forum.rugby.it

stmod ha scritto:

pierrebi ha scritto:selezionare 20 allenatori di rugby, con una certa esperienza mandarli come osservatori nelle periferie di puglia, calabria, sicilia e campagna a cercare ragazzini ben piantati fisicamente e con dei buoni piedi nei campetti giovanili di calcio. Offrirgli 5 anni di rugby e scuola superiore con l'impegno di sostenerli, anche se non sfonderanno nel rugby, per tre anni di università. Sceglierne una cinquantina portarli in un centro attrezzato, mandarli alle scuole pubbliche così non si spende troppo, farli diplomare con bei voti, insegnargli ad amare il rugby, fargli studiare l'inglese molto bene e vedrete che fra dieci anni avremo un calciatore italiano per il sei nazioni e 50 ragazzi sani in più. Se questo lavoro lo si facesse ogni tre anni avremo un calciatore assicurato per la nazionale per ogni mondiale senza spendere troppi soldi ... magari Sky ci fa anche un reality e così la federazione rientra economicamente!

Diciamolo con chiarezza la gente con i piedi buoni o vive in posti dove il rugby nemmeno sa cosa sia oppure riesce a sfondare nel calcio ... se il rugby non li va a cercare mica siamo in UK o Irlanda dove la gente sceglie anche il Rugby!

Questo e' un post estremamente razzista, scritto solo in un italiano decente, a parte chiamare campagna la campania.

Se il concetto da esprimere e' cerchiamo giocatori di rugby dove di solito il rugby non esiste e lo sport piu' conosciuto e' il calcio la cosa puo' anche avere un senso.

Se il concetto e' cerchiamo nelle periferie degradate di Milano, Roma, Torino, Verona, Brescia e di quelle delle citta' del sud giovani che possono trovare riscatto nel rugby, fors eil discorso ci puo' anche stare.

Se il ragionamento invece e' andiamo li' dove nemmeno studiano e diamogli un futuro, beh tieniti il tuo futuro e le tue convinzioni che ti qualificano da sole per quel razzista che sei, e ricordati che statisticamente (intendo dati istat) sono moti di piu' gli ignoranti che non vanno oltre la 3' media nella tua regione capace di produrre uno dei pensieri piu' sottosviluppati che esistano come quello leghista, piuttosto che al sud.

Saluti e segnalazione all'amministratore inclusi

stmod

stmod

stmod, anche a me sembra un po' eccessiva la tua accusa di razzismo.
Avevo letto l'idea di pierrebi e l'avevo considerata un po' difficile da praticare, insomma, da organizzare praticamente, ma il razzismo non l'avevo nenche preso in considerazione e anche rileggendolo, la tua interpretazione mi sembra dettata da un pizzico di malafede.
Se dovessimo leggere i commenti con la dietrologia, si potrebbe anche dire che, mediamente, gli indici sul numero di studenti nel sud italia sono maggiori del nord perchè mancando lavoro in attesa di trovarlo i giovani intanto si iscrivono alle università che, tra l'altro, hanno anche la nomea di essere meno impegnative (sto solo forzando la mano per farti capire come sia facile cadere nelle generiche e sterili provocazioni), ma allora non la finiremmo più e dovremmo aprire un altro topic con un titolo ben diverso. Insomma, non credo che il commento di pierrebi avesse l'intento di offendere qualcuno, d'altro canto nascondere i problemi esistenti in questo paese non è neanche l'ateggiamento più utile per contribuire a risolverli e il sud dell'Italia ha tanti problemi come tanti ne ha il centro ed il nord. Credo che imparare a riconoscerli ed accettarli per quelli che sono sia il primo passo per iniziare a scardinarli e risolverli.

stmod ha scritto: Se il ragionamento invece e' andiamo li' dove nemmeno studiano e diamogli un futuro, beh tieniti il tuo futuro e le tue convinzioni che ti qualificano da sole per quel razzista che sei, e ricordati che statisticamente (intendo dati istat) sono moti di piu' gli ignoranti che non vanno oltre la 3' media nella tua regione capace di produrre uno dei pensieri piu' sottosviluppati che esistano come quello leghista, piuttosto che al sud.

Saluti e segnalazione all'amministratore inclusi

stmod

stmod

cmq solo per precisione quello che dici qui e' una bugia:

secondo i dati istat 2001-2005 gli italiani che non hanno la terza media sono :

Basilicata 13.8
Calabria 13.2
Molise 12.2
Sicilia 11.3
Puglia 10.8
Abruzzo 9.8
Campania 9.3
Sardegna 9.1
Umbria 8.4
Marche 8.2
Emilia 6.3
Toscana 6.1
Lazio 5.2
Veneto 4.5
Piemonte 4.1
Liguria 3.9
FVG 3.3
Lombardia 3.1
Vale d'aosta 2.9
Trentino 1.4

E' invece vero che come numero di laureati alcune regioni del sud battono alcune del nord, ma gli squilibri sono molto minori : si va da un 6% a un 8% ovunque con la sola eccezione del Lazio che ha + del 10%. Numeri comunque veramente ridicoli raffrontati alle medie europee.

fonte http://www.parlandosparlando.com/pdf/ri ... el_Sud.pdf

Ah siamo OT ?

calep61 ha scritto:stmod, anche a me sembra un po' eccessiva la tua accusa di razzismo.
Avevo letto l'idea di pierrebi e l'avevo considerata un po' difficile da praticare, insomma, da organizzare praticamente, ma il razzismo non l'avevo nenche preso in considerazione e anche rileggendolo, la tua interpretazione mi sembra dettata da un pizzico di malafede.
Se dovessimo leggere i commenti con la dietrologia, si potrebbe anche dire che, mediamente, gli indici sul numero di studenti nel sud italia sono maggiori del nord perchè mancando lavoro in attesa di trovarlo i giovani intanto si iscrivono alle università che, tra l'altro, hanno anche la nomea di essere meno impegnative (sto solo forzando la mano per farti capire come sia facile cadere nelle generiche e sterili provocazioni), ma allora non la finiremmo più e dovremmo aprire un altro topic con un titolo ben diverso. Insomma, non credo che il commento di pierrebi avesse l'intento di offendere qualcuno, d'altro canto nascondere i problemi esistenti in questo paese non è neanche l'ateggiamento più utile per contribuire a risolverli e il sud dell'Italia ha tanti problemi come tanti ne ha il centro ed il nord. Credo che imparare a riconoscerli ed accettarli per quelli che sono sia il primo passo per iniziare a scardinarli e risolverli.

quoto

Mad Max ha scritto:

calep61 ha scritto:stmod, anche a me sembra un po' eccessiva la tua accusa di razzismo.
Avevo letto l'idea di pierrebi e l'avevo considerata un po' difficile da praticare, insomma, da organizzare praticamente, ma il razzismo non l'avevo nenche preso in considerazione e anche rileggendolo, la tua interpretazione mi sembra dettata da un pizzico di malafede.
Se dovessimo leggere i commenti con la dietrologia, si potrebbe anche dire che, mediamente, gli indici sul numero di studenti nel sud italia sono maggiori del nord perchè mancando lavoro in attesa di trovarlo i giovani intanto si iscrivono alle università che, tra l'altro, hanno anche la nomea di essere meno impegnative (sto solo forzando la mano per farti capire come sia facile cadere nelle generiche e sterili provocazioni), ma allora non la finiremmo più e dovremmo aprire un altro topic con un titolo ben diverso. Insomma, non credo che il commento di pierrebi avesse l'intento di offendere qualcuno, d'altro canto nascondere i problemi esistenti in questo paese non è neanche l'ateggiamento più utile per contribuire a risolverli e il sud dell'Italia ha tanti problemi come tanti ne ha il centro ed il nord. Credo che imparare a riconoscerli ed accettarli per quelli che sono sia il primo passo per iniziare a scardinarli e risolverli.

quoto

pierrebi ha scritto:selezionare 20 allenatori di rugby, con una certa esperienza mandarli come osservatori nelle periferie di puglia, calabria, sicilia e campagna a cercare ragazzini ben piantati fisicamente e con dei buoni piedi nei campetti giovanili di calcio. Offrirgli 5 anni di rugby e scuola superiore con l'impegno di sostenerli, anche se non sfonderanno nel rugby, per tre anni di università. Sceglierne una cinquantina portarli in un centro attrezzato, mandarli alle scuole pubbliche così non si spende troppo, farli diplomare con bei voti, insegnargli ad amare il rugby, fargli studiare l'inglese molto bene e vedrete che fra dieci anni avremo un calciatore italiano per il sei nazioni e 50 ragazzi sani in più. Se questo lavoro lo si facesse ogni tre anni avremo un calciatore assicurato per la nazionale per ogni mondiale senza spendere troppi soldi ... magari Sky ci fa anche un reality e così la federazione rientra economicamente!

Diciamolo con chiarezza la gente con i piedi buoni o vive in posti dove il rugby nemmeno sa cosa sia oppure riesce a sfondare nel calcio ... se il rugby non li va a cercare mica siamo in UK o Irlanda dove la gente sceglie anche il Rugby!

L'idea di impiegare dei calciatori nel rugby temo sia poco praticabile anche perché il calcio effettuato per indirizzare l’ovale nell’H è gesto tecnico quanto più lontano ci possa essere rispetto a quanto debba fare un calciatore per indirizzare il pallone nella porta.
Nel prima caso, infatti, considerata l’altezza della traversa orizzontale della porta a H e le distanze da cui si debba, spesso, effettuare il calcio è necessario calciare l’ovale decisamente verso l’altro, tanto non c’è una traversa max in altezza da non superare; per ottenere questo è necessario piegare molto il busto all’indietro contemporaneamente al salire del piede che calcia, in modo da non caricare eccessivamente il pallone dell’energia cinetica prodotta nel movimento del corpo, mantenendo anche il pallone il più possibile leggero (movimento a bilanciere).
Nel secondo caso, invece, per sperare di segnare il pallone non deve salire oltre i 3 metri circa, altezza a cui è posizionata la traversa orizzontale e per ottenere questo, principalmente si insegna di piegare il busto in avanti e verso il pallone calciato che, in questo modo, acquisisce tutta la forza cinetica dello sforzo in avanti del calciatore appesantendosi, peso che lo mantiene più basso.

calep61 ha scritto:L'idea di impiegare dei calciatori nel rugby temo sia poco praticabile anche perché il calcio effettuato per indirizzare l’ovale nell’H è gesto tecnico quanto più lontano ci possa essere rispetto a quanto debba fare un calciatore per indirizzare il pallone nella porta.

Mi scuso intanto con chi abbia considerato razzistica la mia idea.
Mi riferivo alle periferie del sud perché forse lì è più facile trovare ragazzi, e famiglie soprattutto, disposti a mettersi in gioco ... al di là della speranza di diventare un giocatore professionistico di Rugby di livello mondiale (su 50 ragazzi solo uno ogni 3 anni potrebbe raggiungere questo livello) per gli altri ci sarebbe un sostegno nello studio e nel costruirsi un futuro che potrebbe essere rappresentato da una borsa di studio per l'università o anche altro (magari girando fra i fondi europei si trovano pure finanziamenti e nel no-profit si potrebbero trovare organizzazioni interessate a lavorare su un progetto del genere ... stiamo parlando di 50 ragazzi mica di migliaia di persona!) ... mi riferivo alle periferie del sud perché penso che ci si possa indirizzare a familgie con poche risorse economiche e quindi sarebbe pure un opra solciale e non solo economica (la battuta sul reality sky era una battuta se non si capiva!)

Rispetto al fatto che dei ragazzini adolescenti possano apprendere un gesto tecnico se abbondantemente sostenuti non vedo perché questo non sia possibile ... non si tratta di prendere dei bravi giocatori di calcio e farli calxiare nel rugby, si tratta di individuare dei ragazzini dai piedi buoni (nelle scuole calcio ce ne dovrebbero essere o sbaglio) ed insegnargli a gioacare a Rugby ... mica sarebbero obbligati ... una adolescente come sceglie la scuola superiore che farà (aiutato da genitori ed educatori) può anche scegliere di provare ad impiegare le sue capacità pedatorie in uno sport che non sia il Rugby ...

grazie a chi mi ha capito e anche a chi mi ha travisato ... chissà che qualcuno non usi questa idea, la stravolga e la faccia diventare realtà.

Sempre riguardo al razzismo proponevo cose simili, magari in altri ruoli, per i ragazzi di famiglia russa o nigeriana che vivono in italia ... spero che non mi tacciate di razzismo anche per questo ... quando lo scrissi nessuno me lo imputò!

Tallonatore80 ha scritto:

zorrykid ha scritto:Rima....

meglio mi nonna...

Facciamo la nonna di Rima e siamo tutti d'accordo....

ps. si può dire nonnadirima o siamo discriminanti?

..ma dopo 3 pagine.... chi calcia a 'sto punto???

leprottina ha scritto:..ma dopo 3 pagine.... chi calcia a 'sto punto???

Dominguez ? teniamo il suo DNA e ciclicamente lo ricloniamo in maniera di averne uno a disposizione...

leprottina ha scritto:ma dopo 3 pagine.... chi calcia a 'sto punto???

bravo, torniamo sul punto. al momento l'unico papabile sembra mirco. al nord non sono razzisti, ma lavorano mediamente di piu', al sud non sono sfaticati ma lavorano mediamente di meno.questo e' . forza azzurri.

leprottina ha scritto:..ma dopo 3 pagine.... chi calcia a 'sto punto???

...e cosa cantiamo...

Beh ma scusate, quel giocatore di Rovigo... come si chiama....

Ramiro...?

Di nome faceva andrea!

A mio avviso il problema apertura/calciatore (tutto in un giocatore o diviso in più di uno, non importa) non si cura con le quote o la fiducia.
In una squadra professionistica scende in campo la squadra che l'allenatore considera migliore, punto. I giocatori a potenziale stanno al massimo in panchina e giocano nel garbage time o devono essere pronti a sfruttare una occasione per infortunio.
Non bisogna dare fiducia a nessuno solo perché è un buon prospetto in futuro e magari si farà anche se ha le spalle strette ...

Io credo che si debba fare quello che si fa nel mondo degli affari quando si vuole entrare in un nuovo mercato dove altri sono più bravi. Si va ad imparare e poi si porta a casa.
Tradotto nel rugby, si tratterebbe di spedire all'estero ogni anno una ventina di ragazzi della fascia di età 12/14 selezionati qui, con già un qualche talento rugbistico, con l'idea di lasciarli là, a giocare all'estero ed a cercarsi il posto nelle squadre locali, con l'unico vincolo di dare l'esclusiva alla nazionale Italiana, se arrivassero a quel livello. A carriera completamente sviluppata (verso i 24/25) se ne dovrebbe poi favorire il rientro in Italia in pianta stabile, nelle franchige per i migliori e nell'eccellenza per gli altri, per finire la carriera qui. A carriera finita, gli si dà l'opportunità di studiare all'estero da allenatori e tornare in Italia ad allenare.

Occorre andare all'estero perché bisogna immergersi nell'ecosistema che esiste in Galles o nel sud della Francia e che qui non c'è.
Bisogna farli tornare perché saranno loro a costituire l'ecosistema Italiano.

Per fare questo occorrono soldi per sostenere le famiglie all'estero, ma si parla, nei momenti di massima presenza all'estero di mezzo milione di euro l'anno.
Occorre anche spendere oggi per avere i primi ritorni in 5 anni e impostare il programma su 10 anni.

Tutte le altre soluzioni mi sembrano meno efficaci.