forum.rugby.it

time vortex ha scritto: e prima di essere macellati sono sottoposti a viaggi massacranti e stressanti, talvolta in giro per giorni per mezza Europa.

Ecco, questa è una delle barbarie peggiori che riesco ad immaginare. Io vieterei assolutamente il trasporto di animali vivi: dato che debbono essere uccisi, che ciò avvenga entro un raggio di pochi km dalla loro stalla. Li vedo questi tristi camion della morte zeppi di creature ammassate le une sulle altre viaggiare sotto il sole arroventato dell'estate, magari lasciati parcheggiati sotto il sole mentre l'autista si ferma a pranzo, o d'inverno sui passi alpini con -10° a viaggiare a 120 km/h, con le curve e le rotonde che li fanno cadere uno addosso all'altro in un delirio di zampe spezzate e teste rotte. Ritengo il trasporto di animali vivi di una barbarie ed inutilità assolute.

Neanche a farlo apposta, su uno "dei miei siti" (cit. per jpr ) è apparso questo articolo...

http://www.ilcambiamento.it/dietro_etic ... iutto.html

Se avete voglia di approfondire, e se avete sufficiente pelo sullo stomaco, guardate anche il video... (io non ci riesco, mi vien male...)

Ecco, per ritornare all'argomento iniziale, penso che mangiare della carne proveniente da animali allevati in questo modo non faccia bene a nessuno, tanto meno ad uno sportivo, meglio una buona dieta vegetariana.
Peraltro, se ci riflettete, se mangiare carne fosse l'unico modo di sviluppare una buona muscolatura, gli animali dovrebbero essere tutti carnivori, invece ci sono molti animali potenti e veloci che sono erbivori (bisonti, gazzelle...) La specie uomo in origine era vegetariana, poi si è adattata a mangiare anche la carne, ma fisiologicamente siamo più adatti al consumo di erbe (denti piatti come quelli degli erbivori) che non carne: provate a guardare i dentini dei vostri quattrozampe domestici, specialmente i mici che sono totalmente carnivori, e vi renderete subito conto della differenza fra noi e loro.

Hap ha scritto:... ma forse può rientrare nella dimensione psicologica/metafisica che tonione ha tentato di dare al thread inizialmente: se uno non è in grado, dopo aver fatto una scelta volontaria, di autodisciplinarsi e rinunciare (ad esempio) al sapore della carne tentando tutti questi palliativi beh, per me, farà molta fatica a raggiungere grandi livelli nello sport in generale.

Come nello sport, credo che dipenda dalla motivazione che ti spinge a farlo.
Puoi diventare vegetariano o vegano per tanti motivi, le motivazioni etiche sono più forti di quelle salutiste (a meno di patologie psichiche), e ancora più forti di quelle "modaiole".
I vegani per motivi etici sono per "o tutto o niente", e lo pretenderebbero da tutti.
Per me sarebbe sufficiente che ciascuno si impegnasse per ridurre la quota di sofferenza da lui stesso causata (qui vado al di là della semplice alimentazione)

Garryowen ha scritto:

Hap ha scritto:... ma forse può rientrare nella dimensione psicologica/metafisica che tonione ha tentato di dare al thread inizialmente: se uno non è in grado, dopo aver fatto una scelta volontaria, di autodisciplinarsi e rinunciare (ad esempio) al sapore della carne tentando tutti questi palliativi beh, per me, farà molta fatica a raggiungere grandi livelli nello sport in generale.

Come nello sport, credo che dipenda dalla motivazione che ti spinge a farlo.
Puoi diventare vegetariano o vegano per tanti motivi, le motivazioni etiche sono più forti di quelle salutiste (a meno di patologie psichiche), e ancora più forti di quelle "modaiole".
I vegani per motivi etici sono per "o tutto o niente", e lo pretenderebbero da tutti.
Per me sarebbe sufficiente che ciascuno si impegnasse per ridurre la quota di sofferenza da lui stesso causata (qui vado al di là della semplice alimentazione)

Esatto.

Sorrido pensando alle mie parti:

Dove ci sono i cinghiali e i caprioli che ti fanno l'autostop , se va bene, o giocano agli autoscontri se va male, e che hanno aiutato a trasformare il famigerati Chiantishire in una una versione moderna del fronte della Somma.
E dove in alcuni consigli comunali il dibattito diventa se essere dalla parte dei siluri o delle carpe e dei cavedani.

Non so se si possano considerare vegani, ma almeno i caprioli credo che si possano considerare come minimo vegetariani.
Però non giocano a rugby, almeno, a me non risulta

A me me sta a veni' er mar de testa...
Che ve do' da magna' dopo ste filippiche?

dai de cacio e pepe.pepata de cozze. bistecche alla griglia, costicine e sarsicce, formaggio filante, prosciutto e frutta di stagione...bruschetta e controspaghetto.

giuseppone64 ha scritto:A me me sta a veni' er mar de testa...
Che ve do' da magna' dopo ste filippiche?

No, Garryowen, credo sia proprio vegani e direi pure selettivi.
per questo più odiati degli onnivori ungulati setolosi.

Luqa-bis ha scritto:No, Garryowen, credo sia proprio vegani e direi pure selettivi.
per questo più odiati degli onnivori ungulati setolosi.

Il dubbio viene perché non sono molto informato. I vegani non possono bere latte, però se dai latte a un capriolo lo beve certamente. Rimane il problema della disponibilità: dove lo può trovare il latte un capriolo se non quando è cucciolo?
Quindi è vegano per forza, per costrizione, non per scelta.

PS: I vegani possono bere almeno il latte materno?

Garryowen ha scritto:

Luqa-bis ha scritto:No, Garryowen, credo sia proprio vegani e direi pure selettivi.
per questo più odiati degli onnivori ungulati setolosi.

Il dubbio viene perché non sono molto informato. I vegani non possono bere latte, però se dai latte a un capriolo lo beve certamente. Rimane il problema della disponibilità: dove lo può trovare il latte un capriolo se non quando è cucciolo?
Quindi è vegano per forza, per costrizione, non per scelta.

PS: I vegani possono bere almeno il latte materno?

Garry, anch'io non sono ferratissimo sul tema ma come te vado per logica.
lo scopo dei vegani credo sia quello di salvaguardare la fauna dalla nostra crudele voracità onnivora e, a detta loro, inutile se non nociva.
Lo stesso principio non si può utilizzare al contrario per l'animale che campa, per istinto di sopravvivenza, di alimentazione derivante dal suo stesso mondo.
Quindi: non conosco le abitudini del capriolo ma se fosse vegetariano lo sarebbe per istinto. Nè per costrizione, nè per scelta ragionata. Gli animali non hanno coscienza e l'ultimo dei loro problemi sarebbe quello di andare in paranoia (come facciamo noi) qualora capitasse loro la possibilità di sbranarsi qualcosa e, in taluni casi, anche qualcuno...
I vegani possono bere il latte materno perchè non è di derivazione animale, ammesso di non considerare la donna una vacca. E, tranne qualche eccezione, non lo è.

Va bene hai ragione, ti lascio ai tuoi deliri di onnipotenza da matitarossa-munito. Dall'alto della tua non-bimbominchiaggine saprai meglio di me a chi si dà la ragione, nel noto proverbio.

time vortex ha scritto:La specie uomo in origine era vegetariana, poi si è adattata a mangiare anche la carne, ma fisiologicamente siamo più adatti al consumo di erbe (denti piatti come quelli degli erbivori) che non carne: provate a guardare i dentini dei vostri quattrozampe domestici, specialmente i mici che sono totalmente carnivori, e vi renderete subito conto della differenza fra noi e loro.

Stupidaggine frutto della propaganda animalista-vegana. Non siamo nati vegetariani ma onnivori, non avremo i denti dei predatori ma nemmeno i 3 stomaci necessari ad assumere ed utilizzare i vegetali. All'origine e per milioni di anni abbiamo ingerito tutto quello che si poteva trovare, come fanno peraltro primati e plantigradi.

La questione di fondo è semplice : riconosciamo il fatto (non è né una posizione né una opinione) della catena alimentare ? se lo riconosciamo lo sfruttamento animale e vegetale è eticamente corretto, se lo rifiutiamo allora può essere valida qualsiasi altra posizione etica, basta che non vogliamo spacciarla per più naturale.

la Natura ha stabilito la catena alimentare , l'Uomo è arrivato all'allevamento intensivo semplicemente perché è quello che permette di produrre più animali .

In un mondo vegano gli animali semplicemente non vi sarebbero, perché nessuno li alleva e li cura, nemmeno l'agricoltura potrebbe resistere, a meno di non trasformarla in qualcosa di completamente lontano dalla natura, coltivazioni idroponiche fertilizzate chimicamente per esempio.

La verità è che l'uomo avendo sviluppato un'intelligenza (teoricamente) superiore, una sensibilità raffinata (non tutti), un'alta capacità speculativa (un numero ancor più ridotto) ha il DOVERE di NON essere "naturale".
La cosiddetta "natura animale" dell'uomo dev'essere contemperata alle caratteristiche sviluppate con l'evoluzione.
Per cui la legge della foresta, la legge del più forte e homo homini lupus e mors tua vita mea e chi non contribuisce all'evoluzione è giusto che venga "selezionato contro" a morte i portatori di handicap, i diversi da noi, se le risorse scarseggiano sterminiamo il popolo confinante ecc...ecc...

Insomma tutte le cose che vengono dalla "pancia" perché sono nella nostra natura, generalmente vengono represse negli individui in cui le caratteristiche sopra elencate sono più sviluppate. Quindi a quegli individui probabilmente risulteranno insopportabili le sofferenze di qualsiasi essere senziente.
Poi qualcuno di quegli individui va oltre e non sopporta nemmeno di mangiare brandelli di cadavere, perché è così che quegli individui vedono la bistecca.