stalker ha scritto:
Proponi "una selezione tipo Pampas XV", ma la struttura del rugby argentino è decisamente diversa da quella italiana, e la Vodacom Cup non è la Celtic. Loro hanno un movimento sicuramente superiore al nostro per quantità e qualità. I nazionali giocano tutti all'estero, non certo nei Pampas XV, che più che altro funge da palestra per gli emergenti e i rincalzi. Ora te la vedi una squadra di soli italiani giovani emergenti e rincalzi in CL? Altro che materasso... Immagina l'appeal per il Board e per gli sponsor... E anche come palestra funzionerebbe poco, per il troppo divario tecnico. Allora aggiungiamoci un po' di nazionali, e magari qualche straniero, ma solo di alto livello (che poi sono quelli che deludono sempre di più...): ma allora togli spazio ai giovani!
Comunque alla fine vogliono le selezioni federali? Lo dicano e le facciano. Semplice no?
Il dire "L'argentina ha unmoviemnto sicuramente superiore al nostro per quantità e qualità", è lo specchio delle contraddizioni .
certoche l'Argentina, come le altre "big nine" ha un movimento superiore. Forse che il segreto sia lì. Spulciando tra le "meorias" sul sito della UAR si scopre come, a malgrado certe resistenze "portenhe" l'Argentina abbia sempre fatto di tutto per sviluppare il movimento, nella capitale e nelle "provincias".
Investire sul movimento sulla quantità e sulla qualità. Se non cresce la base non serve a nulla foraggiare il vertice della piramide.
Investire risorse e interesse mediatiche su due squadre che rappresentano in numero di giocatori lo 0.01% del movimento, anzi dimezzimo pure perchè togliamo equiparati e stranieri non porta da nessuna parte.
Non ti va il paragone con l'Argentina, rpendiamo quello con la scozia. movimento legato a poche zone elimitato.
Quando negli anni '70 fu creato il campionato nazionale, riorganizzando anche a livello giovanile la galassia fatta di tornei distrettuali, sfide senza coampionato tra i club, fndendo il movimento fdatto di squadre di club e squadre di "Former Pupils" delle scuole, la nazioanle Scozzese languiva .
Per sopperire si riempiva la nazionale di giocatori inglesi cui veniva trovato il nonno scozzese.
Se qualche giocatore voleva crescere doveva emigrare magari ai London Scottish.
Beh. Fu grazie alla crescita di quel movimento "indigeno" che, pur continuando in parte il fenomeno qui sopra il ricorso ad "oriundi" (scartati dagli inglesi) si ridusse e la Scozia torno ai succesi, culminati nel Grand Slam del 1990 e a quella vittoria con gli All Blacks sfiorata nel tour del 1990.
Con le superfranchigie da CL, non mi pare che la Scozia abbia miglorato molto in questi 10 anni... anzi.... si è di nuovo imbottita (nazionali efrnchigie) di equiparati e stranieri (pure un Olandese) e finsice sempre appena davanti a noi...