Nazionale Italiana ai mondiali '87
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RE: Re: RE: Re: RE: Re: RE: Re: RE: Nazionale Italiana ai mo
nessuno ha la famosa meta di Francescato agli USA e può metterla su youtube o simili?
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Invece di farmi un busto ed esporlo a Murrayfield, mi impaglieranno e mi appenderanno in una taverna (Roy Laidlaw)
Er tacce è robbba da froci (Jimmy Er Fregna)
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RE: Re: RE: Re: RE: Re: RE: Re: RE: Nazionale Italiana ai mo
A completamento della biografia "obliqua" di Serafino Ghizzoni, Raptus, dalla bella Tolosa m'informa che la squadra di calcio nella quale si esibiva l'aquilano era il Tempera. Colori sociali: nero e verde...
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Re: RE: Re: RE: Re: RE: Re: RE: Re: RE: Nazionale Italiana a
ovvio.... non poteva essere altrimenti...GRUN ha scritto:. Colori sociali: nero e verde...
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Tirato per i capelli, ehhm...si fa per dire vista la scarsa o nulla disponibilità di quest'ultimi, mi piace correggere un pò e per quel che so la lista delle attuali occupazioni:rugbyteacher ha scritto:Cucchiella?
Rossi (Agricoltore)
Lupini (imprenditore panificatore)
Romagnoli (allenatore accademia)
Giorgio Morelli (avvocato procuratore)
Galeazzo ?
Colella (ex DS l'Aquila)
Pavin (imprenditore tessile allenatore Casale)
Berni ?
Gardin ?
Innocenti (Medico e allenatore Valsugana)
Zanon (bancario e allenatore Benetton 2squadra)
Artuso (Bancario e ex allenatore Petrarca)
Farina ?
Lorigiola (Avvocato e Presidente Petrarca)
Ambrosio (medico ex allenatore Petrarca)
Collodo (allenatore Oderzo)
Marcello Cuttitta (allenatore Amatori Milano)
Barba ?
Mascioletti (allenatore Capitolina)
Ghizzoni ?
Fabio Gaetaniello (allenatore Prato)
Tebaldi (allenatore giovanili Gran?)
Ghini (allenatore Rugby Parma)
Zorzi (direttore tecnico Montebelluna Rugby e allenatore federale)
piu o meno tutti sono rimasti nell'ambiente, scusate ma a me interessano anche questi gossip.....
Cucchiella: cittadino del mondo disperso tra viaggi l'Aquila- Africa ed Asia a zonzo tra le capitali e le tribù più strane ove di certo non sfigura rispetto ai grandi sciamani;
Rossi confermo imprenditore agricolo nella ricca terra trevigiana;
Lupini non so;
Romagnoli allenatore professionista, all'epoca nel campo della distribuzione dei prodotti agricoli;
Giorgio Morelli, poi mi farete sapere da dove sono uscite le strane segnalazioni di attività da procuratore, fa l'ingegnere dipendente del Corpo forestale dello Stato e lavora in un Parco Nazionale del Rugby è solo gran tifoso e padre di un giovane, ahilui, tallonatore;
Galeazzo professore di educazione fisica sicuramente lavora in qualche palestra, ma non credo sia la sua attività principale;
Colella impiegato presso l'università di L'Aquila;
Pavin non so
Gardin non so
Berni non so
Innocenti medico specialista otorino
Zanon confermo
Artuso confermo
Farina non so
Lorigiola avvocato
Collodo confermo
Ambrosio non credo faccia il medico almeno all'epoca non l'ho mai sentito parlare di università e questioni connesse
Marcello Cuttitta confermo
Barba non so
Mascioletti confermo
Ghizzoni imprenditore di linee di viaggi su strada
Fabio Gaetaniello confermo
Tebaldi confermo
Ghini confermo
Zorzi confermo.
A parte la Lista il senso è che più o meno tutti abbiamo trovato la nostra strada e che il rugby ci ha dato molto e la cosa più grande è che ci ha reso forti per il gioco della vita...sono invece molto preoccupato per i pseudoprofessionisti di oggi...saranno pronti per la vita?
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Hai ragione JPR, quello di Kirwan fu un capolavoro. Di quella meta hanno anche parlato Jaco e Sanzen nel 3d Roy Bish, per chi fosse interessato. Ritorno sul famoso e famigerato Anderson, l'arbitro scozzese di Inghilterra-Italia del 1991. Uno dei problemi più evidenti che i nostri giocatori si trovarono ad affrontare nelle rare occasioni concesse loro di misurarsi con le nazionali dei grandi paesi del rugby negli anni ottanta e novanta, fu quello di capire e metabolizzare l'interpretazione che del regolamento davano gli arbitri di quelle nazioni. Il 22 ottobre 1983 l'Italia affrontò a Rovigo in un assolato pomeriggio un'Australia stellare, dal talento debordante, specie nelle linee arretrate (Glen Ella estremo, Mark Ella apertura, Campese all'ala, così, tanto per fare tre nomi...). Come ben ricorderà Sanzen, sicuramente seduto sulle gradinate del Battaglini, rimanemmo dignitosamente in partita fino al 75', quando, dopo la meta di Zanon, stremati subimmo la meta di Mark Ella, seguita da quella di Hawker al 78' per un comunque rispettabilissimo 7-29 finale. Ma a sorprendere il numeroso pubblico fu l'arbitraggio del francese Yché. Cito le parole di uno dei protagonisti, esimio forumista, di quel match: " L'arbitro ci punì (specie me) per il fuorigioco nel recupero del pallone dopo il placcaggio. Allora non c'era l'obbligo per il per il non placcatore di entrare dal "gate", bastava intervenire prima che nascessero le linee del fuorigioco, che appunto per nascere avevano bisogno di due compagni ed un avversario con palla in mano o di due avversari in spinta con palla a terra. Io invece recuperai molti palloni che erano stati messi a terra da un australiano dopo un placcaggio arrivando al punto dal campo avverso, come mio solito... Però giuro, erano per me palloni vaganti, ma chi comanda era ed è l'arbitro... Per cui niente recuperi e tanti calci di punizione...".
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"Ma a sorprendere il numeroso pubblico fu l'arbitraggio del francese Yché"
Diciamo pure che il pubblico si arrabbiò anche perchè non eravamo abituati a tali interpretazioni del regolamento, ci sembravano alquanto fiscali e penalizzanti per la nostra squadra.
Quella con l'Australia è una delle partite del "risentimento" perchè eravamo sempre rimasti vicini a loro nel gioco e nell'iniziativa per 70 minuti , poi pagammo atleticamente e disciplinarmente la scarsa attitudine del nostro rugby a misurarsi con squadre "evolute".
Dell'arbitro scozzese Anderson non ne voglio tuttora sentir parlare, mi arrabbio ancora e mi ritona in circolo il sangue amaro di quei giorni, perchè le polemiche e le prese in giro dei giornali Inglesi non fesero che mettere sale sulla ferita.
Comunque tuttora penso egli fosse in malafede, salvo ricredermi dopo aver rivisto il nastro della partita (che non posseggo. qualche forumista mi vuol fare questo regalo avvelenato?). Anderson ci trattò come degli incapaci di giocare che non conoscono le regole del gioco e con grande supponenza diresse in questo senso, permettendo agli Inglesi molte piccole astuzie.
Sfogata la mia provincialità italiota sull'operato degli arbitri vorrei seriamente mettere in risalto questo punto che ci ha perseguitato per anni: la nostra scarsa disciplina nel seguire le regole del gioco che con altri fattori ci hanno tenuti lontano dalla considerazione delle Nazioni che contano.
Diciamo pure che il pubblico si arrabbiò anche perchè non eravamo abituati a tali interpretazioni del regolamento, ci sembravano alquanto fiscali e penalizzanti per la nostra squadra.
Quella con l'Australia è una delle partite del "risentimento" perchè eravamo sempre rimasti vicini a loro nel gioco e nell'iniziativa per 70 minuti , poi pagammo atleticamente e disciplinarmente la scarsa attitudine del nostro rugby a misurarsi con squadre "evolute".
Dell'arbitro scozzese Anderson non ne voglio tuttora sentir parlare, mi arrabbio ancora e mi ritona in circolo il sangue amaro di quei giorni, perchè le polemiche e le prese in giro dei giornali Inglesi non fesero che mettere sale sulla ferita.
Comunque tuttora penso egli fosse in malafede, salvo ricredermi dopo aver rivisto il nastro della partita (che non posseggo. qualche forumista mi vuol fare questo regalo avvelenato?). Anderson ci trattò come degli incapaci di giocare che non conoscono le regole del gioco e con grande supponenza diresse in questo senso, permettendo agli Inglesi molte piccole astuzie.
Sfogata la mia provincialità italiota sull'operato degli arbitri vorrei seriamente mettere in risalto questo punto che ci ha perseguitato per anni: la nostra scarsa disciplina nel seguire le regole del gioco che con altri fattori ci hanno tenuti lontano dalla considerazione delle Nazioni che contano.
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secondo me,anche negli anni piu recenti,abbiamo sempre pagato a livello di arbitraggio..se giochi contor un'Inghilterra o un'Australia,le situazioni dubbie saranno TUTTE a nostro sfavore,è cosi e capisco che lo è sempre stato(anche quelle certe con l'arbitro Anderson!)...un'altra osservazione che mi permetto di fare è che noi italiani,nel nostro capionato,siamo abituati ad arbitraggi molto,troppo fiscali,mentre viene lasciato molto piu correre ad esempio nell'emisfero sud(soprattutto nei breackdown,dove succede veramente di tutto)..quindi quando andiamo a giocare partite internazionali non si sa mai come comportarsi con gli arbitri internazionali,e adattarsi a partita in corso è difficile
Rugby is life..play it!
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Io concordo con l'ultima parte di Sanzen e cioè che la nostra Nazionale è stata per molti anni una squadra un pò indisciplinata, è stato Kirwan e i suoi collaboratori a iniziare a farli migliorare molto sulla comprensione dell'interpretazione arbitrale, adesso forse paghiamo comunque qualche vecchio pregiudizio degli anglosassoni, mi è sempre sembrato che quando c'è un arbitro francese il suo atteggiamento nei nostri confronti sia migliore..
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Io forse vi posso parlare di Franchino Berni, con cui ho avuto l'onore e il piacere di giocare: un colosso di carne e di simpatia, uno con un'agilità insospettabile e due mani che non ti aspetti, uno che forse, pur avendo nel proprio palmarès quattro scudetti e tante presenza in Nazionale, non ha fatto tutto quello che avrebbe potuto, tutto quello che le sue doti naturali gli avrebbero permesso. Ma è sempre stato uomo e giocatore formidabile, pronto allo scherzo anche mentre giocava e al tempo stesso cattivo se doveva. Ricordo da spettatore un suo ingresso nel secondo tempo di una finale scudetto (scusate, non ricordo chi era l'avversario dell'Amatori Milano - non lo chiamo Milan...), in cui i tifosi avversari gli intonarono la canzoncina di Stanlio e Ollio, e lui entrò in campo saltellando come Ollio, of course. Da compagno, invece, ricordo che una volta uscì a capo chino dopo una partita, che pure avevamo vinto: era triste perché il pubblico lo insultava gridandogli: "Quattro, sei un disgraziato. Quattro, sei etc. etc.". Franchino, gli risposi io, te lo dicono tutte le domeniche... No, di solito mi chiamano Berni, oggi invece non mi hanno riconosciuto.
Per me era un po' come Obelix. Ora fa l'assicuratore nella sua Alessandria, e allena il Dlf Alessandria, credo in serie C. Mi resterà sempre il ricordo delle sue abilità e della sua agilità, ma soprattutto della sua voglia di scherzare anche nei momenti più tesi. Uno da cui ho imparato tanto. Certe volte raccontava dell'atmosfera che c'era nell'87, il giorno della partita con gli All Blacks, e forse Verosqualo ce lo può raccontare a sua volta in questo forum. Grazie anticipatamente...
Sperando di non avervi annoiato...
Per me era un po' come Obelix. Ora fa l'assicuratore nella sua Alessandria, e allena il Dlf Alessandria, credo in serie C. Mi resterà sempre il ricordo delle sue abilità e della sua agilità, ma soprattutto della sua voglia di scherzare anche nei momenti più tesi. Uno da cui ho imparato tanto. Certe volte raccontava dell'atmosfera che c'era nell'87, il giorno della partita con gli All Blacks, e forse Verosqualo ce lo può raccontare a sua volta in questo forum. Grazie anticipatamente...
Sperando di non avervi annoiato...