SÌ CELTIC LEAGUE?
Moderatore: Emy77
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Leinsterugby
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Re: SÌ CELTIC LEAGUE?
sulla tribuna di treviso di oggi davano la cosa come fatta. mancava solo l'ufficialità da parte del board, dovuta a problemi interni (Connacht?). Anche dalle parole di Zatta trapelava ottimismo.
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wanchope16
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Re: SÌ CELTIC LEAGUE?
E' TUTTO OK PER L'INGRESSO ITALIANO IN CELTIC LEAGUE - a cura di MondoRugby
EMERSE NUOVE CLAUSOLE, MA L'OUT-OUT DI DONDI PORTA ALL'INGRESSO DAL 2010
Una dcisione del Board della Celtic Rugby Ltd sull'ingresso di Benetton Treviso e Aironi era attesa per lunedì mattina, da allora assoluto silenzio dalle fonti estere e una serie di voci, talvolta discordanti.
Da subito è emerso che se l'iniziezione di liquidi garantita dall'Italia, 300mila euro a stagione per squadra, sarebbe stato un dazio sufficiente a superare ogni riserva, in particolar modo quelle delle franchigie regionali gallesi, intenzionate in tempo di crisi a monetizzare su un ingresso che potenzialmente mette in crisi un calendario giocato su due tavoli: Magners League e coppa anglo-gallese.
Alle solite perpelessità scozzesi, preoccupati che una nostra crescita tecnica possa prima o poi oscurare ancor di più, in termini di risultati, un movimento che fatica sempre più, vittima di scelte sbagliate nel passato e della predilezione per il calcio al Nord e nelle grandi città. A questo fronte sembra poi si sia unita l'Irlanda, intenzionata a rallentare i lavori per puntare su un ingresso dalla stagione 2011/12, così da garantirsi si i fondi, ma minimizzando il rischio che vi possa essere una crescita del livello della nazionale italiana, avversaria diretta di Bod & Co. alla Coppa del Mondo neozelandese.
La posizione di Giancarlo Dondi - inflessibile nel ribadire che l'Italia è interessata ad entrare subito nella competizione e che ogni ulteriore attesa avrebbe portato ad un abbandono dell'idea, convergendo i fondi disponibili verso altre soluzioni - e quattro giorni di intense trattative avrebbero portato però ad una svolta positiva. La proposta di contratto arrivata giovedì in FIR sembra infatti prevedere un ingresso di Benetton ed Aironi del Pò proprio dal settembre 2010, banché nella traduzione pare siano emerse altre clausole decisamente favorevoli a gallesi, irlandesi e scozzesi. Condizioni che non pregiudicherebbero però l'ingresso nel torneo per le prossime quattro stagioni, con l'Italia che avrebbe dunque un posto nel board del Torneo, pur non partecipando alla divisione di eventuali utili.
I vertici della FIR continuano a muoversi con cautela, mentre ottimismo arriva da Trevisio, sembra però che all'annuncio ufficiale manchi davvero poco. In ogni caso, qualora vi fossero clamorosi dietro-front (di colpi di scena però ce ne sono già stati anche troppi n.d.a.), Dondi sarebbe già pronto a convocare un Consiglio Federale d'urgenza, chiamato a deliberare sulla riforma futura dei campionati, con la cancellazione del Super10 (che avverrà in ogni caso) in favore magari di un campionato a sei franchigie... ma siamo ancora nell'ambito del fantarugby.
Non ci sto capendo più niente....
EMERSE NUOVE CLAUSOLE, MA L'OUT-OUT DI DONDI PORTA ALL'INGRESSO DAL 2010
Una dcisione del Board della Celtic Rugby Ltd sull'ingresso di Benetton Treviso e Aironi era attesa per lunedì mattina, da allora assoluto silenzio dalle fonti estere e una serie di voci, talvolta discordanti.
Da subito è emerso che se l'iniziezione di liquidi garantita dall'Italia, 300mila euro a stagione per squadra, sarebbe stato un dazio sufficiente a superare ogni riserva, in particolar modo quelle delle franchigie regionali gallesi, intenzionate in tempo di crisi a monetizzare su un ingresso che potenzialmente mette in crisi un calendario giocato su due tavoli: Magners League e coppa anglo-gallese.
Alle solite perpelessità scozzesi, preoccupati che una nostra crescita tecnica possa prima o poi oscurare ancor di più, in termini di risultati, un movimento che fatica sempre più, vittima di scelte sbagliate nel passato e della predilezione per il calcio al Nord e nelle grandi città. A questo fronte sembra poi si sia unita l'Irlanda, intenzionata a rallentare i lavori per puntare su un ingresso dalla stagione 2011/12, così da garantirsi si i fondi, ma minimizzando il rischio che vi possa essere una crescita del livello della nazionale italiana, avversaria diretta di Bod & Co. alla Coppa del Mondo neozelandese.
La posizione di Giancarlo Dondi - inflessibile nel ribadire che l'Italia è interessata ad entrare subito nella competizione e che ogni ulteriore attesa avrebbe portato ad un abbandono dell'idea, convergendo i fondi disponibili verso altre soluzioni - e quattro giorni di intense trattative avrebbero portato però ad una svolta positiva. La proposta di contratto arrivata giovedì in FIR sembra infatti prevedere un ingresso di Benetton ed Aironi del Pò proprio dal settembre 2010, banché nella traduzione pare siano emerse altre clausole decisamente favorevoli a gallesi, irlandesi e scozzesi. Condizioni che non pregiudicherebbero però l'ingresso nel torneo per le prossime quattro stagioni, con l'Italia che avrebbe dunque un posto nel board del Torneo, pur non partecipando alla divisione di eventuali utili.
I vertici della FIR continuano a muoversi con cautela, mentre ottimismo arriva da Trevisio, sembra però che all'annuncio ufficiale manchi davvero poco. In ogni caso, qualora vi fossero clamorosi dietro-front (di colpi di scena però ce ne sono già stati anche troppi n.d.a.), Dondi sarebbe già pronto a convocare un Consiglio Federale d'urgenza, chiamato a deliberare sulla riforma futura dei campionati, con la cancellazione del Super10 (che avverrà in ogni caso) in favore magari di un campionato a sei franchigie... ma siamo ancora nell'ambito del fantarugby.
Non ci sto capendo più niente....
Vogliamo il Romagna RFC in Celtic League!!!
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Turch
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Re: SÌ CELTIC LEAGUE?
E non sei l'unico.
Il problema è che, a quanto pare, la union britanniche bbiano colto la palla al balzo per sistemare i rapporti di forza esistenti.
Il problema è che, a quanto pare, la union britanniche bbiano colto la palla al balzo per sistemare i rapporti di forza esistenti.
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bobo67
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Re: SÌ CELTIC LEAGUE?
Certo che sti scozzesi sono proprio dei bei pezzi si st.rco.
Alla faccia della sportività.
Solo loro possono crescere di livello gli altri se ne debbono stare nel loro brodino primordiale e non poter accedere alla possibilità di avere una crescita tecnica.
Io dico solo una cosa, fermo nella mia opinione, diamogli le chia..e (ovvero ciò che vogliono), brucerà la prima volta, ma poi la ripaghiamo, a loro ed agli altri, con gli interessi perchè il nostro movimento ha i numeri e le potenzialità per farlo, ovviamente solo se riuscirà ad accedere a campionati di livello.
Anche loro fino a poco fa prendevano scoppole continue, ma si vede che anni di magners hanno fatto bene, se non sbaglio Edimburgo e Glasgow sono ai primi due posti della Celtic League, allora perchè non dare anche agli altri la possibilità di crescere?
P.s.: Dopo la sconfitta di ieri se ci lasciano fuori, tutto il mondo rugbystico riderà di loro.
Alla faccia della sportività.
Solo loro possono crescere di livello gli altri se ne debbono stare nel loro brodino primordiale e non poter accedere alla possibilità di avere una crescita tecnica.
Io dico solo una cosa, fermo nella mia opinione, diamogli le chia..e (ovvero ciò che vogliono), brucerà la prima volta, ma poi la ripaghiamo, a loro ed agli altri, con gli interessi perchè il nostro movimento ha i numeri e le potenzialità per farlo, ovviamente solo se riuscirà ad accedere a campionati di livello.
Anche loro fino a poco fa prendevano scoppole continue, ma si vede che anni di magners hanno fatto bene, se non sbaglio Edimburgo e Glasgow sono ai primi due posti della Celtic League, allora perchè non dare anche agli altri la possibilità di crescere?
P.s.: Dopo la sconfitta di ieri se ci lasciano fuori, tutto il mondo rugbystico riderà di loro.
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JosephK.
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Re: SÌ CELTIC LEAGUE?
Eventuali utili vanno a tutte i partecipanti ma non a noi? Perché?wanchope16 ha scritto:La proposta di contratto arrivata giovedì in FIR sembra infatti prevedere un ingresso di Benetton ed Aironi del Pò proprio dal settembre 2010, banché nella traduzione pare siano emerse altre clausole decisamente favorevoli a gallesi, irlandesi e scozzesi. Condizioni che non pregiudicherebbero però l'ingresso nel torneo per le prossime quattro stagioni, con l'Italia che avrebbe dunque un posto nel board del Torneo, pur non partecipando alla divisione di eventuali utili.
Ma ancora un po' gli lustriamo pure i bagiggi...
Sto capendo male io? Non stiamo entando con tutte le garanzie a favore loro?
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).
Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.
Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).
Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
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Turch
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Re: SÌ CELTIC LEAGUE?
Mi pare sia un pò come quando siamo entrati nel 6N, eravamo soci ma non alla pari, poi dopo alcuni anni abbiamo potuto spartirci anche noi la tortaJosephK. ha scritto:Eventuali utili vanno a tutte i partecipanti ma non a noi? Perché?wanchope16 ha scritto:La proposta di contratto arrivata giovedì in FIR sembra infatti prevedere un ingresso di Benetton ed Aironi del Pò proprio dal settembre 2010, banché nella traduzione pare siano emerse altre clausole decisamente favorevoli a gallesi, irlandesi e scozzesi. Condizioni che non pregiudicherebbero però l'ingresso nel torneo per le prossime quattro stagioni, con l'Italia che avrebbe dunque un posto nel board del Torneo, pur non partecipando alla divisione di eventuali utili.
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supermax
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Re: SÌ CELTIC LEAGUE?
Io continuo a dire che per la Scozia la Magners non ha cambiato granché per quanto riguarda il valore tecnico complessivo del movimento. Altra cosa è il lato finanziario, dato che i club scozzesi stavano molto peggio dei nostri e rischiavano di scomparire per mancanza di interesse di stampa e pubblico. E quindi mi chiedo: siamo entrati perchè il nostro campionato non suscita alcun interesse o per innalzare il livello medio dei giocatori italiani? Se l'obiettivo è migliorare il primo aspetto (avere squadre ad un livello precedente la nazionale che attirino sponsor e pubblico) sono d'accordo; per il secondo aspetto, avremo forse risultati migliori in Heineken, con i migliori dei nostri concentrati in due franchigie, ma saranno sempre le under, che operano a livello nazionale, a dover dare la linfa vitale. Io spero solo che si operi, per il lungo periodo, per essere in condizioni di tornare ad un campionato nazionale con i club. Non mi piace, anche se necessaria, una soluzione che ci è estranea per cultura (noi non c'entriamo niente con un campionato britannico) e che è comunque la rappresentazione di una sconfitta (è il campionato italiano lo sconfitto) e non va pertanto celebrata come una vittoria ma semplicemente come il male minore!
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Laporte
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Re: SÌ CELTIC LEAGUE?
C'era però un "percorso" condiviso.Turch ha scritto:Mi pare sia un pò come quando siamo entrati nel 6N, eravamo soci ma non alla pari, poi dopo alcuni anni abbiamo potuto spartirci anche noi la tortaJosephK. ha scritto:Eventuali utili vanno a tutte i partecipanti ma non a noi? Perché?wanchope16 ha scritto:La proposta di contratto arrivata giovedì in FIR sembra infatti prevedere un ingresso di Benetton ed Aironi del Pò proprio dal settembre 2010, banché nella traduzione pare siano emerse altre clausole decisamente favorevoli a gallesi, irlandesi e scozzesi. Condizioni che non pregiudicherebbero però l'ingresso nel torneo per le prossime quattro stagioni, con l'Italia che avrebbe dunque un posto nel board del Torneo, pur non partecipando alla divisione di eventuali utili.
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nico72
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Re: SÌ CELTIC LEAGUE?
lo dissi anch'io 2 settimane fa..più o meno le stesse parole con lo stesso concetto....qualcuno mi contraddì...ma vedremo il futuro come sarà!!!
A sti scozzesi brucia il c.l.o. vederci entrare in celtic..qualcuno potrebbe anche perdere delle partite importanti..forse non subito...ma sicuramente come sta accadendo nel 6N ..se le nostre franchige cresceranno di valore tecnico..se ne vedranno delle belle....a spese di chi? se non di coloro che son primi o secondi? chi ha più da perdere da un nostro ingresso.....?l'ultima in classifica della celtic league?.....facciamoci un pensierino...
A sti scozzesi brucia il c.l.o. vederci entrare in celtic..qualcuno potrebbe anche perdere delle partite importanti..forse non subito...ma sicuramente come sta accadendo nel 6N ..se le nostre franchige cresceranno di valore tecnico..se ne vedranno delle belle....a spese di chi? se non di coloro che son primi o secondi? chi ha più da perdere da un nostro ingresso.....?l'ultima in classifica della celtic league?.....facciamoci un pensierino...
bobo67 ha scritto:Certo che sti scozzesi sono proprio dei bei pezzi si st.rco.
Alla faccia della sportività.
Solo loro possono crescere di livello gli altri se ne debbono stare nel loro brodino primordiale e non poter accedere alla possibilità di avere una crescita tecnica.
Io dico solo una cosa, fermo nella mia opinione, diamogli le chia..e (ovvero ciò che vogliono), brucerà la prima volta, ma poi la ripaghiamo, a loro ed agli altri, con gli interessi perchè il nostro movimento ha i numeri e le potenzialità per farlo, ovviamente solo se riuscirà ad accedere a campionati di livello.
Anche loro fino a poco fa prendevano scoppole continue, ma si vede che anni di magners hanno fatto bene, se non sbaglio Edimburgo e Glasgow sono ai primi due posti della Celtic League, allora perchè non dare anche agli altri la possibilità di crescere?
P.s.: Dopo la sconfitta di ieri se ci lasciano fuori, tutto il mondo rugbystico riderà di loro.
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luqa
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Re: SÌ CELTIC LEAGUE?
Se fossimo al post degli Scozzesi forse noi saremmo ben peggiori.
Io quasi quasi farei una offerta...
dato che gli scozzesi avevano una terza squadra , i Borders Reivers, cancellata per mancanza di fondi;
dato che il Connacht (quarta squadra irlanedese ha difficoltà di conferma, pare;
Visto che i Gallesi cercano di fare una quinta squadra...
offriamo loro che se ci fanno giocare con 3-4 franchigie, una di esse collabora con una Union: ci mandano 5-7 giocatori che ritengono di prospettiva per il futuro e che faranno parte della rosa della squadra, disponbili per le nazionali, e magari anche qualche tecnico, e noi ne facciamo giocare in CL una quota garantita...
Io quasi quasi farei una offerta...
dato che gli scozzesi avevano una terza squadra , i Borders Reivers, cancellata per mancanza di fondi;
dato che il Connacht (quarta squadra irlanedese ha difficoltà di conferma, pare;
Visto che i Gallesi cercano di fare una quinta squadra...
offriamo loro che se ci fanno giocare con 3-4 franchigie, una di esse collabora con una Union: ci mandano 5-7 giocatori che ritengono di prospettiva per il futuro e che faranno parte della rosa della squadra, disponbili per le nazionali, e magari anche qualche tecnico, e noi ne facciamo giocare in CL una quota garantita...
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nico72
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- Iscritto il: 16 ott 2008, 16:32
Re: SÌ CELTIC LEAGUE?
ogni proposta è da valutare...
vediamo cosa ci diranno.... se ci accetteranno il CL e poi vediamo cosa succede...son troppo curioso.!!!
non riesco a togliermi dalla testa che non ci vogliano...per poi chissà quali motivi....
Forse forse temono che una "cenerentola" italiana possa portar via sponsor ...soldini.......con sta crisi credo che abbiano fatto bene i loro conti...tanto si sà....se la torta la dividi in tante parti , le fette diventano piccole e nessuno si strafoga....meglio pochi e godersela il più possibile...fin che dura!!!
vediamo cosa ci diranno.... se ci accetteranno il CL e poi vediamo cosa succede...son troppo curioso.!!!
non riesco a togliermi dalla testa che non ci vogliano...per poi chissà quali motivi....
Forse forse temono che una "cenerentola" italiana possa portar via sponsor ...soldini.......con sta crisi credo che abbiano fatto bene i loro conti...tanto si sà....se la torta la dividi in tante parti , le fette diventano piccole e nessuno si strafoga....meglio pochi e godersela il più possibile...fin che dura!!!
- jaco
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- Località: san donà di piave
Re: SÌ CELTIC LEAGUE?
OTwanchope16 ha scritto: MA L'OUT-OUT DI DONDI PORTA ALL'INGRESSO DAL 2010
ma perchè 'sti giornalisti devono sempre inglesizzare tutto?
Non è aut aut?
fine OT
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cogui
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- Iscritto il: 29 ago 2003, 0:00
- Località: Parma
Re: SÌ CELTIC LEAGUE?
NON INGLESIZZANO, SONO IGNORANTI COME LE TALPE E NON SANNO NEANCHE LONTANAMENTE CHE AUT AUT è LATINO
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Giangian
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- Iscritto il: 3 lug 2003, 0:00
Re: SÌ CELTIC LEAGUE?
Scozia, gioie in campo e dolori Celtic
6 Nazioni, si festeggia la vittoria ma il futuro sono franchigie all'italiana?
di Fabrizio Zupo da La tribuna di Treviso di oggi 01/03/2010
ROMA. Ma c'è la Celtic? Dondi non ha gradito la domanda sabato subito dopo il fischio di Pearson che suggellava il ritorno alla vittoria nel 6 Nazioni dopo due anni e sette ko: «Se c'è da festeggiare una vittoria, si festeggia, il resto vien dopo». Corretto. Specie se si infila quasi un cappotto alla Scozia: vittoria della Nazionale maggiore e della A, pareggio delle donne, sconfitta 16-18 dell'Under 20. I giocatori hanno sfogato la gioia all'Art Cafè di Villa Borghese (teatro l'anno scorso dello scontro di Castrogiovanni con l'orco Chabal), facendo pagare un giro di birre a Mauro Bergamasco (inarrivabile in difesa) per quel calcetto in bocca agli scozzesi al 79' che ha tenuto aperto il match per due minuti extra da infarto.
Ma la telenovela Celtic League sta assumendo cadenza giornaliera. Non si capisce più se i colpi di scena siano opera di uno sceneggiatore che sa dove andare a parare o se il finale resterà aperto fra le ambizioni venete, i dubbi sulla solidità economica lombarda e i mugugni romani.
E allora: c'è la Celtic? Perché il contratto spedito giovedì dalla League di Dublino alla Fir di Roma va tradotto, let¬to, interpretato, controfirmato in fretta dai soci fondatori (Irlanda, Galles, Scozia) e dalla promessa sposa Italia con dute annessa di milioni tre di euro. 0 c'è già chi pensa di mettere in pratica il piano B (6 province italiane invece del Super 10, agevolate dalla Fir con 1 milione di eurol’una: Milano, Treviso, Padova-Rovigo, Emilia, Toscana, Roma-L'Aquila)?
Giocatori e contratti. Le cose stanno così: agli azzurri fu chiesto mesi fa di non rinnovare i contratti con i club esteri di appartenenza per cogliere la chance di tornare in Italia con le franchigie. E fra club e contributo federale, i nuovi contratti sarebbero appetibili: quasi a livello di quelli inglesi calmierati dal salary cap e di quelli francesi limati dalla crisi. Ma nel caso del Super 6 l'impegno economico di una Benetton, ad esempio, sarebbe lo stesso che per la Celtic che offre 20 sabati di valore (Munster, Ospreys, Leinster, Llanelli)? L'ipotesi gradita ai gio¬catori professionisti, ovviamente, è la seconda.
Pensando, ad esempio, ai soli 22 azzurri scesi in campo sabato al Flaminio (escluso quindi Parisse, altri infortunati o azzurabili): 9 sono già sotto contratto con Benetton o Viadana, 1 ha rinnovato col club estero non potendo più attendere gli eventi, 2-3 po-rebbero tornare nel 2011 una volta liberi, 5-6 sarebbero pronti subito al rimpatrio per giocare la Celtic da ottobre tanto che qualcuno avrebbe già firmato un precontratto con Treviso o Aironi scaduto però il 31 gennaio. In sostanza c'è chi deve subito pigliare una decisione seria, non per sfizio ma per il proprio posto di lavoro: rinnovare col proprio club e rinunciare al pre-contratto, valutare altre offerte (se esistono), o rischiare di attendere una situazione contrattuale “scoperta”.
Piano A o Piano B. Alla fine del tormento che c’accompagna da 16 mesi, da quando la gestione Mallet toccò il fondo perdendo con i Pacific Islanders e si varò il progetto Celtic, cosa vogliono l'Italia, la Fir, il suo presidente? «Beh, quando ci sono un piano A e uno B, uno si dà da fare perché vada in porto il primo e non il secondo. Ciò che pensa il Dondi come uomo è relativo rispetto al presidente e devo fare il meglio per il rugby. Ma se il piano A non va in porto, nessuna tragedia. Non si può entrare in Celtic a qualsiasi condizione. Leggiamo e se ci va bene firmiamo. Quanto ho letto in questi giorni riguarda problemi di governarce interna alle tre union celtiche. Non ci interessa».
6 Nazioni, si festeggia la vittoria ma il futuro sono franchigie all'italiana?
di Fabrizio Zupo da La tribuna di Treviso di oggi 01/03/2010
ROMA. Ma c'è la Celtic? Dondi non ha gradito la domanda sabato subito dopo il fischio di Pearson che suggellava il ritorno alla vittoria nel 6 Nazioni dopo due anni e sette ko: «Se c'è da festeggiare una vittoria, si festeggia, il resto vien dopo». Corretto. Specie se si infila quasi un cappotto alla Scozia: vittoria della Nazionale maggiore e della A, pareggio delle donne, sconfitta 16-18 dell'Under 20. I giocatori hanno sfogato la gioia all'Art Cafè di Villa Borghese (teatro l'anno scorso dello scontro di Castrogiovanni con l'orco Chabal), facendo pagare un giro di birre a Mauro Bergamasco (inarrivabile in difesa) per quel calcetto in bocca agli scozzesi al 79' che ha tenuto aperto il match per due minuti extra da infarto.
Ma la telenovela Celtic League sta assumendo cadenza giornaliera. Non si capisce più se i colpi di scena siano opera di uno sceneggiatore che sa dove andare a parare o se il finale resterà aperto fra le ambizioni venete, i dubbi sulla solidità economica lombarda e i mugugni romani.
E allora: c'è la Celtic? Perché il contratto spedito giovedì dalla League di Dublino alla Fir di Roma va tradotto, let¬to, interpretato, controfirmato in fretta dai soci fondatori (Irlanda, Galles, Scozia) e dalla promessa sposa Italia con dute annessa di milioni tre di euro. 0 c'è già chi pensa di mettere in pratica il piano B (6 province italiane invece del Super 10, agevolate dalla Fir con 1 milione di eurol’una: Milano, Treviso, Padova-Rovigo, Emilia, Toscana, Roma-L'Aquila)?
Giocatori e contratti. Le cose stanno così: agli azzurri fu chiesto mesi fa di non rinnovare i contratti con i club esteri di appartenenza per cogliere la chance di tornare in Italia con le franchigie. E fra club e contributo federale, i nuovi contratti sarebbero appetibili: quasi a livello di quelli inglesi calmierati dal salary cap e di quelli francesi limati dalla crisi. Ma nel caso del Super 6 l'impegno economico di una Benetton, ad esempio, sarebbe lo stesso che per la Celtic che offre 20 sabati di valore (Munster, Ospreys, Leinster, Llanelli)? L'ipotesi gradita ai gio¬catori professionisti, ovviamente, è la seconda.
Pensando, ad esempio, ai soli 22 azzurri scesi in campo sabato al Flaminio (escluso quindi Parisse, altri infortunati o azzurabili): 9 sono già sotto contratto con Benetton o Viadana, 1 ha rinnovato col club estero non potendo più attendere gli eventi, 2-3 po-rebbero tornare nel 2011 una volta liberi, 5-6 sarebbero pronti subito al rimpatrio per giocare la Celtic da ottobre tanto che qualcuno avrebbe già firmato un precontratto con Treviso o Aironi scaduto però il 31 gennaio. In sostanza c'è chi deve subito pigliare una decisione seria, non per sfizio ma per il proprio posto di lavoro: rinnovare col proprio club e rinunciare al pre-contratto, valutare altre offerte (se esistono), o rischiare di attendere una situazione contrattuale “scoperta”.
Piano A o Piano B. Alla fine del tormento che c’accompagna da 16 mesi, da quando la gestione Mallet toccò il fondo perdendo con i Pacific Islanders e si varò il progetto Celtic, cosa vogliono l'Italia, la Fir, il suo presidente? «Beh, quando ci sono un piano A e uno B, uno si dà da fare perché vada in porto il primo e non il secondo. Ciò che pensa il Dondi come uomo è relativo rispetto al presidente e devo fare il meglio per il rugby. Ma se il piano A non va in porto, nessuna tragedia. Non si può entrare in Celtic a qualsiasi condizione. Leggiamo e se ci va bene firmiamo. Quanto ho letto in questi giorni riguarda problemi di governarce interna alle tre union celtiche. Non ci interessa».
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zorrykid
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Re: SÌ CELTIC LEAGUE?
Le talpe, poverine, sono cieche non ignoranti...cogui ha scritto:NON INGLESIZZANO, SONO IGNORANTI COME LE TALPE E NON SANNO NEANCHE LONTANAMENTE CHE AUT AUT è LATINO
Vado bene per Rialto?