La nazionale che verrà

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

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ruttobandito
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Re: La nazionale che verrà

Messaggio da ruttobandito »

Insisto nella mia visione.
Per ora e fino a dopo i mondiali, i nomi sono quelli e salvo infortuni non ci saranno novità. Chi ha già avuto le sue occasioni, anche solo con le franchigie, può scordarsi un reintegro.
La nazionale che verrà la vedremo solo dopo. È l'asso nella manica di O'Sé o, se vogliamo, una sorta di ricatto (legittimo) per la riconferma.
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Alfonso Catarinicchia
Stru
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Re: La nazionale che verrà

Messaggio da Stru »

Per me il sistema dei permit adottato quest'anno prima dalla Benetton e poi dalle zebre ridurrà di molto il rischio che un giocatore salga troppo in fretta, e allo stesso tempo permetterà ai ragazzi che potrebbero essere pronti in brevissimo tempo di giocare già al livello più alto.
I lamaro e cannone con la Benetton ne sono il chiaro esempio: non so che minutaggio abbiano finora, ma soprattutto per il primo è certamente superiore a quello dei vari Raffaele o azzolini alle zebre, o di tanti ex Benetton di qualche anno fa. E quando non giocano in pro14 sono sempre in lista con i top12.
Rizzi se non ho capito male è stato portato direttamente su senza il discorso permit per una sua precisa volontà, altrimenti avrebbe fatto lo stesso percorso dei compagni di squadra. Se ci fosse anche l'ascensore al contrario non avrei molto da ridire su questa scelta, ma visto come sta andando penso abbia fatto una cazzata.
Chetto4
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Re: La nazionale che verrà

Messaggio da Chetto4 »

Garry ha scritto: Parlo per Ceciliani perché l'ho visto. Lui sarebbe pronto fisicamente, senza dubbio.
I suoi problemi sono la disciplina, e questo potrebbe essere "limato" in Top12 giocando, ma soprattutto e di gran lunga il lancio in touche. Questo secondo aspetto è veramente deficitario, e questo forse può essere curato maggiormente in un club professionistico, con uno staff dedicato.
In effetti questo è un aspetto che avevo sottovalutato, il fatto che in una squadra professionistica si riesca a lavorare meglio su determinate cose ha sicuramente un'influenza nelle scelte di staff/giocatori. Però se poi non sei pronto per competere davvero non sarebbe comunque meglio giocare a livello sotto e quindi utilizzare proprio il sistema dei permit che al momento esiste? Alla fine io guardo Ceciliani e ogni settimana mi sembra più sconsolato e meno in fiducia. Ovvio, potrebbe uscirne migliorato come giocatore, anche mentalmente, però io vedo anche il rischio di fargli perdere sicurezza nei suoi mezzi. Con tutto ciò non voglio assolutamente discutere le scelte fatte da staff/tecnici e giocatori, che ovviamente ne sanno ben più di me, si fa solo per parlare un po' e capire a che punto siano i nostri giovani.
Chetto4
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Re: La nazionale che verrà

Messaggio da Chetto4 »

E comunque un altro giovane di cui non si è ancora parlato ma che ha già esordito a livello professionistico é Edoardo Iachizzi (1998) del Perpignan, che ha giocato qualche minuto entrando dalla panchina contro Sale in Challenge Cup. Non è molto, ovviamente, ma il suo è un altro nome da considerare per la seconda linea del futuro.
Soidog
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Re: La nazionale che verrà

Messaggio da Soidog »

Chetto4 ha scritto:
Garry ha scritto: Parlo per Ceciliani perché l'ho visto. Lui sarebbe pronto fisicamente, senza dubbio.
I suoi problemi sono la disciplina, e questo potrebbe essere "limato" in Top12 giocando, ma soprattutto e di gran lunga il lancio in touche. Questo secondo aspetto è veramente deficitario, e questo forse può essere curato maggiormente in un club professionistico, con uno staff dedicato.
In effetti questo è un aspetto che avevo sottovalutato, il fatto che in una squadra professionistica si riesca a lavorare meglio su determinate cose ha sicuramente un'influenza nelle scelte di staff/giocatori. Però se poi non sei pronto per competere davvero non sarebbe comunque meglio giocare a livello sotto e quindi utilizzare proprio il sistema dei permit che al momento esiste? Alla fine io guardo Ceciliani e ogni settimana mi sembra più sconsolato e meno in fiducia. Ovvio, potrebbe uscirne migliorato come giocatore, anche mentalmente, però io vedo anche il rischio di fargli perdere sicurezza nei suoi mezzi. Con tutto ciò non voglio assolutamente discutere le scelte fatte da staff/tecnici e giocatori, che ovviamente ne sanno ben più di me, si fa solo per parlare un po' e capire a che punto siano i nostri giovani.
Concordo con quanto ha scritto Garry.
Ceciliani sta giocando da professionista solamente da quattro mesi scarsi, ci vuole pazienza perché il suo potenziale è decisamente buono.
Ricordo quando Fabiani arrivo' alle Zebre. All'inizio dimostrò subito una grande combattività, ma secondo me era più indietro rispetto a quello che sono ora Luus e Ceciliani, specie sul piano fisico.
Con grande volontà ha fatto progressi grandissimi ed ora è con pieno merito nel giro della Nazionale, dove sarebbe bene giocasse regolarmente.
L'obiettivo da raggiungere è quello di portare Ceciliani e Luus a compiere lo stesso percorso.
Comunque un quarto tallonatore nel roster delle Zebre l'anno prossimo ci vuole
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jpr williams
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Re: La nazionale che verrà

Messaggio da jpr williams »

Big Lebowski ha scritto:
JosephK. ha scritto:Ma Di Marco lo lasciamo fuori? Non mi sembra sia stato citato ma in under ha fatto anche meglio di Rizzi. Dove gioca ora, a Viadana? Che dici jpr?
E' stato sottolineato anche in un post precedente. Da tenere a mente anche se aspetto il commento di jpr su come si stia comportando in quel di Viadana.
Vi confesso che non lo conosco molto ben, l'ho visto solo in qualche spezzone di U20.
Comunque il 22 sarò a Viadana per il derby lombardo e spero che giochi. In caso vi saprò dire.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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Re: La nazionale che verrà

Messaggio da jpr williams »

Soidog ha scritto:
jpr williams ha scritto:Mah, su Ambrosini mi sono fatto un'idea personale (sperando di non far incacchiare l'amico oldie...).
Cioè che sia un giocatore "di categoria"; uno che in TOP12 fa addirittura la differenza, ma che sta bene a quel livello. Di fatto, a livello superiore non ha mai mostrato di essere all'altezza.
È un giocatore duttile che sa giocare 10 ed anche 9. Alle Zebre farebbe comodo e dovrebbero farci un pensiero. Per la prossima stagione la rosa va resa più profonda, c'è troppa sofferenza quando mancano dei titolari in ruoli chiave.
Servirebbero per avere un roster adeguato gli inserimenti di:
1 pilone sx
1 tallonatore
1 seconda linea
1 terza linea
1 mediano di mischia
2 aperture
1 centro
1 ala

Questi inserimenti, tenendo conto che ci saranno dei giocatori non confermati, porterebbero il roster ad avere una dimensione numerica adeguata. Di stranieri non penso sia il caso di ingaggiarne, a meno che non si presenti un'opportunità irripetibile.
Chi, secondo te, meriterebbe di fare il salto dall'Eccellenza ?
Ti confesso che mi interessa molto poco della rosa delle Zebre, io parlavo in chiave di Nazionale e per me Ambrosini non è proponibile a quel livello.
Quindi non mi sono mai messo a pensare a chi potrebbe andare nella tua squadra, però se penso in chiave azzurra futuribile, vediamo un pò cosa potrebbe proporre il TOP 12 e con che tempistica

Pilone sx: sicuramente Fischetti già al termine di questa stagione
Tallonatore: Manfrdi fra due stagioni, Ferraro la prossima
Seconda linea: Venditti a parte di cui ho già parlato con ? sulla tempistica, direi sicuramente Cannone già a fine stagione
Terze: quante ne vuoi? Bianchi, Lamaro, Koffi (alla fine della stagione 2019/20), Trotta (stranamente dimenticato), e mi fermo
9: a parte i già detti Casilio, Panunzi e Crosato segnalo un altro dimenticato: Simone Marinaro in forza alle Fiamme
2 aperture? E dove vuoi che vada a cercartele? Molti parlano bene di Di Marco, ma non lo conosco bene. E poi c'è il delitto assoluto del rugby italiano, cioè Andrea Menniti-Ippolito che per me è la conferma che dei tecnici federali ci si può fidare, ma fino ad un certo punto. Segnalo che Casilio sa anche giocare 10, ma è pochissimo testato nel ruolo. le qualità, però, sono notevoli.
1 Centro? Scagnolari (petrarchino attualmente a Mojan), Lucchin, Mazza. Segnalo il "vecchio" Majstorovic che non ho mai capito perchè lasciato a lamguire a Rovigo
Ali? A colpo sicuro il petrarchino Tommaso Coppo, e i giovani reggiani Mordacci e Costella, oltre a Zanon delle Fiamme
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Re: La nazionale che verrà

Messaggio da jpr williams »

JosephK. ha scritto:Io spero ci torni Van Zyl, continuo a credere che avesse tutti i numeri per stare al livello più alto,
A me Van Zyl piace moltissimo dov'è adesso... :oops:
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Re: La nazionale che verrà

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ruttobandito ha scritto:Insisto nella mia visione.
Per ora e fino a dopo i mondiali, i nomi sono quelli e salvo infortuni non ci saranno novità. Chi ha già avuto le sue occasioni, anche solo con le franchigie, può scordarsi un reintegro.
La nazionale che verrà la vedremo solo dopo. È l'asso nella manica di O'Sé o, se vogliamo, una sorta di ricatto (legittimo) per la riconferma.
Ma, infatti, questo thread è dedicato alla nazionale futuribile, che spero giovane e ad alto tasso di autoctonicità.

Sulla prima parte mi sono già espresso: O'Sé è talmente conservatore da far apparire Barry Goldwater come un fricchettone del gay pride,
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Re: La nazionale che verrà

Messaggio da jpr williams »

Chetto4 ha scritto:In effetti questo è un aspetto che avevo sottovalutato, il fatto che in una squadra professionistica si riesca a lavorare meglio su determinate cose ha sicuramente un'influenza nelle scelte di staff/giocatori. Però se poi non sei pronto per competere davvero non sarebbe comunque meglio giocare a livello sotto e quindi utilizzare proprio il sistema dei permit che al momento esiste? Alla fine io guardo Ceciliani e ogni settimana mi sembra più sconsolato e meno in fiducia. Ovvio, potrebbe uscirne migliorato come giocatore, anche mentalmente, però io vedo anche il rischio di fargli perdere sicurezza nei suoi mezzi. Con tutto ciò non voglio assolutamente discutere le scelte fatte da staff/tecnici e giocatori, che ovviamente ne sanno ben più di me, si fa solo per parlare un po' e capire a che punto siano i nostri giovani.
Vedi, ad ogni età e livello ci vuole un "insegnante" adatto.
Avrebbe senso prendere il primo della classe del liceo in fisica e mandarlo a lezione da Rubbia? Per me no. Molto meglio un bravo prof. di liceo. Verrà poi il tempo dell'università, magari di elite.
Chi dice che in TOP12 non si impara ha un'idea molto vaga e stereotipa di come si lavora a quel livello e parla spesso per luoghi comuni e pregiudizi. Ad ogni livello si impara qualcosa, step by step.
Chetto4 ha scritto: Però se poi non sei pronto per competere davvero non sarebbe comunque meglio giocare a livello sotto e quindi utilizzare proprio il sistema dei permit che al momento esiste? Alla fine io guardo Ceciliani e ogni settimana mi sembra più sconsolato e meno in fiducia. Ovvio, potrebbe uscirne migliorato come giocatore, anche mentalmente, però io vedo anche il rischio di fargli perdere sicurezza nei suoi mezzi. Con tutto ciò non voglio assolutamente discutere le scelte fatte da staff/tecnici e giocatori, che ovviamente ne sanno ben più di me, si fa solo per parlare un po' e capire a che punto siano i nostri giovani.
Ecco, appunto.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
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Re: La nazionale che verrà

Messaggio da Garry »

jpr williams ha scritto: Ali? A colpo sicuro il petrarchino Tommaso Coppo, e i giovani reggiani Mordacci e Costella, oltre a Zanon delle Fiamme
Mordacci, parmigiano doc come Costella, è una terza linea

"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
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Re: La nazionale che verrà

Messaggio da jpr williams »

Vero.
Errore mio. Io talvolta ho torto. E nessun problema a riconoscerlo.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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Re: La nazionale che verrà

Messaggio da Garry »

jpr williams ha scritto:Vero.
Errore mio. Io talvolta ho torto. E nessun problema a riconoscerlo.
Certo che hai sbagliato, come capita a tutti, quando sconfinano.
Difficile non riconoscerlo, eh... :roll:

"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
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Re: La nazionale che verrà

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Si, io sbaglio e non ho problemi a riconoscerlo.
Sono altri gli infallibili
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
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Re: La nazionale che verrà

Messaggio da Garry »

Anch’io sbaglio, non ho problemi a riconoscerlo. Hai qualche problema a riconoscerlo tu, magari, nella tua nuova versione zappatalpa-style

Un altro suggerimento: riconoscilo sempre, non solo quando è impossibile evitarlo :wink:

"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
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