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Inviato: 5 apr 2005, 5:59
da patriarcabg
Uno \"STIVALE\" tricolore.
<BR> ;-)

Inviato: 5 apr 2005, 8:28
da THAKER
non vorrei che poi i francesi sostituissero il Galletto con Obelix durante le partite contro l\'Italia...
<BR><img src=\"http://members.aol.com/PeSchmit/Obelix/Obelix1.jpg\">
<BR>
<BR>... xò l\'idea dell\'animale è bella...

Inviato: 5 apr 2005, 9:43
da THAKER
L\'idea di Bobo mi piace, e quindi ho pensato. X\' non farsi carico della sorte di un animale italiano in pericolo, adottandolo come simbolo??? Avremmo in un sol colpo un simbolo, che voglia veramente dire qualcosa, marketing, pubblicità sulle testate e l\'appoggio di chi si interessa dell\'ambiente.
<BR>Non son un \"Verde\", prima di trarmi addosso le critiche di qualche cacciatore, anzi tutt\'altro, ma credo l\'idea possa essere percorrobile e in modo soddisfacente, sia in termini di immagine che di sensibilizzazione su un tema importante.
<BR>Come spunto di riflessione pubblico alcune immagini con degli stralci di spiegazione, spero mi diate la vostra attenzione, grazie.
<BR>
<BR>MA AL VIA LE PROPSTE ANIMALI:
<BR><img src=\"http://www.wwf.it/photogallery/pandapho ... ppelli.jpg\">
<BR>La popolazione di Lince presente originariamente sulle Alpi (Lynx lynx alpina) si è estinta per cause legate direttamente ed indirettamente alla presenza antropica tra la seconda metà del 19° secolo e l’inizio del 20°. Per l’Italia peninsulare esistono solo alcune testimonianze, non corredate da reperti materiali, relative alla presenza della specie in epoca storica recente. La Lince è tornata a far parte della teriofauna italiana a partire dal 1982, anno in cui venne abbattuto da un guardacaccia un maschio, in provincia di Bolzano. Le Linci attualmente presenti sull’arco alpino italiano (Trentino, Tarvisiano, Bellunese, Piemonte e Valle d’Aosta) derivano da interventi di reintroduzione operati nei paesi confinanti (Slovenia, Austria, Svizzera, Francia) negli anni compresi tra il 1973 e il 1983. Un unico tentativo di reintroduzione in Italia fu tentato nel 1975 nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, con esito negativo. Le Linci immesse sono di origine carpatica. A partire dagli anni ’90 si sono moltiplicate le segnalazioni di Lince nei Parchi Nazionali d’Abruzzo, Gran Sasso, Monti della Laga, Maiella, Monti Sibillini, nel Parco Regionale Sirente-Velino ed in altri settori dell’Appennino, anche se discontinue nello spazio e nel tempo.
<BR><img src=\"http://www.wwf.it/photo/archiviowwf/_oa ... ornata.jpg\">
<BR>La Lontra è presente in gran parte dell’Europa e dell’Asia. Si conoscono almeno 10 sottospecie, tra cui quella paleartica, Lutra l. lutra, che vive in Italia. Nel nostro paese la Lontra si è estinta in gran parte del suo areale che fino ai primi del secolo comprendeva gran parte del territorio nazionale. Attualmente, la Lontra è presente con nuclei frammentati, soprattutto al centro-sud. Dati prioritari provengono da: 1 stazione in Liguria, 3 stazioni in Emilia Romagna, da 2 a 3 in Toscana, da 3 a 4 nel Lazio, 3 in Abruzzo, 2 in Molise, circa 20 in Campania, circa 10 in Basilicata, 4 in Puglia, 4 in Calabria. La popolazione più importante è evidentemente quella che somma i nuclei della Campania e Basilicata. Si può calcolare, approssimativamente, una popolazione di 100 individui
<BR><img src=\"http://www.wwf.it/photogallery/pandapho ... arrara.jpg\">
<BR>L’Orso bruno era ben rappresentato in Europa fino agli inizi del XIX Secolo. Oggi gli spazi necessari per mantenere la continuità ecologica sono riscontrabili in Europa, nei Balcani o sui Carpazi. In Italia queste condizioni sono ancora sufficienti in alcuni settori degli Appennini dove, in un’area gravitante attorno al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, sopravvive una popolazione di Orso bruno stimabile in 40-50 individui circa. Sulle Alpi, le condizioni ottimali sono venute meno e la popolazione ha fatto registrare una lenta e inesorabile diminuzione numerica. Oggi sopravvive solo un nucleo nel Trentino occidentale, in un’area compresa per la maggior parte all’interno del Parco Naturale Adamello-Brenta.
<BR>Anche questo relitto di popolazione si è comunque numericamente ridotto. Attualmente, si ritiene che la consistenza del nucleo trentino sia di circa 20 unità (di cui 15 immessi grazie ad un progetto LIFE). Il buono stato di conservazione della popolazione balcanica ha quale conseguenza l’espansione verso Nord-Ovest, in Austria e Italia. Allo stato attuale si può quindi parlare di una piccola popolazione, stimabile in circa 20 animali, che gravita nell’area compresa tra la Foresta di Tarvisio, la Carinzia (A) e la Slovenia. Negli ultimi anni alcuni individui si sono spostati in Friuli Venezia-Giulia o Veneto, fino ad arrivare nella Provincie di Pordenone e Belluno dove qualche animale si è stabilito in modo quasi costante
<BR><img src=\"http://www.wwf.it/photogallery/pandapho ... elodia.jpg\">
<BR>Visto che profilo da Rugbystà!!!
<BR><img src=\"http://www.wwf.it/photogallery/pandapho ... D.Ruiu.jpg\">
<BR>Il Grifone è presente, con due sottospecie, nell’Europa meridionale, Asia centromeridionale e Africa settentrionale. Nella seconda metà del secolo scorso è iniziato un rapido declino che ha portato la specie all’estinzione o a una diminuzione delle popolazioni, in particolare nell’Europa centrale ed orientale. Nei Paesi del Mediterraneo sono presenti 12.000-13.000 coppie, di cui l’85% in Spagna, 300-400 nell’Europa orientale, oltre 300 in Francia e 1.200 in Portogallo. In Italia è presente come nidificante in Sardegna e, grazie a recenti progetti di conservazione, con piccole colonie in Friuli e in Abruzzo. Sulle Alpi del Friuli compare regolarmente come estivante, con individui provenienti dai Balcani. In passato era distribuito in Sicilia, con numerose colonie su tutta l’isola, in diversi settori dell’arco Alpino e probabilmente sugli Appennini. L’ultima colonia nidificante in Sicilia è scomparsa nel 1965. La popolazione sarda occupa il settore nordoccidentale dell’isola ed è formata da circa 40 coppie, per un totale di circa 130 individui; negli anni ’30 erano presenti circa 500 coppie.
<BR><img src=\"http://www.wwf.it/photogallery/pandapho ... Midali.jpg\">
<BR>I FRANCESI SONO I GALLETTI, NOI I FAGIANI!!! DOPOTUTTO NON SIAMO CUGINI?
<BR>Specie politipica diffusa con 5-7 sottospecie nelle zone adatte dell’Eurasia centro-settentrionale, il Fagiano di monte (detto anche Gallo forcello) è presente come sedentario e nidificante sulle Alpi con la sottospecie tetrix. In Italia sono attualmente abitati tutti i settori alpini e prealpini, dalla Carnia alla Liguria, compresi in un’ampia fascia altitudinale (700-2.400 metri), ma più diffusamente tra 1.400 e 2.100 metri. La consistenza nazionale è valutata in 10.000-12.000 maschi in primavera.
<BR><img src=\"http://www.wwf.it/photogallery/pandapho ... oppola.jpg\">
<BR>Questa specie non rientra nel Libro Rosso secondo i criteri IUCN, ma merita comunque la nostra attenzione per la sua peculiarità. L’Istrice è presente sia nel Magreb e le regioni a sud del Sahara, dalla Tanzania fino all’alto Egitto e al Gambia, che in Italia. Negli ultimi trent’anni l’istrice ha colonizzato la maggior parte dell’Italia centrale, estendendo il proprio areale soprattutto verso nord, rafforzandosi nella parte centro-occidentale e raggiungendo quella nord-orientale. L’espansione riguarda anche l’altitudine: si è infatti rilevato che la specie sale fino ai 900 metri s.l.m. e anche oltre. È possibile che questa generale espansione sia dovuta alle misure protettive vigenti e anche all’aumento di aree degradate o già sottoposte a colture agricole. Non sembra correre rischi di estinzione, tuttavia la sua estrema localizzazione in Europa lo rende tecnicamente una specie meritevole di protezione. Recenti ritrovamenti paleontologici hanno confermato una diffusa presenza della specie in Italia già dai tempi dei Romani, cosa che rende più difficile l’ipotesi che furono i Romani stessi ad importarla nella Penisola.
<BR>Per la limitatezza della sua distribuzione geografica nel continente europeo l’Istrice è stato dichiarato una delle quattro specie di roditori strettamente protette dalla convenzione del 1979 sulla conservazione della fauna selvatica e degli habitat naturali europei e, dal 1977, è specie protetta dalla legislatura italiana. È soggetto ad un bracconaggio spietato per le sue carni ritenute prelibate, soprattutto nelle regioni centrali (Toscana, Umbria, Lazio) e Sicilia. E ORA VOGLIO SAPERE, CHI DI VOI SIE MAI MANGIATO UN\'ISTRICE???!!!!!!!!!!!!!!!!!!!???!
<BR><img src=\"http://www.wwf.it/photogallery/pandapho ... Pisano.jpg\"> CERVO SARDO
<BR><img src=\"http://www.wwf.it/photogallery/pandapho ... ndrini.jpg\"> GATTO SELVATICO EUROPEO
<BR><img src=\"http://www.wwf.it/photogallery/pandapho ... elodia.jpg\"> TARTARUGA MARINA
<BR><img src=\"http://www.wwf.it/photogallery/pandapho ... menico.jpg\"> FOCA MONACA DEL MEDITERRANEO (E poi a chi non piace la Foca?)
<BR><img src=\"http://www.parks.it/parco.nazionale.ste ... rmotta.jpg\"> MARMOTTA
<BR><img src=\"http://www.faenzi.com/diacciabotrona/Sc ... volpe2.jpg\"> VOLPE
<BR>
<BR><!-- BBCode Start --><A HREF="http://www.wwf.it/ambiente/librorosso.asp" TARGET="_blank">WWF IL LIBRO ROSSO DEGLI ANIMALI</A><!-- BBCode End -->

Inviato: 5 apr 2005, 10:11
da gurubest
I cavalli dei paleo-veneti erano molto apprezzati dai greci che li importavano scambiandoli con ceramica attica.
<BR>Sono pure citati da Omero.
<BR>L\'apporto storico ci sarebbe quindi.
<BR>L\'immagine mi sembra pertinente con la nostrana indole.
<BR>Anche per l\'orso sarei d\'accordo poichè il suo areale comprendeva in antico quasi tutto il Ns territorio che come tutti sappiamo è in buona parte montagnoso e collinare.
<BR>Ciao

Inviato: 5 apr 2005, 10:18
da martirep
<!-- BBCode Start --><IMG SRC="http://employees.oneonta.edu/farberas/a ... r_head.jpg"><!-- BBCode End -->

Inviato: 5 apr 2005, 11:09
da rebel
THAKER, ripropongo allora un\'idea non ricordo se di Bobo67 o di Marcofk: il LUPO.
<BR>Al di là dei riferimenti alla Lupa Romana, il lupo è un animale storicamente presente in Italia, vive in branchi come i rugbisti (forse però non fa il terzo tempo...), è un animale fiero e, se vogliamo legarlo alle nostre tradizioni cristiane (che nel bene o nel male hanno inciso nella nostra storia) ha avuto un rapporto diretto, come sapete, con San Francesco che, guarda caso, è il Patrono d\'Italia. (sapete quanto ci tengano, per esempio, gli Irlandesi dell\'Eire, cattolici, a San Patrizio...).

Inviato: 5 apr 2005, 11:11
da rebel
Ah, dimenticavo: il lupo è facilmente stilizzabile (non da me che impugno la matita come un martello...)

Inviato: 5 apr 2005, 11:24
da bajun
Ecco \"La leggenda del Piave\":
<BR>
<BR>Il Piave mormorava calmo e placido al passaggio
<BR>dei primi fanti il ventiquattro maggio;
<BR>l\'esercito marciava per raggiunger la frontiera
<BR>per far contro il nemico una barriera !
<BR>Muti passaron quella notte i fanti,
<BR>tacere bisognava e andare avanti.
<BR>
<BR>S\'udiva intanto dalle amate sponde
<BR>sommesso e lieve il tripudiar de l\'onde.
<BR>Era un presagio dolce e lusinghiero
<BR>il Piave mormorò: Non passa lo straniero !
<BR>
<BR>Ma in una notte triste si parlò di un fosco evento
<BR>e il Piave udiva l\'ira e lo sgomento.
<BR>Ahi quanta gente ha visto venir giù, lasciare il tetto,
<BR>poichè il nemico irruppe a Caporetto.
<BR>
<BR>Profughi ovunque dai lontani monti,
<BR>venivan a gremir tutti i suoi ponti.
<BR>
<BR>S\'udiva allor dalle violate sponde
<BR>sommesso e triste il mormorio dell\'onde.
<BR>Come in un singhiozzo in quell\'autunno nero
<BR>il Piave mormorò: Ritorna lo straniero !
<BR>
<BR>E ritornò il nemico per l\'orgoglio e per la fame
<BR>volea sfogare tutte le sue brame,
<BR>vedeva il piano aprico di lassù: voleva ancora
<BR>sfamarsi e tripudiare come allora !
<BR>
<BR>No, disse il Piave, no, dissero i fanti,
<BR>mai più il nemico faccia un passo avanti !
<BR>
<BR>Si vide il Piave rigonfiar le sponde
<BR>e come i fanti combattevan l\'onde.
<BR>Rosso del sangue del nemico altero,
<BR>il Piave comandò: Indietro va, o straniero !
<BR>
<BR>Indietreggiò il nemico fino a Trieste fino a Trento
<BR>e la Vittoria sciolse l\'ali al vento !
<BR>Fu sacro il patto antico e tra le schiere furon visti
<BR>risorgere Oberdan, Sauro e Battisti !
<BR>
<BR>Infranse alfin l\'italico valore
<BR>le forche e l\'armi dell\'Impiccatore.
<BR>
<BR>Sicure l\'Alpi, libere le sponde,
<BR>e tacque il Piave, si placaron l\'onde.
<BR>Sul patrio suolo vinti i torvi Imperi,
<BR>la Pace non trovò nè oppressi, nè stranieri.
<BR>
<BR>
<BR>
<BR>L\'aria è popolarissima, le liriche meno. A me piace l\'idea di cantarla allo stadio, ma non so quanto sia adatta a quest\'occasione, perchè è una canzone piuttosto lunga e il testo è spesso difficilmente adattabile al rugby. La prima parte, fino a \"non passa lo straniero\", è la più celebre e la più azzeccata per un canto da stadio. \"No, disse il Piave, no, dissero i fanti, mai più il nemico faccia un passo avanti !\" mi piace, ma è preceduta e seguita da strofe decisamente fuori luogo e, forse, troppo cruente per una festa come una partita della nazionale. Ciò che rende \"Swing low...\" una canzone così piacevole risiede nell\'ironia del testo, nella possibilità di cantarla in tutti i modi, anche con il sorriso sulle labbra, caratteristica che, per natura, manca a questo testo. Tutto questo fermo restando che \"La leggenda del Piave\" resta, secondo me, la miglior proposta fatta fino a questo momento.
<BR>Io cmq continuerò a cercare.
<BR>
<BR>Saluti

Inviato: 5 apr 2005, 16:28
da acquascende
.....mmmh....cm animale, una bella aquila reale nn andrebbe bene? alla fine per restare in tema con la storia italiana, anche gli aquilotti erano simboli imperiali della Roma dei cesari! ;-)

Inviato: 5 apr 2005, 16:40
da THAKER
La storia dei cesari la lascerei perdere, per tutta una serie di implicazioni e significati, l\'acquila poi l\'ho scartata a priori x\' ci sono gli gli Eagles simboleggiati dall\'acquila di mare....
<BR>Come rapace pensavo alla Poiana... poi ho optato per il grifone simbolo di tante città inisieme al leone rampante.
<BR>
<BR>Io ho proposto i miei, tra tutti scelgo la marmotta..... o la Lince.
<BR>
<BR>Anche x\' mi piacerebbe che la scelta dell\'animale simbolo facesse parte di tutta una campagna di sensibilizzazione.
<BR>
<BR>Fa così schifo questa idea ambientale/rugbystica?

Inviato: 5 apr 2005, 19:27
da rebel
Thaker, se parli di temi ambientali mi colpisci al tallone d\'Achille; a me stanno bene un po\' tutti gli animali proposti, si tratta di scegliere quello più rappresentativo e che poi suoni bene.
<BR>Me li immagino i titoli tra qualche anno: \"le Poiane azzurre hanno battuto i Dragoni gallesi\"..... lo spero tanto, ma per la vittoria, non per \"le Poiane\".
<BR>Voglio dire, i Lupi suona meglio, come anche le Volpi (siamo considerati un popolo di furboni!)

Inviato: 5 apr 2005, 21:27
da THAKER
Sulla poiana e la marmotta ovviamente scherzavo, anche se la marmotta mi sta da sempre simpatica.
<BR>
<BR>Il Lupo non so, non mi ispira, ma è un\'opinione personale...
<BR>
<BR>Facciamo un sondaggio in Home page?
<BR>LUPO
<BR>GRIFONE
<BR>ORSO
<BR>LINCE
<BR>VOLPE
<BR>TARTARUGA MARINA

Inviato: 5 apr 2005, 21:52
da user234483
<BR>vi diro\'...dopo tante elucubrazioni, per la prima volta mi esprimo sull\'argomento perche\' questa volta la volpe mi piace.
<BR>
<BR>ha quel che di furbizia/malizia che tipicamente viene addebitata/accreditata agli italiani. e\' un animale che mi ispira nobilta\' d\'animo, e che non dovrebbe faticare troppo ad appiccicarcisi addosso, visto che le prime vittorie importanti che riusciremo a fare saranno quasi sicuramente vittorie \"di rapina\" (una vittoria con la Francia a Roma, o la prima fuori casa) ed per le vittorie \"di rapina\", chi meglio della volpe?
<BR>
<BR>vabbe, mi sono convinto da solo, adesso posso anche andare a dormire.
<BR>
<BR>P. :-]
<BR>

Inviato: 6 apr 2005, 9:10
da KAIL
ho letto tutti i post riguardo il discorso sia della canzone sia del simbolo e...... secondo me c\'è un\'errore di fondo. queste cose devono essere espressione di un qualcosa che viene un po\' innato, che fa parte di una cultura comune, che ha un significato condiviso e che non c\'è manco bisogno di spiegarselo... e se non ce l\'abbiamo e non ci viene ... amen. magari verrà in futuro, magari no. mica dobbiamo sentirci inferiori perchè non abbiamo un simbolo o una canzone da cantare quando facciamo meta. stabilire queste cose a tavolino mi sembra un po\' come decidere la mascotte delle olimpiadi... io credo che decidere il simbolo della nazionale di rugby a tavolino sia un po\' troppo artificioso. e onestamente credo serva a niente. molto spesso oltremanica si riferiscono alla nostra nazionale come \"i gladiatori azzurri\" e mica qualcuno è andato a dirgli ai britannici che abbiamo deciso che noi siamo i gladiatori... gli è venuto così , spontaneo credo, ai nostri avversari identificarci come i gladiatori. io onestamente lo trovo lusinghiero, bello, e soprattutto spontaneo. e inoltre avrebbe un senso. inoltre ho visto ogni tanto alcuni tifosi andare al flaminio vestiti da gladiatori, o anche solo portare un\'elmo da gladiatore (che sarebbe la cosa che io credo si avvicini di più ad un simbolo condiviso per la nostra nazionale) . adesso non che io voglia dire che tutte le vostre idee son cazzate. ben venga la foca e la lince. ma mi sembra una cosa un po\' artificiosa no? e capisco anche il significato della canzone del piave. ma se non viene spontaneo ai tifosi cantare la canzone del piave quando facciamo meta.... mica le tradizioni si possono inventare. a me personalmente piace di più \"volare\", ma vale lo stesso discorso: le tradizioni, i simboli, mica si decidono a tavolino... noi abbiamo lo scudetto con l\'alloro intorno se non sbaglio. non è il massimo. ma se quello è, quello ha da essere. se vogliamo metterci dentro il bianco del tricolore dello scudetto un simbolo che richiami i gladiatori (tipo l\'elmo da gladiatore, l\'elmo di scipio) va anche bene. ma se non viene spontaneo e riconosciuto ovunque, che senso ha? il trifoglio dell\'irlanda ha un significato e ogni irlandese ha perfettamente chiaro qual\'è e da dove viene. se se lo fossero scelti a tavolino magari se ne sceglievano un\'altro più gagliardo (la pinta di guinness, il cervo irlandese che è maestosissimo e imponente, o che so io) e invece hanno il trifoglio. ai gallesi gli è andata di culo che hanno il dragone. ma mica se lo sono scelti loro. la rosa degli inglesi ha un senso ben chiaro. i francesi se se lo fossero scelti a tavolino si sarebbero presi qualcos\'altro, invece del galletto. noi mica possiamo deciderci queste cose a tavolino.
<BR>
<BR>sono stato lungo e spero di non aver offeso nessuno. io la penso così.