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Consulente ha scritto:perche' non nel Rugby? Perche' e' cosi' difficile?
per il Rugby (sport di squadra per eccellenza) ci vuole metodologia, costanza, serietà, meritocrazia.... tutta roba che noi Italiani non sappiamo cosa sia.
il singolo ci può anche essere, ma a livello strutturale, siamo così
infatti primeggiamo solo negli sport dove importa maggiormente il singolo o la furbizia
Basti vedere questo esempio. Joe Schmidt avrebbe meritatamente già guadagnato un rinnovo,visto le prestazioni dell Irlanda degli ultimi anni/mesi. Invece dopo il 2019 se ne andrà, qui invece tutti ad osannare un allenatore che è stato in grado di portarci nuovamente al 15imo posto del ranking.
Il merito si vede dai personaggi che siedono negli scranni più alti della Federazione, gente senza esperienza ma con tanti cap a dirigere posizioni per cui non hanno competenze specifiche.
Ma intanto noi, con le franchigie e il finto professionismo siamo arrivati dove e peggio eravamo con il povero super10 e il rugby pane e salamella
Purtroppo il pro14 è più utile e fruttevole al mondo politico che per un reale miglioramento del movimento. È una strada senza uscita a cui sempre mi opporro'
Ultima modifica di Fantasyste il 26 nov 2018, 11:13, modificato 1 volta in totale.
e comunque si continua ad ignorare, o si fa finta di ignorare, che affrontiamo squadre che fanno tourneè da più di un secolo, dall'era dei piroscafi..e non puoi colmare un gap temporale di questo genere in 30 anni
se il rugby è una metafora della vita, e la vita è una ruota, sono al terzo giro, il primo da giocatore, il secondo da allenatore, il terzo da genitore..
bep68 ha scritto:e comunque si continua ad ignorare, o si fa finta di ignorare, che affrontiamo squadre che fanno tourneè da più di un secolo, dall'era dei piroscafi..e non puoi colmare un gap temporale di questo genere in 30 anni
Ma oggi hai gli strumenti e le capacità economiche che 30 anni fa non avevi...il problema è che ormai non siamo più ai livelli delle sconfitte onorevoli
stavo facendo una riflessione. i convocati per la nazionale, di solito, sono una quarantina. tra questi vengono scelti i 30 da mettere a disposizione per il campo.
in Italia quanti sono i "professionisti" tra cui si può scegliere chi convocare? ci sono le due franchigie (45/50 ragazzi a squadra) più i teorici altri pro presenti in Top12. DA TUTTI QUESTI VANNO TOLTI GLI STRANIERI! Se non ho sbagliato i conti parliamo di un totale di 180, 200 ragazzi, a stare larghi. in tutta Italia. tra questi c'è da scegliere i 40/50 per la Nazionale (leggi: infortuni).
Sono calcoli spannometrici ma non credo di essere così lontano dalla realtà... è un movimento, questo, che può puntare all'alto livello?
una cosa che mi fa sorridere è che noi siamo convinti di essere "di alto livello", tanto che abbiamo inventato l'espressione "altissimo livello" per tutte quelle squadre (9) che ci massacrano, puntualmente, nel tier 1.
sono questi i numeri che abbiamo per competere?
la mia impressione PERSONALE è che siamo poco più che amatori. in molte discipline questo è sufficiente, la passione e il portafogli del papi possono aiutare un ragazzo a seguire i propri sogni finché non si esce dai confini nazionali. non parliamo di ricconi che vivono di rendita e vanno in giro per il mondo a giocare a golf. nel nuoto i veri professionisti saranno 20. nello sci quanti sono? 50?
il pesce puzza sempre dalla testa e il quadro generale, a livello sportivo nazionale, è tragico. e l'impressione è la solita: il vertice è lo specchio della base. io temo sempre di più che ora i nodi stanno venendo al pettine e che ci siano sempre più sedie occupate da mummie inattive: prima erano inutili... ora purtroppo stanno diventando dannose.
sempre garbatamente, chiudo il mio momento disperazione, pessimismo e fastidio e me ne torno nel mio loculo a rodere di nervoso.
la fede è un dono di dio. a me ha regalato una cravatta. [cit. Ratman]
so responsabie de queo che digo, no de queo che te capissi ti. [detto popolare + H.Medrano]
Mad Max ha scritto:
infatti primeggiamo solo negli sport dove importa maggiormente il singolo o la furbizia
ma per favore non diciamo fesserie. Lo so che a molti stanno sulle palle gli italiani in generale ma evitiamo di fare discorsi da "tedeschi".
Nella palla a volo, pallanuoto, serve la furbizia e il singolo? Nello sci conta il singolo certo, ma non credi che serva metodologia e costanza?
il discorso qui è diverso perchè sono sport da noi considerati "minori" e quindi girano meno soldi e quindi il tutto rimane circosritto ai diretti interessati o poco più;/quote]
No direi. La FiPAV ha 350000 tesserati. La Federbasket 315000.
non so e onestamente non è che mi interessi molto e quindi mi rimetto umilmente ai dati che gentilmente mi fornisci, ma mi pare che i soldi che girino intorno al basket non siano gli stessi che girino nella pallavolo.... alla fine è sempre una questione di sgei
"f*** russians", said the English Fly-half just after being neck-tackled by the russian flanker
Consulente ha scritto:perche' non nel Rugby? Perche' e' cosi' difficile?
per il Rugby (sport di squadra per eccellenza) ci vuole metodologia, costanza, serietà, meritocrazia.... tutta roba che noi Italiani non sappiamo cosa sia.
il singolo ci può anche essere, ma a livello strutturale, siamo così
infatti primeggiamo solo negli sport dove importa maggiormente il singolo o la furbizia
Basti vedere questo esempio. Joe Schmidt avrebbe meritatamente già guadagnato un rinnovo,visto le prestazioni dell Irlanda degli ultimi anni/mesi. Invece dopo il 2019 se ne andrà, qui invece tutti ad osannare un allenatore che è stato in grado di portarci nuovamente al 15imo posto del ranking.
Il merito si vede dai personaggi che siedono negli scranni più alti della Federazione, gente senza esperienza ma con tanti cap a dirigere posizioni per cui non hanno competenze specifiche.
Ma intanto noi, con le franchigie e il finto professionismo siamo arrivati dove e peggio eravamo con il povero super10 e il rugby pane e salamella
Purtroppo il pro14 è più utile e fruttevole al mondo politico che per un reale miglioramento del movimento. È una strada senza uscita a cui sempre mi opporro'
sul pro14 si ha una dicotomia: gestione federale delle zebre contro una gestione manageriale di Treviso... secondo me la seconda può realmente servire (a caso tra giocatori di Treviso e qulli che giocano all'estero, facciamo quanto un 80/85 % della nazionale?).
per i resto 110 minuti di applausi
"f*** russians", said the English Fly-half just after being neck-tackled by the russian flanker
Consulente ha scritto:perche' non nel Rugby? Perche' e' cosi' difficile?
per il Rugby (sport di squadra per eccellenza) ci vuole metodologia, costanza, serietà, meritocrazia.... tutta roba che noi Italiani non sappiamo cosa sia.
il singolo ci può anche essere, ma a livello strutturale, siamo così
infatti primeggiamo solo negli sport dove importa maggiormente il singolo o la furbizia
tipo la pallavolo??
questa forma, come tante altre, di auto razzismo degli italiani è, oltre che pratica desecrabile e masochista, alla base di molti problemi sportivi e non ... non è vero un tubo che non siamo capaci perchè da sempre gli italici hanno avuto eccellenze praticamente ovunque e non è solo il famoso "genio italico" perchè il genio in se è tutto e niente perchè gratta gratta al fine scopri che tutte le eccellenze sono frutto di metodo e lavoro rigoroso quindi gli italiani ne sono capaci ne sono stati capaci da sempre...... a mio modesto parere in italia paghiamo un degrado ultra ventennale delle classi dirigenti ovviamente sportive comprese che poi a cascata ricade in basso .... gli incapaci generalmente si attorniano di yes man o di furfanti della loro stessa risma .... nel caso specifico del rugby se al momento dell'entrata nel 6N avessimo avuto una classe dirigente all'altezza e lungimirante ora parleremo di altro ... l'improvvisa ricchezza che portò il 6N andava SUBITO spesa massicciamente per la formazione e per il rugby di base costruendo anche strutture di monitoraggio e assoldando una bella truppa di tecnici stranieri di livello ... tutto questo si poteva fare le risorse erano più che sufficienti e ora sono certo che staremo a commentare ben altri risultati ... ai giovani/ragazzi bisogna insegnare attraverso/con il divertimento perchè ciò accada ci vogliono formatori di livello non solo tecnico ma anche umano/psicologico ... la realtà è che sono 10 anni che i tecnici italiani sono tre sempre gli stessi (Troncon, Orlandi, Guidi ... che li girano rigirano in tutte le salse zero ricambio), che i dirigenti sono in pianta stabile innamovibili (Ascione, Cecchinato e compagnia che in un ambiente sano avrebbero dovuto essere rimossi da almeno un lustro) .... sono abbastanza pronto a scommettere che tra 10 anni i personaggi in circolazione saranno per gran parte gli stessi ........ e sono altrettanto certo che ci sarà chi salterà fuori con tutto l'armamentario auto razzista .....quindi non è il caso di fare uno sterile e masochistico auto razzismo quando i problemi sono evidenti e sotto gli occhi di tutti e poco hanno a che fare con la presunta scadente "qualità morale" degli italiani .......
Risposta alla domanda iniziale, dettata dalle viscere:
Perché gli italiani sono come i forumisti di rugby.it e forse peggio.
Quello che si lamenta del Pro14, quello delle lega, quello dei club, quello dei dirigenti federali, quello delle scuole, quello delle mamme, quello della genetica... l'importante è che ci si possa lamentare di qualcheduno che sia un altro.
Cercando di argomnetare:
per eccellere in una disciplina serve
-preparazione atletica di base
-preparazione tecnica specifica
- processo di selezione dei migliori efficace
-confronto continuo con i migliori
- possibilità di svolgere quel confronto in maniera continuativa e professionale
il primo e in parte il secondo chiamano in causa la famiglia, la scuola,le società di base
dal secondo in poi chiamano in casua la federazione, e il pubblico (il mercato, le risorse economiche e tecniche)
Il rugby union che occupa i primi 8 posti appartiene a federazioni che hanno :
- una base di selezione ampia
- un professo di formazione efficace
- un processo di selezione vero
- una struttura professionale adatta
sono gli stessi problemi che deve affrontare una federazione di un altro sport, con le differenze che ogni federazione agisce in un contesto dove le eccellenze sono diverse.
Stiamo qui a frignare sulla brutta figura del rugby nazionale nel contesto internaizonale.
Domanda, quanti paesi e quanti cittadini del mondo ci sono davanti, realmente?
Mettiamo le 5 del 6N a cui come tanti Tafazzi ci chiediamo se abbandonare
Mettiamo le 4N dell'australe.
Poi?
Con Figi, Samoa , Tonga, Giappone a volte abbiamo perso (e lo abbiamo considerato ignominia, pensate ai poveri francesi oggi) con USA, Georgia, Romania, Canada, diciamo che siamo in vantaggio, forse dobbiamo stare attenti agli USA (Gli USA, 300 mil abitanti, prima economia mondiale, paese competitivo in quasi tutti gli sport di squadra al maschile e al femminile !).
Ma veramente sotto siamo a le 4 union d'oltremanica, alla Francia, alle 4 australi.
In maniera diversa, perché gli argentini che tanto ci sfottono, non ci danno le ripassate che ci danno NZL e Irlanda , a volte Galles, e Inghilterra.
E per le risorse, il pubblico e la pratica che hanno, sarei molto più in sofferenza dovessi esaminare calcio, pallacanestro, pallamano.
Quindi, si, abbiamo circa 200 milioni di umani che ci possono guardare dall'alto in basso. Magari altri 50 milioni che ci sfottono. E ne abbiamo altri 7 miliardi che ci sono inferiori.
Abbiamo 5-6 paesi ONU su 195 che ci possono spernacchiare, 5-6 comitati olimpici. E noi ci pensiamo la vergogna sportiva d'Italia.
Ma per qualcuno questo si risolverebbe tornando al protezionismo e al rugby pane e salamella.
Che non ci ha portato al 6N (quello era rugby pro in tempi amateur.
Quel rugby era quello del Marocco, delle Isole Cook, della Romania che ci dava 60 punti. E dell'Unione Sovietica che ci legnava.
Va bene essere autocritici ma insomma.
Abbiamo 300-320 società seniores... diciamo tra i 9.000 e i 10.00o praticanti.
Sino alla U18 reggiamo il confronto, poi...
Forse dovremmo cambiare vincoli a partire dalla U12.
Forse dovremmo sviluppare una maggiore preparazione sino alla U18.
Fosse creare più spazi di rugby di livello negli U23.
Per fare questo servono soldi e competenze.
Che non ci sono.
Per le quali non basta avere la coperta economica del 6N
"...Dite, si può immaginare qualcosa di meno italiano? Ogni passo nel rugby (valori, pratiche, comportamenti, riti) è in scandalosa contraddizione con quella specificità italiana che glorifica l' ingegno talentuoso e non il metodo. La furbizia e non la lealtà. L' inventiva e mai la preparazione. Il "miracolo" e mai l' organizzazione. L' individualità e mai il collettivo. Il caldo piacere autoreferenziale del "gruppo chiuso" e mai il desiderio di farsi stimare da chi al "gruppo" (ceto, famiglia, corporazione) non appartiene: la più grande soddisfazione di un giocatore di rugby, anche se sconfitto, è l' ammirazione che suscita nell' avversario. Il rugby - la comprensione del gioco, della sua nervatura, del suo spirito e consuetudine - spiegano, come meglio non si potrebbe, il deficit del carattere italiano e le debolezze del nostro stare insieme. Ecco perché a noi del rugby piace pensare che questo gioco così estraneo all' identità nazionale possa offrire, felicemente, un esempio per riformarla. "
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
Luqa-bis ha scritto:Risposta alla domanda iniziale, dettata dalle viscere:
Perché gli italiani sono come i forumisti di rugby.it e forse peggio.
Quello che si lamenta del Pro14, quello delle lega, quello dei club, quello dei dirigenti federali, quello delle scuole, quello delle mamme, quello della genetica... l'importante è che ci si possa lamentare di qualcheduno che sia un altro.
siamo qui. per numero di praticanti siamo 11imi.
siamo decimi nel tier 1. saldamente.
non mettere dietro 7 miliardi di persone... mica giocano tutti a rugby.
in Italia il rugby non compare tra i primi 5 sport più praticati in nessuna regione.
per numero di atleti la FIR è la sedicesima federazione in Italia.
il CONI ha riconosciuto il professionismo per soli 4 sport: calcio, basket, golf, ciclismo.
e noi ci mettiamo in testa di competere con nazioni in cui il rugby è sport nazionale, in cui 32 abitanti su 1000 sono registrati come atleti praticanti (noi siamo a 1,4 per mille). e poi magari chiediamo le dirette in tv...
la nazionale Inglese rappresenta quasi 2.000.000 di atleti. la nostra si gira e ne vede 66.000 (quasi a parità di popolazione).
la fede è un dono di dio. a me ha regalato una cravatta. [cit. Ratman]
so responsabie de queo che digo, no de queo che te capissi ti. [detto popolare + H.Medrano]
la fede è un dono di dio. a me ha regalato una cravatta. [cit. Ratman]
so responsabie de queo che digo, no de queo che te capissi ti. [detto popolare + H.Medrano]
"...Dite, si può immaginare qualcosa di meno italiano? Ogni passo nel rugby (valori, pratiche, comportamenti, riti) è in scandalosa contraddizione con quella specificità italiana che glorifica l' ingegno talentuoso e non il metodo. La furbizia e non la lealtà. L' inventiva e mai la preparazione. Il "miracolo" e mai l' organizzazione. L' individualità e mai il collettivo. Il caldo piacere autoreferenziale del "gruppo chiuso" e mai il desiderio di farsi stimare da chi al "gruppo" (ceto, famiglia, corporazione) non appartiene: la più grande soddisfazione di un giocatore di rugby, anche se sconfitto, è l' ammirazione che suscita nell' avversario. Il rugby - la comprensione del gioco, della sua nervatura, del suo spirito e consuetudine - spiegano, come meglio non si potrebbe, il deficit del carattere italiano e le debolezze del nostro stare insieme. Ecco perché a noi del rugby piace pensare che questo gioco così estraneo all' identità nazionale possa offrire, felicemente, un esempio per riformarla. "
Sapevo che questa citazione sarebbe comparsa. Inutile dire che non sono d'accordo.
bep68 ha scritto:e comunque si continua ad ignorare, o si fa finta di ignorare, che affrontiamo squadre che fanno tourneè da più di un secolo, dall'era dei piroscafi..e non puoi colmare un gap temporale di questo genere in 30 anni
In 30 anni puoi trasformare un paese prostrato e in miseria in una superpotenza industrial, toh, e' successo proprio a noi.