Film sul Rugby, film del Rugby

Il Rugby attraverso foto, video, libri, riviste, siti, etc etc, professionali ed amatoriali

Moderatore: Emy77

alessandroviola
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Iscritto il: 24 gen 2003, 0:00

Messaggio da alessandroviola »

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 26-02-2004 alle ore 14:57, yeti wrote:
<BR>Se ti educhi alla fatica fine a sé stessa, allora quanto ti sarà più facile affrontare la stessa fatica, o una fatica simile in compagnia e per qualcuno!
<BR>
<BR>...
<BR>
<BR>
<BR>E\' un allenamento solo ed esclusivamente mentale: coercizione della tua persona, disciplina, volontà ferrea.
<BR>
<BR>
<BR>...
<BR>
<BR>
<BR>L\'allenamento solitario è fondamentale: vai alla radice, al cuore. Temprarsi nello spirito e nel corpo, concentrarsi lungamente....sono azioni solitarie, da asceta.
<BR>
<BR>...
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>la mia impressione è che i passaggi fondamentali siano tre (non è detto che non possano essere contemporanei oppure già \"dono\" naturale per qualcuno...): fisico, mentale, \"di squadra\".
<BR>Per qualche motivo, sembra che l\'aspetto più difficile da esaminare (sicuramente per me, e probabilmente anche per altri, almeno nell\'ambito di questo forum) sia quello \"di squadra\"
Eck
Messaggi: 102
Iscritto il: 2 ott 2003, 0:00

Messaggio da Eck »

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 26-02-2004 alle ore 11:19, yeti wrote:
<BR>Caro Eck, non mi occupo di sostanza e valori da ormai tanto tempo. Sono stato nauseato quando ero più \"giovane\" dai valori propinatami attraverso compressine-slogan di nessun sapore e gusto. Per questo quando intuisco la presenza della parola \"valori\" mi si rizzano un po\' i peli. Il timore è di riconsegnare il tutto alla retorica preconfezionata. Odio il simbolismo perchè il simbolo finisce per essere fine a sé stesso..................
<BR>G.
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>L’uomo, sia per curiosità, che per intima esigenza del suo essere, non può rimanere tranquillamente indifferente di fronte a qualcosa che riguarda tanto da vicino la sua vita.
<BR>
<BR>Dato che noi siamo rimasti fedeli alle vecchie e vuote idee, dobbiamo prima di tutto sapere che siamo prigionieri di queste forze, se vogliamo in seguito escogitare una via di scampo.
<BR>
<BR>L’originalità è qualcosa che è facilmente esagerata, specialmente dagli autori che giudicano le loro opere : in questo mio lavoro ci sono poche idee, che non siano già venute in mente ad altri scrittori.
<BR>
<BR>Ma come dici tu Yeti è il come queste idee vengono narrate, il metodo.
<BR>Tuttavia, credimi il cosa non è superficiale appendice.
<BR>
<BR>Questi sono tempi in cui studiosi di tutte le discipline si occupano soltanto di ciò che gli fa comodo.
<BR>
<BR>La mentalità convenzionale non è prerogativa di uno specifico gruppo, si sviluppa anche secondo tutti i gradi della sofisticazione. Si attribuisce anche una notevole importanza all’espediente di dare una nuova forma a vecchie “verità”. Coloro che hanno gettato una sfida alle convenzioni non sono riusciti a dominarne le conseguenze, inoltre la mentalità convenzionale fa, di una vigorosa difesa dell’originalità, un sostituto dell’originalità stessa.
<BR>
<BR>Gli studiosi si radunano in dotte assemblee per ascoltare in eleganti formulazioni cose che hanno già ascoltato in precedenza, lo scopo non è il trasmettere il sapere, ma di beatificare i dotti e la loro erudizione.
<BR>
<BR>Ma tutto ciò è contraddetto da altri sistemi di pensiero, dall’evidenza stessa dei fatti.
<BR>
<BR>
<BR>
yeti
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Iscritto il: 1 apr 2003, 0:00
Località: Saarbruecken (Germania)

Messaggio da yeti »

>>La mentalità convenzionale non è prerogativa di uno specifico gruppo, si sviluppa anche secondo tutti i gradi della sofisticazione. Si attribuisce anche una notevole importanza all’espediente di dare una nuova forma a vecchie “verità”. Coloro che hanno gettato una sfida alle convenzioni non sono riusciti a dominarne le conseguenze, inoltre la mentalità convenzionale fa, di una vigorosa difesa dell’originalità, un sostituto dell’originalità stessa<<
<BR>
<BR>
<BR>Non ho capito: per te è positivo o no il fatto di dare una nuova forma a vecchie verità?
<BR>Georges Mounin diceva che la prima cosa che molti studiosi fanno per dimostrare di aver scoperto qualcosa è cambiare il nome ad una cosa che tutti già conoscono benissimo.
<BR>Però, d\'altro canto, siamo d\'accordo che il più delle volte si tratta di \"travestire\" cose già dette e ridette. Dov\'è la differenza tra l\'amore cantato da Petrarca e quello cantato da Gozzano ne \"La signorina Felicita\"? Sempre amore è. Lo troviamo anche nelle canzoni di Toto Cutugno.
<BR>Dov\'è l\'originalità? Nei modi o nelle idee? La sostanzialità è un modo di intervenire sul reale, su tutto il reale, o è solo una parte del reale? E\' un COSA, o un COME? O tutte e due?
<BR>Parli poi di evidenza dei fatti. Un vecchio tarlo mi torna a visitare. Notti passate a meditare su alcuni passi delle lettere di Saussure (donne zero in quel periodo, la mole della produzione filosofica di una cultura dipende dall\'astinenza sessuale dei suoi \"membri\"). La tentazione di dilungarmi è forte. Resisto e ti spedirò un attachfile sul tuo indirizzo-mail. Ti pongo una domanda. Il ragno è \"carnivoro\"? Rispondi sulla base dell\'evidenza dei fatti.
<BR>Ho una bella storiella a proposito, una mia dilettantesca esperienza zoologica. Riguarda l\'evidenza dei fatti e...la creazione di un\'evidenza dei fatti.
<BR>
<BR>G.
<BR>
yeti
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Località: Saarbruecken (Germania)

Messaggio da yeti »

Sto cercando l\'anello di congiunzione tra il livello individuale e il livello di squadra. Ho pensato ai decatleti. Alla fine delle due giornate di gara, fianco a fianco per ore e ore, dopo la grande fatica dei 1500 metri, c\'è un abbraccio generale, primi e ultimi, le sfilate insieme, tutti quanti davanti al pubblico che applaude. E l\'unica specialità dell\'atletica dove accade questo. Mi sembra molto simile ad uno spirito di squadra senza una squadra.
<BR>Forse, Alessandro, facciamo fatica a capire lo spirito di squadra perché pensiamo di trovarlo in una squadra. E se non lo trovi tu, figurati io. Ma se penso ai decatleti, la cosa mi diventa più accessibile. Proprio perché c\'è lo spirito, ma non la squadra.
<BR>
<BR>G.
Eleonora
Messaggi: 22
Iscritto il: 12 gen 2004, 0:00

Messaggio da Eleonora »

Si può parlare razionalmente dei sentimenti e delle emozioni, della musica e delle arti, delle questioni etiche....
<BR>Si può anche, al contrario, parlare in modo affettivo di argomenti scientifici, delle meraviglie della natura, dell\'immensità dello spazio, dell\'evoluzione dell\'universo a partire dall\'esplosione primordiale....
<BR>
<BR>quel che conta è però l\'azione, l\'azione interiore ed esteriore,
<BR>(l\'azione nella non azione e la non azione nell\'azione, nello Zen) e questo è fondamentale in quello che stiamo trattando..
<BR>l\'agire
<BR>la trasformazione,
<BR>la meta,
<BR>il percorso,
<BR>la squadra,
<BR>l\'espressione
<BR>la comunicazione
<BR>il gruppo
<BR>l\'intesa e
<BR>l\'impresa.
<BR>
<BR>Questo io vedo nel lavoro di Eck fino a questo punto e mi pare che abbai un gran significato per un attore, ma altrettanto rilevante per un rugbista e il gioco del rugby.
<BR>
<BR>Mi pare che in Italia si stia cercando un grande salto di qualità non solo nel gioco, ma anche nella mentalità.
<BR>
<BR>Questi non sono argomenti astratti, ma pietre essenziali delle fondamenta di un nuovo linguaggio, un nuovo stile nel gioco:
<BR>creativo
<BR>
Petolo
Messaggi: 2538
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Località: Palmerston North, Manawatu, Nuova Zelanda

Messaggio da Petolo »

yeti, e le staffette?
...non potendo avere la botte piena e la moglie ubriaca, si ubriaco' e riempi' la moglie di botte.
...il paese e' piccolo e la gente morde.
...noi perso la partita? mettiamola cosi': noi siamo arrivati secondi, loro solo penultimi.
yeti
Messaggi: 4197
Iscritto il: 1 apr 2003, 0:00
Località: Saarbruecken (Germania)

Messaggio da yeti »

Le staffette hanno un certo significato. Soprattutto la 4x400. Ne ricordo una di cui ho già parlato tempo fa. Era un \"regalo\" ad un amico. Ci penserò.
<BR>
<BR>G.
Eck
Messaggi: 102
Iscritto il: 2 ott 2003, 0:00

Messaggio da Eck »

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 26-02-2004 alle ore 17:37, Eleonora wrote:
<BR>Si può parlare razionalmente dei sentimenti e delle emozioni, della musica e delle arti, delle questioni etiche....
<BR>Si può anche, al contrario, parlare in modo affettivo di argomenti scientifici, delle meraviglie della natura, dell\'immensità dello spazio, dell\'evoluzione dell\'universo a partire dall\'esplosione primordiale....
<BR>
<BR>quel che conta è però l\'azione, l\'azione interiore ed esteriore,
<BR>(l\'azione nella non azione e la non azione nell\'azione, nello Zen) e questo è fondamentale in quello che stiamo trattando..
<BR>l\'agire
<BR>la trasformazione,
<BR>la meta,
<BR>il percorso,
<BR>la squadra,
<BR>l\'espressione
<BR>la comunicazione
<BR>il gruppo
<BR>l\'intesa e
<BR>l\'impresa.
<BR>
<BR>Questo io vedo nel lavoro di Eck fino a questo punto e mi pare che abbai un gran significato per un attore, ma altrettanto rilevante per un rugbista e il gioco del rugby.
<BR>
<BR>Mi pare che in Italia si stia cercando un grande salto di qualità non solo nel gioco, ma anche nella mentalità.
<BR>
<BR>Questi non sono argomenti astratti, ma pietre essenziali delle fondamenta di un nuovo linguaggio, un nuovo stile nel gioco:
<BR>creativo
<BR>
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>si tratta appunto di inquadrare una prospettiva e passare all\'azione. Non un lavoro da critici, ma da attori
Eck
Messaggi: 102
Iscritto il: 2 ott 2003, 0:00

Messaggio da Eck »

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 25-02-2004 alle ore 07:10, pamagri wrote:
<BR>
<BR>Se Ti va di prendere contatto con uno strano mondo, comunque, sei sempre il ben accetto (come tutti) in quel di Noceto dove il 3 e 4 aprile prossimi (Te lo colloco meglio: week end prima di Pasqua) c\'è il ns. megatorneo giovanile, con 160 inglesi compresi...
<BR>C\'è una bella panoramica: dalle squadre più organizzate e titolate (Benetton, inglesi, ecc...) ai piccoli club più \"dilettantistici\", dagli allenatori delle varie selezioni nazionali alle mamme e ai papà a bordo campo, dalla birra al malvasia e dalle salamelle alla griglia alla spalla cotta! Per di più da dieci anni, tanti ne ha il torneo, c\'è sempre stato il sole!.....
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>Sandro, grazie per l\'invito, spero di poterci venire
alessandroviola
Messaggi: 677
Iscritto il: 24 gen 2003, 0:00

Messaggio da alessandroviola »

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 26-02-2004 alle ore 16:11, yeti wrote:
<BR>Sto cercando l\'anello di congiunzione tra il livello individuale e il livello di squadra. Ho pensato ai decatleti. Alla fine delle due giornate di gara, fianco a fianco per ore e ore, dopo la grande fatica dei 1500 metri, c\'è un abbraccio generale, primi e ultimi, le sfilate insieme, tutti quanti davanti al pubblico che applaude. E l\'unica specialità dell\'atletica dove accade questo. Mi sembra molto simile ad uno spirito di squadra senza una squadra.
<BR>Forse, Alessandro, facciamo fatica a capire lo spirito di squadra perché pensiamo di trovarlo in una squadra. E se non lo trovi tu, figurati io. Ma se penso ai decatleti, la cosa mi diventa più accessibile. Proprio perché c\'è lo spirito, ma non la squadra.
<BR>
<BR>G.
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>
<BR>nooo... trovarlo è facilissimo: non serve neanche guardare negli occhi i propri compagni di squadra per capire che c\'è! è spiegarlo che mi riesce proprio difficile, è una cosa che va talmente ad un livello profondo di sentimenti!...
<BR>
<BR>tu sai che puoi ad occhi chiusi rischiare il collo per i compagni e che gli altri ad occhi chiusi lo faranno per te, è quasi entrare a far parte di uno stesso organismo in cui tutti cercano di usare al loro meglio i propri talenti, ma in modo ordinato e coordinato per il fine, che non è un fine comune in quanto tutti vi aderiscono volontariamente ogni volta, ma che ormai è il fine della squadra, condiviso ad un livello profondo ed istintivo...
<BR>
<BR>per gli uomini il gregariato è una cosa abbastanza naturale, e forse deriva da millenni e millenni di guerre, e il rugby può essere visto come un \"gioco di guerra\" (quel tipo di giochi che, durante le olimpiadi della Grecia classica, facevano fermare le guerre vere con le tregue olimpiche), ma credo che sia davvero troppo semplicistico fermarsi a questo livello...
alessandroviola
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Iscritto il: 24 gen 2003, 0:00

Messaggio da alessandroviola »

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 27-02-2004 alle ore 10:25, alessandroviola wrote:
<BR>... è quasi entrare a far parte di uno stesso organismo in cui tutti cercano di usare al loro meglio i propri talenti, ma in modo ordinato e coordinato per il fine, che non è un fine comune in quanto tutti vi aderiscono volontariamente ogni volta, ma che ormai è il fine della squadra, condiviso ad un livello profondo ed istintivo...
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>è terribile, continuo ad autocitarmi! devo andare al più presto a farmi vedere...
<BR>è che mi sembra che queste frasi possano anche adattarsi a certe compagnie teatrali particolarmente affiatate (e in scena queste cose si percepiscono)... tanto per tornare al discorso dell\'attore di cui sopra...
pam
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Messaggio da pam »

Scusa Eck, ma se parliamo di divenire...cosa mi dici del kaizen (si scrive così) o filosofia del miglioramento costante?
<BR>Vado fuori strada?
<BR>pam
RADICITUS NUX VICTORIA CONSTANTER.
Eck
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Iscritto il: 2 ott 2003, 0:00

Messaggio da Eck »

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 01-03-2004 alle ore 17:25, pamagri wrote:
<BR>Scusa Eck, ma se parliamo di divenire...cosa mi dici del kaizen (si scrive così) o filosofia del miglioramento costante?
<BR>Vado fuori strada?
<BR>pam
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>Suppongo tu parli del Ky\'Zen o Kaizen nella sua forma aziendale.
<BR>Non penso che siamo completamente fuori strada. Anche se, non voglio sembrare presuntuoso, con il mio gruppo siamo andati molto più avanti con lo strumento di WealthCenter.
<BR>E\' un lavoro profondo sulla centratura e l\'equilibrio della persona, senza il quale il costante miglioramento può risultare solo un\'approccio orientale all\'efficientismo occidentale (anglosassone).
<BR>Bisogna essere per agire, altrimenti ci si agita e basta, è necessario un nuovo paradigma per coniugare la sfida del nuovo orizzonte, questa è l\'essenza del mio lavoro, ed è questo che intendo portare come elemento nl film del rugby.
<BR>Ti dirò di più, ho intenzione di creare un campus per il rugby per mettere a disposizione queste tecniche (i.e, WealthCenter) per contribuire ad un grande salto di qualità e di menatlità.
<BR>
<BR>Ora sono pronto alle ire e alle polemiche, dello stile italiano odierno, verso atteggiamenti assertivi, ai quali non intendo tuttavia rinunciare.
<BR>
<BR>a presto,
pam
Messaggi: 1716
Iscritto il: 6 mag 2003, 0:00

Messaggio da pam »

Spero di non deluderTi, ma....sono d\'accordo!
<BR>Mi fa solo un pò paura il contenuto, cioè che la \"tecnica\" non diventi un fine, ma resti un mezzo...che l\'importante rimanga ciò che ci metto dentro e non come...Se credo di aver capito un pò di più sul modo, ho ancora molta nebbia sul cosa...(dici che mi devo rileggere i circa 150 messaggi delle pagine precedenti?)
<BR>buona giornata
<BR>pam
RADICITUS NUX VICTORIA CONSTANTER.
Eck
Messaggi: 102
Iscritto il: 2 ott 2003, 0:00

Messaggio da Eck »

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 02-03-2004 alle ore 12:30, pamagri wrote:
<BR>Spero di non deluderTi, ma....sono d\'accordo!
<BR>Mi fa solo un pò paura il contenuto, cioè che la \"tecnica\" non diventi un fine, ma resti un mezzo...che l\'importante rimanga ciò che ci metto dentro e non come...Se credo di aver capito un pò di più sul modo, ho ancora molta nebbia sul cosa...(dici che mi devo rileggere i circa 150 messaggi delle pagine precedenti?)
<BR>buona giornata
<BR>pam
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>No, non mi deludi affatto, anzi...
<BR>
<BR>non capisco perchè la tecnica possa diventare un fine, questo può succedere a chi dispone solo di quella, allora concordo, è molto pericoloso.
<BR>
<BR>D\'altra parte ho parlato più di metodo che di tecnica, il metodo serve a dar ordine alle idee alle visione e alla passione, non a mitigarli o mistificarli, le tecniche eventualmente sono uno strumento, infatti funzionano solo in relazione al contesto in cui sono utilizzate.
<BR>
<BR> L\'azione scaturisce da un moto dell\'anima non dal training, credo tuttavia che in assenza di consapevolezza siano necessarie regole e disciplina, pur restando la prima (la consapevolezza) l\'obiettivo.
<BR>
<BR> Ma citando l\'amico Yeti vorrei dire:
<BR>
<BR>\"Ho come l\'impressione che io e te, Eck,( e Sandro ndr) partiamo da due presupposti diametralmente opposti: tu ricerchi la sostanza per risalire ad una forma, io studio la forma per ritrovarvi pian piano la sostanza. Oppure stiamo girando intorno alla stessa colonna e non ce ne stiamo rendendo conto?\"
<BR>
<BR>Per quanto riguarda i messaggi, sono più di 150. Penso che valga la pena leggerli, sono pieni di spunti e di idee meravigliose, infatti contando sull\'indomito coraggio e collaborazione vorrei chiedere a Yeti di aiutarmi a tirarne fuori un libro.
<BR>Sono sicuro che possa essere una sana follia.
<BR>
<BR>
<BR>
<BR>
<BR>
Rispondi