subito e per via dei percorsi di crescita e di vita che portano alcuni giocatori a performare meglio magari piu in la nel tempo.
Pero' è altrettanto innegabile che avere un buon bacino di giocatori competitivi a livello giovanile da cui attingere contribuisce poi ad avere piu probabilità di far crescere buoni giocatori anche al livello superiore, dove il processo di sviulppo deve continuare e non rallentare come spesso accade da noi. L'esempio lampante è il ragazzino inglese distrutto da Rizzoli lo scorso anno che un mese fa si è preso il player of the match in champions cup. il miglioramento visto lo scorso anno in nazionale è nipote di buone under20 degli anni passati (a partire da quella di lamaro e fischetti che segnò un passo in avanti rispetto a quelle passate)

chiedo ai moderatori se sia il caso di aprire un 3rd dedicato al 6nazioni under 20 visto che di la si è commentato qualcosa delle altre partite?
Garry
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Re: U20 stagione 2022/23

Messaggio da Garry »

jentu ha scritto: 4 feb 2023, 10:40
Garry ha scritto: 4 feb 2023, 9:48 Insisto sui piazzati perché è la cosa più semplice, perché è basilare.
Per noi, nazionale maggiore compresa, è sempre un partire ad handicap.
Certo che va indagato il gioco dei trequarti, ma se i mediani non ti danno respiro e ti consegnano la palla con l'uomo addosso, l'unica soluzione è l'impatto.
Se un mediano a un metro dalla meta e con il vantaggio tutto quello che riesce ad escogitare è una candela praticamente in area di meta...

Detto questo, ripeto, partire con un handicap di 8 - 10 punti a lungo andare ti demoralizza, e c'entra anche Brunello, perché le alternative le aveva
Il gioco al piede, non solo i piazzati, è una delle carenze di base del nostro sistema formativo.
Non voglio dilungarmi e stancare, faccio solo notare che sono pochi gli allenatori nell'attività formativa, che si prendono la briga di spegare quando come e dove si deve calciare, in quale momento tattico è più utile esplorare la profondità e come farlo. Quest'ultima cosa, in un mondo di pallatondari crea confusione perche la forma ovale della palla comporta una scelta nel colpirla non solo in base alla parte del piede da usare, si differenzia anche la porzione di palla da colpire.
Lo stesso nei piazzati, ogni ragazzo ga un suo appeoccio naturale alla palla, tutto sta a saperlo ottimizzare correggendo gli errori e dando un metodo di scelta dell'angolo di r***. Quanti lo fanno nelle giovanili almeno con i piazzatori designati?
Siamo ancora a questo livello?
Mammamia...

"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
Mr Ian
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Re: U20 stagione 2022/23

Messaggio da Mr Ian »

Al limite dell uso del piede, si deve aggiungere anche il limite del gioco dei trequarti, inteso come sviluppo individuale...angoli di corsa, duelli, ricerca del tenere sempre vivo il pallone.
Tutte cose che purtroppo da noi persistono ad essere scadenti...basta vedere che meta han fatto ieri i gallesi con tre offload per bucare la difesa avversaria..
Su questo per me pesa la mancanza del tag rugby a livello giovanile che dovrebbe essere la porta d ingresso al rugby
VANZANDT
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Re: U20 stagione 2022/23

Messaggio da VANZANDT »

jentu ha scritto: 4 feb 2023, 10:40
Garry ha scritto: 4 feb 2023, 9:48 Insisto sui piazzati perché è la cosa più semplice, perché è basilare.
Per noi, nazionale maggiore compresa, è sempre un partire ad handicap.
Certo che va indagato il gioco dei trequarti, ma se i mediani non ti danno respiro e ti consegnano la palla con l'uomo addosso, l'unica soluzione è l'impatto.
Se un mediano a un metro dalla meta e con il vantaggio tutto quello che riesce ad escogitare è una candela praticamente in area di meta...

Detto questo, ripeto, partire con un handicap di 8 - 10 punti a lungo andare ti demoralizza, e c'entra anche Brunello, perché le alternative le aveva
Il gioco al piede, non solo i piazzati, è una delle carenze di base del nostro sistema formativo.
Non voglio dilungarmi e stancare, faccio solo notare che sono pochi gli allenatori nell'attività formativa, che si prendono la briga di spegare quando come e dove si deve calciare, in quale momento tattico è più utile esplorare la profondità e come farlo. Quest'ultima cosa, in un mondo di pallatondari crea confusione perche la forma ovale della palla comporta una scelta nel colpirla non solo in base alla parte del piede da usare, si differenzia anche la porzione di palla da colpire.
Lo stesso nei piazzati, ogni ragazzo ga un suo appeoccio naturale alla palla, tutto sta a saperlo ottimizzare correggendo gli errori e dando un metodo di scelta dell'angolo di r***. Quanti lo fanno nelle giovanili almeno con i piazzatori designati?
sono lacune croniche possibile che nessuno, a livello formativo, ponga rimedio....
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