Inviato: 11 nov 2005, 12:10
Non solo Bakunin. Secondo me c\'è un tipo di approccio che forma individui atti ad un certo compito/una certa performance.
<BR>Voglio fare un paragone con la musica, ammesso che sia fattibile. Secondo me ci calza a pennello.
<BR>Quando vediamo un trio pianoforte-violoncello-oboe, ad un concerto pensiamo che prima del concerto abbiano provato insieme mesi e mesi. O settimane. O 3 giorni (!!!).
<BR>Invece, nella maggior parte dei casi, hanno fatto una prova uno o due giorni prima. Un mio amico flautista di professione commenta spesso il fatto di dover fare due o tre prove prima di un concerto come \"non professionale\". Perché a certi livelli non puoi provare 8 ore al giorno per 5 giorni alla settimana per un solo concerto. Ci sono altri impegni, altri concerti..E allora come si fa. Ognuno si studia bene bene bene la sua parte per i cazzi suoi, poi ci si ritrova una volta sola e tutto deve, dico, DEVE, filare liscio come l\'olio.
<BR>Ho visto opere liriche messe in scena con una sola prova insieme all\'orchestra due o tre giorni prima (le altre prove si facevano con il corripetitore al pianoforte). Eppure tutto funzionava.
<BR>Certo (e qui è il punto), la cosa funziona o no in rapporto alla preparazione e alla serietà dei singoli. Non esiste che il pianista arrivi alla prova senza sapere la parte, o facendo degli errori in un certo passaggio perché non lo ha studiato abbastanza, o che il violoncellista non abbia imparato bene a fare i trilli o i glissandi nella sua carriera, sperando magari di impararli in quella prova. Allora, anche provando settimane, il concerto andrá di merda.
<BR>Fuor di metafora: se io vado in Francia, in NZ o in Australia, ovunque vado a prendermi 15 giocatori nella massima serie, trovo persone che sanno:
<BR>- placcare
<BR>- passare
<BR>- calciare
<BR>- hanno senso della posizione
<BR>- hanno disciplina tattica
<BR>- curano la loro preparazione fisica
<BR>- ci mettono gli attributi per statuto ontologico
<BR>- .........
<BR>Con questi 15 \"musicisti\" è più facile per me \"direttore d\'orchestra\" montare un concerto. Mi basta una prova (tipo i famigerati all-stars XV del ns campionato che ogni tanto ci mettono nella merda, pur vedendosi una volta sola prima della partita. Come i veri musicisti professionisti). E il concerto va.
<BR>Ma se io i musicisti me li cerco non al conservatorio o nelle migliori orchestre, ma nelle fanfare del comune o nelle scuole di musica parrocchiali.....
<BR>Il problema non è se in Italia ci si mettono gli attributi o se il campionato è ad un livello poco competitivo. Il problema è: che cosa impedisce ad un professionista di metterci gli attributi sempre e comunque? Che cosa impedisce ad un campionato di essere di livello? Come si forma la mentalità di un giocatore professionista in Italia?
<BR>Se Marcato (per fare un esempio citato da qualcuno, niente di personale) non prende una palla al volo, non bastano nemmeno 3 mesi di raduno, perché E\' SCONTATO che qualunque giocatore a quel livello deve sapersi prendere la responsabilità di afferrare una palla al volo e riuscirci nel 95 per cento dei casi. E non aspettare di imparare nei raduni della nazionale o nelle partite. Che c4$$o gli fanno fare a Treviso?
<BR>
<BR>G.
<BR>Voglio fare un paragone con la musica, ammesso che sia fattibile. Secondo me ci calza a pennello.
<BR>Quando vediamo un trio pianoforte-violoncello-oboe, ad un concerto pensiamo che prima del concerto abbiano provato insieme mesi e mesi. O settimane. O 3 giorni (!!!).
<BR>Invece, nella maggior parte dei casi, hanno fatto una prova uno o due giorni prima. Un mio amico flautista di professione commenta spesso il fatto di dover fare due o tre prove prima di un concerto come \"non professionale\". Perché a certi livelli non puoi provare 8 ore al giorno per 5 giorni alla settimana per un solo concerto. Ci sono altri impegni, altri concerti..E allora come si fa. Ognuno si studia bene bene bene la sua parte per i cazzi suoi, poi ci si ritrova una volta sola e tutto deve, dico, DEVE, filare liscio come l\'olio.
<BR>Ho visto opere liriche messe in scena con una sola prova insieme all\'orchestra due o tre giorni prima (le altre prove si facevano con il corripetitore al pianoforte). Eppure tutto funzionava.
<BR>Certo (e qui è il punto), la cosa funziona o no in rapporto alla preparazione e alla serietà dei singoli. Non esiste che il pianista arrivi alla prova senza sapere la parte, o facendo degli errori in un certo passaggio perché non lo ha studiato abbastanza, o che il violoncellista non abbia imparato bene a fare i trilli o i glissandi nella sua carriera, sperando magari di impararli in quella prova. Allora, anche provando settimane, il concerto andrá di merda.
<BR>Fuor di metafora: se io vado in Francia, in NZ o in Australia, ovunque vado a prendermi 15 giocatori nella massima serie, trovo persone che sanno:
<BR>- placcare
<BR>- passare
<BR>- calciare
<BR>- hanno senso della posizione
<BR>- hanno disciplina tattica
<BR>- curano la loro preparazione fisica
<BR>- ci mettono gli attributi per statuto ontologico
<BR>- .........
<BR>Con questi 15 \"musicisti\" è più facile per me \"direttore d\'orchestra\" montare un concerto. Mi basta una prova (tipo i famigerati all-stars XV del ns campionato che ogni tanto ci mettono nella merda, pur vedendosi una volta sola prima della partita. Come i veri musicisti professionisti). E il concerto va.
<BR>Ma se io i musicisti me li cerco non al conservatorio o nelle migliori orchestre, ma nelle fanfare del comune o nelle scuole di musica parrocchiali.....
<BR>Il problema non è se in Italia ci si mettono gli attributi o se il campionato è ad un livello poco competitivo. Il problema è: che cosa impedisce ad un professionista di metterci gli attributi sempre e comunque? Che cosa impedisce ad un campionato di essere di livello? Come si forma la mentalità di un giocatore professionista in Italia?
<BR>Se Marcato (per fare un esempio citato da qualcuno, niente di personale) non prende una palla al volo, non bastano nemmeno 3 mesi di raduno, perché E\' SCONTATO che qualunque giocatore a quel livello deve sapersi prendere la responsabilità di afferrare una palla al volo e riuscirci nel 95 per cento dei casi. E non aspettare di imparare nei raduni della nazionale o nelle partite. Che c4$$o gli fanno fare a Treviso?
<BR>
<BR>G.