forum.rugby.it

JosephK. ha scritto: Però dai effettivamente si potrebbe avere un po' di coordinamento e qualche forumista ivi presente con uno striscioncino da far inquadrare con scritto "il rugby in chiaro è un diritto per tutti" e magari un "grazie LA7" anche per ingraziarsi le telecamere dedicate. Chi andrà a Roma ci pensi, almeno simbolicamente sarebbe una bella cosa.

Se posso dare un contributo da "sgamato" (mio malgrado, giuro) di meccanismi di comunicazione.
L'idea del cartello è buona, a mio parere.
Però "il rugby in chiaro è un diritto per tutti" suona settario verso il "pubblico grande", dentro al quale troviamo i destinatari del messaggio; rischia di essere un messaggio inefficace e percepito come pretenzioso.
Invece "La Nazionale in chiaro è un diritto per tutti" è molto efficace, perché chi si volesse opporre alla trasmissione in chiaro di partite della Nazionale per ragioni di diritti e denaro passerebbe immediatamente, nella percezione comune, ad avere valenza negativa.

JosephK. ha scritto:
Però dai effettivamente si potrebbe avere un po' di coordinamento e qualche forumista ivi presente con uno striscioncino da far inquadrare con scritto "il rugby in chiaro è un diritto per tutti" e magari un "grazie LA7" anche per ingraziarsi le telecamere dedicate. Chi andrà a Roma ci pensi, almeno simbolicamente sarebbe una bella cosa.

QUOTO

p.s.: a Twickenham i tre tentativi di ola sono andati a puttane con coro di fischi da chi li aveva proposti...non credo che siano stati italiani visto il posto da dove erano partiti gli "one.......two.....tree.....for"

Non pensavo di scatenare tale entusiasmo per l'iniziativa....
Comunque per tranquillizarvi posso dirvi che non si tratterà di nulla di pacchiano. Tutta la tribuna sarà chiamata a sollevare dei cartoncini colorati per formare la bandiera irlandese prima e quella italiana poi. Il che non mi sembra una cosa che possa rovinare l'atmosfera, anzi ,il coinvolgimento dei presenti è un bel modo per manifestare la filosofia del rugby, che oggi è uno dei pochi sport ad essere rimasto tale.

Ciao a tutti

Noi dell'Ala Rguby saremo a Roma per la partita Italia - Francia.
Oltre al nostro stricione vorremmo esporne un altro con scritto:

La7 emozioni ovali...
... no alla TV a pagamento..."

Laporte ha scritto:

ATHLONE ha scritto:

yeti ha scritto: Si è vero. Da quando é morta la regina madre a guidare i gusti della perfida Albione con i suoi cappellini di piume di tarabuso anche in Inghilterra si intuiscono segnali preoccupanti di decadenza. In Irlanda aleggia ancora lo spirito di Oscar Wilde, che non a caso, secondo me, era di quelle parti.

A proposito, mi sono sempre chiesto perchè solo a Dublino ed Edimburgo viene fatta la presentazione all'autorità prima della partita... Mary McAleese e la Principessa Anna sempre presenti, ma gli altri pezzi grossi cos'hanno di meglio da fare (uhm, Sarkozy escluso )...

A me sinceramente la McAleesse miha un po rotto... dieci anni lì: ma è peggio di Andreotti......Tra lei e il triplo inno dura più il cerimoniale che la partita....

Ed in italia meglio di no...finirebbe a fischi e botte tra tifosi...

Volgiamo tanto lasciar fuori la politica da questo forum e poi la vogliamo in campo ?

Per piacere no...

Veramente in una delle prime edizioni ho il ricordo della Melandri che fa il saluto al Flaminio... accolta da una equa condivisione di fischi ed applausi, e i fischi non si capiva se fossero per la politica o l'estetica...

Lo sai che i bambini irlandesi sono convinti che il Presidente della repubblica debba essere per forza una donna di nome Mary e che viene dal nord? (risultato di 21 anni ininterrotti così... 2 mandati della McAleese e uno della Robinson)

JosephK. ha scritto:

yeti ha scritto:Cazzarolina. Gli irlandesi quest'anno festeggiano i 250 anni della Guinness, e noi rispondiamo con la Peroni, l'equivalente tra le birre di Bergamauro mediano di mischia. .

G.

Si vede che non hai mai bevuto la Splugen...

Quotoooooo
ROTFL

ATHLONE ha scritto:

Laporte ha scritto:

ATHLONE ha scritto:

yeti ha scritto: Si è vero. Da quando é morta la regina madre a guidare i gusti della perfida Albione con i suoi cappellini di piume di tarabuso anche in Inghilterra si intuiscono segnali preoccupanti di decadenza. In Irlanda aleggia ancora lo spirito di Oscar Wilde, che non a caso, secondo me, era di quelle parti.

A proposito, mi sono sempre chiesto perchè solo a Dublino ed Edimburgo viene fatta la presentazione all'autorità prima della partita... Mary McAleese e la Principessa Anna sempre presenti, ma gli altri pezzi grossi cos'hanno di meglio da fare (uhm, Sarkozy escluso )...

A me sinceramente la McAleesse miha un po rotto... dieci anni lì: ma è peggio di Andreotti......Tra lei e il triplo inno dura più il cerimoniale che la partita....

Ed in italia meglio di no...finirebbe a fischi e botte tra tifosi...

Volgiamo tanto lasciar fuori la politica da questo forum e poi la vogliamo in campo ?

Per piacere no...

Veramente in una delle prime edizioni ho il ricordo della Melandri che fa il saluto al Flaminio... accolta da una equa condivisione di fischi ed applausi, e i fischi non si capiva se fossero per la politica o l'estetica...

Lo sai che i bambini irlandesi sono convinti che il Presidente della repubblica debba essere per forza una donna di nome Mary e che viene dal nord? (risultato di 21 anni ininterrotti così... 2 mandati della McAleese e uno della Robinson)

vero, era quando c'eràa la principessa Anna nel 2000

In Islanda succeseva la stessa cosa, quando Bush padre arrivò a reijkiavick un bambino chiese al papà:un presidente donna ? possibile ?

Eddykawa ha scritto:Mi permetto di segnalare che prima della partita Italia-Irlanda di domenica sfilerà sull'erba del flaminio una delegazione PISANA del Gioco del Ponte.

Una breve spiegazione ...
Pisa è una citta divisa in due dal fiume arno, la parte di MEZZOGIORNO (quella a sud) e la parte di TRAMONTANA, ogni parte è composta da sei magistrature, per Mezzogiorno ci sono i DRAGONI, S.MARCO, S. ANTONIO, LEONI, S.MARTINO, DELFINI mentre per Tramontana, Satiri, Mattaccini, S.Francesco, S.Michele, Calci e S.Maria.
[CUT]

[OT] Scusami, così solo per ridere perchè in toscana c'è il gusto della burla. Percaso tu appartieni alla parte del MEZZOGIORNO ? Visto che le magistrature a SUD sono tutte in MAIUSCOLO e quelle a tramontana in minuscolo ? [end OT]

In effetti l'idea del cartello pro rugby e' bella, anche se mi immagino i piu' maliziosi ci vedrebbero un complottone del cecio a favore de la 7.

Proporrei anche una variante linguistica invece de "La nazionale" userei "Le Nazionali" cosi' da rendere chiaro il messaggio universalistico, che sia basket volley o calcio o il nostro rugby.

Siamo comunque un popolo strano, diciamocelo. Credo che avremmo tutti firmato per l'esclusione del Cecio da prima voce del rugby e adesso siamo gia' in clima nostalgico.. MI ricordo che quando quel r*** di Bruno Pizzul detto Pisolo venne giustamente silurato per raggiunti limiti di arterio sclerosi ci furono piagnistei in tutti i quotidiani nazionali. Per la cronaca andanto il pensione il friulano afono abbiamo vinto i mondiali....

Cmq se oltre al cartello c'e' una bella figa al lato sono sicuro che lo mosterebbero per ore. Siamo sempre Italiani in fondo.

Sugli inni mi va bene tutto basta che non arrivi bocelli altrimenti rispolvero la scacciacani del nonno....non e' che se sei cieco devi avere una immunita' perenne alla storpiatura...

kkarli ha scritto:

JosephK. ha scritto: Però dai effettivamente si potrebbe avere un po' di coordinamento e qualche forumista ivi presente con uno striscioncino da far inquadrare con scritto "il rugby in chiaro è un diritto per tutti" e magari un "grazie LA7" anche per ingraziarsi le telecamere dedicate. Chi andrà a Roma ci pensi, almeno simbolicamente sarebbe una bella cosa.

Se posso dare un contributo da "sgamato" (mio malgrado, giuro) di meccanismi di comunicazione.
L'idea del cartello è buona, a mio parere.
Però "il rugby in chiaro è un diritto per tutti" suona settario verso il "pubblico grande", dentro al quale troviamo i destinatari del messaggio; rischia di essere un messaggio inefficace e percepito come pretenzioso.
Invece "La Nazionale in chiaro è un diritto per tutti" è molto efficace, perché chi si volesse opporre alla trasmissione in chiaro di partite della Nazionale per ragioni di diritti e denaro passerebbe immediatamente, nella percezione comune, ad avere valenza negativa.

Io non sarò a Roma (purtroppo), cercate di coordinarvi e di esporre il più possibile il messaggio. Magari qualcuno che come me andrà a Murrayfield potrà fare lo stesso e coordinarsi, oltre che per il terzo tempo, anche per uno striscioncino sugli spalti. Io sono qui...

centone64 ha scritto:

Eddykawa ha scritto:Mi permetto di segnalare che prima della partita Italia-Irlanda di domenica sfilerà sull'erba del flaminio una delegazione PISANA del Gioco del Ponte.

Una breve spiegazione ...
Pisa è una citta divisa in due dal fiume arno, la parte di MEZZOGIORNO (quella a sud) e la parte di TRAMONTANA, ogni parte è composta da sei magistrature, per Mezzogiorno ci sono i DRAGONI, S.MARCO, S. ANTONIO, LEONI, S.MARTINO, DELFINI mentre per Tramontana, Satiri, Mattaccini, S.Francesco, S.Michele, Calci e S.Maria.
[CUT]

[OT] Scusami, così solo per ridere perchè in toscana c'è il gusto della burla. Percaso tu appartieni alla parte del MEZZOGIORNO ? Visto che le magistrature a SUD sono tutte in MAIUSCOLO e quelle a tramontana in minuscolo ? [end OT]

... effettivamente ...
comunque l'anno passato in una magistratura hanno militato anche giocatori dei Cus Pisa Rugby e degli Amatori Cinghiali Bianchi Rugby ...

Ciao

Bacioci ha scritto:No vi prego le coreografie nooooo!!!
Ma è rugby questo! E' il Sei nazioni questo!!!
E' l'erede del V nazioni questo!!!
Vi pregoooooooo!!!!

E' come se al British open ci fosse il pubblico che si mette a fare la ola.....

Lo so che sono un po' snob, ma io rivorrei il rugby fatto di tradizioni e non quello fatto di palloncini rumorosi, cappellini e ola...
VI pregoooooooooooo!!!!!!

Mi spiace che l'hai presa così male. A quanto ho capito l'obiettivo di questa coreografia è proprio quello di diffondere meglio i valori di unione che caratterizzano il rugby.
Anche la dinamica della coreografia non ricalca affatto quella del calcio, qui si parte dall'idea di coinvolgere l'intero stadio, quindi entrambe le tifoserie, per sostenere lo sport del rugby più che una delle due squadre.
Che ne pensi?

ovalmente ha scritto:

Bacioci ha scritto:No vi prego le coreografie nooooo!!!
Ma è rugby questo! E' il Sei nazioni questo!!!
E' l'erede del V nazioni questo!!!
Vi pregoooooooo!!!!

E' come se al British open ci fosse il pubblico che si mette a fare la ola.....

Lo so che sono un po' snob, ma io rivorrei il rugby fatto di tradizioni e non quello fatto di palloncini rumorosi, cappellini e ola...
VI pregoooooooooooo!!!!!!

Mi spiace che l'hai presa così male. A quanto ho capito l'obiettivo di questa coreografia è proprio quello di diffondere meglio i valori di unione che caratterizzano il rugby.
Anche la dinamica della coreografia non ricalca affatto quella del calcio, qui si parte dall'idea di coinvolgere l'intero stadio, quindi entrambe le tifoserie, per sostenere lo sport del rugby più che una delle due squadre.
Che ne pensi?

Credimi che sono pienamente convinto delle vostre buone intenzioni. Il mio è un problema diverso: premetto che ho 36 anni e non 70 (anche se quello che scriverò poterbbe farlo pensare), ma io vivo nel mondo del rugby da quando sono nato e andavo a Parigi o Londra ecc. quando c'era il V nazioni, per cui ho vissuto sulla mia pelle lo spirito "originale" del vero Torneo, ancora quando c'era il dilettantismo. Ti posso assicurare che è una cosa completamente diversa da quello che c'è al Flaminio! Solo gente competente che apprezzava qualsiasi cosa, con uno spirito di puro dicertimento sportivo.
La cosa strana è che i primi VI nazioni, il clima era completamente diverso da adesso ed era veramente molto simile al clima che si trovava all'estero: tanta gente competente che si comportava esattamente come ci si è sempre comportati in un qualsiasi campo di rugby.
Da un po' di anni (diciamo da quando il flaminio si riempie), questo clima non c'è più: sembra una festa paesana, dove la gente va perchè "ci si diverte" e si può fare casino. A me sembra un gran carnevale... Anche se non ci fosse, sarebbe lo stesso e prova ne è il fatto che al "villaggio" fuori dallo stadio c'è più gente che all'interno.
Non c'entra nulla con il calcio, ma, personalmente, non è questo il clima che ho imparato ad amare fin da quando ero bambino e che, anche se un po' cambiato, si trova ancora a Twickenham, Murrayfield, ecc.
Per molti anni sono andato a Roma a vedere almeno una partita all'anno, ma da un po' di tempo ho deciso di non andarci più. In particolare dall'ultima volta in cui ho passato la partita con dietro un "signore" che ha sbattuto quei stramaledetti palloncini rumorosi rosa per tutti gli 80 minuti, senza sapere neache cosa fosse una touche...
Mi dispiace, so che la mia è una forma di snobbismo, ma non ci posso fare niente: per me la partita di rugby è un momento "sacro" in cui si va a vedere uno sport fantastico, non un carnevale...

Naturalmente quando scrivo "anche se non ci fosse...", volevo dire "anche se la partita non ci fosse..."

Aggiungo un modestissimo suggerimento: anzichè pensare alle coreografie (che nulla hanno a che vedere con le tradizioni del nostro sport), insegnate alla gente che va allo stadio per la prima volta, a gustarsi i gesti tecnici, indipendentemente che siano fatti da un italiano o da uno dell'altra squadra, e vedrete che sarà tutto più bello.
Per esempio, avete mai sentito il pubblico britannico quando applaude il giocatore che fa una presa al volo (anche se è della squadra opposta)? Io al Flaminio non l'ho mai sentito...

Io sinceramente sono andato spesso allo Stade de France e sabato stavo a Twickenham.
E questa sacralità non l'ho mai vista. Anzi. L'ambiente é sempre, ma non é riduttivo, da "sagra di paese".
E non parlo neanche dei vari match di campionato francese giocati allo stade de France dove Majorettes e Saltimbanchi la fanno da padrone. Ma la é una questione di Max Guazzini. Quello che ha inventato "les dieux du stade'.