CALVISANO DA BATTERE?
Moderatore: Emy77
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THAKER
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Bear8 potresti anche aver ragione, ma lo hai visto bene il Marco Polo? Anche le Ali sono alcolizzate!!!
<BR>(Solo che non hanno il serbatoio grande sul davanti! :-Y )
<BR>
<BR>Su quello hai ragione, io non critico il Super 10 in se, penso che lo si possa migliorare e vedo la Celtic L. come una possibilità di crescita e confront se venisse affrontata con le selezioni.
<BR>
<BR>Certo sarebbe bello un Super 10 alla francese, con 14 sqaudre, una programmazione seria, le accademie, club radicati nelle reatà locale che operino bene a livello territoriale con accordi tra le varie serie e società e quant\'altro.... ma credo che ciò ormai sia possibile solo a lungo termine (squadre di Italiani con qualche oriundo veramente veramente forte e 3 stranieri esagerati, stile SPENCER, JHONSON e il LOMU che rientra dall\'infortunio), nel frattempo x\' non migliorare almeno i giocatori più forti facendo giocare loro un numero maggiore di partite di livello? Ne migliorerà sicuramente la Nazionale. X\' non sfruttare la pubblicità che questa può portare? Gli sponsor? I soldi!!! Sempre che vengano reinvestiti in un progetto a lungo termine propedeutico a quanto sopra!!!!
<BR>X far ciò servirebbero le selezioni, se non ci sono ci ptrebbe essere la classica via di mezzo di cui si è già discusso... e che, volendo guardare, si riallaccia ancora al discorso precedente dei club, anzi conviene più a questi che al movimento in generale.
<BR>Il problema è complesso, difficile da analizzare in 5 righe, ancor più difficile trovare la quadratura del cerchio.
<BR>Certo è che si deve cambiare la mentalità, aumentare la professionalità delle persone che sono dietro le quinte del Rugby Italico, Operare a livello di Marketing Strategico, di Organizzazione, di gestione economica con un progetto ben preciso e Calvisano potrebbe rappresentare un club illuminato!
<BR>Li ci sono i soldi? Anche da altre parti, semplicemente qualcuno ha fatto la fatica di trovarli ed ha dimostrato di spenderli bene, cercando ora di spenderli meglio....
<BR>(Solo che non hanno il serbatoio grande sul davanti! :-Y )
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<BR>Su quello hai ragione, io non critico il Super 10 in se, penso che lo si possa migliorare e vedo la Celtic L. come una possibilità di crescita e confront se venisse affrontata con le selezioni.
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<BR>Certo sarebbe bello un Super 10 alla francese, con 14 sqaudre, una programmazione seria, le accademie, club radicati nelle reatà locale che operino bene a livello territoriale con accordi tra le varie serie e società e quant\'altro.... ma credo che ciò ormai sia possibile solo a lungo termine (squadre di Italiani con qualche oriundo veramente veramente forte e 3 stranieri esagerati, stile SPENCER, JHONSON e il LOMU che rientra dall\'infortunio), nel frattempo x\' non migliorare almeno i giocatori più forti facendo giocare loro un numero maggiore di partite di livello? Ne migliorerà sicuramente la Nazionale. X\' non sfruttare la pubblicità che questa può portare? Gli sponsor? I soldi!!! Sempre che vengano reinvestiti in un progetto a lungo termine propedeutico a quanto sopra!!!!
<BR>X far ciò servirebbero le selezioni, se non ci sono ci ptrebbe essere la classica via di mezzo di cui si è già discusso... e che, volendo guardare, si riallaccia ancora al discorso precedente dei club, anzi conviene più a questi che al movimento in generale.
<BR>Il problema è complesso, difficile da analizzare in 5 righe, ancor più difficile trovare la quadratura del cerchio.
<BR>Certo è che si deve cambiare la mentalità, aumentare la professionalità delle persone che sono dietro le quinte del Rugby Italico, Operare a livello di Marketing Strategico, di Organizzazione, di gestione economica con un progetto ben preciso e Calvisano potrebbe rappresentare un club illuminato!
<BR>Li ci sono i soldi? Anche da altre parti, semplicemente qualcuno ha fatto la fatica di trovarli ed ha dimostrato di spenderli bene, cercando ora di spenderli meglio....
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THAKER
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L’arrivo della terza linea Warren Guy Brosnihan, ex springbock, conferma la linea «realistica» della squadra bresciana
<BR>È considerato un trascinatore. Si affianca al connazionale Johan Ackermann.
<BR>È un \"beach boy\", ma non canta. Bagnino per diletto nel tempo libero, sulle spiagge di Durban, in Sud Africa, Warren Brosnihan, appassionato di surf e di immersioni subacquee, è il talento a cui il Calvisano ha deciso di affidare, nella prossima stagione, la maglia numero otto, ossia la guida della mischia.
<BR>
<BR>Brosnihan, 34 anni il prossimo dicembre, nella sua carriera ha conquistato 6 presenze con gli Springboks, la prima nel 1997, l’ultima nel 2000, e ha disputato 55 partite nel Super 12. Come dire un giocatore di primissima classe nel panorama internazionale. Nell’organico calvino sostituisce Caine Elisara, un neozelandese mai entrato nelle grazie del coach Cavinato. Elisara e Brosnihan, del resto, tecnicamente sono l’uno l’opposto dell’altro: spettacolare e votato al gioco aperto il primo, aggressivo, forte, la tipica \"quercia\" di sfondamento il secondo. Del quale, chi lo conosce mette in risalto le doti di trascinatore e la grande dedizione al lavoro. Una specie di alter ego di Johan Ackermann, insomma, il connazionale sudafricano che tanto bene ha fatto in giallonero lo scorso campionato e che, proprio in questi giorni, ecco l’altra buona notizia della campagna acquisti del Calvisano, ha confermato la propria disponibilità a tornare a giocare in Italia. Con Ackermann e Brosnihan la mischia dei campioni d’Italia ribadisce di fatto l’impostazione che nello scorso campionato l’ha resa vincente: peso, esperienza, capacità di avanzare per linee dirette, poca inclinazione al ricamo, tanta sostanza. Warren Brosnihan, 1,91 per 105 chili, è il quinto sudafricano a vestire nella storia la maglia del Calvisano: prima di lui e Ackermann ci sono stati Gert Peens (ora italiano per matrimonio), nel 2000, e Boardman e Roux nel 2003. Nell’organico della squadra, partito Fraser, non si sa ancora chi indosserà nel prossimo campionato il numero 10, certo è tuttavia che chi verrà ingaggiato per ricoprire il ruolo di apertura, almeno sulla carta, si troverà davanti un pacchetto in grado di facilitargli, e di molto, il compito: oltre ai due Springboks, infatti, ci saranno ancora Castrogiovanni, Perugini, Moretti, Purll, Zaffiri, Ngauamo a garantire un possesso e una base di qualità. Brosnihan, che quest’anno ha conquistato le semifinali del Super 12 australe con la formazione dei Bulls di Pretoria (per lui 12 presenze su 12), dal 2002 al 2004 ha disputato la Celtic League con i colori dell’Ulster e, a Calvisano ritroverà, tra l’altro, Adrian Kennedy, il nuovo allenatore degli avanti, che all’epoca era assistant coach della provincia irlandese. L’intreccio non è casuale: a Calvisano pensano in grande, anzi in grandissimo. La prossima stagione del Calvisano dovrà servire a difendere lo scudetto appena conquistato, ma dovrebbe servire anche (il condizionale, in questo caso, però è d’obbligo) a designare le quattro formazioni che nel 2006-2007 daranno l’addio campionato italiano per partecipare proprio alla Lega celtica. Brosnihan e Kennedy fanno parte di un disegno più ampio che mira quindi ad acquisire per tempo l’esperienza e le doti necessarie, fuori e dentro il campo, per affrontare tra un anno le avversarie irlandesi, gallesi e scozzesi. Un passo più lungo della gamba? Alfredo Gavazzi, patron del club, è sicuro di no e sta lavorando duramente per proiettare la squadra a passo di carica nel panorama internazionale. A Calvisano, però, non tutti la vedono allo stesso modo e, dopo lo scudetto, la società vive gli inevitabili scossoni della crescita: l’assemblea del prossimo 2 agosto sancirà infatti l’uscita di scena di Alessandro Manzoni, presidente che ha aggiunto ai tanti scudetti con il Milan degli anni Novanta, quello di quest’anno con i colori gialloneri. A memoria è l’unico dirigente ad aver conquistato il titolo di campione d’Italia con due squadre diverse. Manzoni lascia perché «a livello personale, con la vittoria, si è concluso un ciclo» - dice. Ma forse sono le linee di uno sviluppo ormai costretto alle tappe forzate a lasciare perplessa una parte della dirigenza calvina, quella meno legata al paese: con Manzoni abbandona l’avventura anche Beppe Vigasio, trait d’union con la tradizione rugbistica bresciana degli anni Sessanta e Settanta, mentre Elio Ghidoni, già lo scorso inverno, aveva rassegnato le dimissione da consigliere della società. Ghidoni peraltro non risulta ancora aver confermato per l’anno a venire la sponsorizzazione della squadra con il marchio Ghial. Ghial e Calvisano rappresentano il binomio vincente di questi ultimi anni, un passo indietro dello sponsor sarebbe un brutto colpo per la società. Intanto lunedì si comincia: raduno al San Michele, poi partenza per una settimana di preparazione in Val di Vizze. Brosnihan, vincitore l’anno scorso della Currie Cup sudafricana, arriverà a fine agosto con le idee ben chiare: «Un vincente non si arrende mai - dice l’ex Springbok - e chi si arrende non vince». Una filosofia che a Calvisano hanno sposato già da tempo, tradotta in bresciano però: \"mai molà\". Vedremo se funzionerà anche nella declinazione afrikaneer.
<BR>Giornale di Brescia
<BR>È considerato un trascinatore. Si affianca al connazionale Johan Ackermann.
<BR>È un \"beach boy\", ma non canta. Bagnino per diletto nel tempo libero, sulle spiagge di Durban, in Sud Africa, Warren Brosnihan, appassionato di surf e di immersioni subacquee, è il talento a cui il Calvisano ha deciso di affidare, nella prossima stagione, la maglia numero otto, ossia la guida della mischia.
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<BR>Brosnihan, 34 anni il prossimo dicembre, nella sua carriera ha conquistato 6 presenze con gli Springboks, la prima nel 1997, l’ultima nel 2000, e ha disputato 55 partite nel Super 12. Come dire un giocatore di primissima classe nel panorama internazionale. Nell’organico calvino sostituisce Caine Elisara, un neozelandese mai entrato nelle grazie del coach Cavinato. Elisara e Brosnihan, del resto, tecnicamente sono l’uno l’opposto dell’altro: spettacolare e votato al gioco aperto il primo, aggressivo, forte, la tipica \"quercia\" di sfondamento il secondo. Del quale, chi lo conosce mette in risalto le doti di trascinatore e la grande dedizione al lavoro. Una specie di alter ego di Johan Ackermann, insomma, il connazionale sudafricano che tanto bene ha fatto in giallonero lo scorso campionato e che, proprio in questi giorni, ecco l’altra buona notizia della campagna acquisti del Calvisano, ha confermato la propria disponibilità a tornare a giocare in Italia. Con Ackermann e Brosnihan la mischia dei campioni d’Italia ribadisce di fatto l’impostazione che nello scorso campionato l’ha resa vincente: peso, esperienza, capacità di avanzare per linee dirette, poca inclinazione al ricamo, tanta sostanza. Warren Brosnihan, 1,91 per 105 chili, è il quinto sudafricano a vestire nella storia la maglia del Calvisano: prima di lui e Ackermann ci sono stati Gert Peens (ora italiano per matrimonio), nel 2000, e Boardman e Roux nel 2003. Nell’organico della squadra, partito Fraser, non si sa ancora chi indosserà nel prossimo campionato il numero 10, certo è tuttavia che chi verrà ingaggiato per ricoprire il ruolo di apertura, almeno sulla carta, si troverà davanti un pacchetto in grado di facilitargli, e di molto, il compito: oltre ai due Springboks, infatti, ci saranno ancora Castrogiovanni, Perugini, Moretti, Purll, Zaffiri, Ngauamo a garantire un possesso e una base di qualità. Brosnihan, che quest’anno ha conquistato le semifinali del Super 12 australe con la formazione dei Bulls di Pretoria (per lui 12 presenze su 12), dal 2002 al 2004 ha disputato la Celtic League con i colori dell’Ulster e, a Calvisano ritroverà, tra l’altro, Adrian Kennedy, il nuovo allenatore degli avanti, che all’epoca era assistant coach della provincia irlandese. L’intreccio non è casuale: a Calvisano pensano in grande, anzi in grandissimo. La prossima stagione del Calvisano dovrà servire a difendere lo scudetto appena conquistato, ma dovrebbe servire anche (il condizionale, in questo caso, però è d’obbligo) a designare le quattro formazioni che nel 2006-2007 daranno l’addio campionato italiano per partecipare proprio alla Lega celtica. Brosnihan e Kennedy fanno parte di un disegno più ampio che mira quindi ad acquisire per tempo l’esperienza e le doti necessarie, fuori e dentro il campo, per affrontare tra un anno le avversarie irlandesi, gallesi e scozzesi. Un passo più lungo della gamba? Alfredo Gavazzi, patron del club, è sicuro di no e sta lavorando duramente per proiettare la squadra a passo di carica nel panorama internazionale. A Calvisano, però, non tutti la vedono allo stesso modo e, dopo lo scudetto, la società vive gli inevitabili scossoni della crescita: l’assemblea del prossimo 2 agosto sancirà infatti l’uscita di scena di Alessandro Manzoni, presidente che ha aggiunto ai tanti scudetti con il Milan degli anni Novanta, quello di quest’anno con i colori gialloneri. A memoria è l’unico dirigente ad aver conquistato il titolo di campione d’Italia con due squadre diverse. Manzoni lascia perché «a livello personale, con la vittoria, si è concluso un ciclo» - dice. Ma forse sono le linee di uno sviluppo ormai costretto alle tappe forzate a lasciare perplessa una parte della dirigenza calvina, quella meno legata al paese: con Manzoni abbandona l’avventura anche Beppe Vigasio, trait d’union con la tradizione rugbistica bresciana degli anni Sessanta e Settanta, mentre Elio Ghidoni, già lo scorso inverno, aveva rassegnato le dimissione da consigliere della società. Ghidoni peraltro non risulta ancora aver confermato per l’anno a venire la sponsorizzazione della squadra con il marchio Ghial. Ghial e Calvisano rappresentano il binomio vincente di questi ultimi anni, un passo indietro dello sponsor sarebbe un brutto colpo per la società. Intanto lunedì si comincia: raduno al San Michele, poi partenza per una settimana di preparazione in Val di Vizze. Brosnihan, vincitore l’anno scorso della Currie Cup sudafricana, arriverà a fine agosto con le idee ben chiare: «Un vincente non si arrende mai - dice l’ex Springbok - e chi si arrende non vince». Una filosofia che a Calvisano hanno sposato già da tempo, tradotta in bresciano però: \"mai molà\". Vedremo se funzionerà anche nella declinazione afrikaneer.
<BR>Giornale di Brescia
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THAKER
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<BR>CALVISANO STA FORSE TRACCIANDO UNA \"NUOVA\" STRADA NEL RUGBY ITALIANO?
<BR>
<BR>Il Calvisano cambia vertice, ma rimane Ghial - Giornale di Brescia
<BR> Francesco Casali presidente. Per i campioni d’Italia nuovi amministratori delegati e vecchio sponsor.
<BR>Il Calvisano resta Ghial e si struttura per il futuro. Chiamando a raccolta, stavolta, non i tifosi ma i dirigenti degli altri club della provincia. All’orizzonte incombe la Celtic League (per le prime quattro del prossimo campionato) e nella Bassa vogliono farsi trovare pronti: leader di tutto il territorio, non solo del proprio campanile.
<BR>
<BR>Per la società campione d’Italia di rugby sono queste la notizie di una giornata importante che, sul fronte societario, ha visto confermata l’uscita di Alessandro Manzoni dai ruoli direttivi del club e la nomina di Francesco Casali a nuovo presidente. Manzoni ha lasciato da vincitore, non senza qualche malumore. Gli abbiamo chiesto nei giorni scorsi se lo vedremo alle partite: «Forse» è stata la risposta laconica. Un’uscita di scena che ha creato qualche sconcerto nell’ambiente e per la quale Elio Ghidoni, «Mr Ghial», nel giorno in cui accetta di confermarsi sponsor, non nasconde il rammarico. Anche Ghidoni, del resto, nei mesi scorsi aveva accarezzato l’idea di un passo indietro, un’ipotesi che avrebbe significato il disimpegno della Ghial nel momento di massimo successo della squadra. «Poi però ha prevalso l’orgoglio - dice Ghidoni - quello di fregiarsi di un titolo conquistato con fatica sul campo e che oggi permette di affiancare sulla maglia il nome dello sponsor accanto allo scudetto tricolore, una meta per la quale abbiamo combattuto tanto». E allora perché tutti quei dubbi? «Perché le sfide non finiscono mai - spiega - non basta aver vinto: adesso bisogna strutturarsi per creare un club all’altezza dei traguardi raggiunti e di quelli che vogliamo raggiungere nel futuro. Significa uscire dalla dimensione locale e sapersi attrezzare in modo moderno per competere, non solo tecnicamente ma anche organizzativamente, con i più bravi. Per usare un paragone calcistico dico che diffido del modello Inter, ossia tutto il potere alla passione di pochi o di uno solo: costa molto e fa vincere poco. Credo invece nelle competenze specifiche e nei ruoli manageriali. Da questo punto di vista - conclude Ghidoni - l’abbandono di Manzoni, un uomo con grandi doti, conosciuto e rispettato ovunque, è una perdita non da poco, anche se ho fiducia e stima nella nuova dirigenza». All’appello di Ghidoni ha risposto in serata l’assemblea dei soci del club, dalla cui riunione è uscito il nuovo organigramma della società: ad Alessandro Manzoni, presidente in scadenza di mandato, succede Francesco Casali, già direttore generale del Rugby Botticino. Casali, 51 anni, sarà affiancato da tre vicepresidenti, anch’essi forniti di delega: è un’altra novità di un gruppo che cerca nella collegialità le risorse per affrontare la nuova frontiera. I tre vice sono Osvaldo Scalvenzi, Angelo Zanetti e Gian Vaccari. Del nuovo consiglio fanno parte anche Mariano Bandiera, Claudio Migliorati, Albino Provezza, Enrico Rossetti, Alessandro Vaccari, Antonio Bioni, Ruggero Zobbio, Carlo Zorat, Giorgio Chiappa e Beppe Vigasio. Quest\'ultimo tuttavia si è riservato di accettare la nomina, per «raggiunti limiti di età», come lui stesso ha detto scherzando. «Non sarò un presidente di rappresentanza, ma un operativo pronto a lavorare per il bene della società - ha detto Francesco Casali subito dopo la nomina -. Si è sempre detto che il Calvisano dipendeva da pochi se non da uno solo (il vicepresidente della Federazione Alfredo Gavazzi, ndr). Con il nuovo organigramma gli si affianca un gruppo operativo, nel quale, oltre ai quattro amministratori delegati, sono rappresentate anche parecchie altre società rugbistiche del territorio: il Lumezzane (Zobbio), il Gussago (Zorat), la Bassa Bresciana e il Rugby Brescia (Bioni e Scalvenzi). Spero - conclude il neopresidente - che sapremo essere all’altezza di una società che sul campo si è dimostrata da scudetto».
<BR>
<BR>Commenti all\'articolo:
<BR>
<BR>Re: Il Calvisano cambia vertice, ma rimane Ghial - Giornale di Brescia di THAKER il Wednesday, 03 August @ 21:37:26 CEST
<BR>(Info Utente | Invia un Messaggio)
<BR>
<BR>La LEONESSA BRESCIA 1928 avva detto di voler costituire un Network, Calvisano lo ha fatto! Pare intuibile dove andranno i ragazzi dell\'Under21!?!
<BR>Restano fuori Borgo Poncarale cmq legato a Fiumicello che fa da settore giovanile alla secnda squadra di Calvisano...
<BR>Ospitaletto - Marco Polo Brescia - Vallecamonica.
<BR>
<BR>
<BR>Re: Il Calvisano cambia vertice, ma rimane Ghial - Giornale di Brescia di orme53 il Thursday, 04 August @ 09:25:21 CEST
<BR>(Info Utente | Invia un Messaggio)
<BR>
<BR>Bella notizia, complimenti, ,quì probabilmente si sta sperimentando qualcosa di innovativo nel mondo della palla ovale
<BR>
<BR>
<BR>Re: Il Calvisano cambia vertice, ma rimane Ghial - Giornale di Brescia di orme53 il Thursday, 04 August @ 09:29:55 CEST
<BR>(Info Utente | Invia un Messaggio)
<BR>
<BR>Complimenti, la cosa mi fa piacere, probabilmente si sta sperimentando qualcosa di innovativo nel rugby italiano
<BR>
<BR>Thaker, per cortesia gira l\'articolo negli argomenti e proviamo a sentire cosa ne scaturisce dall\' italopensiero
<BR>grazie Homer
<BR>
<BR>CALVISANO STA FORSE TRACCIANDO UNA \"NUOVA\" STRADA NEL RUGBY ITALIANO?
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<BR>Il Calvisano cambia vertice, ma rimane Ghial - Giornale di Brescia
<BR> Francesco Casali presidente. Per i campioni d’Italia nuovi amministratori delegati e vecchio sponsor.
<BR>Il Calvisano resta Ghial e si struttura per il futuro. Chiamando a raccolta, stavolta, non i tifosi ma i dirigenti degli altri club della provincia. All’orizzonte incombe la Celtic League (per le prime quattro del prossimo campionato) e nella Bassa vogliono farsi trovare pronti: leader di tutto il territorio, non solo del proprio campanile.
<BR>
<BR>Per la società campione d’Italia di rugby sono queste la notizie di una giornata importante che, sul fronte societario, ha visto confermata l’uscita di Alessandro Manzoni dai ruoli direttivi del club e la nomina di Francesco Casali a nuovo presidente. Manzoni ha lasciato da vincitore, non senza qualche malumore. Gli abbiamo chiesto nei giorni scorsi se lo vedremo alle partite: «Forse» è stata la risposta laconica. Un’uscita di scena che ha creato qualche sconcerto nell’ambiente e per la quale Elio Ghidoni, «Mr Ghial», nel giorno in cui accetta di confermarsi sponsor, non nasconde il rammarico. Anche Ghidoni, del resto, nei mesi scorsi aveva accarezzato l’idea di un passo indietro, un’ipotesi che avrebbe significato il disimpegno della Ghial nel momento di massimo successo della squadra. «Poi però ha prevalso l’orgoglio - dice Ghidoni - quello di fregiarsi di un titolo conquistato con fatica sul campo e che oggi permette di affiancare sulla maglia il nome dello sponsor accanto allo scudetto tricolore, una meta per la quale abbiamo combattuto tanto». E allora perché tutti quei dubbi? «Perché le sfide non finiscono mai - spiega - non basta aver vinto: adesso bisogna strutturarsi per creare un club all’altezza dei traguardi raggiunti e di quelli che vogliamo raggiungere nel futuro. Significa uscire dalla dimensione locale e sapersi attrezzare in modo moderno per competere, non solo tecnicamente ma anche organizzativamente, con i più bravi. Per usare un paragone calcistico dico che diffido del modello Inter, ossia tutto il potere alla passione di pochi o di uno solo: costa molto e fa vincere poco. Credo invece nelle competenze specifiche e nei ruoli manageriali. Da questo punto di vista - conclude Ghidoni - l’abbandono di Manzoni, un uomo con grandi doti, conosciuto e rispettato ovunque, è una perdita non da poco, anche se ho fiducia e stima nella nuova dirigenza». All’appello di Ghidoni ha risposto in serata l’assemblea dei soci del club, dalla cui riunione è uscito il nuovo organigramma della società: ad Alessandro Manzoni, presidente in scadenza di mandato, succede Francesco Casali, già direttore generale del Rugby Botticino. Casali, 51 anni, sarà affiancato da tre vicepresidenti, anch’essi forniti di delega: è un’altra novità di un gruppo che cerca nella collegialità le risorse per affrontare la nuova frontiera. I tre vice sono Osvaldo Scalvenzi, Angelo Zanetti e Gian Vaccari. Del nuovo consiglio fanno parte anche Mariano Bandiera, Claudio Migliorati, Albino Provezza, Enrico Rossetti, Alessandro Vaccari, Antonio Bioni, Ruggero Zobbio, Carlo Zorat, Giorgio Chiappa e Beppe Vigasio. Quest\'ultimo tuttavia si è riservato di accettare la nomina, per «raggiunti limiti di età», come lui stesso ha detto scherzando. «Non sarò un presidente di rappresentanza, ma un operativo pronto a lavorare per il bene della società - ha detto Francesco Casali subito dopo la nomina -. Si è sempre detto che il Calvisano dipendeva da pochi se non da uno solo (il vicepresidente della Federazione Alfredo Gavazzi, ndr). Con il nuovo organigramma gli si affianca un gruppo operativo, nel quale, oltre ai quattro amministratori delegati, sono rappresentate anche parecchie altre società rugbistiche del territorio: il Lumezzane (Zobbio), il Gussago (Zorat), la Bassa Bresciana e il Rugby Brescia (Bioni e Scalvenzi). Spero - conclude il neopresidente - che sapremo essere all’altezza di una società che sul campo si è dimostrata da scudetto».
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<BR>Re: Il Calvisano cambia vertice, ma rimane Ghial - Giornale di Brescia di THAKER il Wednesday, 03 August @ 21:37:26 CEST
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<BR>La LEONESSA BRESCIA 1928 avva detto di voler costituire un Network, Calvisano lo ha fatto! Pare intuibile dove andranno i ragazzi dell\'Under21!?!
<BR>Restano fuori Borgo Poncarale cmq legato a Fiumicello che fa da settore giovanile alla secnda squadra di Calvisano...
<BR>Ospitaletto - Marco Polo Brescia - Vallecamonica.
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<BR>Re: Il Calvisano cambia vertice, ma rimane Ghial - Giornale di Brescia di orme53 il Thursday, 04 August @ 09:25:21 CEST
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<BR>Bella notizia, complimenti, ,quì probabilmente si sta sperimentando qualcosa di innovativo nel mondo della palla ovale
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<BR>Re: Il Calvisano cambia vertice, ma rimane Ghial - Giornale di Brescia di orme53 il Thursday, 04 August @ 09:29:55 CEST
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<BR>Complimenti, la cosa mi fa piacere, probabilmente si sta sperimentando qualcosa di innovativo nel rugby italiano
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<BR>Thaker, per cortesia gira l\'articolo negli argomenti e proviamo a sentire cosa ne scaturisce dall\' italopensiero
<BR>grazie Homer
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orme53
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Ci avevo provato anch\'io, ma vedo che ho combinato solo casino grazie thak.
<BR>Io ci aggiungerei un\'altra pedina importante, il Sig. Pagani di Rovato. E se questo avviene, credo proprio che si stia tentando qualcosa di nuovo nel nostro mondo che ci avvicina alle realtà migliori. Poi chi vivrà vedrà
<BR>
<BR>Io ci aggiungerei un\'altra pedina importante, il Sig. Pagani di Rovato. E se questo avviene, credo proprio che si stia tentando qualcosa di nuovo nel nostro mondo che ci avvicina alle realtà migliori. Poi chi vivrà vedrà
<BR>
Per noi lombardo occidentali, che abbiamo subito a suo tempo l'occupazione della serenissima, sa dis "sghei"!!!!
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THAKER
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THAKER
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orme53
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<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 04-08-2005 alle ore 13:46, bobo67 wrote:
<BR>Ma somea en pastolot.
<BR>
<BR>Nutro grosse perplessità perchè qualcuno sta facendo le cose di nascosto da altri.
<BR>Penso che interpellare i diretti interessati sarebbe il minimo.............................
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>Pastolot??? ma non era ciò che auspicavi qualche giorno fa?
<BR>Mi sembra che le persone in consiglio (aggiungendoci anche Pagani) siano coloro che danno il maggior contributo economico (Pastolot è anche sinonimo di becchime) al nostro movimento e tu caro bobo per non smentire la mentalità conflittuale e nostagica da cui provieni sei pronto a rovesciare il contenitore del pastolot.
<BR>Poi così per curiosità chi sarebbero i diretti interessati non contattati?
<BR>Perchè a parte Pagani, non mi sembra che manchi qualcuno di quelli che contano
<BR> 04-08-2005 alle ore 13:46, bobo67 wrote:
<BR>Ma somea en pastolot.
<BR>
<BR>Nutro grosse perplessità perchè qualcuno sta facendo le cose di nascosto da altri.
<BR>Penso che interpellare i diretti interessati sarebbe il minimo.............................
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
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<BR>Pastolot??? ma non era ciò che auspicavi qualche giorno fa?
<BR>Mi sembra che le persone in consiglio (aggiungendoci anche Pagani) siano coloro che danno il maggior contributo economico (Pastolot è anche sinonimo di becchime) al nostro movimento e tu caro bobo per non smentire la mentalità conflittuale e nostagica da cui provieni sei pronto a rovesciare il contenitore del pastolot.
<BR>Poi così per curiosità chi sarebbero i diretti interessati non contattati?
<BR>Perchè a parte Pagani, non mi sembra che manchi qualcuno di quelli che contano
Per noi lombardo occidentali, che abbiamo subito a suo tempo l'occupazione della serenissima, sa dis "sghei"!!!!
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orme53
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<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 04-08-2005 alle ore 13:45, THAKER wrote:
<BR>Cioè Mr. Leonessa che entra in società a Calvisano?!!! SCOOOP!!!
<BR>
<BR>E Ospitaletto?
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>Bhe è l\'unica persona importante ($$$$€€€€££££) del nostro ambiente che manca. Posso farci una riflessione in prospettiva Celtic???
<BR> 04-08-2005 alle ore 13:45, THAKER wrote:
<BR>Cioè Mr. Leonessa che entra in società a Calvisano?!!! SCOOOP!!!
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<BR>E Ospitaletto?
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
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<BR>Bhe è l\'unica persona importante ($$$$€€€€££££) del nostro ambiente che manca. Posso farci una riflessione in prospettiva Celtic???
Per noi lombardo occidentali, che abbiamo subito a suo tempo l'occupazione della serenissima, sa dis "sghei"!!!!
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<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 04-08-2005 alle ore 13:48, THAKER wrote:
<BR>Piò ch\'en pastelot... me somea che che tòcc i parles compaign de l\'oracolo de Delfi!!!
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
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<BR>Thaker spiegami perchè il mio livello è troppo basso per capire cosa dice l\'oracolo di delfi
<BR> 04-08-2005 alle ore 13:48, THAKER wrote:
<BR>Piò ch\'en pastelot... me somea che che tòcc i parles compaign de l\'oracolo de Delfi!!!
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
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<BR>Thaker spiegami perchè il mio livello è troppo basso per capire cosa dice l\'oracolo di delfi
Per noi lombardo occidentali, che abbiamo subito a suo tempo l'occupazione della serenissima, sa dis "sghei"!!!!
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THAKER
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orme53
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<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 04-08-2005 alle ore 14:28, bobo67 wrote:
<BR>Tu più che rompere i coioni a me non riesci vero Orme?
<BR>
<BR>Non preoccuparti che i \"diretti interessati\" sanno di cosa sto parlando, tu probabilmente no.
<BR>
<BR>E comunque si, auspico ancora che si possa fare un accorpamento delle società più forti della provincia sotto un\'unica bandiera, ma il motto deve essere:
<BR>
<BR>\"trasparenza innanzitutto\"
<BR>
<BR>Non è portando in seno alla società consiglieri di altre squadre che si risolve il problema della conflittualità anzi così ne crei ancor di più vuoi perchè ciascuno vuole dire la sua vuoi perchè quelli \"lasciati fuori\" si sentono poco rappresentati.
<BR>
<BR>Se poi finirà tutto a pane e acqua qualcuno dovrà dare delle spiegazioni, primo fra tutti quello che aveva detto che il Signor Vigasio se ne andava da Calvisano per riprendere le redini del Brescia e che il signor GHIAL non avrebbe rinnovato la sponsorizzazione.
<BR>
<BR>C\'è talmente tanto casino in questa provincia rugbystica che manco ve lo immaginate, quindi occhio prima di sparare.......................
<BR>
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>Sì lo so Bobo di essere bastardo dentro (e anche fuori)
<BR>
<BR>Comunque vedo che ti dà fastidio il fatto che delle persone abbiano accettato di sedersi intorno ad un tavolo (mica le hanno legate) e soprattutto vedo che ti da fastidio che Ghidoni sia ancora al suo posto, perchè l\'auspicio dei menagrami era che non lo fosse con la conseguenza di mettere in ginocchio il Calvisano e con lui tutto il movimento.E se permetti mi schiero dalla parte di chi il movimento nella provincia lo ha fatto crescere e cerca di fare chiarezza nel casino della provincia. Perchè converrai con me che è nel parlarsi e trovare obiettivi comuni che si migliora, non nel giudicare pastolot ciò che comunque non trova riscontro in tutto il movimento nazionale, ma trova similitudini nel movimento internazionale.
<BR> 04-08-2005 alle ore 14:28, bobo67 wrote:
<BR>Tu più che rompere i coioni a me non riesci vero Orme?
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<BR>Non preoccuparti che i \"diretti interessati\" sanno di cosa sto parlando, tu probabilmente no.
<BR>
<BR>E comunque si, auspico ancora che si possa fare un accorpamento delle società più forti della provincia sotto un\'unica bandiera, ma il motto deve essere:
<BR>
<BR>\"trasparenza innanzitutto\"
<BR>
<BR>Non è portando in seno alla società consiglieri di altre squadre che si risolve il problema della conflittualità anzi così ne crei ancor di più vuoi perchè ciascuno vuole dire la sua vuoi perchè quelli \"lasciati fuori\" si sentono poco rappresentati.
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<BR>Se poi finirà tutto a pane e acqua qualcuno dovrà dare delle spiegazioni, primo fra tutti quello che aveva detto che il Signor Vigasio se ne andava da Calvisano per riprendere le redini del Brescia e che il signor GHIAL non avrebbe rinnovato la sponsorizzazione.
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<BR>C\'è talmente tanto casino in questa provincia rugbystica che manco ve lo immaginate, quindi occhio prima di sparare.......................
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<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
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<BR>Sì lo so Bobo di essere bastardo dentro (e anche fuori)
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<BR>Comunque vedo che ti dà fastidio il fatto che delle persone abbiano accettato di sedersi intorno ad un tavolo (mica le hanno legate) e soprattutto vedo che ti da fastidio che Ghidoni sia ancora al suo posto, perchè l\'auspicio dei menagrami era che non lo fosse con la conseguenza di mettere in ginocchio il Calvisano e con lui tutto il movimento.E se permetti mi schiero dalla parte di chi il movimento nella provincia lo ha fatto crescere e cerca di fare chiarezza nel casino della provincia. Perchè converrai con me che è nel parlarsi e trovare obiettivi comuni che si migliora, non nel giudicare pastolot ciò che comunque non trova riscontro in tutto il movimento nazionale, ma trova similitudini nel movimento internazionale.
Per noi lombardo occidentali, che abbiamo subito a suo tempo l'occupazione della serenissima, sa dis "sghei"!!!!