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Scusa, ma anche qui non sono d'accordo.
Troncon non ha mai messo piede fuori dalla federazione da quando ha smesso di giocare. E' passato dal ruolo di giocatore arrivando nei quadri tecnici ad alto livello (credo subito assistente allenatore in nazionale maggiore) senza soluzione di continuità. Non so come fosse messo quanto a corsi allenatori, ma forse chi ha giocato in nazionale (e quindi anche De Rossi) ha un percorso più breve per arrivare ai massimi livelli. Troncon più come Ongaro, anche se quest'ultimo non è stato allenatore ma solo dirigente.

Per me, davvero, De Rossi è un caso a parte. E' più simile a un Munari nelle sfaccettature della sua formazione, e infatti entrambi sono arrivati a fare i direttori sportivi.
Munari ha un'esperienza più lunga e più di successo come allenatore, mentre De Rossi ha avuto esperienze più importanti di Munari come giocatore. E' più giovane, quindi secondo me lui, per questo motivo ma anche per il carattere, potrebbe riuscire ad avere migliori rapporti con tecnici e giocatori.

Entrambi fanno anche i commentatori televisivi (questo sembra che non voglia dire nulla, però anche Carwyn James faceva il commentatore televisivo...)
Più i contatti internazionali conseguenti alle loro carriere e alle loro esperienze.

Può piacere o no, ma non mi sembra che si possa paragonare ad Ongaro e tantomeno a Pavanello

Quoto l'inevitabilità espressa concisamente da Leinsterugby e più ampiamente da Stilicone.
Sull'allenatore s'avventa la Nemesi, un pò per colpe proprie (un numero rilevante di scelte cervellotiche), un pò per colpe di altri (note) e un pò per sfortuna (numero di infortuni).
Diciamo che col 33% di colpa si becca il 100% della Nemesi.

Speriamo tutti in una ripresa del Treviso : FORZA TREVISO !!

Anch'io, come Garry, sono dispiaciuto più per Treviso che per Casellato. Sono convinto delle qualità di Casellato e penso che fuori da quella gabbia di matti che la Benetton è diventata avrà ampie possibilità di far vedere il suo valore.
Piuttosto questa ennesima mossa strampalata e dal respiro cortissimo dimostra una volta di più come in quella che è stata da sempre la piazza storica più storica che ci sia del nostro movimento non ci sia più una testa pensante. Nè una voglia vera.
Non fraintendetemi, io, pur da "nemico padano" sono profondamente affezionato a città come Treviso e Rovigo (e anche Padova, naturalmente); voglio un bene dell'anima a quelle società e vorrei fossero sempre al massimo livello (magari anche per trarne maggior piacere quando noi parvenu riusciamo a prevalere) perchè rappresentano l'anima e la storia stesse del nostro sport in Italia.
Vedere Treviso non più donna di province, ma bordello fa davvero male al cuore; ma se si pensa che per risolvere i problemi basti far finta di farlo tanto per non fare brutta figura, vuol dire che le cose stanno messe peggio di quanto credevo, anzi temevo.

Il giurnalista Paolo Whilelm dice che la stagione del 7° posto è stata paradossalmente l'inizio della fine, che quel team aveva dato più della sua forza e che a fine stagione andava ampiamente rivoluzionato a partire dal coach, che quei giocatori più di quello mai avrebbero potuto dare.

Io non so cosa dire, vedi un Glasgow che trionfa o un Connacht ai primi posti e qualocosa significherà, non sono entrambe Tolone eppure fanno bene. Non sto dicendo che potevamo veramente arrivare ai play off come 2 anni fa ci dissero ma che forse risolverla così mi sembra un po' farla semplice. In pratica il nostro livello è il 9-10 e quel settimo posto è stata un'eccezione. Allora veramente togliamo il disturbo, perché la Celtic dovrebbe voler dire anche un percorso di crescita collettivo e se stiamo là a fare da comparse perché tanto più non si può fare che senso ha?

Se si riuscisse a mettere in piedi delle franchigie con un piano di sviluppo che vada aldilà della stagione in corso beh, io non ho nessun dubbio che si possa arrivare ai play-off nel giro di qualche anno. E' chiaro che ripartire quasi da zero ogni estate ti inchioda e inchioderà al fondo della classifica per sempre.
Già siamo tecnicamente più deboli, ma se per motivi interni ed esterni ci spariamo o facciamo sparare nei piedi anche dal punto di vista gestionale c'è poco da discutere.

In ogni caso mi fanno davvero sorridere quelli che col senno di poi avevano capito tutto.

Che poi, forse mi ricordo male, ma all'epoca tutti, compresi loro, temevamo che l'incertezza sul destino dell'iscrizione delle franchigie al Pro12 avrebbe portato Treviso a disgregarsi purtroppo, e a perdere tanti pezzi pregiati. Cosa che poi è successa, ed è stato il primo sassolino della frana che adesso sta sopra il campo di Monigo.
All'epoca non ricordo di aver letto nessuno rallegrarsi dell'occasione di rinnovare e rivoluzionare questa squadra. Anche perché, se perdi Ghiraldini e te ne rallegri, sei un rimbambito.
"Oh che bello, sono diventato povero e devo vendere la Ferrari. Ma che grande occasione di comprarsi una Panda, che gioia!"

Hap ha scritto:Che poi, forse mi ricordo male, ma all'epoca tutti, compresi loro, temevamo che l'incertezza sul destino dell'iscrizione delle franchigie al Pro12 avrebbe portato Treviso a disgregarsi purtroppo, e a perdere tanti pezzi pregiati. Cosa che poi è successa, ed è stato il primo sassolino della frana che adesso sta sopra il campo di Monigo.
All'epoca non ricordo di aver letto nessuno rallegrarsi dell'occasione di rinnovare e rivoluzionare questa squadra. Anche perché, se perdi Ghiraldini e te ne rallegri, sei un rimbambito.
"Oh che bello, sono diventato povero e devo vendere la Ferrari. Ma che grande occasione di comprarsi una Panda, che gioia!"

Esattamente. Anche per me, visti i valori in campo, l'obiettivo Playoff non è lunare. E' lunare con una gestione e una programmazione come quella attuale, con staff striminziti e alle prime armi e con errori marchiani che non faresti manco nelle serie minori (un intero campionato senza alcuna apertura).

Hap ha scritto:Che poi, forse mi ricordo male, ma all'epoca tutti, compresi loro, temevamo che l'incertezza sul destino dell'iscrizione delle franchigie al Pro12 avrebbe portato Treviso a disgregarsi purtroppo, e a perdere tanti pezzi pregiati. Cosa che poi è successa, ed è stato il primo sassolino della frana che adesso sta sopra il campo di Monigo.
All'epoca non ricordo di aver letto nessuno rallegrarsi dell'occasione di rinnovare e rivoluzionare questa squadra. Anche perché, se perdi Ghiraldini e te ne rallegri, sei un rimbambito.
"Oh che bello, sono diventato povero e devo vendere la Ferrari. Ma che grande occasione di comprarsi una Panda, che gioia!"

Ghiraldini, Vosawai, Cittadini, Rizzo, De Marchi, McLean e forse altri che dimentico. In quella stagione "di passaggio" sono andati via tutti insieme, anche se alcuni sono ritornati.
Credo che una partenza in blocco di così tanti titolari avrebbe steso qualsiasi club. Al loro posto, stranieri così-così, o peggio...

Garryowen ha scritto:

Hap ha scritto:Che poi, forse mi ricordo male, ma all'epoca tutti, compresi loro, temevamo che l'incertezza sul destino dell'iscrizione delle franchigie al Pro12 avrebbe portato Treviso a disgregarsi purtroppo, e a perdere tanti pezzi pregiati. Cosa che poi è successa, ed è stato il primo sassolino della frana che adesso sta sopra il campo di Monigo.
All'epoca non ricordo di aver letto nessuno rallegrarsi dell'occasione di rinnovare e rivoluzionare questa squadra. Anche perché, se perdi Ghiraldini e te ne rallegri, sei un rimbambito.
"Oh che bello, sono diventato povero e devo vendere la Ferrari. Ma che grande occasione di comprarsi una Panda, che gioia!"

Ghiraldini, Vosawai, Cittadini, Rizzo, De Marchi, McLean e forse altri che dimentico. In quella stagione "di passaggio" sono andati via tutti insieme, anche se alcuni sono ritornati.
Credo che una partenza in blocco di così tanti titolari avrebbe steso qualsiasi club. Al loro posto, stranieri così-così, o peggio...

Anche Barbieri, a memoria. Che non era il Barbieri di adesso, eh.
Il fatto che, per stare in piedi, certi blog debbano scrivere per forza, li porta a queste cose qui. Voler fare i fenomeni a tutti i costi scrivendo stupidate.

Due paroline , giù di lì:

Treviso ha avuto una importante emorragia d igiocatori perché ha avuto una importante amputazione di sicurezze di bilancio. Diversamente credo che sarebbe riuscita, dopo una stagione in crescita a convincere i nazionali a restare.
Però Treviso pare aver cercato male (e potrebbe essere il vizio che capita a chi non è più abituato a star in ristrettezze).

Da qui a dire che dobbiamo andar via dalla Pro12 o che basterebbe solo una gestione diversa per arrivare ai playoff, credo si tratti in entrambi casi di estremizzazioni:

a mio parrere l'obiettivo , per adesso, soddisfacente sarebbe piazzarsi nei posti tra il sesto e l'ottavo.
Difficile pensare di arrivare davanti a Munster e Leinster, il confronto è con Ulster(già molto tosta) e Connacht
Difficile battere Scarlett ed Ospreys, l'obiettivo sono Blues e Dragons
Delle scozzesi disolito vanno ad anni alterni, ma restano abbordabili in casa.

le franchgie comincino a pensare a 7-8 vittorie e a mezza dozzina di bonus difensivi, che vorrebbe dire 7-8 posto

La stampa nazionale si accorge della crisi di Treviso:

Inoltre il presidente della federazione, Alfredo Gavazzi, impose alla Benetton l’allontanamento dalla dirigenza di Gianni Munari, fino ad allora direttore generale del club e uno dei dirigenti italiani più esperti (noto anche per essere uno dei commentatori delle partite della nazionale trasmesse da DMAX), come condizione per il rinnovo.

http://www.ilpost.it/2016/01/05/la-pess ... -di-rugby/

Non sono firmati gli articoli del Post?

Giandolmen

jpr williams ha scritto: Piuttosto questa ennesima mossa strampalata e dal respiro cortissimo dimostra una volta di più come in quella che è stata da sempre la piazza storica più storica che ci sia del nostro movimento non ci sia più una testa pensante. Nè una voglia vera.

Il punto è proprio questo ed è quello che mi ha fatto incazzare in questi ultimi anni. Vado a Monigo da quando avevo 8-9 anni e vedere una squadra così arrendevole e svogliata mi mette veramente di pessimo umore. Veramente non ho mai visto la squadra giocare così male. Se la famiglia Benetton non ha più voglia di stare nello sport che abbia il coraggio di andarsene, a Treviso Imoco Volley e Basket stanno dimostrando che grazie alla grande passione si può comunque esistere a buon livello senza il marchio Benetton.
E non mi si venga dire che sono questioni di bilancio perchè se i maglioni sono in perdita, autostrade e autogrill sono in ottima salute, motivo per cui qualche milionata da destinare al rugby non manca.

Leinsterugby ha scritto:

jpr williams ha scritto: Piuttosto questa ennesima mossa strampalata e dal respiro cortissimo dimostra una volta di più come in quella che è stata da sempre la piazza storica più storica che ci sia del nostro movimento non ci sia più una testa pensante. Nè una voglia vera.

Il punto è proprio questo ed è quello che mi ha fatto incazzare in questi ultimi anni. Vado a Monigo da quando avevo 8-9 anni e vedere una squadra così arrendevole e svogliata mi mette veramente di pessimo umore. Veramente non ho mai visto la squadra giocare così male. Se la famiglia Benetton non ha più voglia di stare nello sport che abbia il coraggio di andarsene, a Treviso Imoco Volley e Basket stanno dimostrando che grazie alla grande passione si può comunque esistere a buon livello senza il marchio Benetton.
E non mi si venga dire che sono questioni di bilancio perchè se i maglioni sono in perdita, autostrade e autogrill sono in ottima salute, motivo per cui qualche milionata da destinare al rugby non manca.

Se mi concedete una valutazione spannometrica direi che oggi come oggi il Benetton ha un budget ben superiore alle Zebre.
Stesso contributo federale, ma guardatevi i rispettivi sponsor, a naso quelli del Treviso valgono il triplo (o più...) di quelli delle Zebre

Non c'è nemmeno il tentativo di salvare le apparenze.
Questo è l'annuncio dato dall'ufficio stampa veneto al sito del Pro12:

Change of Head Coach at Benetton Rugby
Benetton Rugby and Umberto Casellato have ended their relationship that was started in July 2014 .

Our best wishes to Umberto for his future activities.

The role of Head Coach will be entrusted to Marius Goosen.


Meno di così non si può...