Infatti è mancato solo un paio di voti....diddi ha scritto: Forse. Ma così c'era il serio rischio che i Duchi facessero incetta di "secondi voti" e risultassero clamorosamente eletti.
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Voto Celtic League non valido?
Moderatore: Emy77
- Chuba
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Re: Voto Celtic League non valido?
Quo usque tandem abutere,Catilina, patientia nostra.........
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realista
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Re: Voto Celtic League non valido?
Pensate se risultavano elette Viadana e Parma. Nei forum sarebbe scoppiata una furiosa rissa a colpi di tastiera. CiaoChuba ha scritto:Infatti è mancato solo un paio di voti....diddi ha scritto: Forse. Ma così c'era il serio rischio che i Duchi facessero incetta di "secondi voti" e risultassero clamorosamente eletti.
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dago711
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Re: Voto Celtic League non valido?
quote E' chiaro che quando le opzioni sono solo due, maggioranza semplice e maggioranza assoluta coincidono,..
non credo ci possono essere schede nulle o bianche
non credo ci possono essere schede nulle o bianche
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supermax
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Re: Voto Celtic League non valido?
Credo che il problema alla radice di tutto 'sto casino non stia nel tipo di maggioranza in sede di votazione. La vera schifezza è che tre consiglieri federali (a quando i nomi?) hanno chiesto il voto segreto e, a termini di statuto, Dondi l'ha dovuto concedere. Non so se i tre sono stati "mandati avanti" e quindi i consiglieri che volevano nascondere il voto erano di più, sta di fatto che su questo importantissimo tema c'è chi non ha voluto prendersi la responsabilità della propria scelta ed ha preferito agire nell'ombra.
- doublegauss
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Re: Voto Celtic League non valido?
Questo è vero. Però il mestiere che faccio mi porta ad avere più consapevolezza, rispetto all'uomo della strada, che se non esistono sistemi di votazione perfetti, ce ne sono alcuni meno imperfetti di altri. Non sono uno specialista di teoria dei giochi, ma credo che molti casini si sarebbero potuti evitare adottando la seguente procedura:diddi ha scritto: Per quanto riguarda le modalità del voto, erano dettate dal fatto di avere quattro opzioni. Qualsiasi procedura fosse stata scelta (doppio turno, ripetizione, voto singolo), avrebbe avuto delle implicazioni discutibili.
1) le opzioni sono sei: tutte le possibili coppie (Aironi/Roma, Aironi/Treviso, eccetera)
2) ognuno vota per una opzione, la meno votata si elimina e si rivota sulle rimanenti finché una non prende la maggioranza assoluta.
Questo avrebbe assicurato trasparenza e una scelta finale condivisa da almeno una maggioranza. Oltretutto, avrebbe reso più difficili giochini tattici, ma questo forse sarebbe stato considerato un difetto.
- diddi
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Re: Voto Celtic League non valido?
Giustissimo! Non volevo appesantire ulteriormente il concetto, ma in effetti è così.dago711 ha scritto:non credo ci possono essere schede nulle o bianchediddi ha scritto: E' chiaro che quando le opzioni sono solo due, maggioranza semplice e maggioranza assoluta coincidono,..
Peterino
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reggiscudo
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Re: Voto Celtic League non valido?
Emy77 ha scritto:Vedo che fioriscono interpretazioni iper-tecniche (beato chi ne sà così tanto: io no!) e che, ancora una volta, qualcuno non ha saputo resistere alla tentazione di tirare fuori il veneto: personalmente, reputo che il solo fatto che a qualcuno sia venuto in mente che il voto possa non essere valido e che si paventi di doverlo ripetere, rappresenti davvero una vergogna per la FIR, indipendentemente da chi poi resterà dentro o rimarrà fuori da sta benedetta Celtic. Perchè vuol dire che, anche in una cosa così importante, ufficiale e piena di implicazioni per il rugby italiano e anche per quello europeo, non c'è la certezza di aver operato al meglio secondo le regole e, ancora più grave, ci si rende conto di questo a cose fatte.
Provate ad immaginare la stessa cosa più in piccolo e più sulla vostra pelle, come ad esempio nel caso di una votazione inerente la scuola dei vostri figli, o l'approvazione di un progetto per il condominio: l'idea che, dopo aver votato e deciso e già comunicato agli interessati l'esito, qualcuno se ne venga fuori dicendo "scusate, forse abbiamo sbagliato a contare, forse abbiamo sbagliato sistema, forse è tutto da rifare", farebbe di certo esclamare a tutti "bei rinc..... , ma non lo potevate studiare e preparare meglio da prima, invece che far votare e poi buttare tutto per aria???".
Anche perchè è evidente che, se già quando qualcuno resta fuori fioccano polemiche e "perchè lui sì e io no? Etc etc", è ancora più evidente che la ripetizione della votazione porta il finimondo, risveglia le polemiche, sia che la decisione sia confermata ma, ancor più, se la scelta dovesse essere diversa: a questo punto, davvero sarebbe la fine.
Sono daccordo in parte. Che sia tutto un pastrocchio enorme non c'è dubbio, ma che sia un errore cercare di rimediare se uno fa una cappella, anche a causa di fare una pessima figura, non lo credo giusto.
Premesso che questa Celtic League deve ancora iniziare e già mi ha stancato, credo che se verrà appurato che ci sono stati degli errori, voluti o no, sia giusto vi si ponga rimedio, anche se il risultato finale dovesse essere il medesimo.
L'incazzatura di chi è escluso è legittima, soprattutto di chi è convinto di aver fatto qualcosa per il rugby italiano e di meritarsi qualcosa di più, però se la scelta è chiara e ha un fondamento preciso, non vedo perchè ci si dovrebbe incazzare... il problema è che le VERE motivazioni della scelta non sono chiare e danno forza alle supposizioni. Se avessero detto, abbiamo scelto Roma perchè è la capitale e Parma perchè è logisticamente accettabile per gli scopi che ci prefiggiamo, spiegando quali fossero, magari tanti non avrebbero condiviso, ma almeno le scete sarebbero state argomentate. Adesso è solo una schifezza.
Ciao e grazie.
Guida poco che devi bere.
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Vuoi conoscere la più divertente squadra di rugby al mondo?
Visita il sito: http://www.paforsa.com
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- diddi
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Re: Voto Celtic League non valido?
Cinque votazioni al posto di una? Pur di ottenere la maggioranza assoluta, non richiesta espressamente dal regolamento?doublegauss ha scritto:...credo che molti casini si sarebbero potuti evitare adottando la seguente procedura:diddi ha scritto: Per quanto riguarda le modalità del voto, erano dettate dal fatto di avere quattro opzioni. Qualsiasi procedura fosse stata scelta (doppio turno, ripetizione, voto singolo), avrebbe avuto delle implicazioni discutibili.
1) le opzioni sono sei: tutte le possibili coppie (Aironi/Roma, Aironi/Treviso, eccetera)
2) ognuno vota per una opzione, la meno votata si elimina e si rivota sulle rimanenti finché una non prende la maggioranza assoluta.
Questo avrebbe assicurato trasparenza e una scelta finale condivisa da almeno una maggioranza. Oltretutto, avrebbe reso più difficili giochini tattici, ma questo forse sarebbe stato considerato un difetto.
Tieni conto poi che nelle votazioni a più turni, eventuali richieste di pausa tra l'uno e l'altro turno possono accendere dei putiferi pazzeschi.
Non dico che la soluzione non sarebbe stata valida, ma mi pare macchinosa.
Peterino
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- doublegauss
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Re: Voto Celtic League non valido?
Un po' macchinosa sicuramente. Però non è detto che servano cinque votazioni. Appena una opzione raggiunge la maggioranza assoluta si può smettere, cinque è il massimo. Inoltre, ad ogni turno possono essere escluse tutte le opzioni che prendono zero voti, che possono in teoria essere più di una. E comunque se scompaiono i Duchi (come pare probabile) le opzioni si riducono a tre, quindi due votazioni al massimo.diddi ha scritto:Cinque votazioni al posto di una? Pur di ottenere la maggioranza assoluta, non richiesta espressamente dal regolamento?doublegauss ha scritto:...credo che molti casini si sarebbero potuti evitare adottando la seguente procedura:diddi ha scritto: Per quanto riguarda le modalità del voto, erano dettate dal fatto di avere quattro opzioni. Qualsiasi procedura fosse stata scelta (doppio turno, ripetizione, voto singolo), avrebbe avuto delle implicazioni discutibili.
1) le opzioni sono sei: tutte le possibili coppie (Aironi/Roma, Aironi/Treviso, eccetera)
2) ognuno vota per una opzione, la meno votata si elimina e si rivota sulle rimanenti finché una non prende la maggioranza assoluta.
Questo avrebbe assicurato trasparenza e una scelta finale condivisa da almeno una maggioranza. Oltretutto, avrebbe reso più difficili giochini tattici, ma questo forse sarebbe stato considerato un difetto.
Tieni conto poi che nelle votazioni a più turni, eventuali richieste di pausa tra l'uno e l'altro turno possono accendere dei putiferi pazzeschi.
Non dico che la soluzione non sarebbe stata valida, ma mi pare macchinosa.
La cosa importante è che venga votata la coppia, perché questo assicura (almeno formalmente) che esista una maggioranza sull'esito finale.
- doublegauss
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Re: Voto Celtic League non valido?
Naturalmente, volevo aggiungere "se si rivotasse oggi".doublegauss ha scritto: E comunque se scompaiono i Duchi (come pare probabile) le opzioni si riducono a tre, quindi due votazioni al massimo.
-
gentleman
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Re: Voto Celtic League non valido?
@ diddi e ATHLONE:
Non sono laureato in giurisprudenza ne ho la vostra proprietà di linguaggio in materia di interpretazione delle leggi. Ho letto con piacere le vostre discussioni in merito al concetto di maggioranza durante una votazione. Cercando di capirne di più e appurare chi dei due si è avvicinato di più alla verità (purtroppo credo che questo sia il classico caso di "cavillo giuridico"), ho fatto una semplice ricerca sul web. Ho cercato la frase: "maggioranza dei componenti presenti".
Tra i tanti risultati ho trovato un Regolamento interno della Commissione Regionale Bioetica.
Forse possiamo prenderlo come esempio.
Art 1. Indipendenza e composizione
… La Commissione designa tra i suoi membri il Presidente a maggioranza assoluta dei suoi componenti…
Art. 3. Validità delle deliberazioni
… La Commissione è validamente riunita con la maggioranza dei componenti e delibera a maggioranza assoluta dei presenti. In caso di parità di voti, prevale il voto di chi presiede…
I membri dell'Ufficio di Presidenza vengono eletti con scheda segreta tra coloro che nell'ordine hanno ricevuto il maggior numero di voti, purché abbia partecipato al voto la maggioranza dei presenti.
In questo caso TUTTO E' MOLTO CHIARO ed è specificata il tipo di maggioranza. Posta così la questione credo abbia ragione diddi.
Ha ragione anche Duccio quando scrive che c'è stato molto "pressapochismo" e su questo punto, credo e spero, siamo tutti d'accordo. Infatti nell'ultima frase che ho estratto dal Regolamento è stato messo tutto nero su bianco così da non creare dubbi: ...vengono eletti con scheda segreta tra coloro che nell'ordine hanno ricevuto il maggior numero di voti, purché abbia partecipato al voto la maggioranza dei presenti.
Bastava dettare regole più chiare e precise in modo da non creare situazioni dubbie. Tutta questa storia puzza sempre di più... A pensar male si fa peccato, ma quasi sempre ci si "azzecca".
Non sono laureato in giurisprudenza ne ho la vostra proprietà di linguaggio in materia di interpretazione delle leggi. Ho letto con piacere le vostre discussioni in merito al concetto di maggioranza durante una votazione. Cercando di capirne di più e appurare chi dei due si è avvicinato di più alla verità (purtroppo credo che questo sia il classico caso di "cavillo giuridico"), ho fatto una semplice ricerca sul web. Ho cercato la frase: "maggioranza dei componenti presenti".
Tra i tanti risultati ho trovato un Regolamento interno della Commissione Regionale Bioetica.
Forse possiamo prenderlo come esempio.
Art 1. Indipendenza e composizione
… La Commissione designa tra i suoi membri il Presidente a maggioranza assoluta dei suoi componenti…
Art. 3. Validità delle deliberazioni
… La Commissione è validamente riunita con la maggioranza dei componenti e delibera a maggioranza assoluta dei presenti. In caso di parità di voti, prevale il voto di chi presiede…
I membri dell'Ufficio di Presidenza vengono eletti con scheda segreta tra coloro che nell'ordine hanno ricevuto il maggior numero di voti, purché abbia partecipato al voto la maggioranza dei presenti.
In questo caso TUTTO E' MOLTO CHIARO ed è specificata il tipo di maggioranza. Posta così la questione credo abbia ragione diddi.
Ha ragione anche Duccio quando scrive che c'è stato molto "pressapochismo" e su questo punto, credo e spero, siamo tutti d'accordo. Infatti nell'ultima frase che ho estratto dal Regolamento è stato messo tutto nero su bianco così da non creare dubbi: ...vengono eletti con scheda segreta tra coloro che nell'ordine hanno ricevuto il maggior numero di voti, purché abbia partecipato al voto la maggioranza dei presenti.
Bastava dettare regole più chiare e precise in modo da non creare situazioni dubbie. Tutta questa storia puzza sempre di più... A pensar male si fa peccato, ma quasi sempre ci si "azzecca".
- diddi
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Re: Voto Celtic League non valido?
Veramente, a me il dettato regolamentare pareva e pare tuttora chiaro: è richiesta una "maggioranza", non qualificata.gentleman ha scritto:...Bastava dettare regole più chiare e precise in modo da non creare situazioni dubbie. Tutta questa storia puzza sempre di più... A pensar male si fa peccato, ma quasi sempre ci si "azzecca".
Che poi Rinaudo sollevi la questione è più un tentativo di creare un polverone che una dimostrazione di pressappochismo FIR.
Col che, beninteso, non voglio dire che non ci siano ombre nella vicenda, anzi!
Peterino
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Giangian
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Re: Voto Celtic League non valido?
Il Gazzettino
Il presidente trevigiano in attesa di una riammissione illustra i programmi: «Sinergia unica tra pubblico, vivai, competenze tecniche e forza economica»
Zatta: in Celtic con tutto il Veneto, ecco il piano
«Nome e maglia che rappresentino l’intera regione, molte partite a Rovigo e Padova. Ma qualcuno ci ostacola»
________________________________________
Lunedì 17 Agosto 2009,
Ferragosto a Treviso per Amerino Zatta. Il presidente del Benetton prepara la valigia. Va in Turchia. Viaggio di lavoro.
Ma presidente, le cose turche non le ha appena viste qui in Italia?
«Per carità, succedono dappertutto».
Si parla ovviamente dell’esclusione clamorosa del Benetton e del Veneto dalla Celtic League.
Com’è stato questo Ferragosto?
«Amaro. Una bocciatura che non sta in piedi da qualunque parte la si valuti. Nessuna delle due squadre prescelte dalla Fir può vantare gli stessi meriti messi sulla bilancia dal Veneto rappresentato dal Benetton».
A che punto sono le cose?
«Aspettiamo l’esito delle verifiche sulle delibere e sulle garanzie economiche. Per quanto ci riguarda ci siamo rivolti alla giustizia sportiva e abbiamo chiesto l’acquisizione degli atti».
Rinaldo ha sollevato formalmente la questione del rispetto dell’articolo 18 del regolamento: Roma non avrebbe avuto la maggioranza dei voti necessaria. Che cosa ne pensa?
«Che qualcosa di strano è successo all’interno del consiglio federale. A cominciare da una votazione a scrutinio segreto non prevista dal regolamento. Comunque 10 voti su 20 non rappresentano la maggioranza. Questo è sicuro».
Ci sarà tempo fino a fine settembre per verificare l’esistenza delle reali garanzie economiche delle franchigie prescelte.
«Sarei stupito di questa cosa. I termini sono scaduti per tutti il 6 luglio. Vanno valutate le garanzie presentate entro quella data. Altrimenti sarebbe come riaprire i termini per qualcuno ma non per altri. Perchè è evidente che con i diritti di partecipazione alla Celtic in mano è più facile trovare le coperture finanziarie».
Ci sono sospetti sulle garanzie?
«Non sulle nostre. Abbiamo presentato tutte le garanzie che ci sono state chieste dalla Fir. Compresa quella per 8,5 milioni di euro di Benetton attraverso la Edizione Holding. Esattamente come richiestoci».
Nessun errore da parte vostra?
«Possiamo averne fatti, ma in buona fede. Sarà mio impegno capire dove abbiamo sbagliato e come possiamo riparare».
Dicono che non abbiate fatto lobby.
«Forse è stato uno sbaglio. Ma per una ragione semplice: eravamo convinti che la decisione sarebbe avvenuta sul piano del merito. E nessuno aveva più meriti del movimento veneto con Treviso capofila. Ma la scelta è stata politica».
Vi rimproverano anche di non aver coinvolto altre realtà.
«Premesso che non è un requisito richiesto dalla Fir, il nostro documento dimostra il contrario: un progetto di largo respiro rivolto alle città e agli stadi del Veneto, in una visione sinergica con gli altri club. Il nostro non è il progetto di Treviso ma di una squadra regionale. Abbiamo fatto più di un incontro con le altre società. Ma ho come il sospetto che a qualcuno non piacesse, perchè ci siamo trovati sistematicamente i bastoni fra le ruote».
Quali sinergie?
«Ciascuno dovrebbe a mio avviso mettere nel progetto le proprie peculiarità, il meglio di cui dispone. Ad esempio la straordinaria competenza di Padova in termini di formazione giovanile unita a quella di altre società di punta dei vivai. Ogni giocatore reclutato in Veneto deve avere la possibilità di giocare ad alto livello nello stadio della sua città, davanti al suo pubblico».
Andiamo avanti.
«Il know how tecnico o organizzativo di Treviso maturato nella sua lunga esperienza in campo internazionale, la passione e la forza economica di un grande gruppo imprenditoriale come Benetton. Il pubblico, il cuore, la tenacia di Rovigo. Venezia non ha ancora uno stadio adatto, ma è un simbolo internazionale, un polo di attrazione turistica. Un nome».
Già il nome.
«Va deciso insieme. Certo auspico un nome veneto».
I tifosi sognano i Dogi.
«So che il marchio è stato registrato da due persone. Bisognerà vedere. Ma Dogi, nuovi Dogi o altro, il nome, credetemi, è l’ultimo dei problemi».
Maglia?
«Dovrà rappresentare tutto il movimento veneto. Vi si devono identificare giocatori e tifosi».
Stadi.
«Molte partite di Celtic e di Heineken al Battaglini e al Plebiscito. Non solo a Treviso. Vogliamo giocare in stadi pieni».
Cosa le fa pensare che tutto questo si realizzerà?
«Non si può escludere il Veneto dal rugby d’elite. Per rispetto della sua tradizione, dei Battaglini e dei Geremia. E poi perché il rugby italiano crollerebbe. Ma vorrei farla io una domanda».
Prego.
«I progetti delle altre franchigie quali grandi realtà aggregano?»
Antonio Liviero
Il presidente trevigiano in attesa di una riammissione illustra i programmi: «Sinergia unica tra pubblico, vivai, competenze tecniche e forza economica»
Zatta: in Celtic con tutto il Veneto, ecco il piano
«Nome e maglia che rappresentino l’intera regione, molte partite a Rovigo e Padova. Ma qualcuno ci ostacola»
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Lunedì 17 Agosto 2009,
Ferragosto a Treviso per Amerino Zatta. Il presidente del Benetton prepara la valigia. Va in Turchia. Viaggio di lavoro.
Ma presidente, le cose turche non le ha appena viste qui in Italia?
«Per carità, succedono dappertutto».
Si parla ovviamente dell’esclusione clamorosa del Benetton e del Veneto dalla Celtic League.
Com’è stato questo Ferragosto?
«Amaro. Una bocciatura che non sta in piedi da qualunque parte la si valuti. Nessuna delle due squadre prescelte dalla Fir può vantare gli stessi meriti messi sulla bilancia dal Veneto rappresentato dal Benetton».
A che punto sono le cose?
«Aspettiamo l’esito delle verifiche sulle delibere e sulle garanzie economiche. Per quanto ci riguarda ci siamo rivolti alla giustizia sportiva e abbiamo chiesto l’acquisizione degli atti».
Rinaldo ha sollevato formalmente la questione del rispetto dell’articolo 18 del regolamento: Roma non avrebbe avuto la maggioranza dei voti necessaria. Che cosa ne pensa?
«Che qualcosa di strano è successo all’interno del consiglio federale. A cominciare da una votazione a scrutinio segreto non prevista dal regolamento. Comunque 10 voti su 20 non rappresentano la maggioranza. Questo è sicuro».
Ci sarà tempo fino a fine settembre per verificare l’esistenza delle reali garanzie economiche delle franchigie prescelte.
«Sarei stupito di questa cosa. I termini sono scaduti per tutti il 6 luglio. Vanno valutate le garanzie presentate entro quella data. Altrimenti sarebbe come riaprire i termini per qualcuno ma non per altri. Perchè è evidente che con i diritti di partecipazione alla Celtic in mano è più facile trovare le coperture finanziarie».
Ci sono sospetti sulle garanzie?
«Non sulle nostre. Abbiamo presentato tutte le garanzie che ci sono state chieste dalla Fir. Compresa quella per 8,5 milioni di euro di Benetton attraverso la Edizione Holding. Esattamente come richiestoci».
Nessun errore da parte vostra?
«Possiamo averne fatti, ma in buona fede. Sarà mio impegno capire dove abbiamo sbagliato e come possiamo riparare».
Dicono che non abbiate fatto lobby.
«Forse è stato uno sbaglio. Ma per una ragione semplice: eravamo convinti che la decisione sarebbe avvenuta sul piano del merito. E nessuno aveva più meriti del movimento veneto con Treviso capofila. Ma la scelta è stata politica».
Vi rimproverano anche di non aver coinvolto altre realtà.
«Premesso che non è un requisito richiesto dalla Fir, il nostro documento dimostra il contrario: un progetto di largo respiro rivolto alle città e agli stadi del Veneto, in una visione sinergica con gli altri club. Il nostro non è il progetto di Treviso ma di una squadra regionale. Abbiamo fatto più di un incontro con le altre società. Ma ho come il sospetto che a qualcuno non piacesse, perchè ci siamo trovati sistematicamente i bastoni fra le ruote».
Quali sinergie?
«Ciascuno dovrebbe a mio avviso mettere nel progetto le proprie peculiarità, il meglio di cui dispone. Ad esempio la straordinaria competenza di Padova in termini di formazione giovanile unita a quella di altre società di punta dei vivai. Ogni giocatore reclutato in Veneto deve avere la possibilità di giocare ad alto livello nello stadio della sua città, davanti al suo pubblico».
Andiamo avanti.
«Il know how tecnico o organizzativo di Treviso maturato nella sua lunga esperienza in campo internazionale, la passione e la forza economica di un grande gruppo imprenditoriale come Benetton. Il pubblico, il cuore, la tenacia di Rovigo. Venezia non ha ancora uno stadio adatto, ma è un simbolo internazionale, un polo di attrazione turistica. Un nome».
Già il nome.
«Va deciso insieme. Certo auspico un nome veneto».
I tifosi sognano i Dogi.
«So che il marchio è stato registrato da due persone. Bisognerà vedere. Ma Dogi, nuovi Dogi o altro, il nome, credetemi, è l’ultimo dei problemi».
Maglia?
«Dovrà rappresentare tutto il movimento veneto. Vi si devono identificare giocatori e tifosi».
Stadi.
«Molte partite di Celtic e di Heineken al Battaglini e al Plebiscito. Non solo a Treviso. Vogliamo giocare in stadi pieni».
Cosa le fa pensare che tutto questo si realizzerà?
«Non si può escludere il Veneto dal rugby d’elite. Per rispetto della sua tradizione, dei Battaglini e dei Geremia. E poi perché il rugby italiano crollerebbe. Ma vorrei farla io una domanda».
Prego.
«I progetti delle altre franchigie quali grandi realtà aggregano?»
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giongeffri
- Messaggi: 3132
- Iscritto il: 19 mag 2006, 11:38
- Località: Roma
Re: Voto Celtic League non valido?
Fantastico come Zatta dica ora che farà delle cose che doveva fare ALMENO 6 mesi fa.
Sono un fungo.. uacciuà... velenoso uacciuà...
-
ellis
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- Iscritto il: 19 feb 2006, 0:00
Re: Voto Celtic League non valido?
No, peggio.giongeffri ha scritto:Fantastico come Zatta dica ora che farà delle cose che doveva fare ALMENO 6 mesi fa.
Sta dicendo cose diametralmente opposte a quelle che diceva sei mesi fa....
Una tristezza assoluta: se non fosse che una rappresentativa come la paventa adesso (ripeto: adesso, non sei mesi fa!!!), messa nera su bianco, co-firmata dai presidenti di Ro-Pd-Ve e con nome e maglia rappresentative di tutto il Veneto, sarebbe la miglior soluzione tecnica per il movimento italiano; questo va ammesso.
Tutto ciò dimostra che, comunque vada a finire la vicenda, la sconfitta del sistema trevigiano (basato sulla protervia e sulla tracotanza) è più che evidente.