Test fisici Nevegal: 6 esclusi (ma npossono recuperare)
Moderatore: Emy77
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Bacioci
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- Iscritto il: 23 set 2003, 0:00
<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 15-09-2004 alle ore 08:29, Bigio wrote:
<BR>Capisco Bacioci che secondo te la scelta tecnica (A) è stata fatta prima dei test fisici (B). Per stare in nazionale bisogna che A+B siano rispettati. Se fosse così semplice fare l\'allenatore potremmo usare un computer! Metti dentro dei parametri \"oggettivi\" per le scelte tecniche poi altrettanti per quelle fisiche et voilà! ecco se entri o esci! Mi sà che però non è proprio così...o sbaglio?
<BR>Bgo
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>Scusa, proprio non ho capito. Secondo me quello che dici è proprio quello che è stato fatto. E\' chiaro che l\'abilità di un allenatore sia di selezionare i giocatori migliori. Certo che, però, ci sono degli strumenti che aiutano a prendere delle decisioni (avviene in qualsiasi campo lavorativo!). Nel rugby, ci sono i test fisici. JK ha in mente un programma (come ogni allenatore) e secondo lui per rispettarlo servono determinati parametri attletici. Cosa c\'è di strano?
<BR>In più, è ovvio che la cosa di mandare a casa chi non supera i test è un modo per motivare. Chiedete a Tronky come stava quando è stato cacciato perchè aveva sbagliato i test e con quanta rabbia abbia lavorato per recuperare.
<BR>Chi si abbatte è giusto che stia a casa.
<BR>Ripeto, non ci trovo niente di strano.
<BR>p.s. Sarei d\'accordo con voi se il parametro attletico fosse il primo parametro di giudizio a febbraio, ma a settembre mi sembra che l\'aspetto attletico sia prioritario.
<BR> 15-09-2004 alle ore 08:29, Bigio wrote:
<BR>Capisco Bacioci che secondo te la scelta tecnica (A) è stata fatta prima dei test fisici (B). Per stare in nazionale bisogna che A+B siano rispettati. Se fosse così semplice fare l\'allenatore potremmo usare un computer! Metti dentro dei parametri \"oggettivi\" per le scelte tecniche poi altrettanti per quelle fisiche et voilà! ecco se entri o esci! Mi sà che però non è proprio così...o sbaglio?
<BR>Bgo
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<BR>Scusa, proprio non ho capito. Secondo me quello che dici è proprio quello che è stato fatto. E\' chiaro che l\'abilità di un allenatore sia di selezionare i giocatori migliori. Certo che, però, ci sono degli strumenti che aiutano a prendere delle decisioni (avviene in qualsiasi campo lavorativo!). Nel rugby, ci sono i test fisici. JK ha in mente un programma (come ogni allenatore) e secondo lui per rispettarlo servono determinati parametri attletici. Cosa c\'è di strano?
<BR>In più, è ovvio che la cosa di mandare a casa chi non supera i test è un modo per motivare. Chiedete a Tronky come stava quando è stato cacciato perchè aveva sbagliato i test e con quanta rabbia abbia lavorato per recuperare.
<BR>Chi si abbatte è giusto che stia a casa.
<BR>Ripeto, non ci trovo niente di strano.
<BR>p.s. Sarei d\'accordo con voi se il parametro attletico fosse il primo parametro di giudizio a febbraio, ma a settembre mi sembra che l\'aspetto attletico sia prioritario.
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gipe
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- Iscritto il: 7 giu 2004, 0:00
- Località: Feltre
mi sembra che non ci sia nulla di strano nel lasciare a casa dei giocatori perché i loro test atletici non rispettano determinati parametri.
<BR>credo e spero che il livello dei quaranta giocatori convocati da Kirwan sia omogeneo (o quanto meno dovrebbe esserlo visto che si tratta di una selezione nazionale), tra questo buon numero di ottimi giocatori occorre fare delle scelte e a quel punto la selezione tra chi rimane e chi va a casa viene fatta sulla base dei test atletici, una scelta democratica (penso di poter dire), fatta dal cronometro, che giudica la bontà della condizione atletica di quei giocatori.
<BR>In ogni caso De Rossi, Ongaro, Stoica etc hanno sicuramente la chance di rientrare, così com\'è stato in passato per Troncon e Checchinato. Quest\'ultimo, allo stadio Polisportivo di Belluno, venne letteralmente trascinato dal tifo dei compagni di nazionale che gli correvano a fianco per incitarlo e riuscì nell\'impresa di migliorarsi, tanto che Kirwan lo portò al mondiale.
<BR>Kirwan avrà senz\'altro commesso errori (tanti o pochi non lo so) ma quella dei test, ripeto, mi sembra una scelta condivisibile.
<BR>credo e spero che il livello dei quaranta giocatori convocati da Kirwan sia omogeneo (o quanto meno dovrebbe esserlo visto che si tratta di una selezione nazionale), tra questo buon numero di ottimi giocatori occorre fare delle scelte e a quel punto la selezione tra chi rimane e chi va a casa viene fatta sulla base dei test atletici, una scelta democratica (penso di poter dire), fatta dal cronometro, che giudica la bontà della condizione atletica di quei giocatori.
<BR>In ogni caso De Rossi, Ongaro, Stoica etc hanno sicuramente la chance di rientrare, così com\'è stato in passato per Troncon e Checchinato. Quest\'ultimo, allo stadio Polisportivo di Belluno, venne letteralmente trascinato dal tifo dei compagni di nazionale che gli correvano a fianco per incitarlo e riuscì nell\'impresa di migliorarsi, tanto che Kirwan lo portò al mondiale.
<BR>Kirwan avrà senz\'altro commesso errori (tanti o pochi non lo so) ma quella dei test, ripeto, mi sembra una scelta condivisibile.
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nambereit
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- Iscritto il: 6 mag 2003, 0:00
- Località: la valle dei capannoni
Quello che dice Johann è decisamente preoccupante....
<BR>
<BR>Certo che a guardare le ossa di alcuni giocatori anglosassoni mi vengono dei dubbi...mascelloni, zigomoni, piedoni, manoni,...
<BR>
<BR>...somigliano in modo impressionante ad un ciclista piuttosto chiaccherato...che da quando corre da professionista ha preso un paio di numeri di scarpe...
<BR>
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<BR>Certo che a guardare le ossa di alcuni giocatori anglosassoni mi vengono dei dubbi...mascelloni, zigomoni, piedoni, manoni,...
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<BR>...somigliano in modo impressionante ad un ciclista piuttosto chiaccherato...che da quando corre da professionista ha preso un paio di numeri di scarpe...
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And the scrum conductor says
make a break number 8, number 8 make a break
We’ve been on this shift too long.
And the scrum conductor says
make a break number 8, number 8 make a break
We can reach our destination, but were still a ways away
make a break number 8, number 8 make a break
We’ve been on this shift too long.
And the scrum conductor says
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bbn
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- Bigio
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- Iscritto il: 28 apr 2003, 0:00
- Località: Viterbo
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<BR>
<BR>Per intenderci: se ho Wilkinson lo faccio giocare anche se non passa tutti i test fisici.
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>Ecco! riprendo questa tua affermazione perché rende il concetto di fondo che ho condotto fino adesso.
<BR>Per mei test fisici non sono così importanti quanto l\'abilità e l\'esperienza che ha un campione. E\' vero che la forma fisica è importante per la prestazione, ma c\'è dell\'altro in una attività sportiva. La forma fisica si deve valutare due o tre giorni prima della partita, perché ognuno ha i suoi tempi di recupero e di allenamento, scelti,quest\'ultimi, dalle squadre ove si milita.
<BR>Altro che incitamento a fare di più! è un modo di gestire la squadre che non mi piace manco un po!
<BR>Bgo
<BR>
<BR>Per intenderci: se ho Wilkinson lo faccio giocare anche se non passa tutti i test fisici.
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<BR>Ecco! riprendo questa tua affermazione perché rende il concetto di fondo che ho condotto fino adesso.
<BR>Per mei test fisici non sono così importanti quanto l\'abilità e l\'esperienza che ha un campione. E\' vero che la forma fisica è importante per la prestazione, ma c\'è dell\'altro in una attività sportiva. La forma fisica si deve valutare due o tre giorni prima della partita, perché ognuno ha i suoi tempi di recupero e di allenamento, scelti,quest\'ultimi, dalle squadre ove si milita.
<BR>Altro che incitamento a fare di più! è un modo di gestire la squadre che non mi piace manco un po!
<BR>Bgo
"Ma tu ti credi Dio!"- "A qualcuno dovrò pure ispirarmi come modello" (Manhattan- Woddy Allen)
- jaco
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- Iscritto il: 5 feb 2003, 0:00
- Località: san donà di piave
Ho già espresso le mie opinioni e quindi non mi dilungo, tanto poi, qui ognuno ha ragione e ognuno ha torto...
<BR>Voglio solo aggiungere che JK ha messo subito in chiaro (dal giorno in cui è stato nominato CT) che il suo modo di fare era questo e che tutto partiva dalla condizione atletica. Punto. Ora si può discutere benissimo di tutto, però mostrarci sorpresi o \"indignati\" da questo modo di fare è fuori luogo. Fino al 2007 sarà così, poi con CT francese (magari, vero yeti?) ci sarà spazio alla fantasia e all\'improvvisazione nonchè all\'esperienza e ritorneranno in nazionale Dominguez, Cuttitta, Mascioletti, Bettarello e Bollesan... tanto la condizione fisica è secondaria...
<BR>
<BR>PS.: resta il fatto di Wakarua ai mondiali, è vero, prendiamola come... l\'eccezione che conferma la regola...
<BR>Voglio solo aggiungere che JK ha messo subito in chiaro (dal giorno in cui è stato nominato CT) che il suo modo di fare era questo e che tutto partiva dalla condizione atletica. Punto. Ora si può discutere benissimo di tutto, però mostrarci sorpresi o \"indignati\" da questo modo di fare è fuori luogo. Fino al 2007 sarà così, poi con CT francese (magari, vero yeti?) ci sarà spazio alla fantasia e all\'improvvisazione nonchè all\'esperienza e ritorneranno in nazionale Dominguez, Cuttitta, Mascioletti, Bettarello e Bollesan... tanto la condizione fisica è secondaria...
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<BR>PS.: resta il fatto di Wakarua ai mondiali, è vero, prendiamola come... l\'eccezione che conferma la regola...
L'ignorante sa tant, l'inteigente sa poc, el saggio sa nient. EL MONA SA TUT!
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terzac
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- Località: Veneto
Certo, siamo quasi tutti d\'accordo che i test fisici sono importanti,
<BR>ma come la mettiamo con quei giocatori della nazionale che non riescono a fare un passaggio di 15 20 metri decente senza che il compagno di squadra si uccida per prenderlo?
<BR>
<BR>tanto per capirci, se qualcuno ha visto partite del super10 dello scorso anno non può non ricordarsi dei molti episodi capitati spesso anche a giocatori fissi in nazionale e che non hano mai avuto problemi coi test fisici
<BR>
<BR>ma come la mettiamo con quei giocatori della nazionale che non riescono a fare un passaggio di 15 20 metri decente senza che il compagno di squadra si uccida per prenderlo?
<BR>
<BR>tanto per capirci, se qualcuno ha visto partite del super10 dello scorso anno non può non ricordarsi dei molti episodi capitati spesso anche a giocatori fissi in nazionale e che non hano mai avuto problemi coi test fisici
<BR>
- Bigio
- Messaggi: 2088
- Iscritto il: 28 apr 2003, 0:00
- Località: Viterbo
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<BR> 15-09-2004 alle ore 09:34, jaco wrote:
<BR>Ho già espresso le mie opinioni e quindi non mi dilungo, tanto poi, qui ognuno ha ragione e ognuno ha torto...
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<BR>INFATTI TU HAI TORTO!
<BR>dai scherzo vecchio scout!
<BR>Bgo
<BR> 15-09-2004 alle ore 09:34, jaco wrote:
<BR>Ho già espresso le mie opinioni e quindi non mi dilungo, tanto poi, qui ognuno ha ragione e ognuno ha torto...
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<BR>INFATTI TU HAI TORTO!
<BR>dai scherzo vecchio scout!
<BR>Bgo
"Ma tu ti credi Dio!"- "A qualcuno dovrò pure ispirarmi come modello" (Manhattan- Woddy Allen)
-
yeti
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- Iscritto il: 1 apr 2003, 0:00
- Località: Saarbruecken (Germania)
Ne parlavo con Jaco tra una polenta con le schecche e un\'orata.
<BR>Secondo me è il caso di tirare fuori di nuovo la questione, Jacuzzo, e calibrarla sul problema, magari aggiungendoci qualche nota di esperienzta personale.
<BR>Ci sono due grosso modo due schieramenti all\'interno di questo forum: da un lato ci sono quelli che criticano l\'impietosità dei test fisici, che rischiano di mandare a casa i grandi nomi, mentre in certi casi il valore tecnico dovrebbe essere il criterio decisivo. Dall\'altro ci sono quelli che sostengono che il criterio della forma fisica è determinante.
<BR>Tendenzialmente sto con i secondi. Perchè, come qualcuno sottolineava, una perfetta condizione fisica è la condizione ideale per realizzare in atti sportivi efficaci il tuo bagaglio tecnico. O per sopperire alla mancanza di un bagaglio tecnico. Se sei stanco sbagli di più. E siccome i giocatori italiani sono già abbastanza fallosi di loro, non possiamo permetterci della gente che oltre alla sua imperizia nei passaggi unisce anche il fattore stanchezza.
<BR>Lentezza nei sostegni: se riesco a percorrere i 20-30 metri che mi separano dal raggruppamento in mezzo secondo di meno, vuol dire che arrivo mezzo secondo prima ad aiutare il compagno. Ecco allora che un fatto tecnico (il sostegno al portatore di palla) diventa un puro fatto di preparazione atletica.
<BR>Mi rendo conto sulla mia pelle di cosa significhi, dopo qualche mese di lavoro sulla condizione fisica (nella corsa e nella forza). E lo misuro sulla mia resa negli allenamenti e sull\'atteggiamento dei miei compagni nei miei confronti.
<BR>Un passo ulteriore: la condizione fisica necessita un lavoro enorme di preparazione e di dedizione. Per quanto riguarda il dato tecnico invece c\'e una idea strisciante e affascinante che ci condiziona tutti, anche se saremmo disposto a giurare il contrario: che sia più un dono naturale, un talento che non necessita di affinamento eccessivo, di lavoro e disciplina maniacale. Si pensa che Dominguez e Wilkinson calciano così bene perchè Dio guida il loro piede, mica perchè uno si è allenato per anni calciando contro i riflettori dello stadio mirando i riflettori e l\'altro pure il giorno di Natale. Certo, ne teniamo conto, ma sotto sotto siamo convinti che calcerebbero quasi bene uguale se, invece di stare mezz\'ora in piú sul campo, passassero il loro tempo dal mattino alla sera in osteria. Perchè è quello che ci piacerebbe fare a tutti noi. Stare all\'osteria e arrivare alla fine del mese con lo stipendio, non capire un c4$$o di politica e fare i ministri, alzarsi una mattina e parlare otto lingue, trovare la casa sempre pulita e le camicie stirate senza mai aver preso in mano una ramazza o un ferro da stiro, essere brutti come un camionista turco catarroso ed essere circondati da fighe mostruose.
<BR>Problema di mentalità: l\'idea che con un colpo di bacchetta magica si risolve tutto. E allora ci vorrebbe...un po\' di talento. così gratia et amor dei. Quante volte si legge che ci manca la persona di talento? Si sente parlare di quegli sportivi che \"ti potrebbero risolvere la partita in qualsiasi momento\". Ma che c4$$o vuol dire?Come se per raggiungere l\'obiettivo....non fosse necessario lavorare ed impegnarsi. Perchè allenarsi, disciplinarsi, quando basta il talento? E soprattutto perchè farlo quando ormai si è diventati un\'icona intoccabile di una squadra o di un movimento? Infatti le nostre squadre di club (e di conseguenza i giocatori della nazionale) mancano nei fondamentali mica perchè non si allenano, ma perchè manca il talento. Se non sanno passare è perchè manca il talento, se non riescono a fare il sostegno è perchè manca il talento. E se invece fosse solo una pura questione di allenamento? E se il talento fosse un risultato di una disciplina ferrea?
<BR>E invece no: tutto raffazzonato, tutto alla carlona, lasciato al caso, perchè tanto prima o poi arriva il Superpippo di turno che con il suo talento risolve tutto. Questo ne rugby, come in ogni ambito.
<BR>
<BR>Così facendo si sposta il nocciolo del problema che secondo me è un altro. Visto che lo stato di forma ottimale di un\'atleta si concentra nel giro di poche settimane, che senso ha fare dei test a fine agosto pensando che gli impegni importanti della nazionale sono a febbraio-marzo? Chi vuole essere in grande forma per quel periodo, necessariamente è fuori forma ad agosto. A meno che non si faccia le pere di pane e bresaola.
<BR>Ora, siccome credo che Pascal Valentini e JK questa cosa la sappiano benissimo, sono del tutto persuaso che il fattore test sia uno stimolo mentale per quelli che pensano sia sufficiente il talento o essere osannato come monumento nazionale. In fondo non credo che a NZ, Inghilerra, Francia e company freghi qualcosa che Mirko Bergamasco e Parisse siano un talento.
<BR>
<BR>G.
<BR>Secondo me è il caso di tirare fuori di nuovo la questione, Jacuzzo, e calibrarla sul problema, magari aggiungendoci qualche nota di esperienzta personale.
<BR>Ci sono due grosso modo due schieramenti all\'interno di questo forum: da un lato ci sono quelli che criticano l\'impietosità dei test fisici, che rischiano di mandare a casa i grandi nomi, mentre in certi casi il valore tecnico dovrebbe essere il criterio decisivo. Dall\'altro ci sono quelli che sostengono che il criterio della forma fisica è determinante.
<BR>Tendenzialmente sto con i secondi. Perchè, come qualcuno sottolineava, una perfetta condizione fisica è la condizione ideale per realizzare in atti sportivi efficaci il tuo bagaglio tecnico. O per sopperire alla mancanza di un bagaglio tecnico. Se sei stanco sbagli di più. E siccome i giocatori italiani sono già abbastanza fallosi di loro, non possiamo permetterci della gente che oltre alla sua imperizia nei passaggi unisce anche il fattore stanchezza.
<BR>Lentezza nei sostegni: se riesco a percorrere i 20-30 metri che mi separano dal raggruppamento in mezzo secondo di meno, vuol dire che arrivo mezzo secondo prima ad aiutare il compagno. Ecco allora che un fatto tecnico (il sostegno al portatore di palla) diventa un puro fatto di preparazione atletica.
<BR>Mi rendo conto sulla mia pelle di cosa significhi, dopo qualche mese di lavoro sulla condizione fisica (nella corsa e nella forza). E lo misuro sulla mia resa negli allenamenti e sull\'atteggiamento dei miei compagni nei miei confronti.
<BR>Un passo ulteriore: la condizione fisica necessita un lavoro enorme di preparazione e di dedizione. Per quanto riguarda il dato tecnico invece c\'e una idea strisciante e affascinante che ci condiziona tutti, anche se saremmo disposto a giurare il contrario: che sia più un dono naturale, un talento che non necessita di affinamento eccessivo, di lavoro e disciplina maniacale. Si pensa che Dominguez e Wilkinson calciano così bene perchè Dio guida il loro piede, mica perchè uno si è allenato per anni calciando contro i riflettori dello stadio mirando i riflettori e l\'altro pure il giorno di Natale. Certo, ne teniamo conto, ma sotto sotto siamo convinti che calcerebbero quasi bene uguale se, invece di stare mezz\'ora in piú sul campo, passassero il loro tempo dal mattino alla sera in osteria. Perchè è quello che ci piacerebbe fare a tutti noi. Stare all\'osteria e arrivare alla fine del mese con lo stipendio, non capire un c4$$o di politica e fare i ministri, alzarsi una mattina e parlare otto lingue, trovare la casa sempre pulita e le camicie stirate senza mai aver preso in mano una ramazza o un ferro da stiro, essere brutti come un camionista turco catarroso ed essere circondati da fighe mostruose.
<BR>Problema di mentalità: l\'idea che con un colpo di bacchetta magica si risolve tutto. E allora ci vorrebbe...un po\' di talento. così gratia et amor dei. Quante volte si legge che ci manca la persona di talento? Si sente parlare di quegli sportivi che \"ti potrebbero risolvere la partita in qualsiasi momento\". Ma che c4$$o vuol dire?Come se per raggiungere l\'obiettivo....non fosse necessario lavorare ed impegnarsi. Perchè allenarsi, disciplinarsi, quando basta il talento? E soprattutto perchè farlo quando ormai si è diventati un\'icona intoccabile di una squadra o di un movimento? Infatti le nostre squadre di club (e di conseguenza i giocatori della nazionale) mancano nei fondamentali mica perchè non si allenano, ma perchè manca il talento. Se non sanno passare è perchè manca il talento, se non riescono a fare il sostegno è perchè manca il talento. E se invece fosse solo una pura questione di allenamento? E se il talento fosse un risultato di una disciplina ferrea?
<BR>E invece no: tutto raffazzonato, tutto alla carlona, lasciato al caso, perchè tanto prima o poi arriva il Superpippo di turno che con il suo talento risolve tutto. Questo ne rugby, come in ogni ambito.
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<BR>Così facendo si sposta il nocciolo del problema che secondo me è un altro. Visto che lo stato di forma ottimale di un\'atleta si concentra nel giro di poche settimane, che senso ha fare dei test a fine agosto pensando che gli impegni importanti della nazionale sono a febbraio-marzo? Chi vuole essere in grande forma per quel periodo, necessariamente è fuori forma ad agosto. A meno che non si faccia le pere di pane e bresaola.
<BR>Ora, siccome credo che Pascal Valentini e JK questa cosa la sappiano benissimo, sono del tutto persuaso che il fattore test sia uno stimolo mentale per quelli che pensano sia sufficiente il talento o essere osannato come monumento nazionale. In fondo non credo che a NZ, Inghilerra, Francia e company freghi qualcosa che Mirko Bergamasco e Parisse siano un talento.
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<BR>G.
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Bacioci
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Bravo Yeti! Mi ritrovo pienamente in quello che ha scritto e i miei messaggi \"ironici\" contro chi fa polemica su queste cose erano proprio scritti perchè trovo incredibile che non si capisca quello che JK e il suo staff stanno facendo (che non è niente di speciale. E\' quello che fa ogni allenatore).
<BR>Su una cosa non sono molto d\'accordo: ci sono delle cose che non sono allenabili (altrimenti saremmo tutti dei Michael Lynagh) e che fanno sì che, purtroppo, non possiamo battere determinate squadre. Per dirne una, anche se Pez si fosse allenato tanto quanto Wilkinson, non sarebbe mai diventato come lui.
<BR>Morale: bisogna allenarsi come dei forsennati perchè solo così il gap si può ridurre. Poi, però, il più bravo vince, ma è ovvio.
<BR>Ma forse JK questo non lo sa... (scusa la mia vena polemica è uscita ancora!)
<BR>Su una cosa non sono molto d\'accordo: ci sono delle cose che non sono allenabili (altrimenti saremmo tutti dei Michael Lynagh) e che fanno sì che, purtroppo, non possiamo battere determinate squadre. Per dirne una, anche se Pez si fosse allenato tanto quanto Wilkinson, non sarebbe mai diventato come lui.
<BR>Morale: bisogna allenarsi come dei forsennati perchè solo così il gap si può ridurre. Poi, però, il più bravo vince, ma è ovvio.
<BR>Ma forse JK questo non lo sa... (scusa la mia vena polemica è uscita ancora!)
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Paolo_da_Cannaregio
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- Iscritto il: 10 mar 2004, 0:00
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<BR> Un passo ulteriore: la condizione fisica necessita un lavoro enorme di preparazione e di dedizione. Per quanto riguarda il dato tecnico invece c\'e una idea strisciante e affascinante che ci condiziona tutti, anche se saremmo disposto a giurare il contrario: che sia più un dono naturale, un talento che non necessita di affinamento eccessivo, di lavoro e disciplina maniacale. Si pensa che Dominguez e Wilkinson calciano così bene perchè Dio guida il loro piede, mica perchè uno si è allenato per anni calciando contro i riflettori dello stadio mirando i riflettori e l\'altro pure il giorno di Natale. Certo, ne teniamo conto, ma sotto sotto siamo convinti che calcerebbero quasi bene uguale se, invece di stare mezz\'ora in piú sul campo, passassero il loro tempo dal mattino alla sera in osteria. Perchè è quello che ci piacerebbe fare a tutti noi. Stare all\'osteria e arrivare alla fine del mese con lo stipendio, non capire un c4$$o di politica e fare i ministri, alzarsi una mattina e parlare otto lingue, trovare la casa sempre pulita e le camicie stirate senza mai aver preso in mano una ramazza o un ferro da stiro, essere brutti come un camionista turco catarroso ed essere circondati da fighe mostruose.
<BR>Problema di mentalità: l\'idea che con un colpo di bacchetta magica si risolve tutto. E allora ci vorrebbe...un po\' di talento. così gratia et amor dei. Quante volte si legge che ci manca la persona di talento? Si sente parlare di quegli sportivi che \"ti potrebbero risolvere la partita in qualsiasi momento\". Ma che c4$$o vuol dire?Come se per raggiungere l\'obiettivo....non fosse necessario lavorare ed impegnarsi. Perchè allenarsi, disciplinarsi, quando basta il talento? E soprattutto perchè farlo quando ormai si è diventati un\'icona intoccabile di una squadra o di un movimento? Infatti le nostre squadre di club (e di conseguenza i giocatori della nazionale) mancano nei fondamentali mica perchè non si allenano, ma perchè manca il talento. Se non sanno passare è perchè manca il talento, se non riescono a fare il sostegno è perchè manca il talento. E se invece fosse solo una pura questione di allenamento? E se il talento fosse un risultato di una disciplina ferrea?
<BR>E invece no: tutto raffazzonato, tutto alla carlona, lasciato al caso, perchè tanto prima o poi arriva il Superpippo di turno che con il suo talento risolve tutto. Questo ne rugby, come in ogni ambito.
<BR>G.
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<BR>Yeti, io ti seguirò ovunque.
<BR> Un passo ulteriore: la condizione fisica necessita un lavoro enorme di preparazione e di dedizione. Per quanto riguarda il dato tecnico invece c\'e una idea strisciante e affascinante che ci condiziona tutti, anche se saremmo disposto a giurare il contrario: che sia più un dono naturale, un talento che non necessita di affinamento eccessivo, di lavoro e disciplina maniacale. Si pensa che Dominguez e Wilkinson calciano così bene perchè Dio guida il loro piede, mica perchè uno si è allenato per anni calciando contro i riflettori dello stadio mirando i riflettori e l\'altro pure il giorno di Natale. Certo, ne teniamo conto, ma sotto sotto siamo convinti che calcerebbero quasi bene uguale se, invece di stare mezz\'ora in piú sul campo, passassero il loro tempo dal mattino alla sera in osteria. Perchè è quello che ci piacerebbe fare a tutti noi. Stare all\'osteria e arrivare alla fine del mese con lo stipendio, non capire un c4$$o di politica e fare i ministri, alzarsi una mattina e parlare otto lingue, trovare la casa sempre pulita e le camicie stirate senza mai aver preso in mano una ramazza o un ferro da stiro, essere brutti come un camionista turco catarroso ed essere circondati da fighe mostruose.
<BR>Problema di mentalità: l\'idea che con un colpo di bacchetta magica si risolve tutto. E allora ci vorrebbe...un po\' di talento. così gratia et amor dei. Quante volte si legge che ci manca la persona di talento? Si sente parlare di quegli sportivi che \"ti potrebbero risolvere la partita in qualsiasi momento\". Ma che c4$$o vuol dire?Come se per raggiungere l\'obiettivo....non fosse necessario lavorare ed impegnarsi. Perchè allenarsi, disciplinarsi, quando basta il talento? E soprattutto perchè farlo quando ormai si è diventati un\'icona intoccabile di una squadra o di un movimento? Infatti le nostre squadre di club (e di conseguenza i giocatori della nazionale) mancano nei fondamentali mica perchè non si allenano, ma perchè manca il talento. Se non sanno passare è perchè manca il talento, se non riescono a fare il sostegno è perchè manca il talento. E se invece fosse solo una pura questione di allenamento? E se il talento fosse un risultato di una disciplina ferrea?
<BR>E invece no: tutto raffazzonato, tutto alla carlona, lasciato al caso, perchè tanto prima o poi arriva il Superpippo di turno che con il suo talento risolve tutto. Questo ne rugby, come in ogni ambito.
<BR>G.
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<BR>Yeti, io ti seguirò ovunque.
- Bigio
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- Iscritto il: 28 apr 2003, 0:00
- Località: Viterbo
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<BR> 15-09-2004 alle ore 11:34, yeti wrote:
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<BR>Così facendo si sposta il nocciolo del problema che secondo me è un altro. Visto che lo stato di forma ottimale di un\'atleta si concentra nel giro di poche settimane, che senso ha fare dei test a fine agosto pensando che gli impegni importanti della nazionale sono a febbraio-marzo? Chi vuole essere in grande forma per quel periodo, necessariamente è fuori forma ad agosto.A meno che non si faccia le pere di pane e bresaola.
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<BR><b>vedo che condividi quello che ho detto con poche battute. Mi fa piacere!</b>
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<BR><!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR>Ora, siccome credo che Pascal Valentini e JK questa cosa la sappiano benissimo, sono del tutto persuaso che il fattore test sia uno stimolo mentale per quelli che pensano sia sufficiente il talento o essere osannato come monumento nazionale.</BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>Chissà perché allora li hanno allontanati in quel modo dal ritiro? Nopn sarebbe stato normale comunicare tranquillamente i risultati ai giocatori, dire che erano rivedibili e chiudere tutto lì? C\'era bisogno di rendere pubblica questa \"non scelta\" o parziale bocciatura? Veramente credi che se JK avesse voluto \"stimolare\" i ragazzi doveva necessariamente proclamare al mondo \"una scelta dolorosa\"? Non bastava comunicarla solo ai diretti interessati?
<BR>Strano yeti pensavo che alle favolette non ci credessi più!
<BR>Bgo
<BR> 15-09-2004 alle ore 11:34, yeti wrote:
<BR>
<BR>Così facendo si sposta il nocciolo del problema che secondo me è un altro. Visto che lo stato di forma ottimale di un\'atleta si concentra nel giro di poche settimane, che senso ha fare dei test a fine agosto pensando che gli impegni importanti della nazionale sono a febbraio-marzo? Chi vuole essere in grande forma per quel periodo, necessariamente è fuori forma ad agosto.A meno che non si faccia le pere di pane e bresaola.
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR><b>vedo che condividi quello che ho detto con poche battute. Mi fa piacere!</b>
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<BR>Ora, siccome credo che Pascal Valentini e JK questa cosa la sappiano benissimo, sono del tutto persuaso che il fattore test sia uno stimolo mentale per quelli che pensano sia sufficiente il talento o essere osannato come monumento nazionale.</BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>Chissà perché allora li hanno allontanati in quel modo dal ritiro? Nopn sarebbe stato normale comunicare tranquillamente i risultati ai giocatori, dire che erano rivedibili e chiudere tutto lì? C\'era bisogno di rendere pubblica questa \"non scelta\" o parziale bocciatura? Veramente credi che se JK avesse voluto \"stimolare\" i ragazzi doveva necessariamente proclamare al mondo \"una scelta dolorosa\"? Non bastava comunicarla solo ai diretti interessati?
<BR>Strano yeti pensavo che alle favolette non ci credessi più!
<BR>Bgo
"Ma tu ti credi Dio!"- "A qualcuno dovrò pure ispirarmi come modello" (Manhattan- Woddy Allen)