forum.rugby.it

supermax ha scritto:Non ci sono accademie ed asterischi... ma che c'entra? la crescita delle femminile è frutto di una buona programmazione FIR che parte dall'idea per me geniale di incentivare la partecipazione con i tornei di rugby a 7 under 16. Quando la FIR fa qualcosa di buono riconosciamoglielo se no è un partito preso e basta. Piuttosto, è vero che si tratta di due situazioni completamente diverse ma, anche per allenare meglio un certo rugby "istintivo" che ci manda del tutto, non potrebbero organizzare un'attivita' parallela di rugby a 7 anche per gli under 16 e 18 dei maschietti? Secondo me aiuterebbe molto ad allenare capacità che ci mancano assai nel gioco "rotto", nell'1 cotro 1 ecc.....

Quoto tutto...

Ecco le foto di Italia vs Galles: 6 Nazioni femminile 2015 del 21.03.15
https://www.flickr.com/photos/stefanode ... 571624675/
GRANDITALDONNE!!!
Buona visione!
www.stefanodelfrate.com

Non voglio certo sminuire il lavoro degli altri, ma dei dati di fatto esistono :
- la Nazionale femminile -tranne un paio di elementi- è frutto del lavoro dei CLUB , dai Club arrivano le ragazze, non esistono per il femminile accademie come quelle u18 e tantomeno come la Francescato.
- questo permette al Coach - a differenza di altri - di essere meno legato a dover per forza 'rappresentare in campo l'investimento fatto dalla FIR' ed avere maggiore autonomia nelle scelte.
- Non è un caso che questi risultati corrispondano ad un campionato nazionale dove per la prima volta ci sono almeno 4 (quattro) squadre competitive a livelli alti, io mi ricordo le annate in cui la Benetton rifilava minimo 50 punti a tutte le altre, e questo è senz'altro un merito anche della Federazione
- In Francia ed Inghilterra (soprattutto) ci sono club dove alcune ragazze possono vivere giocando a rugby, anche in Spagna la FER paga il grosso delle giocatrici selezionate per la nazionale...ma rispetto al maschile siamo ad anni luce di distanza, o meglio, la stessa distanza che c'è fra la nostra Eccellenza ed il Top14 o Premiership.