In funzione al Progetto Statura e al futuro...

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Bah, come direbbe Fantozzi...'Il Progetto statura è una cagata pazzesca!!!!'...ma facciamo i seri....

allora gragan, williams (il gallese), stinger etc...che dovrebbero fare!?...e Mealamu?! (il poveretto non arriva si è no a 1.80). mah....

Invece di selezionare chi gioce il miglior rugby e poi migliorarlo ulteriolmente in accademia...e poi se selezionani i milgiori devono almeno pensare anche ai ricambi (cioè avere almeno 5 seconde linee più o meno allo stesso livello e così via...)

Bah, vedremo i frutti. Ma certo che questa discriminante dell'altezza e del fisico suona strana...anche ai miei amici Australiani.

[Shye]

Sì, ma guardate che il progetto (che sembra una cagata anche a me, per carità) riguarda solo seconde e terze linee..

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Thanks!!! mi hai chiarito le idee. Ma io continuo a pensare che sia una cagata pazzesca. Si sà che le seconde linee devono avere certe caratteristiche. Per le terze si potrebbe anche disucutere. Magari qui in Oz se volessero applicare il progetto altezza Phil Waugh (1.75 cm) e forse ache Smith (1.80 cm) non sarebbero nemmeno considerati, visto che ahnno altre terze molto più fisiche e molto più alte. Perchè non fare invece un progetto 'qualità' , vediamo chi è capace di gioacare a certi livelli e poi da lì li miglioriamo...ah, dimenticavo che per questo c'è l'accademia.....allora sto progetto altezza a che serve!?...buttare i soldi!?...

[Chuba]

non capisco perchè gli allevano solo perchè son grossi anche se non sanno giocare, mica ci devon fare delle bistecche...

A giocare (forse) puoi insegnargli. A essere alti 2 metri no.

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mmm, ma come puoi insegnare a uno mediocre a giocare a certi livelli!?!?!?... o hai certe capacità o nessuno ti può venire ad insegnare come giocare a certi livelli, ma se a 17/18 anni non hai delle caratteristiche tecniche chi ca..o ti deve insegnare a giocare?! mi vorreste dire che se a quell'eta sei un giocatore mediocre poi ti possono sempre insegnare?!?!!?!?
mah...

vedi in Australia, NZ, etc...i giocatori selezionati sono i migliori e non i più alti ( a volte coincidono e per alcuni è fonsmentale per carità). Scusami ma sei hai due scelte, diciamo un ragazzo bravo ma che ha la sfortuna di essere 1.85 e uno mediocre e 2m che fai consideri come seconda linea il mediocre?!....ma allora in certi ruoli anzichè avere gente con le palle e con una buona tecnica che facciamo !?...schieriamo die sacchi di patate che si è nò sanno passare il pallone?!

[Gamester]

Rinfrescatina per completezza di informazione...

Roma – La Federazione Italiana Rugby, in collaborazione con le Facoltà di Scienze Motorie delle Università di Bologna e L’Aquila, ha avviato un progetto denominato “Progetto Statura”, il cui obiettivo è quello di individuare, valutare e formare i futuri giocatori di seconda e terza linea.

Il progetto coinvolgerà i ragazzi nati nel 1989, 1990 e 1991, ed eccezionalmente 1992, che supereranno determinati test d’ingresso.

Gli atleti selezionati verranno seguiti per tre anni sul piano dell’evoluzione morfologica, muscolare e metabolica da uno staff formato da membri delle Facoltà (dipartimento di valutazione motoria ed antropologica) e della Federazione.

Giiovedì 19 gennaio, alle ore 10.30, è in programma presso la Sede Federale dello Stadio Olimpico di Roma la prima riunione dello staff congiunto, volta alla definizione finale del progetto. Saranno presenti Zeno Zanandrea, vice-Presidente FIR e Responsabile del Settore Nazionale Giovanile, il Consigliere Federale Vincenzo De Masi Responsabile dei rapporti con le Università, ed i docenti universitari Franco Merni (Dipartimento Valutazione Funzionale Università di Bologna), Renato Manno (Dipartimento di Valutazione Funzionale Universitù de L’Aquila) e Marco Valenti (Dipartimento Statistico Università de L’Aquila).

Lo staff tecnico federale sarà formato invece dal Prof. Luigi Donatiello, Coordinatore delle Nazionali Giovanili, dal Responsabile del Centro Studi FIR Prof. Franco Ascione, dal Prof. Ivo Mazzucchelli (Responsabile Nutrizione Squadre Nazionali) e dal Prof. Pascal Valentini, Responsabile della Preparazione Fisica e fitness trainer della Nazionale Maggiore.

Il Progetto Statura è diretto dal Prof. Pino Lusi, Coordinatore Tecnico Federale, con la collaborazione del Prof. Giampiero Granatelli dell’Università di Tor Vergata.

Il progetto dettagliato è disponibile su www.federugby.it nella sezione “Modulistica Federale”.

[Gamester]

Roma – E’ partito ufficialmente oggi a Roma il progetto “Statura”, un’operazione destinata alla formazione ad alto livello di seconde e terze linee, ruoli specialistici del Rugby per i quali è richiesta una statura elevata. Sono già stati identificati oltre 100 giovani fra i 14 ed i 16 anni alti più di 1,85 su cui impostare il lavoro di formazione triennale.

Il progetto è stato definito in ogni particolare stamani nel corso di una riunione tecnico scientifica, introdotta dal Direttore Sportivo della Fir Fabrizio Gaetaniello, alla quale hanno preso parte da una lato le autorità scientifiche universitarie rappresentate dai docenti universitari Franco Merni (Dipartimento Valutazione Funzionale Università di Bologna), Renato Manno (Dipartimento di Valutazione Funzionale Università de L’Aquila) e Marco Valenti (Dipartimento Statistico Università de L’Aquila), dall’altro lo staff tecnico federale formato dal Prof. Luigi Donatiello, Coordinatore delle Nazionali Giovanili, dal Prof. Ivo Mazzucchelli (Responsabile Nutrizione Squadre Nazionali) e dal Prof. Pascal Valentini, Responsabile della Preparazione Fisica e fitness trainer della Nazionale Maggiore. A coordinare i lavori il Consigliere Federale Vincenzo De Masi, responsabile dei rapporti con le Università.
Il Progetto Statura è diretto dal Prof. Pino Lusi, Coordinatore Tecnico Federale, con la collaborazione del Prof. Giampiero Granatelli dell’Università di Tor Vergata.

Gli atleti selezionati verranno seguiti per tre anni sul piano dell’evoluzione morfologica, muscolare e metabolica da uno staff formato da membri delle Facoltà (dipartimento di valutazione motoria ed antropologica) e della Federazione. L’elenco dei 100 elementi forniti dei giusti requisiti è stato fornito dai tecnici provinciali e regionali della FIR. Il gruppo di lavoro al progetto farà un ulteriore selezione di 70 ragazzi che saranno sottoposti a test particolari. Si tratta delle prove messe a punto dal preparatore atletico azzurro Pascal Valentini con il supporto scientifico del Dipartimento Valutazione Funzionale dell’Università di Bologna.

L’esito di questi test scremeranno ulteriormente il gruppo dei giovani a 30/35 elementi. A tutti questi giovani (classi ’89-’90-’91) verrà consigliato un programma di allenamento progressivo da effettuarsi in collaborazione con i tecnici delle relative società. Ogni 3-4 mesi i ragazzi verranno di nuovo testati per verificare il lavoro svolto. Nel contempo i ragazzi saranno seguiti a livello motivazionale, nutrizionale ed attraverso contatti con le rispettive famiglie e club.
Il progetto terminerà quando i ragazzi avranno raggiunto i 17-19 anni. Coloro che fossero rimasti fuori dal progetto perché non superati i test o perché non selezionati in partenza potranno inserirsi nel progetto per il triennio successivo. Tutta l’attività allenante ed i test saranno monitorati scientificamente a livello universitario.

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ma allora l'accademia a che serve!?...ecco come si buttano soldi inutilemente

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ho già letto l'articolo.......ecco come buttare soldi inutilemente

[diddi]

Non sono d'accordo sull'inutilità.
Questo progetto serve a prendere degli "spilungoni" (fisionomia ancora rara in Italia), sottrarli alle grinfie del basket e della pallavolo e formarli come rugbysti, giocatori di seconda/terza linea.
L'Accademia serve a prendere rugbysti promettenti e formarli come giocatori di livello (inter)nazionale.
Creando un nucleo di qualche decina di giovani dai requisiti fisici idonei e dalla formazione rugbystica curata, si amplierà la scelta futura e si imporrà un nuovo standard valido anche per coloro che, per un motivo o per l'altro, non saranno inclusi nel progetto.
Infine: un giocatore alto 185cm NON PUO' fare la seconda ad alti livelli, per quanto tecnico sia.

[pier12345]

Gli atleti selezionati verranno seguiti per tre anni sul piano dell’evoluzione morfologica, muscolare e metabolica da uno staff formato da membri delle Facoltà (dipartimento di valutazione motoria ed antropologica) e della Federazione

MA QUESTO NON E IL LAVORO DEGLI GENITORI???

MA che CAZZATE!

ALLORA LA FIR DICE " se non arrivi ad almeno 1.85m , non puoi giocare con noi nel terza linea"???

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beh, questo dipende. Però se devo sottrarre 'spilungoni' da altri sport ma che si è no saranno capaci di giocare a rugby ad altissimi livelli allora a che serve sto progetto statura!?...io ancora nn ne capisco l'utilità..forse e che dopo questa esperienza Australiana riesco a capire il merito che hanno le accademie, e come i giocatori sono considerati in ordine di passare a giocare ad un certo livello...ma sto progetto statura...mah, continupo a pensare che i soldi protrebbero essere spesi per cose più serie..

[TommyHowlett]

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vedi in Australia, NZ, etc...i giocatori selezionati sono i migliori e non i più alti ( a volte coincidono e per alcuni è fonsmentale per carità). Scusami ma sei hai due scelte, diciamo un ragazzo bravo ma che ha la sfortuna di essere 1.85 e uno mediocre e 2m che fai consideri come seconda linea il mediocre?!....ma allora in certi ruoli anzichè avere gente con le palle e con una buona tecnica che facciamo !?...schieriamo die sacchi di patate che si è nò sanno passare il pallone?!

In anni che seguo il rugby non ho mai visto seconde linee neozelandesi o australiane più basse di 1.96-1.97. Anni fa, dopo una sconfitta piuttosto netta in Inghilterra (se perdessimo oggi con quel punteggio, all'incirca 53-30, sarebbe un'onorevole sconfitta) ci dissero che mettere in campo terze linee di 1.85 di media è quantomeno da minorati mentali.
Ben venga il progetto statura.

[Gamester]

Tralasciando le opinioni personali sui metodi utilizzati dalla FIR...I ragazzi nati nel '91 hanno 15 anni...Alti 1,85 mt hanno statisticamente e logicamente possibilità di arrivare tranquillamente a 2 mt con la fine dello sviluppo...1,85 mt sono fisicamente delle belle terze linee di sicuro...

L'evoluzione muscolare di un atleta non può seguirla un genitore...Se tutte le belle parole spese e i nomi messi in campo si traducono in realtà (professori universitari, studi, programmi precisi,preparatori di livello) penso che anche solo statisticamente parlando si ottenga qualcosa...

Il problema della maggior parte dei cosiddetti ragazzoni e che la scuola non li educa fisicamente e quindi risultano essere scoordinati nei movimenti elementari che servono per qualsiasi sport (anche basket)...Se prima di insegnarli a giocare a rugby gli insegni a correre e a muoversi è più probabile che poi siano più coordinati anche in movimenti più complessi dello sport specifico (esempio passaggio)...

Personalmente credo che i risultati migliori si otterranno con gli atleti anagraficamente più piccoli...

Ne prendi 100...Se lasciamo perdere la mafia e ipotizziamo che la selezione si basi esclusivamente su meriti sportivi e psicofisici, i primi 70 saranno un buon campione...Se dopo schede di preparazione personalizzate, diete e programmi i test vengono passati da 50 saranno i migliori, quindi un campione ancora più di qualità...

Se alla fine si deciderà di lavorare su 30 ragazzi saranno penso i migliori e con più probabilità scientifiche di diventare delle buone macchine da rugby...Su 30, secondo voi, non si riescono a tirar fuori 4-5 giocatori di livello?2-3? Secondo me si, e i primi 10 cmq saranno dei buoni giocatori nel ruolo...

Io la vedo come una prova...Se ci pensate la seconda linea moderna è cmq l'unico ruolo in cui le caratteristiche fisiche contano ancora...Ed è dunque l'unico ruolo in cui è possibile dare standard fisici per fare una prima selezione del campione da utilizzare...
A 15 anni una pezza di 1,85 metri che cmq gioca a rugby (il progetto se non ricordo male prevede una "ricompensa" per le società di qualsiasi livello che propongono giovani idonei, pertanto si parla di tesserati FIR e non di rubare giovani chissà dove) ha già l'idea di questo sport e sicuramente "domina" per le sue dimensioni...Aiutare questi patrimoni a diventare sportivi a tutti gli effetti non è sbagliato...

Ripeto, se il progetto va come è stato pensato, altrimenti si è persa un'altra buona occasione...Non guardiamo sempre gli altri...Le accademie hanno portato successo in Inghilterra ad esempio...Noi siamo l'Italia e non siamo uguali, possiamo fare altro...

E' un progetto molto più gestibile di un'accademia dove i ragazzi stanno nei loro paesi, con le loro famiglie e con le loro squadre...Subiscono controlli periodici e sviluppano già la capacità di lavorare da soli per migliorare mantendo cmq il cordone ombelicale che li lega alla famiglia...

Quanti giovani hanno la mentalità che hanno i giovani francesi, inglesi ecc di lasciare la famiglia per la cosiddetta accademia?!? Quanti avranno detto di no all'accademia per non lasciare la loro realtà quotidiana ma che magari con un progetto più soft come il progetto statura sarebbero rientrati (qua si parte da 100, la siamo già a 30)....Sono 2 strade diverse, con i pro e i contro, ma come "prova generale" per progetti futuri non la butterei del tutto...

[Flor]

Si, anche io sono andata a rivedere la foto. Mi aggiungo alla lista delle volpi!
Eppoi quello dietro ha anche uno sguardo molto piu' profondo e sensuale.