Falcons-L'aquila
Moderatore: Emy77
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Rotilio secondo me non e' un saltatore, Parisse (all'inizio dello schieramento) e Brignoni sono saltatori (infatti le poche touche vinte sono venute da loro ...).
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<BR> Chiariamo ... io non voglio giustificare il risultato (0-86). Da tifoso mi amareggia parecchia, e mi preoccupa la pochezza della mischia aquilana vista sabato. Dico solamente che invece di criticare il risultato dell'Aquila, bisognerebbe criticare il risultato globale delle squadre italiane. Francamente, io mi scandalizzo piu' del fatto che squadre costruite per competere in europa (Treviso, Calvisano, Viadana ed Overmach) che, quest'estate, da quel che si dice, spingevano per la celtic league (ed hanno rifiutato ogni ipotesi di selezioni regionali) non abbiano messo insieme neanche una vittoria (forse neanche un punto) ... Questo dovrebbe far riflettere ...
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<BR> Chiariamo ... io non voglio giustificare il risultato (0-86). Da tifoso mi amareggia parecchia, e mi preoccupa la pochezza della mischia aquilana vista sabato. Dico solamente che invece di criticare il risultato dell'Aquila, bisognerebbe criticare il risultato globale delle squadre italiane. Francamente, io mi scandalizzo piu' del fatto che squadre costruite per competere in europa (Treviso, Calvisano, Viadana ed Overmach) che, quest'estate, da quel che si dice, spingevano per la celtic league (ed hanno rifiutato ogni ipotesi di selezioni regionali) non abbiano messo insieme neanche una vittoria (forse neanche un punto) ... Questo dovrebbe far riflettere ...
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<BR> 12-12-2005 alle ore 11:12, Trottola wrote:
<BR>Rotilio secondo me non e' un saltatore, Parisse (all'inizio dello schieramento) e Brignoni sono saltatori (infatti le poche touche vinte sono venute da loro ...).
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<BR> Chiariamo ... io non voglio giustificare il risultato (0-86). Da tifoso mi amareggia parecchia, e mi preoccupa la pochezza della mischia aquilana vista sabato. Dico solamente che invece di criticare il risultato dell'Aquila, bisognerebbe criticare il risultato globale delle squadre italiane. Francamente, io mi scandalizzo piu' del fatto che squadre costruite per competere in europa (Treviso, Calvisano, Viadana ed Overmach) che, quest'estate, da quel che si dice, spingevano per la celtic league (ed hanno rifiutato ogni ipotesi di selezioni regionali) non abbiano messo insieme neanche una vittoria (forse neanche un punto) ... Questo dovrebbe far riflettere ...
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<BR>be io ne ho vista una vinta da Rotilio a fondo tousch che è servita per una buona ripartenza, Parisse non è un saltatore (seconda linea di altri tempi secondo me pesa oltre 130 chili) dovrebbe alzare, e comunque non ne ha vinta una e se l'ha fatto dormivo,
<BR>brignoni in toush ha fatto due o tre in avanti dopo aver toccato la palla (uno perchè il suo avversario diretto gli ha dato una botta al braccio e l'arbitro non lo ha visto e gli ha indicato addirittura la rimessa storta) le altre le hanno vinto tutte gli inglesi.
<BR> 12-12-2005 alle ore 11:12, Trottola wrote:
<BR>Rotilio secondo me non e' un saltatore, Parisse (all'inizio dello schieramento) e Brignoni sono saltatori (infatti le poche touche vinte sono venute da loro ...).
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<BR> Chiariamo ... io non voglio giustificare il risultato (0-86). Da tifoso mi amareggia parecchia, e mi preoccupa la pochezza della mischia aquilana vista sabato. Dico solamente che invece di criticare il risultato dell'Aquila, bisognerebbe criticare il risultato globale delle squadre italiane. Francamente, io mi scandalizzo piu' del fatto che squadre costruite per competere in europa (Treviso, Calvisano, Viadana ed Overmach) che, quest'estate, da quel che si dice, spingevano per la celtic league (ed hanno rifiutato ogni ipotesi di selezioni regionali) non abbiano messo insieme neanche una vittoria (forse neanche un punto) ... Questo dovrebbe far riflettere ...
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<BR>be io ne ho vista una vinta da Rotilio a fondo tousch che è servita per una buona ripartenza, Parisse non è un saltatore (seconda linea di altri tempi secondo me pesa oltre 130 chili) dovrebbe alzare, e comunque non ne ha vinta una e se l'ha fatto dormivo,
<BR>brignoni in toush ha fatto due o tre in avanti dopo aver toccato la palla (uno perchè il suo avversario diretto gli ha dato una botta al braccio e l'arbitro non lo ha visto e gli ha indicato addirittura la rimessa storta) le altre le hanno vinto tutte gli inglesi.
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L’Aquila stravolta e umiliata
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<BR>COPPA EUROPA Il Newcastle stende i neroverdi e vi cammina sopra come su un tappeto
<BR>L’AQUILA — Che dire ancora dopo quello che ci racconta lo score (0-86) tra L’Aquila e il Newcastle Falcons nella European Challenge Cup? Niente, assolutamente niente. Ci consiglia, quel punto di domanda, di stendere un velo pietoso su quello scontro impari che ancora una volta ha detto a chiare note che tra il rugby inglese di Premier Ship e quello italiano di Super 10 le distanze sono ancora tremendamente abissali come gioco, come fisicità, soprattutto come mentalità. E la sconfitta dei neroverdi era già scritta ma, forse, non in queste devastanti proporzioni. L’Aquila un carrettino trainato a mano, il Newcastle una Ferrari al top. Logicamente i neroverdi sono stati messi in ginocchio, meglio stesi pancia in giù non certo a respirare il profumo morbidio dell’erba del "Fattori" ma a masticare malinconicamente e rabbiosamente il fango del vecchio Comunale. Umiliati, malinconicamente umiliati da chi, in questo momento, nella Premier Ship inglese naviga nelle zone basse della classifica. E se ci fosse stata la prima della classe? Non sarebbe bastata, forse, neanche la calcolatrice. Si capisce subito, prima e meglio che non c’è stata partita. Il collettivo inglese una furia di forza fisica, intelligenza, capacità reattiva, continuità e quant’altro. L’Aquila una "uccellino" smarrito, infreddolito,incapace di prendere il volo per allontanarsi da quell’orda barbarica. E loro, gli inglesi, per quell’atavica capacità di marchiare tutto il made in Italy cone "No good", dunque da evidenziare, dunque da umiliare, non si sono risparmiati per cogliere non soltanto la meta del rugby ma quella metaforica di dare una lezione sonora, in uno di umiliare. E ci sono riusciti segnando praticamente più di un punto a minuto senza mai abbassare il ritmo, senza avere un minimo di riguardo per i vinti ai quali, spesso, si concede l’onore delle armi. Niente di tutto questo: faccia sul terreno di gioco e che mastichi amaro, ingoi il fango della sua terra. Incontro impari e si sapeva. Incontro a senso unico e si sapeva. Ma immaginare che dall’altro lato, cioè quello dell’Aquila, la diga difensiva era di cristallo, la voglia di arrestare la marcia asfissiante degli inglesi era sotto le suole, la voglia di alzare per un solo attimo la testa per dire siamo anche noi della famiglia del rugby, latitante, malinconicamente e rabbiosamente latitante. Non ci va giù, anche se rientra nelle regole dello sport, la "cattiveria" messa in campo non certo per vincere soltanto, ma per umiliare il made in Italy. E non possiamo farci niente: questa è la realtà, questo è il divario tra le due scuole, questo è il nostro rugby che di più davvero non può. Forse Con Peens, Lo Cicero, Lombaard... No, sarebbe stato lo stesso. Tra noi e i Falcons c’è di mezzo più di un secolo di storia rugbistica, di tradizioni, di scuola vera, non certo quella posticcia che vive da noi, di formazione mentale, di ricerca nello sviluppo continuo del rugby. Va agli archivi questa gara? Non ancora perchhè sabato prossimo c’è il ritorno in Inghilterra. Vi vengono i brividi al solo pensiero? Lasciateli scivolare via. Non sono questi gli impegni con i quali L’Aquila deve fare i conti. E allora questa esperienza in Coppa Europa chiamiamola pure "tentazione". Di un sogno. Che già ha avuto un brusco, terribile risveglio. L’altro sogno? Provate ad immaginare. Non ci vuole molta fantasia. F.Gian.
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<BR>lunedì 12 dicembre 2005
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<BR>......e questo individuo sarebbe un giornalista sportivo? uno che conosce il rugby?
<BR>Da sempre il rispetto per un avversario consiste nel dare tutto te stesso nell'affrontarlo !!! Non per umiliarlo !!!
<BR>Ma vai a scrivere favole da libro cuore vai !!!!!
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<BR>COPPA EUROPA Il Newcastle stende i neroverdi e vi cammina sopra come su un tappeto
<BR>L’AQUILA — Che dire ancora dopo quello che ci racconta lo score (0-86) tra L’Aquila e il Newcastle Falcons nella European Challenge Cup? Niente, assolutamente niente. Ci consiglia, quel punto di domanda, di stendere un velo pietoso su quello scontro impari che ancora una volta ha detto a chiare note che tra il rugby inglese di Premier Ship e quello italiano di Super 10 le distanze sono ancora tremendamente abissali come gioco, come fisicità, soprattutto come mentalità. E la sconfitta dei neroverdi era già scritta ma, forse, non in queste devastanti proporzioni. L’Aquila un carrettino trainato a mano, il Newcastle una Ferrari al top. Logicamente i neroverdi sono stati messi in ginocchio, meglio stesi pancia in giù non certo a respirare il profumo morbidio dell’erba del "Fattori" ma a masticare malinconicamente e rabbiosamente il fango del vecchio Comunale. Umiliati, malinconicamente umiliati da chi, in questo momento, nella Premier Ship inglese naviga nelle zone basse della classifica. E se ci fosse stata la prima della classe? Non sarebbe bastata, forse, neanche la calcolatrice. Si capisce subito, prima e meglio che non c’è stata partita. Il collettivo inglese una furia di forza fisica, intelligenza, capacità reattiva, continuità e quant’altro. L’Aquila una "uccellino" smarrito, infreddolito,incapace di prendere il volo per allontanarsi da quell’orda barbarica. E loro, gli inglesi, per quell’atavica capacità di marchiare tutto il made in Italy cone "No good", dunque da evidenziare, dunque da umiliare, non si sono risparmiati per cogliere non soltanto la meta del rugby ma quella metaforica di dare una lezione sonora, in uno di umiliare. E ci sono riusciti segnando praticamente più di un punto a minuto senza mai abbassare il ritmo, senza avere un minimo di riguardo per i vinti ai quali, spesso, si concede l’onore delle armi. Niente di tutto questo: faccia sul terreno di gioco e che mastichi amaro, ingoi il fango della sua terra. Incontro impari e si sapeva. Incontro a senso unico e si sapeva. Ma immaginare che dall’altro lato, cioè quello dell’Aquila, la diga difensiva era di cristallo, la voglia di arrestare la marcia asfissiante degli inglesi era sotto le suole, la voglia di alzare per un solo attimo la testa per dire siamo anche noi della famiglia del rugby, latitante, malinconicamente e rabbiosamente latitante. Non ci va giù, anche se rientra nelle regole dello sport, la "cattiveria" messa in campo non certo per vincere soltanto, ma per umiliare il made in Italy. E non possiamo farci niente: questa è la realtà, questo è il divario tra le due scuole, questo è il nostro rugby che di più davvero non può. Forse Con Peens, Lo Cicero, Lombaard... No, sarebbe stato lo stesso. Tra noi e i Falcons c’è di mezzo più di un secolo di storia rugbistica, di tradizioni, di scuola vera, non certo quella posticcia che vive da noi, di formazione mentale, di ricerca nello sviluppo continuo del rugby. Va agli archivi questa gara? Non ancora perchhè sabato prossimo c’è il ritorno in Inghilterra. Vi vengono i brividi al solo pensiero? Lasciateli scivolare via. Non sono questi gli impegni con i quali L’Aquila deve fare i conti. E allora questa esperienza in Coppa Europa chiamiamola pure "tentazione". Di un sogno. Che già ha avuto un brusco, terribile risveglio. L’altro sogno? Provate ad immaginare. Non ci vuole molta fantasia. F.Gian.
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<BR>lunedì 12 dicembre 2005
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<BR>......e questo individuo sarebbe un giornalista sportivo? uno che conosce il rugby?
<BR>Da sempre il rispetto per un avversario consiste nel dare tutto te stesso nell'affrontarlo !!! Non per umiliarlo !!!
<BR>Ma vai a scrivere favole da libro cuore vai !!!!!
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- Iscritto il: 28 ott 2004, 0:00
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Chi e quello "giornalista di rugby"!!??
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<BR>non credo che Newcastle voleva "umiliare" Aquila...e non credo che Aquila ha lasciato di giocare.
<BR>Solo che ci sono di livelli totalmente diversi.....ed anche ..diciamo la verita un risultato un po bugiardo...perche non credo che si ripetera un risultato cosi.
<BR>
<BR>Pero Newcastle ha di tutto...grandi giocatori..allenatori...montoni dei soldi..academie...ecc ecc
<BR>
<BR>Mi spiace per i sqaudre Italiani che devono fare fronte a questi svantaggi ogni stagione....ritornando a casa per prendere ancora piu batosti del stampa e sapertutti...
<BR>
<BR>Mentre la FIR sta contento di mandare i sqaudre per essere massacrati..cosa fanno? contare i soldi....
<BR>
<BR>Credete che qualsiasa otra federazione permetterebbe una situazione cosi a persistire????
<BR>Non credo proprio....avrebbe intervenuti fortamente ed avrebbe detto...nel campionati domestici..fate c4$$o volete...MA FUORI STATE RAPPRESENTANDO IL MOVIMIENTO ITALIANO...E QUELLI SCONFITTI NON CI AIUTA PER PROMOVERE FUTURI PROGETTI...
<BR>COSI...COSA VOLETE SR PRESIDENTE DEL CLUB...SOLDI..ACADEMIE..FUSIONI..? COSA VOLETE?
<BR>
<BR>Pero certo..questo significharebbe troppo logico.
<BR>
<BR>NON e la colpa dei sqaudre singoli....pero le vittorie , punti strappati e partite giocati a gran livello sono sicuramente il merito...MALGRADO LA FIR... dei squadre singoli.
<BR>
<BR>Per quelli che dicono che non succede nulla perche la nazionale sta molto forte...BEH...SOLTANTO DOVETE VEDERE COME ANDANNO I SQUADRE SCOZZESE!...VANNO MOLTO MOLTO FORTE.
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<BR>non credo che Newcastle voleva "umiliare" Aquila...e non credo che Aquila ha lasciato di giocare.
<BR>Solo che ci sono di livelli totalmente diversi.....ed anche ..diciamo la verita un risultato un po bugiardo...perche non credo che si ripetera un risultato cosi.
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<BR>Pero Newcastle ha di tutto...grandi giocatori..allenatori...montoni dei soldi..academie...ecc ecc
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<BR>Mi spiace per i sqaudre Italiani che devono fare fronte a questi svantaggi ogni stagione....ritornando a casa per prendere ancora piu batosti del stampa e sapertutti...
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<BR>Mentre la FIR sta contento di mandare i sqaudre per essere massacrati..cosa fanno? contare i soldi....
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<BR>Credete che qualsiasa otra federazione permetterebbe una situazione cosi a persistire????
<BR>Non credo proprio....avrebbe intervenuti fortamente ed avrebbe detto...nel campionati domestici..fate c4$$o volete...MA FUORI STATE RAPPRESENTANDO IL MOVIMIENTO ITALIANO...E QUELLI SCONFITTI NON CI AIUTA PER PROMOVERE FUTURI PROGETTI...
<BR>COSI...COSA VOLETE SR PRESIDENTE DEL CLUB...SOLDI..ACADEMIE..FUSIONI..? COSA VOLETE?
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<BR>Pero certo..questo significharebbe troppo logico.
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<BR>NON e la colpa dei sqaudre singoli....pero le vittorie , punti strappati e partite giocati a gran livello sono sicuramente il merito...MALGRADO LA FIR... dei squadre singoli.
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<BR>Per quelli che dicono che non succede nulla perche la nazionale sta molto forte...BEH...SOLTANTO DOVETE VEDERE COME ANDANNO I SQUADRE SCOZZESE!...VANNO MOLTO MOLTO FORTE.
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Sono d'accordo Pier. Innanzi tutto il miglior modo per onorare l'avversario è affrontarlo con tutta la determinazione del mondo, sia che si chiami All Blacks che L'Aquila. Il secondo punto è proprio capire se il sistema rugby italiano è utile per accrescere il livello tecnico di tutte le squadre non solo delle 10 migliori. Ma qual'è la situazione? Lo sforzo economico è esclusivamente sostenuto dai club e dai loro sponsor, non dalla federazione, la quale anziché passare in rassegna i certificati di nascita e gli stati di famiglia argentini potrebbe ragionare rapidamente sul problema e destinare una parte delle risorse allo sviluppo del movimento tutto. Non con i fallimentari progetti scuola che non servono a nulla e nulla produrranno, ma delegando la formazione ai club, creando una rete che dalla periferia possa valorizzare il giovane di talento verso una realtà sportiva di livello nazionale prima e internazionale poi, come accade in Inghilterra vincolando naturalmente i finanziamenti ai risultati (non al numero di tessere...).
<BR>Prendete proprio la Scozia. Belìn, han preso ceffoni per almeno tre anni, ma da tre anni sono intervenuti sul sistema di reclutamento, hanno rilanciato il campionato interno, e costituito una terza franchigia, i Borders, che avrà tempo e modo nella Celtic League di lavorare su un progetto come minimo quadriennale, senza patemi di retrocessione in serie inferiori. Cosa hanno proposto le squadre italiane? Nella meno insensata delle ipotesi, far entrare le prime quattro del campionato super 10 nella Celtic league, mantenendo un sistema di retrocessione promozione: una totale vaccata! Perché non mettere mano al portafoglio e creare quattro selezioni che siano espressione dell'intera realtà territoriale (visto che i giocatori di qualità non stanno arrivando da Treviso, Parma o Viadana, ma da Benevento, Roma, Udine, Prato...) e dispongano del tempo necessario per maturare in un contesto diverso come la celtic magari o le coppe? Perchè non riorganizzare i campionati nazionali allungando le serie di almeno 3 categorie? Guardate lo scempio della serie A, un divario tecnico scandaloso, budget non in linea con i reali ritorni economici, visibilità 0, qualità 0 (vedi che fine fanno le squadre promosse nella categoria superiore). E' tempo, come nei paesi anglosassoni che l'attività venga scissa in amatori e pro, con competizioni adeguate alle tasche e alle prerogative di ciascuno, e delle realtà che per contro fanno attività professionistica a 360°.
<BR>La Scozia tra tre mesi sarà lì a ricordarci quanto siamo provinciali, campanilisti e approssimativi.

<BR>Prendete proprio la Scozia. Belìn, han preso ceffoni per almeno tre anni, ma da tre anni sono intervenuti sul sistema di reclutamento, hanno rilanciato il campionato interno, e costituito una terza franchigia, i Borders, che avrà tempo e modo nella Celtic League di lavorare su un progetto come minimo quadriennale, senza patemi di retrocessione in serie inferiori. Cosa hanno proposto le squadre italiane? Nella meno insensata delle ipotesi, far entrare le prime quattro del campionato super 10 nella Celtic league, mantenendo un sistema di retrocessione promozione: una totale vaccata! Perché non mettere mano al portafoglio e creare quattro selezioni che siano espressione dell'intera realtà territoriale (visto che i giocatori di qualità non stanno arrivando da Treviso, Parma o Viadana, ma da Benevento, Roma, Udine, Prato...) e dispongano del tempo necessario per maturare in un contesto diverso come la celtic magari o le coppe? Perchè non riorganizzare i campionati nazionali allungando le serie di almeno 3 categorie? Guardate lo scempio della serie A, un divario tecnico scandaloso, budget non in linea con i reali ritorni economici, visibilità 0, qualità 0 (vedi che fine fanno le squadre promosse nella categoria superiore). E' tempo, come nei paesi anglosassoni che l'attività venga scissa in amatori e pro, con competizioni adeguate alle tasche e alle prerogative di ciascuno, e delle realtà che per contro fanno attività professionistica a 360°.
<BR>La Scozia tra tre mesi sarà lì a ricordarci quanto siamo provinciali, campanilisti e approssimativi.



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Se ho capito bene fra qualche giorno c'è il ritorno in Inghilterra.
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<BR>Sarei orgoglioso di vedere una squadra in grado di farsi perdonare la figuraccia fatta.
<BR>E magari da lì ripartire.
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<BR>Certo, se dipendesse da me, tutti i componenti del team, dal presidente all'ultimo rincalzo, girerebbero tutti i giorni con 86-0 ben davanti agli occhi a ricordare loro che occorre riparare alle figuracce.
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<BR>Sarei orgoglioso di vedere una squadra in grado di farsi perdonare la figuraccia fatta.
<BR>E magari da lì ripartire.
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<BR>Certo, se dipendesse da me, tutti i componenti del team, dal presidente all'ultimo rincalzo, girerebbero tutti i giorni con 86-0 ben davanti agli occhi a ricordare loro che occorre riparare alle figuracce.
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- Iscritto il: 30 giu 2005, 0:00
<BR>......e questo individuo sarebbe un giornalista sportivo? uno che conosce il rugby?
<BR>Da sempre il rispetto per un avversario consiste nel dare tutto te stesso nell'affrontarlo !!! Non per umiliarlo !!!
<BR>Ma vai a scrivere favole da libro cuore vai !!!!!
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<BR>...sono d'accordo sullo stile libro cuore ! Ma tu come l'avresti raccontata la partita che comunque, , bada bene, non è stata una rotta di Caporetto, tipo L'AQUILA -PADOVA dello scorso anno ?!
<BR>Quella resta ancora una delle peggiori partite giocate dai neroverdi negli ultimi anni al Fattori.
<BR>Da sempre il rispetto per un avversario consiste nel dare tutto te stesso nell'affrontarlo !!! Non per umiliarlo !!!
<BR>Ma vai a scrivere favole da libro cuore vai !!!!!
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<BR>...sono d'accordo sullo stile libro cuore ! Ma tu come l'avresti raccontata la partita che comunque, , bada bene, non è stata una rotta di Caporetto, tipo L'AQUILA -PADOVA dello scorso anno ?!

<BR>Quella resta ancora una delle peggiori partite giocate dai neroverdi negli ultimi anni al Fattori.
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Occhio - Pino, nulla da commentare sul risultato, i contenuti della partita od altri paragoni che vuoi portare per dipingere una delle peggiori pagine del rugby Aquilano...così come dici !!!
<BR>Solo mi sembrava fuor di luogo insistere sulla volontà degli inglesi di umiliare il made in Italy o gli Aquilani !!!
<BR>Così come ritengo sia molto opinabile non considerare una Caporetto un I° tempo 43-0 ed un II° tempo 43-0 !!!
<BR>Dopo la disfatta L'AQUILA-PADOVA c'è stata una reazione...vedremo sabato a Newcastle anche se dopo aver vinto in Italia 86-0 credo sia difficile anche per chi vuole umiliare, trovare delle motivazioni.
<BR>Saluti Pino-occhio !!!
<BR>Solo mi sembrava fuor di luogo insistere sulla volontà degli inglesi di umiliare il made in Italy o gli Aquilani !!!
<BR>Così come ritengo sia molto opinabile non considerare una Caporetto un I° tempo 43-0 ed un II° tempo 43-0 !!!
<BR>Dopo la disfatta L'AQUILA-PADOVA c'è stata una reazione...vedremo sabato a Newcastle anche se dopo aver vinto in Italia 86-0 credo sia difficile anche per chi vuole umiliare, trovare delle motivazioni.
<BR>Saluti Pino-occhio !!!
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- Tanu
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Conad L'Aquila: infortunio per Jacques Lombaard
<BR>Coppe Europee
<BR>15/12/2005 Am.Catania: contro Montpellier poche novità
<BR>15/12/2005 Conad L'Aquila: infortunio per Jacques Lombaard
<BR>13/12/2005 L'Arix Viadana si prepara alla trasferta a Bristol
<BR>10/12/2005 Coppe europee: Calvisano battuto dal Cardiff
<BR>09/12/2005 Challenge Cup: sconfitte Arix Viadana e Catania
<BR>09/12/2005 Coppe europee: stasera in campo Arix e Catania
<BR>09/12/2005 Challenge Cup: aprono stasera Arix e Catania
<BR>07/12/2005 A Calvisano una partita storica
<BR>07/12/2005 Conad L'Aquila: Milani e Comperti migliorano
<BR>07/12/2005 Challenge Cup: l'Arix annuncia il XV anti-Bristol
<BR>L'Aquila - Brutta notizia per la Conad L'Aquila: nel corso della seduta di allenamento di ieri sera, in preparazione al match di Challenge Cup, il seconda linea sudafricano Jacques Lombaard ha riportato un'infortunio al ginocchio la cui entità sarà valutata nei prossimi giorni. Il coach Umberto Lorenzetti perde momentaneamente un'altra pedina fondamentale del proprio scacchiere, anche se non eleggibile per le Coppe europee, che va ad aggiungersi a Lo Cicero, Peens ed Elisara.
<BR>
<BR>Come detto, i neroverdi stanno preparando la proibitiva trasferta di domenica a Newcastle. Anche alla luce di quanto visto sabato scorso al Tommaso Fattori, sarà davvero arduo il compito del team allenato da Umberto Lorenzetti, pesantemente sconfitto nel match di andata sabato scorso. Il gruppo partirà sabato mattina da Roma Ciampino e raggiungerà nel primo pomeriggio Newcastle dove sosterrà una seduta di rifinitura. Domenica alle 14.30 il match che sarà diretto dallo scozzese Andy Ireland.
<BR>(Di.An. in collaborazione con Conad L'Aquila)
<BR>
<BR>
<BR>Secondo me Fouroux andandosene via si è portato via anche la sua fortuna...
<BR>Coppe Europee
<BR>15/12/2005 Am.Catania: contro Montpellier poche novità
<BR>15/12/2005 Conad L'Aquila: infortunio per Jacques Lombaard
<BR>13/12/2005 L'Arix Viadana si prepara alla trasferta a Bristol
<BR>10/12/2005 Coppe europee: Calvisano battuto dal Cardiff
<BR>09/12/2005 Challenge Cup: sconfitte Arix Viadana e Catania
<BR>09/12/2005 Coppe europee: stasera in campo Arix e Catania
<BR>09/12/2005 Challenge Cup: aprono stasera Arix e Catania
<BR>07/12/2005 A Calvisano una partita storica
<BR>07/12/2005 Conad L'Aquila: Milani e Comperti migliorano
<BR>07/12/2005 Challenge Cup: l'Arix annuncia il XV anti-Bristol
<BR>L'Aquila - Brutta notizia per la Conad L'Aquila: nel corso della seduta di allenamento di ieri sera, in preparazione al match di Challenge Cup, il seconda linea sudafricano Jacques Lombaard ha riportato un'infortunio al ginocchio la cui entità sarà valutata nei prossimi giorni. Il coach Umberto Lorenzetti perde momentaneamente un'altra pedina fondamentale del proprio scacchiere, anche se non eleggibile per le Coppe europee, che va ad aggiungersi a Lo Cicero, Peens ed Elisara.
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<BR>Come detto, i neroverdi stanno preparando la proibitiva trasferta di domenica a Newcastle. Anche alla luce di quanto visto sabato scorso al Tommaso Fattori, sarà davvero arduo il compito del team allenato da Umberto Lorenzetti, pesantemente sconfitto nel match di andata sabato scorso. Il gruppo partirà sabato mattina da Roma Ciampino e raggiungerà nel primo pomeriggio Newcastle dove sosterrà una seduta di rifinitura. Domenica alle 14.30 il match che sarà diretto dallo scozzese Andy Ireland.
<BR>(Di.An. in collaborazione con Conad L'Aquila)
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<BR>Secondo me Fouroux andandosene via si è portato via anche la sua fortuna...
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