Perchè il Flaminio ?

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

Rispondi
L3gs
Messaggi: 2414
Iscritto il: 12 feb 2003, 0:00
Località: Rovigo (RO)

Messaggio da L3gs »

Concordo con i-ching; e se proprio ci servisse uno stadio più capiente del Flaminio, credo si dovrebbe a questo punto costruirlo.
<BR>
<BR>E questo lo dico perchè in italia, di stadi più capienti di 40.000 persone senza pista di atletica ad allontanare ancor di più il pubblico dal campo, oltre alle classiche barriere antiproiettile antiultrà, non ce ne sono.
<BR>
<BR>A parte il Marassi di Genova (Stadio Luigi Ferraris), che tiene sulle 42.000, ma che le barriere le ha.
<BR>
<BR>Praticamente tutti gli stadi al di sopra delle 10.000 unità di capienza in italia sono stati costruiti per ospitare il giuoco del calcio.
<BR>
<BR>A meno che non ci accontentiamo, come i francesi a Saint Denis.
NO ALLO SPOSTAMENTO DEL MONUMENTO DEDICATO A MACI BATTAGLINI!:

http://www.petitiononline.com/maci/petition.html
egon
Messaggi: 6979
Iscritto il: 15 ott 2004, 0:00

Messaggio da egon »

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 08-02-2006 alle ore 00:17, BixBeiderbecke wrote:
<BR><!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 07-02-2006 alle ore 23:39, jazztrain wrote:
<BR>Il Flaminio è stato costruito tra il 1957 ed il 1959 dall'architetto Pier Luigi Nervi uno dei maggiori architetti italiani del XX secolo.
<BR>Il nostro Le Corbusier
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>beh...insomma...
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>
<BR><!-- BBCode Start --><A HREF="http://biografie.leonardo.it/biografia. ... +Corbusier" TARGET="_blank">http://biografie.leonardo.it/biografia. ... rbusier</A><!-- BBCode End -->
<BR>
<BR>
<BR><!-- BBCode Start --><B>Le Corbusier</B><!-- BBCode End -->
<BR>
<BR><I><B>A misura d'uomo</B></I>
<BR>
<BR><!-- BBCode Start --><IMG SRC="http://biografie.leonardo.it/img/bio/l/Le_Corbusier.jpg"><!-- BBCode End -->
<BR>
<BR>Charles-Edouard Jeanneret (che più tardi avrebbe assunto, ricordandosi degli avi paterni, il nome d'arte di Le Corbusier), nasce il 6 ottobre 1887 a La Chaux-de-Fonds, Svizzera, dove studia alla scuola d'arte, orientandosi poi, su consiglio del suo maestro Charles L'Esplattenier, verso l'architettura (ma, oltre che architetto, fu anche urbanista, pittore, scultore e scrittore). La sua vera patria è comunque considerata la Francia, suo principale teatro di ogni attività critica e progettuale.
<BR>
<BR>All'età di quattordici anni, si iscrisse alla Scuola d'Arte del suo paese natale e quando compì i diciotto anni realizzò la sua prima abitazione. Dal 1906 al 1914 viaggia in numerosi paesi d'Europa, soggiornando soprattutto a Vienna, dove viene in contatto con gli ambienti della Secessione viennese, e a Berlino dove, nello studio di Peter Beherens, conosce Gropius e Mies Van der Rohe. Visitando le principali città italiane ricava un abbondante quaderno di schizzi delle architetture del passato con a margine di ogni disegno annotazioni e appunti sui materiali, sui colori, sulle forme. Ciò gli consente di acquisire un bagaglio culturale che affonda le radici nel passato e di evidenziare la sua passione per l'architettura, nonostante egli non abbia mai compiuto studi regolari in questo ambito.
<BR>
<BR>Solo intorno al 1920 cominciò realmente a lavorare come architetto. Durante la fase di apprendistato lavorò a Berlino e poi a Parigi, dove avrà modo di approfondire fra l'altro il suo interesse per la pittura moderna.
<BR>
<BR>Inizialmente lavora nello studio di Auguste Perret (fino al 1922), poi con Pierre Jeanneret apre il suo mitico studio di architettura a Parigi, situato in Rue de Sèvres al 35. Nello stesso periodo, fonda insieme a A. Ozenfant e Dermèe, la rivista "Avant-garde. L'Esprite noveau". Quasi da subito osteggiato dagli accademici per il suo presunto stile rivoluzionario, viene successivamente riconosciuto a livello mondiale, lasciando una traccia indelebile e profonda nelle moderne concezioni architettoniche ed urbanistiche. Il problema fondamentale che si pone all'architetto ha un duplice aspetto: da un lato organizzare lo spazio urbano, in modo che la città possa accogliere agevolmente le grandi masse di lavoratori di ogni livello sociale, legate alle attività contemporanee, dall'altro lato costruire edifici capaci di rispondere alle esigenze di vita collettiva ed individuale di quelle stesse masse.
<BR>
<BR>Il suo sistema progettuale è improntato dunque all'uso di sistemi razionali, con moduli e forme estremamente semplici, secondo i principi del "Funzionalismo". Inoltre, molte nuove metodiche per l'ingegneria furono introdotte proprio da Le Corbusier. Il tetto piatto con giardino pensile, ad esempio, rappresenta un importante contributo dell'architettura: esso è formato da un ampio spazio situato su banchi di sabbia, con l'aggiunta di ampie zone verdi poste al di sotto dell'abitazione. Nella sua infaticabile sperimentazione riesce anche a toccare gli estremi opposti in una varietà di linguaggi plastici, come testimoniano le villas La Roche-Jeanneret e Savoye( 1929/31), ), "l'unite d'abitation" di Marsiglia (1947/52), La Cappella di Notre-Dame-Du-Haut sulla sommità di una collina che domina la borgata di Ronchamp( 1950/54), il convento dei domenicani La Tourette, La Maison De L'homme a Zurigo e L'ospedale di Venezia.
<BR>
<BR>Nello stesso anno mostra, al Salon d'Automne, il suo progetto di una Città per Tre Milioni d'Abitanti, che sarà un caposaldo per i futuri studi urbanistici.
<BR>
<BR>L'anno successivo pubblica "Verso una Architettura", il libro d'architettura più importante della prima metà del secolo scorso, un esplosivo manifesto in cui sostiene che l'impegno nel rinnovamento dell'architettura può sostituire la rivoluzione politica, può realizzare la giustizia sociale. Nel libro tratta di tre dei cinque punti: i pilotis, i tetti-giardino e la finestra a nastro. A questi tre elementi si aggiungeranno qualche anno dopo la facciata libera e la pianta libera. Sono i famosi "cinque punti di una nuova architettura" applicati con intenti teorematici in una delle opere più importanti del razionalismo architettonico, villa Savoye a Poissy del 1929.
<BR>
<BR>Nel 1927 vinse il primo premio in un concorso internazionale di idee per il progetto del palazzo della Lega delle nazioni di Ginevra. Il progetto non fu, in realtà, mai realizzato.
<BR>Nel 1925-29 il suo progetto per il Centrosoyus (Ministero Centrale della Pianificazione Economica) a Mosca fu posto in atto; nel 1932 fu costruito a Parigi il Dormitorio Svizzero della Citè Universitarie. Nel 1936 Le Corbusier progettò la sede del Ministero dell'educazione del Brasile a Rio de Janeiro.
<BR>Fra i progetti di pianificazione urbanistica elaborati da Le Corbusier meritano di essere ricordati quello di Algeri (iniziato nel 1930), di San Paolo, di Rio de Janeiro, di Buenos Aires, di Barcellona (1933), di Ginevra, di Stoccolma, di Anversa e di Nemour (1934).
<BR>Un suo progetto per un nuovo museo fu realizzato a Tokyo nel 1929.
<BR>
<BR>In quegli anni, poi, scrisse un importante libro sui problemi connessi alla progettazione della città, La Ville Radiouse, che venne pubblicato nel 1935.
<BR>
<BR>Da non trascurare anche la sua produzione non strettamente architettonica, ma più legata al design. I mobili di Le Corbusier, ad esempio, creati con la collaborazione di P.Jeanneret e C. Perriand, esposti nel 1929 al Salon d'automne a Parigi, lasciarono perplessi i visitatori, per via del fatto che sembravano voler esaltare un concetto sopra ogni altra considerazione: quello di essere l'espressione concreta della loro stessa funzione. Cos'è una seduta, se non un oggetto che assolve il proprio compito accogliendo il corpo umano in una postura semi-eretta? Il progettista concentra la sua azione sul concetto dell'utile e delle necessità all'uso. Intorno alla struttura più semplice, quella di un tubo metallico eletto a supporto primario dell'oggetto, si organizzano i componenti base di ogni tipo di seduta: la struttura si fa gabbia di contenimento o sistema di appoggio. Questi mobili furono concepiti come degli strumenti idonei ad abitare in modo corretto gli spazi costruiti per l'uomo moderno: ancora oggi, si integrano perfettamente nell'habitat quotidiano, e ciò è dovuto principalmente alla convinzione di Le Crbusier di esprimere nella concretezza dell'oggetto di utilità, il nuovo valore proposto dal binomio forma- funzione. In tal modo l'oggetto, spogliato dell'ornamento, recupera la sua irriducibile intima bellezza, esprimendo la propria natura nell'armonia della nuova forma, semplice ed essenziale.
<BR>
<BR>Nel 1944 ritornò all'atelier di Parigi e nel 1946 si trasferì a New York dove il suo genio innovatore fu definitivamente riconosciuto.
<BR>Morì nell'agosto del 1965 a Roquebrune, in Costa Azzurra.
<BR>
<BR>
<BR>I cinque punti espressi in "Verso una Architettura":
<BR>
<BR>1. I Pilotis. Risolvere un problema in maniera scientifica significa innanzi tutto distinguere i suoi elementi. In una costruzione si possono senza dubbio separare le parti portanti e non. Al posto delle primitive fondamenta, sulle quali poggiavano setti murari, il cemento armato permette di usare fondamenta puntiformi e al posto dei muri pilastri. I pilotis sollevano la casa dal suolo, gli spazi vengono sottratti all'umidità del terreno e hanno luce ed aria. La superficie occupata dalla costruzione rimane al giardino che passa sotto alla casa, il giardino è anche sopra la casa, sul tetto.
<BR>
<BR>2. I Tetti Giardino. Il tetto piano richiede in primo luogo un utilizzo logico ai fini abitativi: tetto-terrazza, tetto-giardino. Il calcestruzzo richiede una protezione dagli sbalzi termici, per assicurarne una maggior durata. Il tetto-terrazza soddisfa anche quest'esigenza, adottando una misura particolare di protezione: sabbia ricoperta di lastre spesse di cemento, a giunti sfalsati seminati con erba. L'effetto ottenuto e quello di una massa termoregolatrice, radici e sabbia lasciano filtrare l'acqua lentamente. I tetti-giardino diventano opulenti: fiori, arbusti e alberi, prato. In generale per una città i tetti-giardino significano il riscatto di tutte le superfici edificate.
<BR>
<BR>3. Il Plan Libre. I muri portanti, partendo dal sottosuolo, si sovrappongono formando il pianterreno e gli altri piani, fino al tetto: la pianta è schiava. Il sistema dei pilastri porta i solai, i tramezzi sono posti a piacere secondo le necessità e nessun piano è vincolato all'altro. Non esistono più pareti portanti ma solo membrane solide a piacere, ne consegue l'assoluta libertà di configurazione della pianta, che consente una grande economia di volume costruito e un rigoroso impiego di ogni centimetro quadrato, che compensano i maggiori costi di una costruzione in calcestruzzo armato.
<BR>
<BR>4. La Fenetre En Longeur. I pilastri formano, con i solai, vuoti rettangoli in facciata, attraverso i quali luce ed aria entrano abbondantemente. La finestra corre da un pilastro all'altro, e sarà quindi una finestra in lunghezza. Gli spazi in tal modo sono illuminati uniformemente da parete a parete. Il cemento armato rivoluziona la storia della finestra. La finestra può correre da un bordo all'altro della facciata. Il calcestruzzo armato offre per la prima volta con la finestra in lunghezza la possibilità di massima illuminazione.
<BR>
<BR>5.La Facciata Libera. Giacché si fanno aggettare i piani rispetto i pilastri portanti l'intera facciata si sposta all'infuori rispetto la struttura. Essa perde quindi la qualità portante, e le finestre possono essere estese in lunghezza a piacere, senza diretta relazione con la suddivisione interna. Così la facciata ottiene una configurazione libera.
<BR>
<BR>
<BR>
<BR>
<BR>Giuliana
Peruperu
Messaggi: 2206
Iscritto il: 10 mar 2004, 0:00
Località: SEGNI - Provincia di Roma
Contatta:

Messaggio da Peruperu »

Un pò di cultura ci stà sempre bene!!!! :-] :-] :-]
Se non puoi convincerli .......... CONFONDILI!!!!!!!!!
i-ching
Messaggi: 1652
Iscritto il: 23 nov 2004, 0:00

Messaggio da i-ching »

a 'sto punto, per chi ha il coraggio di leggerlo...
<BR>
<BR><!-- BBCode Start --><IMG SRC="http://www.artlabeventi.com/maestri_file/nervi.gif"><!-- BBCode End -->
<BR>
<BR>Pier Luigi Nervi
<BR>
<BR>Nasce a Sondrio il 21 giugno del 1891, frequenta l´Universitá a Bologna dove consegue una doppia laurea in Ingegneria ed in Architettura. Nel 1927 la cittá di Napoli commissiona a lui ed a Arnaldo Foschini la Funicolare centrale e la sala dell´Augusteo. La sala del teatro é realizzata in cemento armato, ha una forma circolare, di 30 metri di diametro, con una copertura ad anelli ed al centro un lucernario. Il suo primo incarico individuale importante é lo stadio di Giovanni Berta a Firenze (1930-32), un´opera di grande bellezza dove spiccano: la pensilina che copre un settore delle tribune, le eleganti scale elicoidali per l´ingresso degli spettatori e la svettante torre Maratona.
<BR>
<BR>Nel 1936-40 realizza gli hangar per l'Aeronautica Italiana ad Orbetello, purtroppo andati distrutti. Le volte di queste costruzioni erano formate da un leggero reticolo di nervature di cemento armato che incrociandosi diagonalmente contribuivano a donare una luce impressionante all´intero ambiente.
<BR>
<BR>A metá degli anni ´40 sviluppa il ferro-cemento, resistente ed elastico, composto di strati di maglia d´acciaio, riempiti di malta e calcestruzzo. Con questo materiale si ottengono nervature sciolte, ricurve od ondulate di grande impatto visivo che caratterizzano l´intera sua opera, insieme a soluzioni audaci, rese possibili dall´uso del cemento armato che Nervi lascia spesso visibile, senza ricoprirlo di vari rivestimenti. L´impiego del ferro-cemento gli permette di costruire il Salone delle Esposizioni di Torino, nel 1948, dove la copertura esterna copre una distanza di 76 metri, facendo scaturire uno spazio interno di drammatica semplicitá strutturale. Lo spessore del rivestimento del tetto é di soli 5 cm ed é reso possibile dall´aumento della rigiditá attraverso l´ondulazione della ragnatela trasversale che crea l´intelaiatura.
<BR>
<BR>Ormai divenuto architetto di fama internazionale, tra il 1953 ed il 1957 lavora alla sede permanente dell´Unesco a Parigi, collaborando con gli architetti Marcel Breuer e Bernard Zehrfuss. Nello stesso periodo fa parte del team di strutturisti italiani che cooperano con l´architetto Gio Ponti alla progettazione del Grattacielo Pirelli a Milano, insieme a Rosselli, Dell´Orto, Danusso, Voltolina, Fornaroli.
<BR>
<BR>In occasione delle Olimpiadi del 1960 a Roma disegna con Annibale Vitellozzi il Palazzetto dello Sport, edificio dalla pianta circolare, con cupola ondulata che poggia su 36 forcelle, dalla forma a Y; lo stadio Flaminio, il viadotto sopraelevato di Corso Francia. Mentre insieme a Marcello Piacentini realizza uno dei simboli dell´Eur: il Palazzo dello Sport, un edificio in curtain-wall dai vetri verde-azzurro.
<BR>
<BR>Di nuovo a Torino Nervi e suo figlio Antonio si aggiudicano il concorso tenuto nel 1959 per la progettazione del Palazzo del Lavoro, da inaugurare per l´esibizione del 1961. I tempi ristretti dal bando alla realizzazione, 11 mesi soltanto, contribuiscono a scegliere la proposta di Nervi che grazie all´impiego di soluzioni modulari, consente una rapida progressione dei lavori. Caratteristica dell´edificio sono sedici "grandi ombrelli", costituiti da un pilastro centrale in cemento armato da cui si dipartono raggi in travi d´acciaio che reggono la copertura dell´edificio. Le pareti-vetrate esterne sono rette da una serie di montanti che aiutano a contenere le dilatazioni termiche e che scaricano sulla copertura le tensioni create dal vento.
<BR>
<BR>Nel 1964 viene invitato in Vaticano, dove il pontefice Paolo VI gli affida la costruzione della nuova aula per le udienze al pubblico. Un particolare curioso é che questa sala é situata a cavallo fra due stati: l´Italia e la Cittá del Vaticano.
<BR>
<BR>Nella sua lunga e creativa vita, Nervi ha realizzato anche: la Cattedrale di St. Mary a San Francisco, la stazione degli autobus del George Washington Bridge a New York, il complesso "Victoria Square" a Montreal, in Canada; i progetti per la "Nuova Officina Carte Valori" per la Banca d'Italia a Roma e per lo stabilimento Burgo di Mantova.
<BR>
<BR>Muore all'etá di 88 anni il 9 gennaio del 1979, a Roma. L´ultimo suo sogno é il ponte sullo stretto di Messina che immagina sospeso a campata unica.
egon
Messaggi: 6979
Iscritto il: 15 ott 2004, 0:00

Messaggio da egon »

<!-- BBCode Start --><A HREF="http://en.wikipedia.org/wiki/Image:Ronchamp.jpg" TARGET="_blank">http://en.wikipedia.org/wiki/Image:Ronchamp.jpg</A><!-- BBCode End -->
<BR>
<BR>
<BR>Le Corbusier
<BR>
<BR><!-- BBCode Start --><B>Notre Dame du Haut</B><!-- BBCode End -->
<BR>
<BR><!-- BBCode Start --><IMG SRC="http://upload.wikimedia.org/wikipedia/c ... nchamp.jpg"><!-- BBCode End -->
<BR>
<BR>
<BR>
<BR>
<BR>Giuliana
i-ching
Messaggi: 1652
Iscritto il: 23 nov 2004, 0:00

Messaggio da i-ching »

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 08-02-2006 alle ore 09:25, jaco wrote:
<BR>
<BR>Ancora...già un'altra volta ve l'ho detto: Nervi era ingegnere non architetto... scusate, ma quando ci vuole...
<BR><!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR>
<BR><!-- BBCode Start --><I>"..frequenta l´Universitá a Bologna dove consegue una doppia laurea in Ingegneria ed in Architettura."</I><!-- BBCode End -->
<BR>
<BR>allora in questo caso non ci voleva
<BR> :-] ;-)
egon
Messaggi: 6979
Iscritto il: 15 ott 2004, 0:00

Messaggio da egon »

<!-- BBCode Start --><A HREF="http://en.wikipedia.org/wiki/Image:Vill ... _avant.jpg" TARGET="_blank">http://en.wikipedia.org/wiki/Image:Vill ... ant.jpg</A><!-- BBCode End -->
<BR>
<BR>
<BR>Le Corbusier
<BR>
<BR><!-- BBCode Start --><B>Villa Savoye</B><!-- BBCode End -->
<BR>
<BR><!-- BBCode Start --><IMG SRC="http://upload.wikimedia.org/wikipedia/c ... _avant.jpg"><!-- BBCode End -->
<BR>
<BR>
<BR>
<BR>
<BR>Giuliana
M22S1280
Messaggi: 68
Iscritto il: 21 set 2005, 0:00
Località: Scandicci (fi)

Messaggio da M22S1280 »

Io capisco la tradizione che ogni nazionale gioca le partite del torneo nella propria capitale, con lo stadio che diventa la propria casa, ma in Italia, purtroppo, non abbiamo grandi tradizioni e giocare tutte le partite a Roma non giova, a mio parere, al nostro movimento. Come succede anche per la nazionale di calcio, bisognerebbe girare per l'Italia partita per partita, come facciamo anche durante i Jaguar test match che si giocano in Novembre, magari andando sempre in città importanti con impianti di un certo livello. Allora riusciremmo a riempire sempre lo stadio senza avere la maggioranza di tifosi stranieri. Alla lunga giocare a Roma stanca, perché la maggioranza di noi viene da fuori e non sempre possiamo sobbarcarci viaggio, mangiare ecc. Comunque anch'io sogno una partita allo stadio Olimpico con 80000 spettatori che spingono il nostro XV alla vittoria. :-?
Avatar utente
jaco
Messaggi: 8968
Iscritto il: 5 feb 2003, 0:00
Località: san donà di piave

Messaggio da jaco »

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 08-02-2006 alle ore 11:57, i-ching wrote:
<BR><!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 08-02-2006 alle ore 09:25, jaco wrote:
<BR>
<BR>Ancora...già un'altra volta ve l'ho detto: Nervi era ingegnere non architetto... scusate, ma quando ci vuole...
<BR><!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR>
<BR><!-- BBCode Start --><I>"..frequenta l´Universitá a Bologna dove consegue una doppia laurea in Ingegneria ed in Architettura."</I><!-- BBCode End -->
<BR>
<BR>allora in questo caso non ci voleva
<BR> :-] ;-)
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>Da Wikipedia
<BR>
<BR>Biografia
<BR>Nasce a Sondrio nel 1891 da genitori liguri. A causa del lavoro del padre (direttore postale) durante l'infanzia è costretto a cambiare più volte città, fintanto che si iscrive alla <!-- BBCode Start --><B>facoltà di ingegneria </B><!-- BBCode End --> dell'università di Bologna dove si laurea nel 1913.
<BR>
<BR>Dopo la laurea trova lavoro in un ufficio tecnico dove si forma professionalmente, rendendosi conto dei problemi di ogni tipo di struttura. Durante la prima guerra mondiale viene chiamato alle armi e svolgerà il suo servizio nel genio.
<BR>
<BR>Dal 1920 al 1932 svolge la sua attività nello studio da lui fondato (<!-- BBCode Start --><B>Società Ing. Nervi </B><!-- BBCode End --> & Nebbiosi). Nel 1924 si celebra il matrimonio con Irene Calosi da cui Nervi avrà quattro figli (tre dei quali lo affiancheranno nel lavoro).
<BR>[...]
<BR>Per Nervi l'arte non è concepibile soltanto come estetica, ma è pura funzionalità e staticità.
<BR>
<BR>
<BR>poi vabbè... sarà stato anche architetto (nel senso lato del termine...) ;-)
<BR>
L'ignorante sa tant, l'inteigente sa poc, el saggio sa nient. EL MONA SA TUT!
jattaforasteka
Messaggi: 1618
Iscritto il: 8 mar 2004, 0:00
Località: kettifrrrrrrrr

Messaggio da jattaforasteka »

Secondo me le partite della nazionale sarebbe molto meglio si facessero tutte a Bologna
Immagine
Peruperu
Messaggi: 2206
Iscritto il: 10 mar 2004, 0:00
Località: SEGNI - Provincia di Roma
Contatta:

Messaggio da Peruperu »

<!-- BBCode Start --><IMG SRC="http://www.portaldavaca.com.br/simagens ... lingua.jpg"><!-- BBCode End -->
Se non puoi convincerli .......... CONFONDILI!!!!!!!!!
Avatar utente
jaco
Messaggi: 8968
Iscritto il: 5 feb 2003, 0:00
Località: san donà di piave

Messaggio da jaco »

P.L.Nervi - Saint Mary's Cathedral - San Francisco (USA)
<BR><!-- BBCode Start --><IMG SRC="http://data.greatbuildings.com/gbc/imag ... iNervi.jpg"><!-- BBCode End -->
L'ignorante sa tant, l'inteigente sa poc, el saggio sa nient. EL MONA SA TUT!
i-ching
Messaggi: 1652
Iscritto il: 23 nov 2004, 0:00

Messaggio da i-ching »

tutti froci, cor culo degli altri, eh?
<BR>tutti a fare i difensori delle "tradizioni del rugby" e poi volete venir meno a quelle del torneo più antico del mondo?
<BR>
<BR>per giocare negli altri stadi ci sono i test match. se non vi va di sobbarcarvi il viaggio x il 6n, le partite ve le guardate su la7.
<BR>
<BR>a febbraio a bologna a morisse de freddo.....ma per piacere! :-Y
i-ching
Messaggi: 1652
Iscritto il: 23 nov 2004, 0:00

Messaggio da i-ching »

poi c'è l'aspetto cultural-turistico nel sistema che porta 5000-6000 persone in trasferta a roma x il 6N.
<BR>con tutto il rispetto per altre cittadine d'Italia come Bologna (che mi piace molto e dove avevo una ragazza) non attirerebbero la stessa massa di pubblico.
<BR>
<BR>e poi ROMA è ROMA! capitale e caput mundi!!
L3gs
Messaggi: 2414
Iscritto il: 12 feb 2003, 0:00
Località: Rovigo (RO)

Messaggio da L3gs »

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 08-02-2006 alle ore 13:01, i-ching wrote:
<BR>poi c'è l'aspetto cultural-turistico nel sistema che porta 5000-6000 persone in trasferta a roma x il 6N.
<BR>con tutto il rispetto per altre cittadine d'Italia come Bologna (che mi piace molto e dove avevo una ragazza) non attirerebbero la stessa massa di pubblico.
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>Questi infatti sono tutti fattori che rendono la scelta del Flaminio come l'unica possibile.
<BR>
<BR>Volendo portare il tutto su un piano più personale, posso però altrettanto capire come un veneto si possa sentire "tradito" da questa scelta centrista. Io stesso, ad esempio, posso dire che non sono assolutamente disposto a farmi 600 km di treno per vedere una partita dell'italia al Flaminio; questo da un punto di vista monetario, ovviamente.
NO ALLO SPOSTAMENTO DEL MONUMENTO DEDICATO A MACI BATTAGLINI!:

http://www.petitiononline.com/maci/petition.html
Rispondi