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sabato sera a cena con moglie ed amici al ristorante ho incontrato tre coppie inglesi reduci dell'olimpico.abbiamo unito i tavoli e passato una serata fantastica.
alla fine della serata non hanno resistito ed hanno ammesso che loro ci amano. come molti qui sanno gli anglosassoni manifestano i sentimenti solo da brilli.
bene non ci crederete ma erano terrorizzati dall'idea di perdere perchè nelle ultime gare del 6 nazioni ci erano andati vicino. un commento unanime: i giovani schierati dall'italia ancorchè acerbi sono di gran qualità.
il punto è che se i nostri potessero formarsi con la qualità dei loro tecnici potremmo ambire a qualsiasi risultato. questo detto da loro e da me ampiamente condiviso.
p.s. uno era un vice- ministro , uno un ex rugbysta professionista e il terzo un giudice costituzionale amici dai tempi del liceo e compagni di squadra nel rugby team.
saluti

@ Giuseppone, son le parole che mi han detto quelli che avevo vicino. il pubblico inglese, molto più competente di quello italiano, sa far analisi che i tifosi che da poco seguono il rugby non sono neppure in grado di concepire.noi siamo primi nello spararci sulle palle. il six nations era cominciato davvero bene, giocando 150 minuti di altissimo livello ( a parte i 10 minuti con la Francia..) poi è arrivato l'aggravarsi del caso celtico in contemporanea con la paura di perdere con la Scozia, che proprio scarsa non era e s'è visto in casa sua con la Francia. aggiungi gli infortuni e le diverse motivazioni del finale di torneo.( demenziale che il comunicato seguito all'incontro fir-treviso sia arrivato il lunedì e non il venerdi..)

aggiungo, la croce che siamo subito pronti a buttare su allan, come se volessimo fargli fare la fine di bocchino, quando in francia un doussain sbaglia un calcio che tirava anche un under 12.e invece di considerare il numero di giovani che hanno esordito nel torneo e la qualità e il carattere che hanno dimostrato, siamo qui a schiacciarci i c*******. io invece ricorderò questo torneo perchè dagli spalti è nata più o meno spontaneamente la canzone da cantare, che più volte s'è sentita anche quando eravamo sotto di tante mete....oi vita, oi vita mia...sei stata lu primo amore..

Qredo che in idioma originale suoni più così.

"si state 'o primm ammore, lo primm e ultime saraje pe' mme"

Ma visto che in trincea sul Carso e sull'Isonzo la cantavano tutti, ci sta che sia accettata in ogni declinazione.

L'italia di Brunel non e' da buttare, il francese ha fatto giocare tanti giovani che hanno fatto buone prestazioni.
Ha avuto coraggio investendo su di loro e devo dire che ci ha visto molto bene per il futuro.
Con i giocatori in forma questa nazionale puo' dire la sua, contro la Scozia e' mancata l'esperienza di chiudere una partita quasi vinta ma sono giovani e devono fare esperienze, dunque bravo Brunel!