Ci hanno provato per anni Treviso e di Aironi. Qualcuno sembra non gradire la cosa, e sono tanti...speartakle ha scritto: Ciò che non riesco a capacitarmi è che stante questo problema non si possa metterci una mano cambiando la situazione e invertendo il passaggio in mi alleno in Celtic e in caso gioco in eccellenza e non il Contrario! Perchè fare il permit per 5-6 volte in mischie a volte raffazzonate in Celtic e allenarsi normalmente in eccllenza dovrebbe essere meglio di allenarsi ed essere inserito gradualmente in Celtic e casomai giocare in Eccellenza?
Centri formazione U18 - possibile revisione?
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Garryowen
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Re: Centri formazione U18 - possibile revisione?
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
(parafrasi da G.G. Marquez)
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Re: Centri formazione U18 - possibile revisione?
In un mondo ideale si potrebbe fare così; sarebbe il massimo. Con le regole attuali l'unica alternativa all'ingresso tout court in Pro12 rimane quella di restare in eccellenza, fare stage di allenamenti con la franchigia e andarci come permit. Purtroppo un giocatore di celtic non può giocare in eccellenza: te le immagini le rimostranze complottistiche di una squadra che dovendo giocare contro Calvisano si trovasse dall'altra parte un Riccioni prestato dalla franchigia?speartakle ha scritto:Ciò che non riesco a capacitarmi è che stante questo problema non si possa metterci una mano cambiando la situazione e invertendo il passaggio in mi alleno in Celtic e in caso gioco in eccellenza e non il Contrario! Perchè fare il permit per 5-6 volte in mischie a volte raffazzonate in Celtic e allenarsi normalmente in eccllenza dovrebbe essere meglio di allenarsi ed essere inserito gradualmente in Celtic e casomai giocare in Eccellenza?
Quanto a infortuni e tallonatori anche alle Zebre non scherzano. E non dico altro.speartakle ha scritto:Per Maistri purtroppo è stato gestito da macellai a livello medico, non tecnico. E a Treviso sotto quell'aspetto dovrebbero farsi qualche domanda, visti i precedenti
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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speartakle
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Re: Centri formazione U18 - possibile revisione?
Leggersi ego da mettere da parte.jpr williams ha scritto: In un mondo ideale si potrebbe fare così; sarebbe il massimo. Con le regole attuali l'unica alternativa all'ingresso tout court in Pro12 rimane quella di restare in eccellenza, fare stage di allenamenti con la franchigia e andarci come permit. Purtroppo un giocatore di celtic non può giocare in eccellenza: te le immagini le rimostranze complottistiche di una squadra che dovendo giocare contro Calvisano si trovasse dall'altra parte un Riccioni prestato dalla franchigia?
Se non lo fa lui che è il Presidente, che ha un Consiglio Federale tutto della sua parte politica a parte 2, chi lo deve fare? Vuole tenersi buoni i votanti per un'altro mandato? è ostaggio dei suoi stessi consiglieri?
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Squilibrio
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Re: Centri formazione U18 - possibile revisione?
Quel che dice gavazzi è vero, quello che diceva fumero nel vecchio articolo pure, qual'è il problema allora se un giocatore europeo di prima linea a 20 anni è quasi maturo ma uno italiano anche a 22 magari no? Non è che abbiamo un campionato under 18 che fa pena? addirittura accentuato dalla mancanza dell'under 20? Il bello è che l'abbandono più alto è tra i 16 e i 20 anni ma i soloni della fir, e le società dato che non vogliono il campionato under 20, non ci arrivano a capire che molti smettono o per l'impegno o, soprattutto, per il salto di 3 anni dove tu piccolino non ancora svoluppato fisicamente giochi contro gente di due anni più grande con fisico nel pieno della maturità
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Luqa-bis
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Re: Centri formazione U18 - possibile revisione?
Il che forse giustificherebbe squadre accademia delle franchigie in Eccellenza escluse dalla competizione come l'Accademia in A.
Così come un campionato U21 (o U23) per società di Eccellenza, Centri federali e Franchigie, con possibilità di fare il permit con la squadra seniores.
Così come un campionato U21 (o U23) per società di Eccellenza, Centri federali e Franchigie, con possibilità di fare il permit con la squadra seniores.
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Squilibrio
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Re: Centri formazione U18 - possibile revisione?
Luqa-bis ha scritto:Il che forse giustificherebbe squadre accademia delle franchigie in Eccellenza escluse dalla competizione come l'Accademia in A.
Così come un campionato U21 (o U23) per società di Eccellenza, Centri federali e Franchigie, con possibilità di fare il permit con la squadra seniores.
Sehhhh, poi cosa facciamo dobbiamo ascoltare le polemiche, zambelli e cavinato su tutti, per il campionato falsato causa accademie con rosa diversa ogni volta, sono professionisti mentre io faccio l'architetto.....
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Luqa-bis
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Re: Centri formazione U18 - possibile revisione?
Premesso che se uno vuole la polemica la fa sempre, specie se deve giustificare essere arrivato secondo o -esimo,
evidenzio un'altra fetta di fanta-rugby (che mi vien bene di solito).
Pare che i centri di formazione U18 passeranno a 4:
Mogliano per il NordEst
Milano per il Nordovest
Prato per il Centro Nord
Roma per il Centro Sud
Mettiamo che questo significhi uno "schema-obiettivo" su 4 province rugbistiche
triveneto - circa il 25% dei tesserati
nordovest - circa 35-40% tesserati
centro-nord . circa 15%
centro sud - circa 20-25 %
Supponiamo che alla U18 si faccia seguire una U23 (magari Milano associata a Parma)
mettiamo che alle due franchigie si associ il centro federale U23 come Accademia geograficamente vicino (Mogliano con Treviso, Parma/milano con la post-Zebre) e che le altre due , in attesa di sviluppare altre due franchigie, siano a base federale.
4 squadre U23 che potrebbero giocare tra loro, giocare con romeni, spagnoli, tedeschi (perché no?) , giocarsi la Qualification al posto delle squadre di club, ed avere in un periodo dell'anno definito una serie di incontri con squadre seniores di società.
Un esempio?
8 squadre di società di Eccellenza, divise in 2 gironcini unitamente al gironcino delle U23.
A/R con tutte (come un campionato a 12) e selezione delle semifinaliste tra le prime due dei due gironi societari.
Se le Accademie incontrano le squadre di un girone societario nello stesso mese, difficile che vi siano enormi differenze di lista giocatori.
evidenzio un'altra fetta di fanta-rugby (che mi vien bene di solito).
Pare che i centri di formazione U18 passeranno a 4:
Mogliano per il NordEst
Milano per il Nordovest
Prato per il Centro Nord
Roma per il Centro Sud
Mettiamo che questo significhi uno "schema-obiettivo" su 4 province rugbistiche
triveneto - circa il 25% dei tesserati
nordovest - circa 35-40% tesserati
centro-nord . circa 15%
centro sud - circa 20-25 %
Supponiamo che alla U18 si faccia seguire una U23 (magari Milano associata a Parma)
mettiamo che alle due franchigie si associ il centro federale U23 come Accademia geograficamente vicino (Mogliano con Treviso, Parma/milano con la post-Zebre) e che le altre due , in attesa di sviluppare altre due franchigie, siano a base federale.
4 squadre U23 che potrebbero giocare tra loro, giocare con romeni, spagnoli, tedeschi (perché no?) , giocarsi la Qualification al posto delle squadre di club, ed avere in un periodo dell'anno definito una serie di incontri con squadre seniores di società.
Un esempio?
8 squadre di società di Eccellenza, divise in 2 gironcini unitamente al gironcino delle U23.
A/R con tutte (come un campionato a 12) e selezione delle semifinaliste tra le prime due dei due gironi societari.
Se le Accademie incontrano le squadre di un girone societario nello stesso mese, difficile che vi siano enormi differenze di lista giocatori.
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Ghiaccio2
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Re: Centri formazione U18 - possibile revisione?
Ci perdiamo in tante discussioni e tante belle idee.
Oggi dopo l'ennesimo sei nazioni giocato come tutti abbiamo visto continuiamo a pensare a ristrutturazioni delle accademie e dei campionati.
Per carità tutto giusto, sprechi di denaro inutili visto i risultati.
Ma per un attimo abbiamo o avete mai pensato perchè interstardirsi insistentemente con il campionato Celtico??
Se guardiamo la classifica Mondiale del Rugby, abbiamo Nazionali come la Romania dietro All'italia di un gradino, e davanti a noi la Georgia di 3 posizioni. Eppure queste nazionali hanno un notevole numero inferiore di giocatori tesserati dell'Italia, quindi si puo sfatare che da tanti iscritti maggiore saranno le possibilità di trovare un buon numero di talenti.
Prima di pensare alla Celtic avremmo dovuto pensare al nostro Campionato, facendolo diventare professionistico vero e proprio, pensare di dare al campionato di rugby italiano la max visibilità mediatica, al fine di ottenere sponsor e nuovi spettatori.
Abbiamo concentrato i campioni, se li si puo chiamare cosi, in due squadre a migliaia di Km da Sicilia Calabria Puglia ecc, regioni da dove sono usciti giocatori ruspanti.
A mio avviso dovremmo ritirarci dalla Celtic, pensare nel campionato di Eccellenza, valorizzarlo, farlo diventare professionistico, e con i soldi che la fir butta inutilmente alle Zebre e Treviso, potrebbe spenderli dandole alle Squadre di eccellenza con l'impiego di giocatori di prestigio di fama mondiale come si faceva una volta, si proprio come si faceva una volta richiamando gente allo stadio.
ritornando magari a partecipare alle coppe di club che valgono( dove abbiamo sempre preso batoste) da dove siamo stati declassati nella 3^ coppa, dove noi italiani ci lamentammo perchè la consideravamo di scarsa qualità....... invece abbiamo fatto figuracce anche li ....
Scusate poi signori.... aldilà del cuore per questo sport di lottare per questo sport, i giovani d'oggi in un mento di crisi cosi forte, come possiamo attirali a giocare e dare tutto per una maglia se non prendono nulla ...... oppure dopo un grave infortunio non avranno un futuro.
Avere 10 club proffesionistici dove aspirare a giocare un buon rugby che sia appagato anche in termini di €,,,,,,, e quindi dove molti giovani possano ambire, per poi si sa passare in nazionale sarà piu complicato attraverso una congrua selezione...
Avere oggi 10 club semi prof.. dove c'è la preoccupazione di farsi male per il lavoro e per lo studio, sperare di entrare nelle due squadre celtiche, dove non è neanche li sicuro uno stipendio,,,,, e da li sperare di entrare in nazionale,,,, e ma cavolo devo restare in una squadra e non so se mi pagano!!!!!
ricapitolando
10 club x 30 circa giocatori prof= 300 giocatori prof.€ stipendiati da selezionare per la Nazionale
contro gli attuali
2 club x 30 circa giocatori prof = 60 giocatori
DOBBIAMO PENSARE AD UN MODELLO DI RUGBY ITALIANO STRUTTURALMENTE PARLANDO,,,,, POI DEL GIOCO LASCIAMO A CHI DI DOVERE
Non ultimo e chiudo,,,, ho sentito parlare di Nuovo o Ristrutturare impianti per il rugby o Roma o Milano............... a Mio avviso ce ne sono molti di belli e capienti senza spendere soldi ad uso rugby.............. Alcuni : Il campo da Rugby del Palermo fatto negli anni 90 con capienza 12.000 posti il campo di rugby del Cus Genova ecccc. ne volete altri ??
Basta con gli sprechi
Buon rugby
Oggi dopo l'ennesimo sei nazioni giocato come tutti abbiamo visto continuiamo a pensare a ristrutturazioni delle accademie e dei campionati.
Per carità tutto giusto, sprechi di denaro inutili visto i risultati.
Ma per un attimo abbiamo o avete mai pensato perchè interstardirsi insistentemente con il campionato Celtico??
Se guardiamo la classifica Mondiale del Rugby, abbiamo Nazionali come la Romania dietro All'italia di un gradino, e davanti a noi la Georgia di 3 posizioni. Eppure queste nazionali hanno un notevole numero inferiore di giocatori tesserati dell'Italia, quindi si puo sfatare che da tanti iscritti maggiore saranno le possibilità di trovare un buon numero di talenti.
Prima di pensare alla Celtic avremmo dovuto pensare al nostro Campionato, facendolo diventare professionistico vero e proprio, pensare di dare al campionato di rugby italiano la max visibilità mediatica, al fine di ottenere sponsor e nuovi spettatori.
Abbiamo concentrato i campioni, se li si puo chiamare cosi, in due squadre a migliaia di Km da Sicilia Calabria Puglia ecc, regioni da dove sono usciti giocatori ruspanti.
A mio avviso dovremmo ritirarci dalla Celtic, pensare nel campionato di Eccellenza, valorizzarlo, farlo diventare professionistico, e con i soldi che la fir butta inutilmente alle Zebre e Treviso, potrebbe spenderli dandole alle Squadre di eccellenza con l'impiego di giocatori di prestigio di fama mondiale come si faceva una volta, si proprio come si faceva una volta richiamando gente allo stadio.
ritornando magari a partecipare alle coppe di club che valgono( dove abbiamo sempre preso batoste) da dove siamo stati declassati nella 3^ coppa, dove noi italiani ci lamentammo perchè la consideravamo di scarsa qualità....... invece abbiamo fatto figuracce anche li ....
Scusate poi signori.... aldilà del cuore per questo sport di lottare per questo sport, i giovani d'oggi in un mento di crisi cosi forte, come possiamo attirali a giocare e dare tutto per una maglia se non prendono nulla ...... oppure dopo un grave infortunio non avranno un futuro.
Avere 10 club proffesionistici dove aspirare a giocare un buon rugby che sia appagato anche in termini di €,,,,,,, e quindi dove molti giovani possano ambire, per poi si sa passare in nazionale sarà piu complicato attraverso una congrua selezione...
Avere oggi 10 club semi prof.. dove c'è la preoccupazione di farsi male per il lavoro e per lo studio, sperare di entrare nelle due squadre celtiche, dove non è neanche li sicuro uno stipendio,,,,, e da li sperare di entrare in nazionale,,,, e ma cavolo devo restare in una squadra e non so se mi pagano!!!!!
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contro gli attuali
2 club x 30 circa giocatori prof = 60 giocatori
DOBBIAMO PENSARE AD UN MODELLO DI RUGBY ITALIANO STRUTTURALMENTE PARLANDO,,,,, POI DEL GIOCO LASCIAMO A CHI DI DOVERE
Non ultimo e chiudo,,,, ho sentito parlare di Nuovo o Ristrutturare impianti per il rugby o Roma o Milano............... a Mio avviso ce ne sono molti di belli e capienti senza spendere soldi ad uso rugby.............. Alcuni : Il campo da Rugby del Palermo fatto negli anni 90 con capienza 12.000 posti il campo di rugby del Cus Genova ecccc. ne volete altri ??
Basta con gli sprechi
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mauott
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Re: Centri formazione U18 - possibile revisione?
Sul resto non saprei perché qui giustamente ognuno dice quello che gli pare, però con 30 giocatori fai fatica anche a fare allenamento, figuriamoci una stagione... sono pochi anche per una serie c immaginati per un campionato professionistico...Ghiaccio2 ha scritto:...
ricapitolando
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Luqa-bis
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Re: Centri formazione U18 - possibile revisione?
@ Ghiaccio2
Mi permetto di esaminare il tuo punto di vista e di esprimere le mie osservazioni.
1. Posizione di Romania e Georgia
Vero, ci sono vicina la prima, sopra la seconda, ma come più volte detto, andiamo a vedere il punteggio di ranking delle squadre da loro affrontate negli ultimi 4 anni e vedremo che è quello a fare la differenza.
Se io gioco in serie A di calcio è possibile che dopo 30 giornate abbia meno punti della capoclassifica di serie B, ma questo non significa che quella squadra sia più forte della mia.
2. Sempre su Romania e Georgia, premesso che loro devono ancora dimostrare di valere le squadre del 6N (noi abbiamo vinto almeno una volta con 4/5 negli ultimi 20 anni, loro non mi risulta abbiano mai preso meno di 15 punti, la Romania ha una Superliga finanziata anche dai club inglesi, ma molti romeni e georgiani giocano fuori paese.
3. Numeri.
Per arrivare al posto n.10-12 del ranking possono bastare numeri ridotti.
Per salire sopra servono numeri , formazione e selezione diversi.
Abbiamo ad oggi, ufficialmente circa 80.000 tesserati agonisti. Secondo me ne servirebbero di più.
Ma anche accettando questi numeri, abbiamo una situazione che vede un numero a livello U14-U16 che poi si riduce drasticamente nella U18 e soprattutto dopo la U18, cioè con l'uscita dalla scuola (dove ormai i nostri ragazzi arrivano ad un tasso di scolarizzazione pari all'80%) e il dilemma università (tassi iscrizione 50% - laurea attorno al 25% della popolazione della classe anagrafica).
E una delle critiche rivolte al sistema attuale è di ridurre troppo gli spazi di qualità per i giovani della fascia 17-22.
Ovvero che chi entra in Accademia si siede, e chi sta fuori emerge per caso e spesso non ha le occasioni che potrebbe avere.
4. Campionato - quale giocare?
Allora, nel pro12 (ex Celtica) non ci siamo dall'entrata nel 6N mentre nelle coppe ci siamo da inizio anni 2000.
Il problema reale è che il nostro campionato esprime un gioco che non rende i nostri giocatori idonei massivamente al livello di eccellenza delle coppe (e i risultati lo dimostrano) e del 6N.
Si gioca più lento, con più pause e con meno qualità.
E lo si faceva anche quando, inzio anni 2000 , nel rugby giravano forse il doppio dei soldi.
Redistribuire tra 10 club i soldi delle franchigie significa creare 10 Rovigo non 10 Benetton.
E ci sarebbero le lamentele dei club di A che si troverebbero a dover lavorare con numeri da dilettanti e magari vedrebbe i club di Eccellenza chiedere la chiusura del sistema promozioni-retrocessioni.
Se adesso paghiamo 60 giocatori (credo che siano una 70ina) con gli stessi soldi come facciamo a pagarne un numero 5 volte superiore e acquisire giocatori stranieri di alto livello (quindi professionisti), se una squadra francese, inglese o anche celtica hanno già ora il doppio dei soldi di una ns franchigia, quindi almeno 10 volte quelli di un Rovigo o di un Petrarca?
5. provenienza giocatori.
Gli atleti di valore di Sicilia, Campania, Puglia, dove avrebbero la possibilità di giocare sotto casa , se ad oggi non vi è una squadra di serie A a sud di Roma?
Alla fine la domanda è:
sono più competitive Calvisano e Rovigo o 10 Medicei e Cavalieri ? (e sono le squadre delle mie zone)
quali sono abituate a giocare a ritmi superiori?
E i soldi della Federazione, che arrivano dal 6N e dalla nazionale, perché regalarli per giocatori internazionali da far giocare in 10 squadre di sole 4 regioni?
Perchè non sono le società ad organizzarsi in super club?
Perché affrontano la Qualification come hanno fatto sinora?
Mi permetto di esaminare il tuo punto di vista e di esprimere le mie osservazioni.
1. Posizione di Romania e Georgia
Vero, ci sono vicina la prima, sopra la seconda, ma come più volte detto, andiamo a vedere il punteggio di ranking delle squadre da loro affrontate negli ultimi 4 anni e vedremo che è quello a fare la differenza.
Se io gioco in serie A di calcio è possibile che dopo 30 giornate abbia meno punti della capoclassifica di serie B, ma questo non significa che quella squadra sia più forte della mia.
2. Sempre su Romania e Georgia, premesso che loro devono ancora dimostrare di valere le squadre del 6N (noi abbiamo vinto almeno una volta con 4/5 negli ultimi 20 anni, loro non mi risulta abbiano mai preso meno di 15 punti, la Romania ha una Superliga finanziata anche dai club inglesi, ma molti romeni e georgiani giocano fuori paese.
3. Numeri.
Per arrivare al posto n.10-12 del ranking possono bastare numeri ridotti.
Per salire sopra servono numeri , formazione e selezione diversi.
Abbiamo ad oggi, ufficialmente circa 80.000 tesserati agonisti. Secondo me ne servirebbero di più.
Ma anche accettando questi numeri, abbiamo una situazione che vede un numero a livello U14-U16 che poi si riduce drasticamente nella U18 e soprattutto dopo la U18, cioè con l'uscita dalla scuola (dove ormai i nostri ragazzi arrivano ad un tasso di scolarizzazione pari all'80%) e il dilemma università (tassi iscrizione 50% - laurea attorno al 25% della popolazione della classe anagrafica).
E una delle critiche rivolte al sistema attuale è di ridurre troppo gli spazi di qualità per i giovani della fascia 17-22.
Ovvero che chi entra in Accademia si siede, e chi sta fuori emerge per caso e spesso non ha le occasioni che potrebbe avere.
4. Campionato - quale giocare?
Allora, nel pro12 (ex Celtica) non ci siamo dall'entrata nel 6N mentre nelle coppe ci siamo da inizio anni 2000.
Il problema reale è che il nostro campionato esprime un gioco che non rende i nostri giocatori idonei massivamente al livello di eccellenza delle coppe (e i risultati lo dimostrano) e del 6N.
Si gioca più lento, con più pause e con meno qualità.
E lo si faceva anche quando, inzio anni 2000 , nel rugby giravano forse il doppio dei soldi.
Redistribuire tra 10 club i soldi delle franchigie significa creare 10 Rovigo non 10 Benetton.
E ci sarebbero le lamentele dei club di A che si troverebbero a dover lavorare con numeri da dilettanti e magari vedrebbe i club di Eccellenza chiedere la chiusura del sistema promozioni-retrocessioni.
Se adesso paghiamo 60 giocatori (credo che siano una 70ina) con gli stessi soldi come facciamo a pagarne un numero 5 volte superiore e acquisire giocatori stranieri di alto livello (quindi professionisti), se una squadra francese, inglese o anche celtica hanno già ora il doppio dei soldi di una ns franchigia, quindi almeno 10 volte quelli di un Rovigo o di un Petrarca?
5. provenienza giocatori.
Gli atleti di valore di Sicilia, Campania, Puglia, dove avrebbero la possibilità di giocare sotto casa , se ad oggi non vi è una squadra di serie A a sud di Roma?
Alla fine la domanda è:
sono più competitive Calvisano e Rovigo o 10 Medicei e Cavalieri ? (e sono le squadre delle mie zone)
quali sono abituate a giocare a ritmi superiori?
E i soldi della Federazione, che arrivano dal 6N e dalla nazionale, perché regalarli per giocatori internazionali da far giocare in 10 squadre di sole 4 regioni?
Perchè non sono le società ad organizzarsi in super club?
Perché affrontano la Qualification come hanno fatto sinora?
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Aironifan
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Re: Centri formazione U18 - possibile revisione?
Vabbé. Se la soluzione a questi risultati è quella di chiudersi nel nostro orticello asfittico (super10), si stà freschi!... Si cresce giocando con i migliori e al ritmo dei migliori, non misurandosi nel rugby tartaruga del super10. E poi, dal punto di vista mediatico, se non interessa guardare le nostre contro il Munster, figuriamoci quale appeal può avere Calvisano-Rovigo (con tutto il rispetto). Se si vuole tornare indietro all'età della pietra rugbystica, il super 10 è la strada giusta.
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speartakle
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Re: Centri formazione U18 - possibile revisione?
Ghiaccio scusa, mi spieghi come fai a fare professionismo serio e pagato in 10 club per circa 300 giocatori se oggi non si riesce a farlo in due franchigie mettendoci almeno 9 milioni.Ghiaccio2 ha scritto:Ci perdiamo in tante discussioni e tante belle idee.
Oggi dopo l'ennesimo sei nazioni giocato come tutti abbiamo visto continuiamo a pensare a ristrutturazioni delle accademie e dei campionati.
Per carità tutto giusto, sprechi di denaro inutili visto i risultati.
Ma per un attimo abbiamo o avete mai pensato perchè interstardirsi insistentemente con il campionato Celtico??
Se guardiamo la classifica Mondiale del Rugby, abbiamo Nazionali come la Romania dietro All'italia di un gradino, e davanti a noi la Georgia di 3 posizioni. Eppure queste nazionali hanno un notevole numero inferiore di giocatori tesserati dell'Italia, quindi si puo sfatare che da tanti iscritti maggiore saranno le possibilità di trovare un buon numero di talenti.
Prima di pensare alla Celtic avremmo dovuto pensare al nostro Campionato, facendolo diventare professionistico vero e proprio, pensare di dare al campionato di rugby italiano la max visibilità mediatica, al fine di ottenere sponsor e nuovi spettatori.
Abbiamo concentrato i campioni, se li si puo chiamare cosi, in due squadre a migliaia di Km da Sicilia Calabria Puglia ecc, regioni da dove sono usciti giocatori ruspanti.
A mio avviso dovremmo ritirarci dalla Celtic, pensare nel campionato di Eccellenza, valorizzarlo, farlo diventare professionistico, e con i soldi che la fir butta inutilmente alle Zebre e Treviso, potrebbe spenderli dandole alle Squadre di eccellenza con l'impiego di giocatori di prestigio di fama mondiale come si faceva una volta, si proprio come si faceva una volta richiamando gente allo stadio.
ritornando magari a partecipare alle coppe di club che valgono( dove abbiamo sempre preso batoste) da dove siamo stati declassati nella 3^ coppa, dove noi italiani ci lamentammo perchè la consideravamo di scarsa qualità....... invece abbiamo fatto figuracce anche li ....
Scusate poi signori.... aldilà del cuore per questo sport di lottare per questo sport, i giovani d'oggi in un mento di crisi cosi forte, come possiamo attirali a giocare e dare tutto per una maglia se non prendono nulla ...... oppure dopo un grave infortunio non avranno un futuro.
Avere 10 club proffesionistici dove aspirare a giocare un buon rugby che sia appagato anche in termini di €,,,,,,, e quindi dove molti giovani possano ambire, per poi si sa passare in nazionale sarà piu complicato attraverso una congrua selezione...
Avere oggi 10 club semi prof.. dove c'è la preoccupazione di farsi male per il lavoro e per lo studio, sperare di entrare nelle due squadre celtiche, dove non è neanche li sicuro uno stipendio,,,,, e da li sperare di entrare in nazionale,,,, e ma cavolo devo restare in una squadra e non so se mi pagano!!!!!
ricapitolando
10 club x 30 circa giocatori prof= 300 giocatori prof.€ stipendiati da selezionare per la Nazionale
contro gli attuali
2 club x 30 circa giocatori prof = 60 giocatori
DOBBIAMO PENSARE AD UN MODELLO DI RUGBY ITALIANO STRUTTURALMENTE PARLANDO,,,,, POI DEL GIOCO LASCIAMO A CHI DI DOVERE
Non ultimo e chiudo,,,, ho sentito parlare di Nuovo o Ristrutturare impianti per il rugby o Roma o Milano............... a Mio avviso ce ne sono molti di belli e capienti senza spendere soldi ad uso rugby.............. Alcuni : Il campo da Rugby del Palermo fatto negli anni 90 con capienza 12.000 posti il campo di rugby del Cus Genova ecccc. ne volete altri ??
Basta con gli sprechi
Buon rugby
Non ci stiamo proprio con i soldi, non esiste come budget.
Se si uscisse dal pro12 l'unica strada sensata sarebbe un dilettantismo all'argentina pre super rugby, soldi solo alla formazione, chi vuol fare il pro va all'estero.
Il campionato nazionale non è morto per colpa della Fir, è morto perchè in Italia non ce n'era più, non c'erano e non ci sono più aziende disposte a sganciare i soldi di prima e a fare fatturazioni 10:1
-
Ghiaccio2
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- Iscritto il: 23 mar 2017, 12:13
Re: Centri formazione U18 - possibile revisione?
Rispondo con piacere
Fatevi prima la domanda ma in Francia e gli altri paesi anglosassoni come fanno ad avere e mantenere dei campionati professionistici
In Francia c'è una società che spende più di 4mil€ per 5 giocatori
Non sono soldi di federazione
Ma soldi di sponsor
Soldi per il rugby che ha visibilità quanto il calcio
In Italia dobbiamo ripartire con un nostro campionato rendere competitivo il nostro campionato dare visibilità al campionato no in streaming ..... No Sky no TV a pagamento il rugby deve essere visibile anche per la gente comune curiosa
Si sottiglia il n di under 18 causa scuola università ecc .... Ma con la crisi che c'è i ragazzi preferiscono investire in futuro redditizio il rugby in Italia cosa da.... Andare a fare il cuoco in TV????
Romania Georgia.... Bè che dire se non ci sono problemi e che la loro posizione attuale è dovuta alle scarse squadre che hanno battuto ... Bè perché non fare un test contro così si risolvono le chiacchere...
N.B. ma vi ricordate l'Italia quanti punti ha preso tanti anni fa dalla Romania più di 100.....
Comunque se non si pensa a creare qualcosa di serio la gente preferirà andare a vedere il calcio e sponsorizzare il calcio.
Chiudo con un ricordo.
Chiesi ad una nota società di sponsorizzare una squadra di super 10. I titolari erano interessati e mi chiesero tutti di dati visibilità TV spettatori al campo ecc.
Alla fine diedero i soldi ad una nota squadra di C del calcio spendendo 4 volte tanto ... Mi risposero che che quella società gli dava più visibilità che una di rugby ( più gente allo stadio programmi TV adeguati ecc)
Grazie e buon Rugby
Fatevi prima la domanda ma in Francia e gli altri paesi anglosassoni come fanno ad avere e mantenere dei campionati professionistici
In Francia c'è una società che spende più di 4mil€ per 5 giocatori
Non sono soldi di federazione
Ma soldi di sponsor
Soldi per il rugby che ha visibilità quanto il calcio
In Italia dobbiamo ripartire con un nostro campionato rendere competitivo il nostro campionato dare visibilità al campionato no in streaming ..... No Sky no TV a pagamento il rugby deve essere visibile anche per la gente comune curiosa
Si sottiglia il n di under 18 causa scuola università ecc .... Ma con la crisi che c'è i ragazzi preferiscono investire in futuro redditizio il rugby in Italia cosa da.... Andare a fare il cuoco in TV????
Romania Georgia.... Bè che dire se non ci sono problemi e che la loro posizione attuale è dovuta alle scarse squadre che hanno battuto ... Bè perché non fare un test contro così si risolvono le chiacchere...
N.B. ma vi ricordate l'Italia quanti punti ha preso tanti anni fa dalla Romania più di 100.....
Comunque se non si pensa a creare qualcosa di serio la gente preferirà andare a vedere il calcio e sponsorizzare il calcio.
Chiudo con un ricordo.
Chiesi ad una nota società di sponsorizzare una squadra di super 10. I titolari erano interessati e mi chiesero tutti di dati visibilità TV spettatori al campo ecc.
Alla fine diedero i soldi ad una nota squadra di C del calcio spendendo 4 volte tanto ... Mi risposero che che quella società gli dava più visibilità che una di rugby ( più gente allo stadio programmi TV adeguati ecc)
Grazie e buon Rugby
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speartakle
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Re: Centri formazione U18 - possibile revisione?
non credo proprio siano raggiungibili gli obiettivi di visibilità e copertura mediatica che proponi. Sicuramente si può fare molto di più, ma dubito molto fortemente che sia un obiettivo raggiungibile anche solo in 10 anni. Senza contare che la gente non segue un campionato che è solo italiano e non anche competitivo nelle coppe, hai la concorrenza di prodotti di livello molto più alto come i campionati esteri. Io non sono contrario a questo modello, ma per quello abbiamo proprio perso il treno 10 anni fa (prima della scelta Celtica), quando non siamo riusciti a far fruttare i soldi degli investitori presenti e la popolarità crescente che aveva il nostro sport. Ora partiamo da un livello ed un appeal decisamente più bassi.Ghiaccio2 ha scritto:Rispondo con piacere
Fatevi prima la domanda ma in Francia e gli altri paesi anglosassoni come fanno ad avere e mantenere dei campionati professionistici
In Francia c'è una società che spende più di 4mil€ per 5 giocatori
Non sono soldi di federazione
Ma soldi di sponsor
Soldi per il rugby che ha visibilità quanto il calcio
In Italia dobbiamo ripartire con un nostro campionato rendere competitivo il nostro campionato dare visibilità al campionato no in streaming ..... No Sky no TV a pagamento il rugby deve essere visibile anche per la gente comune curiosa
Si sottiglia il n di under 18 causa scuola università ecc .... Ma con la crisi che c'è i ragazzi preferiscono investire in futuro redditizio il rugby in Italia cosa da.... Andare a fare il cuoco in TV????
Romania Georgia.... Bè che dire se non ci sono problemi e che la loro posizione attuale è dovuta alle scarse squadre che hanno battuto ... Bè perché non fare un test contro così si risolvono le chiacchere...
N.B. ma vi ricordate l'Italia quanti punti ha preso tanti anni fa dalla Romania più di 100.....
Comunque se non si pensa a creare qualcosa di serio la gente preferirà andare a vedere il calcio e sponsorizzare il calcio.
Chiudo con un ricordo.
Chiesi ad una nota società di sponsorizzare una squadra di super 10. I titolari erano interessati e mi chiesero tutti di dati visibilità TV spettatori al campo ecc.
Alla fine diedero i soldi ad una nota squadra di C del calcio spendendo 4 volte tanto ... Mi risposero che che quella società gli dava più visibilità che una di rugby ( più gente allo stadio programmi TV adeguati ecc)
Grazie e buon Rugby
Sarebbe figo, ma molto lontano dalla realtà
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Luqa-bis
- Messaggi: 8399
- Iscritto il: 18 mag 2011, 10:17
Re: Centri formazione U18 - possibile revisione?
@ Ghiaccio2
Per ora i soldi disponibili sono quelli di cui dispone la FIR , federazione peraltro tra le più ricche del CONI, che provengono da contratti della Nazionale.
Nel primo messaggio hai chiesto di distribuire i soldi delle franchigie (direi attorno ai 13 mil €) alle società di Eccellenza (e questo già creerebbe frizioni tra Eccellenza ed A, incluso il tentativo di avere una Eccellenza senza retrocessioni).
Non hai accennato al bilancio del sistema formativo (Centri U16-U18 e Accademia) che molti vorrebbero distribuito alle società, e anche in quel caso c'è da capire quante, quali e perché.
Adesso , dopo ch eti si è fatto notare che 13 mil€ su 10 squadre, servono ad avere società che hanno bilanci max 1/5 delle società europee di rango, accenni a sponsor , tutti da trovare.
In questo caso dovrebbero essere le società ad organizzarsi , per esempio con una Lega di Eccellenza e una Lega di A, per vendere il prodotto e ripartirsi i proventi.
E mi pare che le società latitino su questo.
Per poi promuovere in chiaro e non in streaming o pay tv il prodotto servono soldi, perché le TV commerciali non fanno beneficenza.
Torniamo poi ai confronti.
Con i romeni al massimo il dubbio è proprio sulle società italiane che hanno affrontato i "Lupi" , la selezione di Qualification della Superliga romena, con risultati sfavorevoli.
Forse Calvisano o Rovigo rafforzate da qualche atleta ex Zebre o ex Treviso , potrebbero prevalere, ma, per esempio, la Federazione romena aveva proposto una collaborazione e siamo stati noi (FIR) a rifiutare.
Forse, se Superliga ed Eccellenza si affrontassero, forse, potrebbe essere interessante.
Ma sui risultati della nazionale, dal nostro ingresso nel 6N, la Romania non ha avuto un livello pari al nostro , non avendo mai vinto con Tier 1 (noi ne abbiamo 15) e negli scontri diretti tra nazionali maggiori ha sempre perso.
Quindi, si, ce la giocheremo dal 2018 penso, nelle finestre estive e autunnale, ma non andrei a cercare i tempi della Coppa FIRA e del Memento Marocco.
Per ora i soldi disponibili sono quelli di cui dispone la FIR , federazione peraltro tra le più ricche del CONI, che provengono da contratti della Nazionale.
Nel primo messaggio hai chiesto di distribuire i soldi delle franchigie (direi attorno ai 13 mil €) alle società di Eccellenza (e questo già creerebbe frizioni tra Eccellenza ed A, incluso il tentativo di avere una Eccellenza senza retrocessioni).
Non hai accennato al bilancio del sistema formativo (Centri U16-U18 e Accademia) che molti vorrebbero distribuito alle società, e anche in quel caso c'è da capire quante, quali e perché.
Adesso , dopo ch eti si è fatto notare che 13 mil€ su 10 squadre, servono ad avere società che hanno bilanci max 1/5 delle società europee di rango, accenni a sponsor , tutti da trovare.
In questo caso dovrebbero essere le società ad organizzarsi , per esempio con una Lega di Eccellenza e una Lega di A, per vendere il prodotto e ripartirsi i proventi.
E mi pare che le società latitino su questo.
Per poi promuovere in chiaro e non in streaming o pay tv il prodotto servono soldi, perché le TV commerciali non fanno beneficenza.
Torniamo poi ai confronti.
Con i romeni al massimo il dubbio è proprio sulle società italiane che hanno affrontato i "Lupi" , la selezione di Qualification della Superliga romena, con risultati sfavorevoli.
Forse Calvisano o Rovigo rafforzate da qualche atleta ex Zebre o ex Treviso , potrebbero prevalere, ma, per esempio, la Federazione romena aveva proposto una collaborazione e siamo stati noi (FIR) a rifiutare.
Forse, se Superliga ed Eccellenza si affrontassero, forse, potrebbe essere interessante.
Ma sui risultati della nazionale, dal nostro ingresso nel 6N, la Romania non ha avuto un livello pari al nostro , non avendo mai vinto con Tier 1 (noi ne abbiamo 15) e negli scontri diretti tra nazionali maggiori ha sempre perso.
Quindi, si, ce la giocheremo dal 2018 penso, nelle finestre estive e autunnale, ma non andrei a cercare i tempi della Coppa FIRA e del Memento Marocco.