Brunel sta cercando di dare continuità a questa squadra, continuità nell'assimilazione del nuovo gioco proposto, continuità per consolidare sicurezza nei giocatori che sono confortati dalla ripetuta conferma della convocazione, fatto che permetterà maggiore sicurezza in campo, continuità per rafforzare le scelte fatte come CT - sotto il profilo comunicativo l'effetto è, indiscutibilmente, di forza e coesione - non male per il gioco del rugby. Poi, squadra che vince, non si cambia, l'Italia non ha vinto, ma convinto si
Alcune riflessioni sulle poche sostituzioni non dettate da infortuni:
Botes; certo, l'amarezza delle occasioni perse con l'Inghilterra è difficile da dimenticare velocemente, ma pensandoci bene, in assenza di un'alternativa che garantista decise migliori performance (Burton non mi è dispiaciuto nelle precedenti partite, ma dire che ha incantato, proprio no; lo si è visto decisamente in maggiore spolvero in altre occasioni, forse il PRO12 l'ha portato a consumare le migliori energie in precedenza e adesso sta, forse, pagando un po' di stanchezza?), questa scelta potrebbe anche risultare azzeccata. In fondo, se Brunel l'ha convocato qualche cosa di buono avrà pur visto in lui e non sono 2 calci sbagliati, anche se determinanti per una possibile mancata vittoria, a potergli far cambiare opinione. Evidentemente vuole mettere alla prova se stesso (le sue capacità di valutazione di un giocatore) e anche il giocatore, offrendogli una seconda chance completa, cioè dal primo minuto.
Se le sue capacità di giudizio dovessero risultare buone, si potrebbe contare anche su un Botes doppiamente galvanizzato, per cancellare l'amaro in bocca lasciato alla maggior parte dei tifosi azzurri e per gratificare la fiducia comunque concessa dal suo CT nonostante una debacle importante e, come si dice, meglio un discreto giocatore molto stimolato che un fuoriclasse demotivato, chissà da non trovarci, invece, un fuoriclasse ultramotivato!
Sgarbi; non mi è chiaro perchè gli abbia preferito Canale contro l'Inghilterra e, evidentemente, Morisi o è giù di tono o, in questo momento, non lo ritiene sufficientemente affidabile. Sulle qualità del giocatore nulla da dire, anche se contro la Francia aveva convinto meno del solito, ma, d'altra parte, si gioca anche come e quanto permette l'avversario.
Un'ultima riflessione sulle seconde linee e la ventilata perplessita in alcuni commenti; è evidente, a mio modo di vedere, il tentativo di Brunel di privilegiare e sfruttare al meglio l'abitudine a giocare assieme dei due giocatori degli Aironi, fatto determinante, in particolare, nelle touche dove l'Irlanda potrà contare su una particolare forza. Dividere la coppia non avrebbe otteneuto analogo effetto, tenuto conto dei pochi giorni a disposizione per gli allenamenti azzurri e ciò, indipendentemente dalle scelte individuali possibili.
Brunel continua a convincermi; Forza Italia!!
