Avanti così allora evviva il magna magna con il beneplacito di tutto l'arco costituzionale (come così è d'altronde)razzo ha scritto:Mi dispiace; NOT GOOD ENOUGH ! troppo facile sparare sulla Croce Rossa.
Paolone non ha mai risposto, purtroppo, ai troppi attacchi ricevuti sui vari thread.
Io che lo conosco lo voglio difendere perche'posso dire che proprio lui, a differenza di tanti altri a Catania, e' quello che si fa in quattro tutto l'anno per tenere in piedi la baracca ( ovvero trovare i soldi per finanziare la squadra ) e TROPPO spesso CON I SUOI SOLDI. Non bastano quattro righe velenose per rovinargli la reputazione che gode fra i dirigenti delle altre società.( anche questo lo vedo sui campi di gioco quando vado a vedere le partite ).
I commenti di chi pensa o allude che si mette i soldi in tasca sono superficiali e privi di senso. Insensati perche' se davvero avesse preso i soldi il Catania non sarebbe li' dove e' riuscito a mantenerlo con estrema fatica in tutti questi anni ed i soldi se li godrebbe, se non altro per curarsi la salute.
E' realta' che il Catania spende molti piu' soldi delle altre societa'per i trasporti, obbligatoriamente aerei.
p.s.dimenticavo , sono di idee politiche opposte a quelle di Benito ).
Forza Benito e soprattutto forza Amatori
Catania : arrivano 500.000 euro dalla regione
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ah...
din don...
ma cuffaro non è un caro amico di paolone? e costui credo viva di privata gloria con l'amatori catania....?
facciamo due semplici conti su ragazzi.... non facciamo come le 3 scimiette!
e poi....
quando finanzi un privato non hai mai un rendiconto sull'investimento. il privato li gestisce come meglio crede. se i soldi li finanzi a un'organizzazione regionale, o comitato che sia...beh....un bilancio sull'investimento di solito la regione llo chiede!
mizzica......
din don...
ma cuffaro non è un caro amico di paolone? e costui credo viva di privata gloria con l'amatori catania....?
facciamo due semplici conti su ragazzi.... non facciamo come le 3 scimiette!
e poi....
quando finanzi un privato non hai mai un rendiconto sull'investimento. il privato li gestisce come meglio crede. se i soldi li finanzi a un'organizzazione regionale, o comitato che sia...beh....un bilancio sull'investimento di solito la regione llo chiede!
mizzica......
- Willimoski
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Zenith
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razzo
Inviato: Feb 01, 2007 - 04:20
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Mi dispiace; NOT GOOD ENOUGH ! troppo facile sparare sulla Croce Rossa.
Paolone non ha mai risposto, purtroppo, ai troppi attacchi ricevuti sui vari thread.
Io che lo conosco lo voglio difendere perche'posso dire che proprio lui, a differenza di tanti altri a Catania, e' quello che si fa in quattro tutto l'anno per tenere in piedi la baracca ( ovvero trovare i soldi per finanziare la squadra ) e TROPPO spesso CON I SUOI SOLDI. Non bastano quattro righe velenose per rovinargli la reputazione che gode fra i dirigenti delle altre società.( anche questo lo vedo sui campi di gioco quando vado a vedere le partite ).
I commenti di chi pensa o allude che si mette i soldi in tasca sono superficiali e privi di senso. Insensati perche' se davvero avesse preso i soldi il Catania non sarebbe li' dove e' riuscito a mantenerlo con estrema fatica in tutti questi anni ed i soldi se li godrebbe, se non altro per curarsi la salute.
E' realta' che il Catania spende molti piu' soldi delle altre societa'per i trasporti, obbligatoriamente aerei.
p.s.dimenticavo , sono di idee politiche opposte a quelle di Benito ).
Forza Benito e soprattutto forza Amatori
Spero tu stia scherzando a proposito delle spese di trasporto del Catania, perchè con 500.000 l'Amatori può noleggiare un aereo privato per tutto il campionato ....
Nessuno vuole dubitare dell'onestà dei dirigenti catanesi, ma non capisco perchè si devono continuare a regalare soldi a chi ha dimostrato di non saperli gestire
Inviato: Feb 01, 2007 - 04:20
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Mi dispiace; NOT GOOD ENOUGH ! troppo facile sparare sulla Croce Rossa.
Paolone non ha mai risposto, purtroppo, ai troppi attacchi ricevuti sui vari thread.
Io che lo conosco lo voglio difendere perche'posso dire che proprio lui, a differenza di tanti altri a Catania, e' quello che si fa in quattro tutto l'anno per tenere in piedi la baracca ( ovvero trovare i soldi per finanziare la squadra ) e TROPPO spesso CON I SUOI SOLDI. Non bastano quattro righe velenose per rovinargli la reputazione che gode fra i dirigenti delle altre società.( anche questo lo vedo sui campi di gioco quando vado a vedere le partite ).
I commenti di chi pensa o allude che si mette i soldi in tasca sono superficiali e privi di senso. Insensati perche' se davvero avesse preso i soldi il Catania non sarebbe li' dove e' riuscito a mantenerlo con estrema fatica in tutti questi anni ed i soldi se li godrebbe, se non altro per curarsi la salute.
E' realta' che il Catania spende molti piu' soldi delle altre societa'per i trasporti, obbligatoriamente aerei.
p.s.dimenticavo , sono di idee politiche opposte a quelle di Benito ).
Forza Benito e soprattutto forza Amatori
Spero tu stia scherzando a proposito delle spese di trasporto del Catania, perchè con 500.000 l'Amatori può noleggiare un aereo privato per tutto il campionato ....
Nessuno vuole dubitare dell'onestà dei dirigenti catanesi, ma non capisco perchè si devono continuare a regalare soldi a chi ha dimostrato di non saperli gestire
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eldiegone
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- Località: catania
caro zenith, io ha 7 anni che sono all'interno del rugby catanese, e difficilmente ho sentito parlare bene di paolone, tant'è che se vuoi portati alcuni esempi te li porto subito:
1) Orazio Arancio porta l'amatori in serie A e lui gli da il ben servito, bella gratitudine;
2) Carmelo "flipper" Censabella e i fratelli Failla in quanto non ancora 27enni rimangono inattivi per 18 mesi per svincolarsi e andare a giocare altrove visto che non rientravanop nei piani della società, bella cosa visto che per di piu erano tutti prodotti del vivaio;
3) una squadra imbottita di argentini vari dove gli italiani li conti sulla punta delle dita;
4) le solite fughe, e per quello che so chiedete a pier, di giocatori che non vedono per mesi e mesi stipendi, stipendi, soldi soldi, soldi=sponsor, penso che ci sia poco da difendere Paolone...,i giocatori di Top 10 sono professionisti e con i soldi ci campano, in Sicilia abbiamo l'esempio del San Gregorio che con una serie programmazione e con Sponsor e Dirigenti che sanno il loro da fare stanno lottando per la Seria A con tutti giocatori Sicilianissimi a esclusione di Virgolini che ormai è siciliano d'adozione.
manca altro........
1) Orazio Arancio porta l'amatori in serie A e lui gli da il ben servito, bella gratitudine;
2) Carmelo "flipper" Censabella e i fratelli Failla in quanto non ancora 27enni rimangono inattivi per 18 mesi per svincolarsi e andare a giocare altrove visto che non rientravanop nei piani della società, bella cosa visto che per di piu erano tutti prodotti del vivaio;
3) una squadra imbottita di argentini vari dove gli italiani li conti sulla punta delle dita;
4) le solite fughe, e per quello che so chiedete a pier, di giocatori che non vedono per mesi e mesi stipendi, stipendi, soldi soldi, soldi=sponsor, penso che ci sia poco da difendere Paolone...,i giocatori di Top 10 sono professionisti e con i soldi ci campano, in Sicilia abbiamo l'esempio del San Gregorio che con una serie programmazione e con Sponsor e Dirigenti che sanno il loro da fare stanno lottando per la Seria A con tutti giocatori Sicilianissimi a esclusione di Virgolini che ormai è siciliano d'adozione.
manca altro........
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pier12345
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razzo ha scritto:Mi dispiace; NOT GOOD ENOUGH ! troppo facile sparare sulla Croce Rossa.
Paolone non ha mai risposto, purtroppo, ai troppi attacchi ricevuti sui vari thread.
Io che lo conosco lo voglio difendere perche'posso dire che proprio lui, a differenza di tanti altri a Catania, e' quello che si fa in quattro tutto l'anno per tenere in piedi la baracca ( ovvero trovare i soldi per finanziare la squadra ) e TROPPO spesso CON I SUOI SOLDI. Non bastano quattro righe velenose per rovinargli la reputazione che gode fra i dirigenti delle altre società.( anche questo lo vedo sui campi di gioco quando vado a vedere le partite ).
I commenti di chi pensa o allude che si mette i soldi in tasca sono superficiali e privi di senso. Insensati perche' se davvero avesse preso i soldi il Catania non sarebbe li' dove e' riuscito a mantenerlo con estrema fatica in tutti questi anni ed i soldi se li godrebbe, se non altro per curarsi la salute.
E' realta' che il Catania spende molti piu' soldi delle altre societa'per i trasporti, obbligatoriamente aerei.
p.s.dimenticavo , sono di idee politiche opposte a quelle di Benito ).
Forza Benito e soprattutto forza Amatori
La realta caro e ben altro.
Che il grandissmo benito paga i giocatori?
Che il grande benevolente testa di nulla e capace di mettere aparte per 2 secondi il enomre arroganza e rispettare una firma
caro.,.sei ben sbagliato..........perche la fama ha un prezzo....un prezzo che btanti giocaotri hanno gia pagato
MA TUN VIVI EN UN MONDOM PARALELLO...QUOI STAI CERC ANDO DI GIUSTIFACARE LE CAZZATE ........
VA BENE...VOLETE VIVIERE NEL MONDO DEL ANRACHIA?
NESSUN IRLANDESE, AMERICANO, MAORI, ROMENO, FIGIANO, AFRIKAAN,E COSI VIA GIOCHERA LI
RUBATE AI GIOCATORI , E POI VIENI PER DIFENDERE I LADRI????
NULLA CONTRA SICILIA, NULLA CONTRA CATANIA,
PERO STAI NEL CAMINO SBAGLIATO
-
psycho
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QUalche anno fa......
le cose funzionavano in maniera diversa. Non era un contributo "ad entrambe le squadre" poi retrocesse in serie B. C'era una legge regionale in forza della quale qualsiasi società di massima serie di qualunque sport, che avesse "carattere amatoriale", veniva sponsorizzata dalla Regione Siciliana (che infatti figurava come sponsor sulle maglie, con vari "marchi" che potevano essere "agrumi di sicilia" "regione siciliana" o altri ancora). Tale sponsorizzazione ammontava a circa un miliardo di lire. Con questi soldi tantissime società hanno potuto disputare i campionati di massima serie e sviluppare i proprii vivai. Direi che tra questa situazione e un "regalo" degli amici ce ne passa.
Cari saluti. Tra un pò. se la trovo, vi spedirò una simpatica storiella molto espicativa sull'uso dei soldi degli altri.
Ciaooooo
Cari saluti. Tra un pò. se la trovo, vi spedirò una simpatica storiella molto espicativa sull'uso dei soldi degli altri.
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-
psycho
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- Località: Catania
come promesso
FAVOLA ZEN: ovvero Alì Totò e i quattro amichetti.
C’erano una volta quattro amichetti, Pietrone, Bordeaux, Tre – pub e Gravidà. Erano i dirigenti di una società di rugby, la “Latin Lovers” di Catania. Era una antichissima e gloriosa società, che negli anni precedenti aveva ottenuto dei risultati prestigiosi, per poi precipitare vicino al baratro della serie C. Fu proprio il fantasma della serie C a far decidere ai quattro amichetti che era venuto il tempo della riscossa. C’era bisogno di un’iniezione di vitamina C: fu così che si procurarono un bell’Arancio. L’effetto della vitamina fu eccezionale. In men che non si dica tutto tornò come prima. La gente parlava del rugby, la squadra, i Latin Lovers di Catania tornava a vincere, passando in due soli anni dalla serie B al Top Ten e gli spalti erano di nuovo pieni di gente.
E i quattro amichetti curavano il loro Arancio, con dedizione.
Un giorno però furono assaliti da un dubbio. “E se tutti pensassero che i Latin Lovers sono tornati al vertice solo per l’Arancio? E se tutti pensassero che noi quattro non contiamo più nulla? E se tutti pensassero che il nostro stipendio non ce lo guadagniamo? Meglio fare una cosa, liberiamoci dell’arancio. E così fecero. Smisero di annaffiarlo e aspettarono che seccasse.
Felici e contenti, per far si che i giocatori rendessero al meglio, sostituirono la vitamina C con un’altra sostanza, nobilissima, l’oro.
Operazione molto semplice, in quel momento, visto che di scorte ne avevano tantissime, grazie anche e soprattutto, al grande interesse che l’iniezione di Arancio aveva suscitato attorno ai Latin Lovers di Catania.
Mentre i quattro amichetti spandevano e spendevano l’oro per foraggiare i giocatori, una compagnia di viandanti, devoti a San Gregorio, si imbattè, lungo il proprio cammino, nell’Arancio ormai ridotto allo stremo delle forze. Immediatamente gli diedero dell’acqua e immediatamente l’Arancio riprese forza e vigore, trasmettendola ai viandanti devoti di San Gregorio. Tali viandanti erano molto appassionati di rugby, e negli anni precedenti si erano cimentati in questo sport, senza tuttavia trovare un assetto stabile. L’Arancio, riconoscente, disse loro: vorrei ringraziarvi dell’aiuto e ricambiare in qualche modo . Vi dono un po’ della vitamina, che vi renderà forti e vi farà risalire la china. E così fu.
I quattro amichetti, invece, continuavano ad attingere alle casse dei Latin Lovers. Un bel giorno ,però, si resero conto che le casse erano vuote. E iniziarono a promettere, promettere, senza mai mantenere. Molti dei Latin Lovers, che giocavano per mestiere, per quanto affascinati dalla città e dalla gente, non poterono resistere a lungo senza né vitamine né oro. E a un tratto andarono via, partendo per altri lidi.
Uno di loro, Settembrino Puntini, voleva con tutte le forze rimanere a Catania, e decise di cercare un’altra soluzione. Iniziò a vagare nei boschi e trovò i viandanti devoti a San Gregorio, che avevano costruito la loro dimora attorno vicino all’Arancio. Essi lo accolsero come un agnellino smarrito, gli diedero da bere, da mangiare e un ricovero per la notte e lo presentarono a tutti come un nuovo fratello. Egli ricambiò decidendo di rimanere con loro e di indossare la maglia della loro squadra.
Nel frattempo i quattro amichetti versavano in grande difficoltà. Erano quasi alla disperazione quando Pietrone, il più anziano dei quattro, disse: non preoccupatevi, ci penso io. Parlerò con Alì Totò, e sarà lui a riempire di nuovo le nostre casse.
E chi è? Dissero gli altri tre.
Voi non preoccupatevi, lasciate fare a me.
E così fu. In una notte del primo mese dell’anno, Alì Totò e Pietrone furono capaci di far confluire nelle casse dei Latin Lovers di Catania ben 500.000 monete d’oro.
Cosa ne faremo adesso di tutti questi soldi? Dissero i quattro amichetti. Gravidà ebbe subito un’idea geniale.
“Chiamiamo Settembrino Puntini, che sta giocando con i viandanti devoti a San Gregorio, e diamogli subito i soldi che gli dovevamo. Però dovrà smettere di giocare con i Viandanti di San Gregorio, non possiamo correre il rischio che col suo aiuto prima o poi ce li troviamo nella stessa serie.!!!”
“giusto – disse Pietrone – sarebbe un disastro. Un’altra squadra al livello dei Latin Lovers impedirebbe persino ad Alì Totò di riempire le nostre casse senza un giustificato motivo”.
“Bisogna fermarli – disse Tre –pub – ve l’ avevo detto che sarebbe stato meglio segarlo quell’Arancio, invece di aspettare che morisse di sete”
Bordeaux ascoltava in silenzio, pronto a memorizzare tutte le mosse future.
Il giorno dopo Gravidà e Bordeaux chiamarono Settembrino Puntini, offrendogli ponti d’oro se solo avesse smesso di giocare con i devoti di San Gregorio, convinti così di rendere loro impossibile ottenere una vittoria.
Settembrino Puntini, abbagliato dal miraggio dell’oro, staccò cellulare e cambiò indirizzo, per non farsi trovare dai viandanti che lo avevano aiutato quando non aveva né dimora né mangiare, e che adesso lui stava tradendo.
I viandanti, per quanto delusi, si armarono di santa pazienza, si strinsero ancor di più l’uno con l’altro, e partirono per Roma ad affrontare una sfida decisiva per il loro futuro.
E a Roma, combattendo come fratelli, accomunati tutti dalla stessa lingua, il siciliano,vinsero la sfida e tornarono a testa alta nella propria terra.
Di Settembrino, di Alì Totò e dei quattro amichetti si iniziava a parlare in quasi tutta Italia e di certo non in termini lusinghieri.
I Viandanti, invece, decisero che era bello parlare la stessa lingua e vedere le cose nella stessa maniera e decisero di andare, uniti, senza rimpianti per il passato, ma pensando solo al futuro, che a loro sembrava davvero pieno di belle sorprese.
C’erano una volta quattro amichetti, Pietrone, Bordeaux, Tre – pub e Gravidà. Erano i dirigenti di una società di rugby, la “Latin Lovers” di Catania. Era una antichissima e gloriosa società, che negli anni precedenti aveva ottenuto dei risultati prestigiosi, per poi precipitare vicino al baratro della serie C. Fu proprio il fantasma della serie C a far decidere ai quattro amichetti che era venuto il tempo della riscossa. C’era bisogno di un’iniezione di vitamina C: fu così che si procurarono un bell’Arancio. L’effetto della vitamina fu eccezionale. In men che non si dica tutto tornò come prima. La gente parlava del rugby, la squadra, i Latin Lovers di Catania tornava a vincere, passando in due soli anni dalla serie B al Top Ten e gli spalti erano di nuovo pieni di gente.
E i quattro amichetti curavano il loro Arancio, con dedizione.
Un giorno però furono assaliti da un dubbio. “E se tutti pensassero che i Latin Lovers sono tornati al vertice solo per l’Arancio? E se tutti pensassero che noi quattro non contiamo più nulla? E se tutti pensassero che il nostro stipendio non ce lo guadagniamo? Meglio fare una cosa, liberiamoci dell’arancio. E così fecero. Smisero di annaffiarlo e aspettarono che seccasse.
Felici e contenti, per far si che i giocatori rendessero al meglio, sostituirono la vitamina C con un’altra sostanza, nobilissima, l’oro.
Operazione molto semplice, in quel momento, visto che di scorte ne avevano tantissime, grazie anche e soprattutto, al grande interesse che l’iniezione di Arancio aveva suscitato attorno ai Latin Lovers di Catania.
Mentre i quattro amichetti spandevano e spendevano l’oro per foraggiare i giocatori, una compagnia di viandanti, devoti a San Gregorio, si imbattè, lungo il proprio cammino, nell’Arancio ormai ridotto allo stremo delle forze. Immediatamente gli diedero dell’acqua e immediatamente l’Arancio riprese forza e vigore, trasmettendola ai viandanti devoti di San Gregorio. Tali viandanti erano molto appassionati di rugby, e negli anni precedenti si erano cimentati in questo sport, senza tuttavia trovare un assetto stabile. L’Arancio, riconoscente, disse loro: vorrei ringraziarvi dell’aiuto e ricambiare in qualche modo . Vi dono un po’ della vitamina, che vi renderà forti e vi farà risalire la china. E così fu.
I quattro amichetti, invece, continuavano ad attingere alle casse dei Latin Lovers. Un bel giorno ,però, si resero conto che le casse erano vuote. E iniziarono a promettere, promettere, senza mai mantenere. Molti dei Latin Lovers, che giocavano per mestiere, per quanto affascinati dalla città e dalla gente, non poterono resistere a lungo senza né vitamine né oro. E a un tratto andarono via, partendo per altri lidi.
Uno di loro, Settembrino Puntini, voleva con tutte le forze rimanere a Catania, e decise di cercare un’altra soluzione. Iniziò a vagare nei boschi e trovò i viandanti devoti a San Gregorio, che avevano costruito la loro dimora attorno vicino all’Arancio. Essi lo accolsero come un agnellino smarrito, gli diedero da bere, da mangiare e un ricovero per la notte e lo presentarono a tutti come un nuovo fratello. Egli ricambiò decidendo di rimanere con loro e di indossare la maglia della loro squadra.
Nel frattempo i quattro amichetti versavano in grande difficoltà. Erano quasi alla disperazione quando Pietrone, il più anziano dei quattro, disse: non preoccupatevi, ci penso io. Parlerò con Alì Totò, e sarà lui a riempire di nuovo le nostre casse.
E chi è? Dissero gli altri tre.
Voi non preoccupatevi, lasciate fare a me.
E così fu. In una notte del primo mese dell’anno, Alì Totò e Pietrone furono capaci di far confluire nelle casse dei Latin Lovers di Catania ben 500.000 monete d’oro.
Cosa ne faremo adesso di tutti questi soldi? Dissero i quattro amichetti. Gravidà ebbe subito un’idea geniale.
“Chiamiamo Settembrino Puntini, che sta giocando con i viandanti devoti a San Gregorio, e diamogli subito i soldi che gli dovevamo. Però dovrà smettere di giocare con i Viandanti di San Gregorio, non possiamo correre il rischio che col suo aiuto prima o poi ce li troviamo nella stessa serie.!!!”
“giusto – disse Pietrone – sarebbe un disastro. Un’altra squadra al livello dei Latin Lovers impedirebbe persino ad Alì Totò di riempire le nostre casse senza un giustificato motivo”.
“Bisogna fermarli – disse Tre –pub – ve l’ avevo detto che sarebbe stato meglio segarlo quell’Arancio, invece di aspettare che morisse di sete”
Bordeaux ascoltava in silenzio, pronto a memorizzare tutte le mosse future.
Il giorno dopo Gravidà e Bordeaux chiamarono Settembrino Puntini, offrendogli ponti d’oro se solo avesse smesso di giocare con i devoti di San Gregorio, convinti così di rendere loro impossibile ottenere una vittoria.
Settembrino Puntini, abbagliato dal miraggio dell’oro, staccò cellulare e cambiò indirizzo, per non farsi trovare dai viandanti che lo avevano aiutato quando non aveva né dimora né mangiare, e che adesso lui stava tradendo.
I viandanti, per quanto delusi, si armarono di santa pazienza, si strinsero ancor di più l’uno con l’altro, e partirono per Roma ad affrontare una sfida decisiva per il loro futuro.
E a Roma, combattendo come fratelli, accomunati tutti dalla stessa lingua, il siciliano,vinsero la sfida e tornarono a testa alta nella propria terra.
Di Settembrino, di Alì Totò e dei quattro amichetti si iniziava a parlare in quasi tutta Italia e di certo non in termini lusinghieri.
I Viandanti, invece, decisero che era bello parlare la stessa lingua e vedere le cose nella stessa maniera e decisero di andare, uniti, senza rimpianti per il passato, ma pensando solo al futuro, che a loro sembrava davvero pieno di belle sorprese.
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- Iscritto il: 15 apr 2005, 0:00
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RE: come promesso
Semplicemente straordinario!!! La latin lover AH AH AH..... Adesso dovresti inserirlo nel ns. sito....e fare qualche audizoine a Zelig. MITICHOOOOOOOOOOOOOO
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RE: come promesso
Semplicemente straordinario!!! La latin lover AH AH AH..... Adesso dovresti inserirlo nel ns. sito....e fare qualche audizio
ne a Zelig. MITICHOOOOOOOOOOOOOO
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zioigna
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RE: come promesso
Chi è settembrino putini???