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Inviato: 23 giu 2006, 9:15
da capitanbumba
Così è scritto sul sito dell'Associazione Italiana Rugbysti: "Crediamo nei rugbysti che parlano poco, nei rugbysti che non si agitano, nei rugbysti che si rodono dentro e soffrono, in coloro che, dopo una partita al freddo e al gelo, sotto una gelida pioggia in un campo fangoso tra pochi sparuti spettatori, alla fine salutano con un gesto stanco, come da una lontananza di secoli.

Crediamo nei rugbysti che piangono nella vittoria e nella sconfitta, in coloro che una volta “rotti” pensano subito a recuperare, in coloro che malandati ci sono in campo per se stessi, per i loro compagni, per l’onore di portare la maglia che indossano, in coloro, e sono la maggioranza, che giocano in campi impraticabili davanti a quattro gatti e con le scarpe scompagnate, in coloro che si allenano alla penombra, in un lato di campo rubato al calcio, in coloro che non hanno il tensoplast, i cerotti, le bende, in coloro che leggono i giornali sportivi partendo dall’ultima pagina e, a ritroso, cercano il trafiletto “rugby”.

Crediamo nel coraggio, nella gioia e nell’allegria di chi gioca a questo sport divertendosi a qualunque età, di chi beve birra e anche di notte sogna l’ovale ed il rugby, uno sport duro e leale per rugbysti che, a qualsiasi ambiente appartengano, si riconoscono, si stimano ed instaurano veritieri legami di amicizia che durano una vita intera, proprio per i contenuti di questo sport che è diverso da tutti gli altri non solo nelle regole ma, soprattutto, nello spirito, nei valori morali ed etico-educativi.

Crediamo in tutta questa gente che ha bisogno di essere conosciuta ed amata in ciò che tace, nelle parole che nutre nel cuore e non dice, nella dolcezza del viso dei bambini e nell’asprezza di qualche rude tratto maschile, nel volto segnato di qualche vecchio giocatore e nel rossore delle guance di una donna rugbysta, nella babele di dialetti dei tanti tornei primaverili al sole ed al calore dell’amicizia fraterna del dopo partita e del terzo tempo. "
Poi, da parte mia, distinguerei tra giocatore di rugby e rugbysta, cioè tra un atleta che pratica bene questo sport e una persona che ha valori come l'onore, il rispetto per il prossimo, il senso dell'amicizia, del sacrificio (anche se sacrificio è una parola grossa, sacrificio lo fanno quelli che lavorano in miniera...) misto a un pò di goliardia, se non amore, almeno simpatia per la birra e doti canterine (e se non ci sono le doti almeno il coraggio o l'incoscienza di assordare i compagni...). In ogni caso, per me, per un rugbysta, come per qualsiasi altra persona, la cosa più importante è non prendersi mai troppo sul serio, per quanto stupendo possa essere questo ambiente, non bisogna mai ritenersi una casta di eletti. Love & peace!

Re: RE: Re: RE: Re: RE: Re: RE: Re: RE: COSA INTENDETE VOI P

Inviato: 23 giu 2006, 9:36
da prisilla
Maci ha scritto:Il giocatore di rugby e' una persona che gioca a rugby.
Il simpatizzante e' colui che gira intorno al mondo del rugby indipendentemente dalle motivazioni.

Il Rugbysta e' colui che vive il Rugby dentro e/o fuori dal campo con valori ed emozioni di amicizia e lealta' di cui tutti, prima o poi, abbiamo sentito parlare.

Ho conosciuto rugbysti che non sapevano cos'era una palla ovale e giocatori di rugby che di Rugby non sapevano assolutamente niente.
grande Maci!

Inviato: 23 giu 2006, 9:41
da Ivan_il_Terrone
Secondo me state "sinonimizzando" la parola rugbista con avere fair play...

Il fair play c'è in tutti gli sport, magari noi siamo convinti di averne di più perchè viviamo lo sport non come semplici curiosi, ma anche nel calcio (non parlo per forza di serie A e dintorni) può esserci la persona che ti allunga una mano per aiutarti a rimetterti in piedi...

Inviato: 23 giu 2006, 9:54
da ItalianRugbyFriends
Come ha detto W.J. Carep, vescovo inglese "Il rugby é un gioco per gentiluomini di tutte le classi sociali ma non lo é per un cattivo sportivo, a qualsiasi classe appartenga." Che poi è anche il motto dei Barbarians.
Io credo che rugbista sia colui che gioca o che ama questo sport, capendone lo spirito profondo, le implicazioni extrasportive che lo contraddistinguono e che lo rendono unico e differente da ogni altro sport.

Inviato: 23 giu 2006, 9:57
da Ivan_il_Terrone
ItalianRugbyFriends ha scritto: Io credo che rugbista sia colui che gioca o che ama questo sport, capendone lo spirito profondo, le implicazioni extrasportive che lo contraddistinguono e che lo rendono unico e differente da ogni altro sport.
Mi spieghi lo spirito profondo e le implicazioni extrasportive che rendono unico e differente il rugby?

Inviato: 23 giu 2006, 9:57
da prisilla
Ivan_il_Terrone ha scritto:Secondo me state "sinonimizzando" la parola rugbista con avere fair play...

Il fair play c'è in tutti gli sport, magari noi siamo convinti di averne di più perchè viviamo lo sport non come semplici curiosi, ma anche nel calcio (non parlo per forza di serie A e dintorni) può esserci la persona che ti allunga una mano per aiutarti a rimetterti in piedi...

io parlo di un'altra cosa ivan non è semplice fair paly...è ben altro.

Inviato: 23 giu 2006, 10:04
da Ivan_il_Terrone
ossia?

Inviato: 23 giu 2006, 10:06
da prisilla
ti basta leggere le 2 pagine precedenti

Inviato: 23 giu 2006, 10:07
da user234483
facciamo qualche esempio/sondaggio... [le mie risposte tra parentesti]

Mazino e' un rugbysta? [si]
Griffen e' un rugysta? [si]
Biglo e' un rugbysta? [si]
L3gs e' un rugbysta? [mi pare abbia giocato, quindi direi di si]
io(user234483) sono un rugbysta? [no]
Cicca e' un rugbysta? [ni...e' un arbitro..ha anche giocato?]
prisilla e' un rugbysta? [no]
Carlo Azeglio Ciampi e' un rugbysta? [no]

Cosa accomuna quelli che avete classificato rugbisti? e cosa li distingue dagli altri?

Inviato: 23 giu 2006, 10:10
da ItalianRugbyFriends
Ivan, per esempio, il Terzo Tempo, nel quale tutti si mischiano, senza differenze di maglia. Il rispetto per l'avversario e il vedere la partita come una festa e non una battaglia contro dei nemici. Il saper essere tifosi senza bisogno di odiare gli altri, l'accettare le decisioni contrarie, anche se sbagliate, senza scagliarsi contro arbitri o altro.
Il rugbista combatte, lotta, piange, si esalta e si deprime, prende le botte e le ridà, suda... per ottanta minuti. Ma in quello spazio non dimentica mai il rispetto e appena finita la 'battaglia' non esistono più avversari, ma solo amici con cui condividere un momento di gioia e divertimento.
Dentro e fuori il campo.

Inviato: 23 giu 2006, 10:16
da Ivan_il_Terrone
ItalianRugbyFriends ha scritto:Ivan, per esempio, il Terzo Tempo, nel quale tutti si mischiano, senza differenze di maglia. Il rispetto per l'avversario e il vedere la partita come una festa e non una battaglia contro dei nemici. Il saper essere tifosi senza bisogno di odiare gli altri, l'accettare le decisioni contrarie, anche se sbagliate, senza scagliarsi contro arbitri o altro.
Il rugbista combatte, lotta, piange, si esalta e si deprime, prende le botte e le ridà, suda... per ottanta minuti. Ma in quello spazio non dimentica mai il rispetto e appena finita la 'battaglia' non esistono più avversari, ma solo amici con cui condividere un momento di gioia e divertimento.
Dentro e fuori il campo.

Queste parole sono molto belle.... Ma non sono esclusive del rugby....

Inviato: 23 giu 2006, 10:18
da pinghial
Io credo che essere rugbysta sia una concezione, un'appartenenza ad un particolare mondo, ad una famiglia, ad un gruppo ben identificato di persone. Credo che dire rugbysta equivalga a dire appartenere ad una religione. Poi come ogni grande famiglia al proprio interno ha i suoi ruoli altrettanto avviene nella famiglia del rugby, dove c'è il rugbysta giocatore, il rugbysta spettatore appassionato, il rugbysta che beve e mangia, il rugbysta che si diverte, va allo stadio e canta, abbraccia l'avversario etc etc etc....

Ci ho pensato una volta... ed ho detto quando si dice rugbysta fuori da chi lo frequenta si identifica subito questa appartenenza.
Ma se si dice calciatore si identifica solo chi lo pratica di professione, idem per il pallavolista, il cestista...

ci sono comunque altre eccezioni e non sentiamoci privilegiati...
perché sarebbe un grave errore peccare di superbia....

Inviato: 23 giu 2006, 10:19
da Cicca
user234483 ha scritto:facciamo qualche esempio/sondaggio... [le mie risposte tra parentesti]

[CUT]
Cicca e' un rugbysta? [ni...e' un arbitro..ha anche giocato?]
[CUT]
15 anni....sempre in prima e seconda linea.... ;-)
sempre in serie C.... :roll:

Re: RE: Re: RE: Re: RE: COSA INTENDETE VOI PER ESSERE UN RUG

Inviato: 23 giu 2006, 10:31
da alby
Wirg ha scritto:
alby ha scritto:allora la differenza è tra "rugbysti" e "persone che praticano uno sport che si chiama rugby"
la tua idea è condivisibile. la differenza a questo punto sta nella domanda: "Il rugby è per primo pratica sportiva o un credo, un modo di vivere?"
Io ho già detto la mia...
quando ho iniziato a giocare (avevo undici anni), le prime cose che mi hanno inseganto dopo il fondamentale "la palla si passa indietro" sono state:
- rispetto per i compagni
- rispetto per l'avversario
- rispetto per l'arbitro
- aiutare chi è in difficoltà

poi abbiamo cominciato a imparare a giocare, ma mai in deroga a questi concetti pena la panchina o la tribuna.
questa cosa è durata per tutto il trascorso delle giovanili e chi si inseriva o mangiava questa minestra o saltava dalla finestra.
non credo che siano molti gli sport (almeno io non ne conosco) che applichino questi principi così radicalmente.
forse sono stato fortunato, non dico che è tutto un prato fiorito, ma questi insegnamenti non sono canoni di gioco ma di vita.

Inviato: 23 giu 2006, 10:41
da ItalianRugbyFriends
Ivan_il_Terrone ha scritto: Queste parole sono molto belle.... Ma non sono esclusive del rugby....
Assolutamente, non sono di quelli che credono che siamo belli solo noi e tutti gli altri sportivi sono brutti e cattivi. Infatti, io ho specificato che rugbista è chi è come l'ho descritto, ma gioca o ama la palla ovale. Ci sono tantissimi calciatori, pallavolisti, tennisti, ecc.ecc., o anche gente che non pratica ne segue sport che è così come l'ho descritta. Ma qui si parlava di chi fosse veramente rugbista. Lo è chi pratica o segue questo sport, ma che ne capisce anche la filosofia di fondo.
Prendendo gli esempi fatti da user: Mazino si è dimostrato un pessimo rugbista, avendone tradito i valori, Ciampi non è un rugbista, nonostante possa anche condividere i suoi valori.
Rugbisti sono i 45.000 tifosi irlandesi che il 4 febbraio, dopo che O'Driscoll ha tirato una tacchettata in faccia a Griffen (in modo poco rugbistico), hanno fischiato il loro stesso capitano.
I valori del rugby non sono solo nostri, moltissime persone li condividono, pur non conoscendo neppure l'esistenza di questo sport. Ma non sono rugbisti, sono 'solo' splendide persone.
Forse, più che chiedersi chi sia rugbista e chi non lo sia, la domanda giusta sarebbe: tra chi pratica o segue questo sport, chi veramente è rugbista nell'animo?