Serie A - Girone 2 - 2005/2006

Risultati, Classifiche e Commenti sui campionati nazionali di Serie A

Moderatore: Emy77

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egon
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egon
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THAKER
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<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 26-09-2005 alle ore 06:32, bobo67 wrote:
<BR><!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 24-09-2005 alle ore 10:28, THAKER wrote:
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<BR>Messaggio per Matteo Galanti, bellino, ma ti sei scordato la grafica? ;-)
<BR>Dai contina così che non è male
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>Al posto di chiaccherare visto che sei così bravo telefona in sede e attivati a dare una mano per migliorarlo.
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>Bobo io col Brescia non ho nulla da spartire, e mi sta bene così.
THAKER
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Fosse una squadra non bresciana potrei almeno dilettarmi a tifare contro senza sensi di colpa.
<BR>X il resto, vuoi la guerra?
<BR><!-- BBCode Start --><IMG SRC="http://www.omark.it/imm/leonessa.jpg"><!-- BBCode End -->
yary
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Add Value a un metro dall’impresa
<BR>De Luca sbaglia di poco la trasformazione della vittoria a pochi secondi dallo scadere
<BR>Contro il Brescia i verdeblù non mostrano timori reverenziali La prima meta è opera di Moro, poi il crollo e il recupero finale
<BR>Prima storica partita del Cus Verona in serie A
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<BR> RISULTATI & CLASSIFICHE
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<BR> Add Value Cus Verona 34
<BR>Rugby Brescia 35
<BR>CUS VERONA: Orzieri, Poujade, Moro, De Luca, Belloni (45’ Furieri), Bascary, Sanchez, Gasparato, Spotorno, Saccomani (42’ Salin), Martini Barzolai, Braghi, Poloni, Bambusa, Zancanella (50’ Carli). A disposizione: Corradi, Rizzioli, Mazzi, Muttin. Allenatore: Catarinicchia.
<BR>BRESCIA: Zarrillo, Brunelli, Tamburri, Gabba, Rogato (41’ Trapanese), Anversa, Prezioso, Vigna, Gussago, Gelmini (45’ Scotuzzi), Lanzi, Del Bono (48’ Martinez), Pastiglia, Cairo, Bergamini. A disposizione: Germino, Peveroni, Gilardoni, Quaranta. Allenatore: Molinari.
<BR>ARBITRO: Marrama di Padova (giudici di linea Nalesso e Bellinato)
<BR>MARCATORI: 3’ meta Moro (Vr), 12’ m. Zarrillo (Bs) trasforma Anversa, 17’ m. Tamburri (Bs) t. Anversa, 25’ m. Gabba (Bs) t. Anversa, 32’ m. Sanchez (Vr) t. Bascary, 36’ piazzato Anversa (Bs), 40’ m. Belloni (Vr) t. De Luca; 43’ m. Cairo (Bs), 49’ m. Poloni (Vr), 63’ m. Moro (Vr), 73’ p. Anversa (Bs), 75’ drop Anversa (Bs), 81’ m. Salin (Vr)
<BR>Finisce con una sconfitta la prima volta del Cus Verona in serie A. Ma non per questo la fasta è rovinata. Anzi. L’Add Value sfiora l’impresa cedendo di un solo d\'un punto 34-35 contro il Rugby Brescia - una delle formazioni più titolate e competitive del torneo - e prende atto che la parte della matricola materasso non le si addice, preparandosi alle prossime e più accessibili sfide. Anche perché la differenza tra sconfitta e vittoria è stata ieri davvero sottile: un metro. Dopo 80 minuti di una partita corretta e spettacolare, aperta e bellissima, tutto il destino del match si è trovato appeso alla trasformazione dell\'ultima meta scaligera, realizzata allo scadere. L\'ovale tra i pali avrebbe significato una clamorosa vittoria verdeblù. Invece il pallone scagliato da Alessandro De Luca da posizione angolata e difficile è passato ai lati dell\'acca.
<BR>Il grido liberatorio è rimasto così in gola agli spettatori entusiasti che hanno gremito il Gavagnin, e il Brescia s’è preso vittoria e 5 punti. All\'Add Value sono rimasti i 2 punti di bonus e la soddisfazione venata di rimpianto di aver comunque segnato sei mete contro le quattro ospiti. Erano partiti fortissimo i verdeblù, rompendo il ghiaccio dopo solo tre minuti. Da una mischia si insinua Poujade, mette a disposizione un ovale che viaggia sul filo elettrico della linea veloce fino all\'accelerazione bruciante di Moro che schiaccia in meta. Brescia però si riprende subito. Saggiata la consistenza della mischia verdeblù - solida, aggressiva, dinamica, con un grande Spotorno - sceglie l\'offensiva per le linee esterne, lanciando all\'assalto la cavalleria dei suoi trequarti. E in poco più di dieci minuti con Zarrillo, Tamburri e Gabba buca tre volte una difesa scaligera incerta e col piede di Anversa si issa sul 21-5.
<BR>È il momento buio del match per i padroni di casa. Ma l\'Add Value si riporta avanti e prima il mediano Agustin Sanchez - molto bene all\'esordio - lascia di sale la retroguardia lombarda incuneandosi tra i pali da mischia dopo una finta da illusionista, poi l\'ala Belloni conclude in bandierina una bella azione al largo innescata da una devastante percussione del pilone di Cordoba Leandro Poloni. In mezzo Anversa infila un piazzato e le squadre vanno al riposo sul 19-24 per Brescia che in avvio di ripresa segna con due passaggi in avanti clamorosi: l\'arbitro non se ne avvede e convalida.
<BR>Il Cus però cresce, prende vantaggio territoriale su ogni attacco, mette Brescia nell\'angolo. Segna con la mischia con Poloni (eccellente ieri), poi ancora con un\'invenzione di Moro e si vede negata un\'altra segnatura del pack. In dirittura finale si arriva sul 29 pari. Anversa punisce il forcing verdeblù con 6 punti di piede, ma l\'Add Value non molla. Trova ancora la forza dell\'ultimo attacco vincente con la mischia. Ma manca la trasformazione del successo. Per l\'esordio va bene anche così.
<BR>Davide Adami - L\'Arena 26/9/05
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Amo il rugby non perché è violento, ma perché è intelligente. Françoise Sagan
yary
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Rugby. Esordio vincente per le due formazioni bresciane: l’Admo piega in casa il Benevento, i cittadini vincono a Verona
<BR>Leonessa e Brescia al «fotofinish»
<BR>Decide Brau a tempo scaduto Howells salva solo il risultato
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<BR> di Eugenio Barboglio - Brescia Oggi 26/9/05
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<BR>Si dice in questi casi, la cosa più importante è il risultato. In effetti l’Admo Leonessa 1928 ha esordito nel campionato di serie A con un successo: 22-16 sul Benevento. Che è appunto la sola cosa da salvare. Per il resto, buio profondo.
<BR>Una prestazione pessima, che ha messo a dura prova la capacità di attenzione del pubblico. Difficile pensare di attirare nuovi appassionati se lo spettacolo è questo. Errori individuali, nessun ritmo, una confusione pazzesca rendono uno sport già non di comprensione immediata al neofita, qualcosa di oscuro. Come una commedia recitata a copione ribaltato. I giocatori della Leonessa non hanno saputo imbastire che due o tre azioni degne di questo nome, riconoscibili perchè minimamente lineari. Una gara che è sembrata appartenere al vecchio rugby, degli anni fino ai Novanta, in seguito trasformato dall’International Board in qualcosa di più spettacolare e leggibile, ma a patto di essere in campo rigorosi.
<BR>Invece ieri i 30 giocatori sono stati indisciplinati; e le colpe si ripartiscono quasi equamente. Da una parte i beneventani sporchi nei raggruppamenti, inclini al fuorigioco, dall’altra i bresciani incapaci di fare due fasi senza perdere il pallone, di costruire strutture di gioco semplici e efficaci. Quel che accadeva sembrava accadere per caso. E in mezzo l’arbitro, che lì per caso più di tutti, a giudicare dalle decisioni astruse. Normalmente dell’arbitro non si parla su queste colonne, ma in questo caso è per trarre una considerazione generale: se è consentito tutto nei raggruppamenti, i limiti dei giocatori sembrano ancora più grandi di quel che sono e lo spettacolo ce lo si può scordare.
<BR>Ok, la Leonessa ha vinto e giocato male. Ma può avere delle giustificazioni: è infatti nuova per tre quarti; la conoscenza reciproca e degli schemi è probabilmente ancora limitata; la squadra ha sicuramente bisogno di tempo. Ci possono stare anche tensione del debutto e giovinezza. Ma certi errori e il ricordo di un sistema di gioco che lo scorso anno non era mai stato assimilato (tutti diversi, certo) fa nascere qualche preoccupazione.
<BR>A ricompensare parzialmente gli spettatori dello spettacolo meno che mediocre è stato però il finale da thriller. L’Admo ha condotto per quasi tutto il tempo, senza mai allungare però. Allo scadere del 40’ aveva 2 punti sugli avversari: 15-13. L’apertura campana, Masone continua a sparare drop da tutte le posizioni e tutte le volte che può. Ma fa sempre cilecca, spedendo palloni all’aria. Altra arma il Benevento non l’ha: Masone si fida poco dei trequarti ai quali non ha affidato la palla praticamente mai nella partita, preferendo calci di tutti i generi. Se la mischia campana se la cava (un paio di volte ha imposto lunghi carrettini ai bresciani) i trequarti non si sanno piazzare e sono decisamente inferiori a quelli della Leonessa (due mete Admo sono firmate da Varella e Ghidini, ala e centro).
<BR>Ma proprio allo scadere l’ennesimo tentativo di drop va in porto. Un centro da metà campo sorprendente. E’ quasi vittoria. Ma una consistente manciata di minuti di recupero sono sicuri, perchè tra i difetti dell’arbitro c’è stato pure quello di rellentare il gioco. Ne fa solo 4, ma sono abbastanza. L’Admo si proietta di là e il francese Brau, dalla mischia chiusa, schiaccia.
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Amo il rugby non perché è violento, ma perché è intelligente. Françoise Sagan
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