Il pranzo dei rugbyisti

Tutto ciò che è inerente al Rugby, ma non rientra nelle altre categorie.

Moderatore: Emy77

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Giandolmen
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Messaggio da Giandolmen »

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 26-08-2005 alle ore 17:01, aladestra wrote:
<BR>Cari amici buongustai, posto ora la ricetta.
<BR>
<BR>LA CASSOEULA ha come ingrediente principale il suino e gli insaccati.
<BR>
<BR>Nella pentola ci vanno:
<BR>- zampe;
<BR>- orecchie;
<BR>- cotenne;
<BR>- codini;
<BR>- puntine;
<BR>- coste;
<BR>- salsicce e salami.
<BR>
<BR>Si cuoce tutto con le verze finchè la carne non si stacca dalle ossa e saluni diventano gommosi.
<BR>
<BR>L\'origine della CASSOEULA è: il PAVESE.
<BR>Il piatto va accompagnato con un vino tipico del PAVESE.
<BR>Chi indovina quale vino ???
<BR>
<BR>
<BR>Un altro piatto gustoso e da provare è LA CODA ALLA VACCINARA.
<BR>L\'ingrediente principale è la coda di bue.
<BR>Se vi interessa, posto la ricetta.
<BR>
<BR>Saluti. :-] :-] :-]
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>Bonarda?
<BR>
<BR>La coda alla vaccinara? L\'ho mangiata domenica, certo non è un piatto estivo ma col tempo che faceva....
<BR>
<BR>Giandolmen
<BR>
<BR>Rilancio con un paio di specialità veneziane per chi ama la cipolla: fegato alla veneziana e sarde in saor.....
bear8
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Messaggio da bear8 »

ma il fegato alla veneziana è il tipico fegato alla veneta?quello sommerso di cipolla?
<BR>umhhhh!....famona,famona...pace alla buon\'anima della nonna veronese che me lo faceva sempre!
<BR>
<BR>
<BR>
<BR>ciaooo 8-)
Gotrek
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Messaggio da Gotrek »

Non fate l\'infamoni, se avete le ricette postatele e mettette anche cortesemente i tempi di cottura, altrimenti qui è solo uno sbavamento generale che non porta a niente!! ;-)
L' uomo che gioca ha sempre 20 anni
bear8
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Messaggio da bear8 »

Fegato alla veneta
<BR> Dosaggio per 4 persone - 500 gr. di fegato di vitello, 500 gr. di cipolle,
<BR>
<BR> 50 gr. d\'olio, farina, sale, pepe.
<BR>
<BR>
<BR>
<BR> PREPARAZIONE
<BR>
<BR> Per la preparazione di questa pietanza, il fegato di vitello deve essere tagliato a
<BR> fettine sottilissime. Tagliate a fettine anche le cipolle che farete cuocere piano, co-
<BR> perte, nell\'olio fino a che saranno diventate bionde ma non troppo scure.
<BR> A questo punto unirete il fegato leggermente infarinato e lo farete cuocere rapida-
<BR> mente a fuoco brillante; altrimenti indurirebbe. Sempre per evitare che indurisca,
<BR> salate il fegato solo immediatamente prima di servirlo.Occorre una quantità note-
<BR> vole di cipolle, ma se queste sono state tenute nell\'acqua e cotte lentamente,
<BR> la pietanza non riesce affatto indigesta. Servito con polenta, il fegato alla veneta
<BR> può essere un ottimo piatto unico per pranzo.
<BR>
<BR>
<BR>
<BR>
<BR>ciaooo ;-)
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Giandolmen
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Messaggio da Giandolmen »

Ricetta del <!-- BBCode Start --><B>Fegato alla veneziana</B><!-- BBCode End --> commentata da Giandolmen
<BR>
<BR>Ingredienti per 4 persone:
<BR>
<BR>400 g di fegato di vitello
<BR>400 g di cipolle
<BR>30 g di burro
<BR>5 cucchiai d\'olio
<BR>sale
<BR>pepe
<BR>prezzemolo tritato (facoltativo) - <!-- BBCode Start --><B>IO NON LO METTO</B><!-- BBCode End -->
<BR>
<BR>Preparazione:
<BR>
<BR>Cuocere lentamente nell\'olio e nel burro le cipolle <!-- BBCode Start --><B><!-- BBCode Start --><I>nota del Giandolmen: sull\'uso dell\'olio o del burro si potrebbe scatenare una guerra di religione, olio e burro richiamano due filosofie di cucina diverse.... io non ho pregiudizi e uso olio e burro a seconda della ricetta, in questo caso uso l\'olio...</I><!-- BBCode End --></B><!-- BBCode End -->; queste, affettate sottili, devono appassire, non colorire. Salate, pepate. Un paio di minuti prima di servire unite il fegato, tagliato a fettine sottili, e cuocetelo a fuoco vivo. Salate ancora un po\', cospargete di prezzemolo<!-- BBCode Start --><B>IO NON LO METTO</B><!-- BBCode End --> e servite subito.
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Giandolmen
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Messaggio da Giandolmen »

A proposito di frattaglie, per chi passa in Argentina è doveroso mangiare le CHINCHULINES (non so se si scrive così). Se non ho capito male è una parte dell\'intestino.... deliziosa....
<BR>Io l\'ho mangiato ai ferri, ed è normale trovarsene un pezzo nel piatto quando si ordina una grigliata mista.
<BR>
<BR>Altra prelibatezza è la morcilla, una salsiccia di PORCO fatta col sangue (una specie del nostro sanguinaccio), o ancora le mollejas che sono animelle di vitello....
<BR>
<BR>Non ho capito perchè ma ogni volta che vado in Argentina torno un po\' ingrassato....
<BR>
<BR>Giandolmen
<BR>
<BR>PS: spero non ci siano vegeteriani all\'ascolto....e se ci sono spero che siano almeno tolleranti!
bear8
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Messaggio da bear8 »

io direi,se ci sono dei vegetariani,che li tollero... :-]
<BR>
<BR>
<BR>
<BR>
<BR>ciaooo
<BR>
<BR>
<BR>ps
<BR>famona,famona!
Ted
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Messaggio da Ted »

Mamma mia....
<BR>
<BR>io propongo
<BR>gato in tecia con poenta onta.
<BR>
<BR>
[url=http://www.rugbyaltovicentino.it]www.rugbyaltovicentino.it[/url]
lo schema di una squadra di rugby in campo è fatto come l’Italia con il N. 11 Sardegna e il 15 Sicilia. Peccato che l’Italia non sia fatta come il rugby

Ah Tedde, co' sto caldo me stà a sudà er paradenti! (JIMMY71)
alessandroviola
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Messaggio da alessandroviola »

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 31-08-2005 alle ore 13:01, Ted wrote:
<BR>Mamma mia....
<BR>
<BR>io propongo
<BR>gato in tecia con poenta onta.
<BR>
<BR>
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>
<BR>c\'era da aspettarselo... :-D
<BR>terrore ai terzi tempi da voi... ;-)
razze
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Messaggio da razze »

In qualita\' di italiano emigrato in scozia, mi sento in dovere di puntualizzare sull\'haggis.
<BR>
<BR>Correttamente descritto come un misto di fegato, polmone, milza ed altre frattaglie, avena e spezie, ve puntualizzato che le suddette frattaglie possono essere anche di manzo, non solo agnello. Inoltre, una volta bollito per diverse ore, viene insaccato nello stomaco dell\'animale, sia esso manzo o agnello.
<BR>L\'haggis viene prodotto in varie taglie, descritte come wee warrior (piccolo guerriero), warrior (guerriero), sma\' chief (piccolo capo), chieftain (gran capo). Quest\'ultimo misura circa 2.5 kg ed e\' una bestia immane.
<BR>L\'haggis fu immortalato dalla poesia di Robert Burns, poeta \"nazionale\" di Scozia, nella sua \"Ode to the Haggis\". In onore di Rabbie Burns, ogni anno, a Gennaio, si festeggia la Burns\' night, una serata piu\' o meno formale, in cui si serve Haggis, neeps \'n\' tatties (haggis con pure\' di patate e pure\' di rape), e si beve malt whisky. In tali occasioni, l\'ingresso dell\'haggis in tavola viene preceduto dalla lettura della poesia suddetta.
<BR>Una volta in tavola, l\'haggis (che si presenta come una grossa salsiccia marrone scuro) viene aperto con un pugnale detto \"dirk\", e servito con un cucchiaio nei piatti, assieme ai pure\' vari.
<BR>La consistenza dell\'haggis nei piatti e\' simile a quella della pasta di salsiccia cotta, ma il gusto e\' pepato e parecchio intenso.
<BR>Oltre a questo modo tradizionale di gustarlo, nelle friggitorie locali e\' comune trovare l\' \"haggis supper\", che consiste in una generosa porzione di haggis, compattata, immersa in pastella e fritta nel grasso bollente per alcuni minuti. Viene accompagnato da patate (fritte, naturalmente).
<BR>Per quanto io apprezzi l\'haggis nella sua forma classica, trovo la versione fritta micidiale. Devo aver bevuto non meno di 15 pinte di birra per potermi avvicinare a tale abominio!
<BR>
<BR>Comunque il pranzo del rugbysta scozzese, da consumarsi dopo la partita, e\' la pie, che e\' il termine generico per indicare una varieta\' di fagotti di pasta ripieni, che spaziano dalle Forfar Bridies alle scotch pies, passando per i sausage rolls ed altre amenita\'. Tutte rigorosamente accompagnate da ketchup o \"broon sauce\" (salsa marrone con sapore a meta\' tra il ketchup e l\'aceto, ma abbastanza dolciastro).
<BR>
<BR>Vista la lunghezza del mio posto ed il mal di fegato che mi e\' venuto a pensarci, la smetto e torno a lavorare.
<BR>
<BR>Razze
Ted
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Messaggio da Ted »

terrore da noi?
<BR>Ma va....!!!
<BR>Quando avrete assaporato l\'essenza del gato arrosto con patate e polentina....
<BR>allora
<BR>e si abbina ad ok con birra scura o doppio malto; o con un buon vino rosso.
<BR>
<BR>
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Ted
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Messaggio da Ted »

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 31-08-2005 alle ore 13:30, razze wrote:
<BR>In qualita\' di italiano emigrato in scozia, mi sento in dovere di puntualizzare sull\'haggis.
<BR>
<BR>Correttamente descritto come un misto di fegato, polmone, milza ed altre frattaglie, avena e spezie, ve puntualizzato che le suddette frattaglie possono essere anche di manzo, non solo agnello. Inoltre, una volta bollito per diverse ore, viene insaccato nello stomaco dell\'animale, sia esso manzo o agnello.
<BR>L\'haggis viene prodotto in varie taglie, descritte come wee warrior (piccolo guerriero), warrior (guerriero), sma\' chief (piccolo capo), chieftain (gran capo). Quest\'ultimo misura circa 2.5 kg ed e\' una bestia immane.
<BR>L\'haggis fu immortalato dalla poesia di Robert Burns, poeta \"nazionale\" di Scozia, nella sua \"Ode to the Haggis\". In onore di Rabbie Burns, ogni anno, a Gennaio, si festeggia la Burns\' night, una serata piu\' o meno formale, in cui si serve Haggis, neeps \'n\' tatties (haggis con pure\' di patate e pure\' di rape), e si beve malt whisky. In tali occasioni, l\'ingresso dell\'haggis in tavola viene preceduto dalla lettura della poesia suddetta.
<BR>Una volta in tavola, l\'haggis (che si presenta come una grossa salsiccia marrone scuro) viene aperto con un pugnale detto \"dirk\", e servito con un cucchiaio nei piatti, assieme ai pure\' vari.
<BR>La consistenza dell\'haggis nei piatti e\' simile a quella della pasta di salsiccia cotta, ma il gusto e\' pepato e parecchio intenso.
<BR>Oltre a questo modo tradizionale di gustarlo, nelle friggitorie locali e\' comune trovare l\' \"haggis supper\", che consiste in una generosa porzione di haggis, compattata, immersa in pastella e fritta nel grasso bollente per alcuni minuti. Viene accompagnato da patate (fritte, naturalmente).
<BR>Per quanto io apprezzi l\'haggis nella sua forma classica, trovo la versione fritta micidiale. Devo aver bevuto non meno di 15 pinte di birra per potermi avvicinare a tale abominio!
<BR>
<BR>Comunque il pranzo del rugbysta scozzese, da consumarsi dopo la partita, e\' la pie, che e\' il termine generico per indicare una varieta\' di fagotti di pasta ripieni, che spaziano dalle Forfar Bridies alle scotch pies, passando per i sausage rolls ed altre amenita\'. Tutte rigorosamente accompagnate da ketchup o \"broon sauce\" (salsa marrone con sapore a meta\' tra il ketchup e l\'aceto, ma abbastanza dolciastro).
<BR>
<BR>Vista la lunghezza del mio posto ed il mal di fegato che mi e\' venuto a pensarci, la smetto e torno a lavorare.
<BR>
<BR>Razze
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>Credo....
<BR>così come l\'hai descritto ...
<BR>oddio... penso anche se ho mangiato di tutto
<BR>potrei provarci..
<BR>ma la mia digestione...?
<BR>
<BR>Preferisco il cotecchino italiano
<BR>.
<BR>
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Ah Tedde, co' sto caldo me stà a sudà er paradenti! (JIMMY71)
Ted
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Messaggio da Ted »

<!-- BBCode Start --><B>La nostra specialità: Gato ala Visentina </B><!-- BBCode End -->
<BR>
<BR>Se gavi deciso de farlo in tecia, ocore prima de tute che serchê de vedare qualo ch\'el ze quelo pì in carne, sperando de intivarghene uni che n\'ol gai superà i do ani de età e che la so parona la ve gabia fato on dispeto tempo indrio.
<BR>Na bona matina tolì su el s\'ciopo e vê fora bonora, disendo in casa ca vê ciapare on bigolo de aria fina. Mejo de tuto saria ch\'el dì prima gavesse fato na bela nevegada, da quela che resta par tera quindase dì.
<BR>Apena ca ociê el gato in parola fê finta de gnan vedarlo; scondive de drio on canton, carghê el s\'ciopo e fê quelo che gavi da fare. Portevelo casa rento la sporta de la spesa; par strada saludê tuti e a chi che ve domanda cossa ca gh\'in fê del s\'ciopo, disighe ca si na a trarghe a on pantegan.
<BR>Na volta rivà casa sarê ben el cancelo, nê in te l\'orto e pichê su s\'on palo el gato, verzighe la pansa cofà on conejo e tireghe fora tute le buele teghendo da parte el figà. Tajeghe via la testa e deghela al can.
<BR>Scavê desso na busa ne la neve, metive rento el gato e po coersila da novo. Vê in casa, metì in giassara el figà del gato in na scudela e vê in seciaro a lavarve le man fa Ponsio Pilato e pò da l\'osto a bevarve un goto. Al sabo vê confessarve e la domenega a tore la Comunion!
<BR>Lassê el gato soto la neve par oto giorni, stasendo sempre tenti ch\'el sia ben coerto e ch\'el can resta ligà a caena. Dodase ore prima de metarlo su in tecia tirelo fora da la busa e ch\'ol ze deventà tenaro, pelelo e lavelo puito, lassandolo pò tacà a sgiossarse.
<BR>Felo a tochiti e metili in ona piana co na siola, na carota, na gamba de seino, on spigolo o do de ajo, el tuto trità, treghe rento anca do foje de doraro qualche gran de pevare e quatro-sinque de denevre, on spisigon de droghe e quanto sale ch\'el basta. Neghelo de vin bianco pitosto seco e desso metilo in te la moscarola in caneva a marinarse par tuta la note.
<BR>La matina scolê i tochi de carne dal vin, sugheli puito e feli rosolare in onantian co\'n poco de ojo. Co\' i gà ciapà a colore caveli via da l\'onto e vodê fora quelo che ze restà, pestê fina na siola, on pugneto de parsimolo e on spigolo de ajo, po metì tuto ne l\'antian co\' na s\'cianta de buro e ojo zontandoghe dele fojete de salvia e on rameto de rosmarin. Lassê sfritegare e po metì rento i tochi de gato.
<BR>Dopo diese minuti buteghe insima anca quatro-sinque pomodori pelà pena verti, o se no on poca de conserva. Missiê col guciaro de legno, zonteghe on biciere de vin bianco e uno de rosso. Metighe su el coercio e fê cusinare par on\'ora e mesa o dô, bagnando co del brodo se se suga massa.
<BR>A la fine unighe el figà trità, metì i tochi de gato col so pocieto sol piato e porteli in tola compagnandoli co\' la polenta calda. Disighe ch\'el zê conejo nostran, slevà a erba e farinasso e vedarì che rassa de figuron che farí. Co\' i ga ben magnà e bevù, servighe, insieme co la graspeta, la novità.....
<BR>
<BR>
<BR><!-- BBCode Start --><B>Gat a\'a Trevisana</B><!-- BBCode End -->
<BR>
<BR>Se avê deciso de farlo in tecia, ocore prima de tut che serchê de vêdar qual che l\'ê quel pì in carne, sperando de trovarghe un che l\' abia pì de do ani d\'età e che so parona a ve abia fat un dispeto temp indrio.
<BR>Na bona matina to\'ê el s\'ciop e ndê fora bonora, disendo in casa che ndê ciapar un poc d\'aria. Mejo de tut saria ch\'el dì prima gavesse fat na bea nevegada, de que\'e che resta par tera quindase dì.
<BR>Apena che vedê el gat in paroa, fê finta de no vedarlo; scondêve drio un canton, carghê el s\'ciop, e fê quel che avê da far. Porteve\'o a casa dentro a sporta de\'a spesa; par strada saludê tuti e a chi ve domanda cossa che fê col s\'ciop, dighe che n\'dê a copar a un pantegan.
<BR>Na volta rivà a casa, serê ben el cancelo, ndê nel ort e pichê su\'n pal el gat, verdeghe a pansa come se fà co\'un cunicio e tiraghe fora tute e bude\'e, tenhendo da part el figà. Tajeghe via a testa e deghe\'a al can.
<BR>Scavê dess na busa ne\'a neve, meteghe dentro el gat e po cuerdi\'a da novo. Ndê in casa, meti su na giassara el figà del gat su na scudea e ndê in seciaro a lavarve \'e man come Ponsio pilato e dopo in osteria a bevarve un got. Al sabo ndê a confessarve e a domenega a tor a Comunion!
<BR>Assê el gat soto a neve par oto giorni, stando sempre tento ch\'el si ben cuert e ch\'el can resta legà a caena. Dodase ore prima de metarlo in tecia tire\'o fora da\'a busa e quando l\'e deventà tenaro, pelê\'o e lavê\'o puito, assando\'o un poc tacà a sgiossarse.
<BR>Fa\'o a tochet e mete\'i in na piana co na cêgoa, na carota, na gamba de sedano, on spigol o do de ajo, tut trità, tiraghe dentro anca do foje de alloro qualche gran de peare e quatro-sinque de ginepro, on spisigon de spesie e quant sal che basta. Neghê\'o de vin bianco pitosto sec e dess mete\'o ne\'a moscarola in caneva a marinarse par tuta \'a not.
<BR>La matina sco\'ê i toc de carne dal vin, sughê\'i puito e fa\'i rosolar su na tecieta co un poc de ojo. Co i gà ciapà el color cavê\'i via da l\'ont e vodê fôra quel che gh\'ê restà, pestê fina na cêgoa, un pugnet de persemo\'o e un spigol de ajo, dopo mêti tut sua tecieta co na s\'cianta de butiro e ojo, zontandoghe de\'e fojete de salvia e un ramet de rosmarin. Assê sfritegar e dopo meti dentro i toc del gat.
<BR>Dopo diese minuti butêghe insima anca quatro-sinque pomodori pelai pena verti, o se no un poc de conserva. Missiê col cuciaro de legno, zonteghe on biciere de vin bianc e un de ross. Meteghe su el cuercio e fê cusinar par on\'ora e mesa o dô, bagnando co na s\'cianta de brodo se se suga massa.
<BR>A la fin zonteghe el figà trità, mêti i toc de gat col so tociet sul piat e portê\'i in tola compagnando\'i co\' a poenta calda. Disêghe ch\'el ê cunicio nostran, slevà a erba e farinass e vedarê che rassa de figuron che farê. Co\' i ga ben magnà e bevù, servêghe, insieme co a graspeta, a novità.....
<BR>
<BR><!-- BBCode Start --><B>Gatto all\'Italiana</B><!-- BBCode End -->
<BR>
<BR>Se hai deciso di farlo in pentola, ocorre prima di tutto che cercate di vedere qell\' che é quello più in carne, sperando di trovare uno che non abbia superato i due anni d\'eà, e che la sua padrona ti abbia fatto un dispetto qualche tempo fa.
<BR>Un buon mattino prendete if fucile e andate fuori presto, dicendo a casa che andate a prendere un poco d\'aria. Meglio sarebbe che il giorno prima ci avesse fatto una bella nevicata, di quelle che rimangono per terra per quindici giorni.
<BR>Appena vedete il gatto in questione, fatte finta di non vederlo; nascondetevi dietro a un angolo, caricate il fucile, e fatte quel che dovete fare. Portatevelo a casa dentro la borsa della spesa; per strada salutate tutti, e a chi vi domanda cosa fatte col fucile, ditegli che andate a caccia per amazzare un topo di grossa taglia.
<BR>Una volta arrivato a casa, chiudete bene il cancello, andate nell\'orto e appendete il gatto su di un palo. Apritegli la pancia come si fa a un coniglio, e tirategli fuori tutte le budella, tenendo da parte il fegato. Tagliategli via la testa e datela al cane.
<BR>Scavate adesso una buca nella neve, mettetevi dentro il gatto e poi copritela di nuovo. Andate in casa, mettete nell frigo il fegato del gatto in una scodella, e andate in gabinetto a lavarvi le mani come Ponzio Pilato; e poi in osteria a bevervi un bicchiere. Nel sabato andate a confessarvi, e domenica andate a prendere la Communione!
<BR>Lasciate il gatto sotto la neve per otto giorni, stando sempre attento che sia ben coperto e che il cane resti legato alla catena. Dodici ore prima di metterlo in padella, tiratrlo fuori dalla buca; e, quando sará tenero, pelatelo e lavatelo bene, lasciandolo un poco appeso a sgocciolare.
<BR>Fatelo in pezzetti e metteteli in una padella con una cipolla, una carota, una gamba di sedano, uno spigolo o due di aglio, tutto trittato. Tirategli dentro anche due foglie di alloro, qualche grano di pepe e quattro-cinque di ginepro, un pizzico di spezie e quanto sale che basta. Annegatelo nell\' vino bianco piuttosto secco, e poi mettetelo in una terrina ricoperta da una rete antinsetti in cantina a marinarsi per tutta la notte.
<BR>Nel mattino scolate i pezzi di carne dal vino, asciugateli bene, e fateli rosolare in una teglia con un poco d\'olio. Quando avranno preso colore, tirateli fuori dal unto e vuotate fuori quel che resta. Pestate finamente una cipolla, un pugnetto di prezzemolo e un spigolo d\'aglio, poi mettete tutto nella teglia con un poco di burro e olio, aggiungendovi delle foglioline di salvia e un rametto di rosmarino. Lasciate sfrittare e poi mettetevi dentro i pezzi del gatto.
<BR>Dopo dieci minuti buttategli sopra anche quattro-cinque pomodori pelati appena aperti, oppure un poco di conserva. Mescolate con il cucciaio di legno, e aggiungetevi un bicchiere di vino bianco e uno di rosso. Metteteci sopra il coperchio a fate cucinare per un ora e mezzo o due, bagnando con del brodo se si asciuga troppo.
<BR>Alla fine, uniteci il fegato trittato. Mettete i pezzi di gatto nel piatto, con il suo sugo, e pertateli a tavola accompagnadoli com polenta calda. Ditegli che é coniglio nostrano, allevato a erba e farinaccio, e vedrai che razza di figura che ci farai. Quando avranno ben mangiato e bevuto, servitegli, assieme col grappino, la novità...
<BR>
<BR><!-- BBCode Start --><B>La ricetta originale è stata tratta da \'La Cucina Vicentina\' di Amedeo Sandri e Maurizio Fallopi.</B><!-- BBCode End -->
<BR>
<BR>NB: spero vogliate considerarla per quel che e\' un farloccamento misto au un po\' di folcrore! Almeno così si dice....
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Ah Tedde, co' sto caldo me stà a sudà er paradenti! (JIMMY71)
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Ermanna
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Località: ...vissin l'osteria del Bottegon e piassa del gran
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Messaggio da Ermanna »

ommmmmm................ommmmmmmmmmmmmmmmm.....profondo respiro....
<BR>..........
<BR><!-- BBCode Start --><B>messaggio per teddddddddd</B><!-- BBCode End -->
<BR>PUNTO PRIMO:se queo xe trevisan mi son claudia schiffer (trad. se quello è trevigiano io sono claudia schiffer)
<BR>PUNTO SECONDO: ted sta tento che se te sento ancora parlar de gatei in tecia te ciapo par e recie e te sventolo come na girandoea...
<BR>VICENTINI MAGNAGATIIIIIIIIIIIIII :-Y :-Y
lapi
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Località: Monpoli (BA)

Messaggio da lapi »

La mia prima linea fa colazione con orecchiette e cime di rapa saltate con olio aglio e acciughe. Alla prima mischia quando l\'arbitro dice \"contatto\" ruttano tutti e tre all\'unisono e gli avversari vagano in stato di semi incoscenza fino alla metà del secondo tempo.
<BR>
<BR>
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