L\'idea di Bobo mi piace, e quindi ho pensato. X\' non farsi carico della sorte di un animale italiano in pericolo, adottandolo come simbolo??? Avremmo in un sol colpo un simbolo, che voglia veramente dire qualcosa, marketing, pubblicità sulle testate e l\'appoggio di chi si interessa dell\'ambiente.
<BR>Non son un \"Verde\", prima di trarmi addosso le critiche di qualche cacciatore, anzi tutt\'altro, ma credo l\'idea possa essere percorrobile e in modo soddisfacente, sia in termini di immagine che di sensibilizzazione su un tema importante.
<BR>Come spunto di riflessione pubblico alcune immagini con degli stralci di spiegazione, spero mi diate la vostra attenzione, grazie.
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<BR>MA AL VIA LE PROPSTE ANIMALI:
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<BR>La popolazione di Lince presente originariamente sulle Alpi (Lynx lynx alpina) si è estinta per cause legate direttamente ed indirettamente alla presenza antropica tra la seconda metà del 19° secolo e l’inizio del 20°. Per l’Italia peninsulare esistono solo alcune testimonianze, non corredate da reperti materiali, relative alla presenza della specie in epoca storica recente. La Lince è tornata a far parte della teriofauna italiana a partire dal 1982, anno in cui venne abbattuto da un guardacaccia un maschio, in provincia di Bolzano. Le Linci attualmente presenti sull’arco alpino italiano (Trentino, Tarvisiano, Bellunese, Piemonte e Valle d’Aosta) derivano da interventi di reintroduzione operati nei paesi confinanti (Slovenia, Austria, Svizzera, Francia) negli anni compresi tra il 1973 e il 1983. Un unico tentativo di reintroduzione in Italia fu tentato nel 1975 nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, con esito negativo. Le Linci immesse sono di origine carpatica. A partire dagli anni ’90 si sono moltiplicate le segnalazioni di Lince nei Parchi Nazionali d’Abruzzo, Gran Sasso, Monti della Laga, Maiella, Monti Sibillini, nel Parco Regionale Sirente-Velino ed in altri settori dell’Appennino, anche se discontinue nello spazio e nel tempo.
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<BR>La Lontra è presente in gran parte dell’Europa e dell’Asia. Si conoscono almeno 10 sottospecie, tra cui quella paleartica, Lutra l. lutra, che vive in Italia. Nel nostro paese la Lontra si è estinta in gran parte del suo areale che fino ai primi del secolo comprendeva gran parte del territorio nazionale. Attualmente, la Lontra è presente con nuclei frammentati, soprattutto al centro-sud. Dati prioritari provengono da: 1 stazione in Liguria, 3 stazioni in Emilia Romagna, da 2 a 3 in Toscana, da 3 a 4 nel Lazio, 3 in Abruzzo, 2 in Molise, circa 20 in Campania, circa 10 in Basilicata, 4 in Puglia, 4 in Calabria. La popolazione più importante è evidentemente quella che somma i nuclei della Campania e Basilicata. Si può calcolare, approssimativamente, una popolazione di 100 individui
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<BR>L’Orso bruno era ben rappresentato in Europa fino agli inizi del XIX Secolo. Oggi gli spazi necessari per mantenere la continuità ecologica sono riscontrabili in Europa, nei Balcani o sui Carpazi. In Italia queste condizioni sono ancora sufficienti in alcuni settori degli Appennini dove, in un’area gravitante attorno al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, sopravvive una popolazione di Orso bruno stimabile in 40-50 individui circa. Sulle Alpi, le condizioni ottimali sono venute meno e la popolazione ha fatto registrare una lenta e inesorabile diminuzione numerica. Oggi sopravvive solo un nucleo nel Trentino occidentale, in un’area compresa per la maggior parte all’interno del Parco Naturale Adamello-Brenta.
<BR>Anche questo relitto di popolazione si è comunque numericamente ridotto. Attualmente, si ritiene che la consistenza del nucleo trentino sia di circa 20 unità (di cui 15 immessi grazie ad un progetto LIFE). Il buono stato di conservazione della popolazione balcanica ha quale conseguenza l’espansione verso Nord-Ovest, in Austria e Italia. Allo stato attuale si può quindi parlare di una piccola popolazione, stimabile in circa 20 animali, che gravita nell’area compresa tra la Foresta di Tarvisio, la Carinzia (A) e la Slovenia. Negli ultimi anni alcuni individui si sono spostati in Friuli Venezia-Giulia o Veneto, fino ad arrivare nella Provincie di Pordenone e Belluno dove qualche animale si è stabilito in modo quasi costante
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<BR>Visto che profilo da Rugbystà!!!
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<BR>Il Grifone è presente, con due sottospecie, nell’Europa meridionale, Asia centromeridionale e Africa settentrionale. Nella seconda metà del secolo scorso è iniziato un rapido declino che ha portato la specie all’estinzione o a una diminuzione delle popolazioni, in particolare nell’Europa centrale ed orientale. Nei Paesi del Mediterraneo sono presenti 12.000-13.000 coppie, di cui l’85% in Spagna, 300-400 nell’Europa orientale, oltre 300 in Francia e 1.200 in Portogallo. In Italia è presente come nidificante in Sardegna e, grazie a recenti progetti di conservazione, con piccole colonie in Friuli e in Abruzzo. Sulle Alpi del Friuli compare regolarmente come estivante, con individui provenienti dai Balcani. In passato era distribuito in Sicilia, con numerose colonie su tutta l’isola, in diversi settori dell’arco Alpino e probabilmente sugli Appennini. L’ultima colonia nidificante in Sicilia è scomparsa nel 1965. La popolazione sarda occupa il settore nordoccidentale dell’isola ed è formata da circa 40 coppie, per un totale di circa 130 individui; negli anni ’30 erano presenti circa 500 coppie.
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http://www.wwf.it/photogallery/pandapho ... Midali.jpg\">
<BR>I FRANCESI SONO I GALLETTI, NOI I FAGIANI!!! DOPOTUTTO NON SIAMO CUGINI?
<BR>Specie politipica diffusa con 5-7 sottospecie nelle zone adatte dell’Eurasia centro-settentrionale, il Fagiano di monte (detto anche Gallo forcello) è presente come sedentario e nidificante sulle Alpi con la sottospecie tetrix. In Italia sono attualmente abitati tutti i settori alpini e prealpini, dalla Carnia alla Liguria, compresi in un’ampia fascia altitudinale (700-2.400 metri), ma più diffusamente tra 1.400 e 2.100 metri. La consistenza nazionale è valutata in 10.000-12.000 maschi in primavera.
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http://www.wwf.it/photogallery/pandapho ... oppola.jpg\">
<BR>Questa specie non rientra nel Libro Rosso secondo i criteri IUCN, ma merita comunque la nostra attenzione per la sua peculiarità. L’Istrice è presente sia nel Magreb e le regioni a sud del Sahara, dalla Tanzania fino all’alto Egitto e al Gambia, che in Italia. Negli ultimi trent’anni l’istrice ha colonizzato la maggior parte dell’Italia centrale, estendendo il proprio areale soprattutto verso nord, rafforzandosi nella parte centro-occidentale e raggiungendo quella nord-orientale. L’espansione riguarda anche l’altitudine: si è infatti rilevato che la specie sale fino ai 900 metri s.l.m. e anche oltre. È possibile che questa generale espansione sia dovuta alle misure protettive vigenti e anche all’aumento di aree degradate o già sottoposte a colture agricole. Non sembra correre rischi di estinzione, tuttavia la sua estrema localizzazione in Europa lo rende tecnicamente una specie meritevole di protezione. Recenti ritrovamenti paleontologici hanno confermato una diffusa presenza della specie in Italia già dai tempi dei Romani, cosa che rende più difficile l’ipotesi che furono i Romani stessi ad importarla nella Penisola.
<BR>Per la limitatezza della sua distribuzione geografica nel continente europeo l’Istrice è stato dichiarato una delle quattro specie di roditori strettamente protette dalla convenzione del 1979 sulla conservazione della fauna selvatica e degli habitat naturali europei e, dal 1977, è specie protetta dalla legislatura italiana. È soggetto ad un bracconaggio spietato per le sue carni ritenute prelibate, soprattutto nelle regioni centrali (Toscana, Umbria, Lazio) e Sicilia. E ORA VOGLIO SAPERE, CHI DI VOI SIE MAI MANGIATO UN\'ISTRICE???!!!!!!!!!!!!!!!!!!!???!
<BR><img src=\"
http://www.wwf.it/photogallery/pandapho ... Pisano.jpg\"> CERVO SARDO
<BR><img src=\"
http://www.wwf.it/photogallery/pandapho ... ndrini.jpg\"> GATTO SELVATICO EUROPEO
<BR><img src=\"
http://www.wwf.it/photogallery/pandapho ... elodia.jpg\"> TARTARUGA MARINA
<BR><img src=\"
http://www.wwf.it/photogallery/pandapho ... menico.jpg\"> FOCA MONACA DEL MEDITERRANEO (E poi a chi non piace la Foca?)
<BR><img src=\"
http://www.parks.it/parco.nazionale.ste ... rmotta.jpg\"> MARMOTTA
<BR><img src=\"
http://www.faenzi.com/diacciabotrona/Sc ... volpe2.jpg\"> VOLPE
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http://www.wwf.it/ambiente/librorosso.asp" TARGET="_blank">WWF IL LIBRO ROSSO DEGLI ANIMALI</A><!-- BBCode End -->