Rivoluzione Benetton
Moderatore: Emy77
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luqa
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Mebarba
Francamente quel VOI è ridicolo.
Se poi è per marcare il fatto che non avresti fatto giocare i cosiddetti argentini, o i neozelandesi , forse invece di darmi del VOI, dovresti riflettere su quello che hanno fatto e spinto anche i tuoi club preferiti.
Io continuo a vedere in tante obiezioni ai giocatori non italiani una velata forma di difesa della razza, la stessa che vuole il figlio di un meridionale nato al nord rimanere sempre e comunque un "terrone".
ma questo è unargomento, come ho già scritto , che con questa discussione non c'entra per niente.
Io continuo a pensare che per crescere , prima bisogna avere chiari obiettivi e situazione.
E in generale che per il nostro rugby di alto livello, più che avere tanti stranieri, serva confrontarsi di più con gli stranieri in una condizione di equilibrio.
Si parla di Celtic?
vene, allora prima chiairamoci le idee chiedendo ai celtici;
"Siamo interessati a partecipare al vostro torneo, della denominazione non ci importa una cippa.
Quante squadre potete concederci? A che condizione?
Accettate compoosiozni variabili o devono essere franchigie fisse?"
In base alle risposte si decide se è il caso o meno:
per noi serve poter schierare più di 1 squadra, almeno 2, meglio 3 (che porterebbero il numero a 14),
sarebbe meglio un meccanismo di rotazione delle squadre se si va con i club.
Francamente quel VOI è ridicolo.
Se poi è per marcare il fatto che non avresti fatto giocare i cosiddetti argentini, o i neozelandesi , forse invece di darmi del VOI, dovresti riflettere su quello che hanno fatto e spinto anche i tuoi club preferiti.
Io continuo a vedere in tante obiezioni ai giocatori non italiani una velata forma di difesa della razza, la stessa che vuole il figlio di un meridionale nato al nord rimanere sempre e comunque un "terrone".
ma questo è unargomento, come ho già scritto , che con questa discussione non c'entra per niente.
Io continuo a pensare che per crescere , prima bisogna avere chiari obiettivi e situazione.
E in generale che per il nostro rugby di alto livello, più che avere tanti stranieri, serva confrontarsi di più con gli stranieri in una condizione di equilibrio.
Si parla di Celtic?
vene, allora prima chiairamoci le idee chiedendo ai celtici;
"Siamo interessati a partecipare al vostro torneo, della denominazione non ci importa una cippa.
Quante squadre potete concederci? A che condizione?
Accettate compoosiozni variabili o devono essere franchigie fisse?"
In base alle risposte si decide se è il caso o meno:
per noi serve poter schierare più di 1 squadra, almeno 2, meglio 3 (che porterebbero il numero a 14),
sarebbe meglio un meccanismo di rotazione delle squadre se si va con i club.
- diddi
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Ben vengano le selezioni sperimentali per le Coppe Europee che ventila Manzoni (Presidente LIRE), poiché il recupero di credibilità del sistema rugbystico italiano passa necessariamente per una concentrazione delle forze disponibili, in modo da soddisfare le esigenze poste dall'alto livello. Temo però che i clubs la intendano soltanto come una soluzione tappabuchi per risolvere il sintomo (cocenti umiliazioni in Europa), ma non la malattia (un sistema non competitivo). Attuare le selezioni anche solo per l'Europa è un passo avanti, ma se manteniamo un campionato Nazionale di basso livello non sarà sufficiente per fare dell'Italia una Nazione rugbysticamente evoluta.
Manzoni dice che la CL non ci vuole, e può darsi. Ma a noi serve assolutamente uno sfogo sportivo e MEDIATICO di ALTO livello, per tenere viva la fiammella del rugby in Italia anche senza la Nazionale, e per un periodo PROLUNGATO.
La mia idea sarebbe che i clubs continuino a condurre il LORO campionato nella completa indifferenza del grande pubblico, mentre la Federazione organizza autonomamente 1 franchigia per la CL coi giocatori, con i mezzi e con gli sponsor disponibili. Chiarisco: non "la Nazionale", ma una squadra vera e propria, in concorrenza con i club della LIRE e in linea con i parametri CL (max 2 extra-europei in campo). Secondo voi, a parità di emolumenti, un qualsiasi giocatore professionista con qualche ambizione con chi vorrebbe giocare?
Manzoni dice che la CL non ci vuole, e può darsi. Ma a noi serve assolutamente uno sfogo sportivo e MEDIATICO di ALTO livello, per tenere viva la fiammella del rugby in Italia anche senza la Nazionale, e per un periodo PROLUNGATO.
La mia idea sarebbe che i clubs continuino a condurre il LORO campionato nella completa indifferenza del grande pubblico, mentre la Federazione organizza autonomamente 1 franchigia per la CL coi giocatori, con i mezzi e con gli sponsor disponibili. Chiarisco: non "la Nazionale", ma una squadra vera e propria, in concorrenza con i club della LIRE e in linea con i parametri CL (max 2 extra-europei in campo). Secondo voi, a parità di emolumenti, un qualsiasi giocatore professionista con qualche ambizione con chi vorrebbe giocare?
Peterino
Chi sa fa, chi non sa insegna a fare
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kumquat
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kumquat
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Ecco sono daccordissimo con il discorsodegli obiettivi e di una buona analisi sulla situazione attuale. E altrettanto daccordo sul confronto con gli stranieri in casa nostra.luqa ha scritto:Mebarba
Io continuo a pensare che per crescere , prima bisogna avere chiari obiettivi e situazione.
E in generale che per il nostro rugby di alto livello, più che avere tanti stranieri, serva confrontarsi di più con gli stranieri in una condizione di equilibrio.
Relativamente ai nostri fuoriclasse che vanno a giocare in squadre straniere....dove il rugby ha un seguito diverso, una importanza diversa...beh! Che dire...fanno bene, tanto più se ai livelli più alti del nostro rugby si continua a pensare ed agire alla italaina "pizza e spaghetti"!
- jaco
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Sono d'accordo, però mi chiedo (e non da oggi, ma non ho ancora avuto risposta): per evitare che i nostri migliori se ne vadano all'estero singolarmente è indispensabile far andare all'estero intere squadre?Bacioci ha scritto: [...] L'unica cosa da fare è, invece di star lì a piangere sulla fuga dei nostri migliori giocatori, creare un'offerta tale per cui non ci sia questa diaspora. A mio parere i giocatori decideranno di non andare più all'estero quando saremo in grado:
1) di offrire loro un livello "agonistico" pari a quello offerto dagli altri campionati
2) di offrire loro ingaggi simili a quelli offerti dalle squadre estere
Come fare? Di sicuro se si continua con questo andazzo ci sarà sempre più gente in fuga...
Se non ci si mette d'accordo, perchè impedire ad un'iniziativa privata di "rompere" questa situazione di stallo?
Perchè l'accesso alla CL di Treviso (e Calvisano) significherebbe questo.
Mi spiego:
1. La nazionale ha un valore aggiunto convocando ragazzi che giocano in Francia o Inghilterra. Se convocasse atleti di Benetton e Calvisano che giocano in CL sarebbe più o meno la stessa cosa.
2. Campionato: perdere i singoli Bergamasco, Parisse, Canale, Masi... o perdere intere squadre (Treviso e Calvisano) è la stessa identica cosa se non peggio relativamente al valore tecnico del campionato
3. "Ritorni": tecnicamente il "ritorno" al nostro movimento può essere dato dal fatto che un nutrito numero di giocatori che gioca all'estero acquisiscono un bagaglio tecnico che a fine carriera potrà essere trasferito alle nuove generazioni, ma qual è la differenza tra il singolo giocatore che è in Francia e il giocatore Benetton che è in Celtic?
Può, forse, esserci un maggior ritorno dal punto di vista di immagine: può solo questo aspetto giustificare la "diaspora" delle società?
Insomma, chiedo: davvero le migliori ricadute per il nostro rugby si avrebbero con l'accesso alla CL delle nostre squadre più forti? O tutto sommato si avrebbe una situazione del tutto analoga a quella attuale con la differenza che anzichè esportare giocatori esportiamo intere squadre?
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mebarba
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Non esportiamo squadre, perche almeno le partite casalinghe le giocano in Italia. Vedere il rugby dal vivo è un'altra cosa che vederlo per televisione. Tanti hanno decretato Bortolami giocatore italiano dell'anno. Dimmi quanti di quelli che lo hanno votato hanno visto una partita dal vivo ( o anche per TV ) di questo giocare in quest'anno??? Il rugby per TV è bello ma è un'altra cosa. Non togliermi la voglia di andare allo stadio.jaco ha scritto:Sono d'accordo, però mi chiedo (e non da oggi, ma non ho ancora avuto risposta): per evitare che i nostri migliori se ne vadano all'estero singolarmente è indispensabile far andare all'estero intere squadre?Bacioci ha scritto: [...] L'unica cosa da fare è, invece di star lì a piangere sulla fuga dei nostri migliori giocatori, creare un'offerta tale per cui non ci sia questa diaspora. A mio parere i giocatori decideranno di non andare più all'estero quando saremo in grado:
1) di offrire loro un livello "agonistico" pari a quello offerto dagli altri campionati
2) di offrire loro ingaggi simili a quelli offerti dalle squadre estere
Come fare? Di sicuro se si continua con questo andazzo ci sarà sempre più gente in fuga...
Se non ci si mette d'accordo, perchè impedire ad un'iniziativa privata di "rompere" questa situazione di stallo?
Perchè l'accesso alla CL di Treviso (e Calvisano) significherebbe questo.
Mi spiego:
1. La nazionale ha un valore aggiunto convocando ragazzi che giocano in Francia o Inghilterra. Se convocasse atleti di Benetton e Calvisano che giocano in CL sarebbe più o meno la stessa cosa.
2. Campionato: perdere i singoli Bergamasco, Parisse, Canale, Masi... o perdere intere squadre (Treviso e Calvisano) è la stessa identica cosa se non peggio relativamente al valore tecnico del campionato
3. "Ritorni": tecnicamente il "ritorno" al nostro movimento può essere dato dal fatto che un nutrito numero di giocatori che gioca all'estero acquisiscono un bagaglio tecnico che a fine carriera potrà essere trasferito alle nuove generazioni, ma qual è la differenza tra il singolo giocatore che è in Francia e il giocatore Benetton che è in Celtic?
Può, forse, esserci un maggior ritorno dal punto di vista di immagine: può solo questo aspetto giustificare la "diaspora" delle società?
Insomma, chiedo: davvero le migliori ricadute per il nostro rugby si avrebbero con l'accesso alla CL delle nostre squadre più forti? O tutto sommato si avrebbe una situazione del tutto analoga a quella attuale con la differenza che anzichè esportare giocatori esportiamo intere squadre?
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pulici
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TUCKER
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C'è solo una soluzione percorribile: selezioni per le Coppe Europee!!!
4 squadre:
- Treviso, Petrarca Padova e Rovigo (ma anche Venezia, Badia, San Donà etc.)
- Calvisano, Viadana (ma anche Leonessa, Piacenza, Brescia etc.)
- Parma, GRAN (ma anche Colorno etc.)
- URCapitolina, L'Aquila, Catania (ma anche Roma etc.)
O anche sulla base geografica di provenienza + la provenienza geografica del club per gli stranieri e/o oriundi.
Con un limite a questi per incentrivare la presenza italiana e, ipotizzo, un gettone cospicuo per quei giocatori selezionati, simile a quello della nazionale, che andrebbe ad integrare non poco il reddito e potrebbe fungere da deterrente ad eventuali fughe all'estero (diciamo che uno o due anni di esperienza magari i nostri giocatori cercherebbero di farli comunque, ma a parità economica rientrerebbero, invece di marcire in panchina).
Questo per selezionare i migliori e cercare qualche risultato più edificante (che vuol dire più minuti in coppa per i nostri giocatori, più esperienza, meno sconfitte, maggiore competitività, alla lunga più soldi).
I risultati di queste selezioni, poi, potrebbero portare a maggior copertura tv e sui giornali, quindi più gente negli stadi e sponsor per le squadre dei club (che cmq potrebbero parteciapre ad eventuali utili delle selezioni di coppa da loro indirettamente gestite).
Si dovrebbe cioè cercare di innestare un circolo virtuoso, sospinto dall'intervento federale, per far si che i club ed il campionato possa maturare alla luce di ciò per poi tornare alla soluzione attuale quando i club saranno in grado di marciare con le proprie gambe (o, perchè no, si renderanno conto che non possono fare altrimenti e punteranno automamente ad una soluzione alla gallese).
Resta il fatto che con le beghe e le ripicche non si va da nessuna parte: è il momento di fare delle scelte, anche impopolari, ed impegnarsi per sostenerle!
4 squadre:
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- Calvisano, Viadana (ma anche Leonessa, Piacenza, Brescia etc.)
- Parma, GRAN (ma anche Colorno etc.)
- URCapitolina, L'Aquila, Catania (ma anche Roma etc.)
O anche sulla base geografica di provenienza + la provenienza geografica del club per gli stranieri e/o oriundi.
Con un limite a questi per incentrivare la presenza italiana e, ipotizzo, un gettone cospicuo per quei giocatori selezionati, simile a quello della nazionale, che andrebbe ad integrare non poco il reddito e potrebbe fungere da deterrente ad eventuali fughe all'estero (diciamo che uno o due anni di esperienza magari i nostri giocatori cercherebbero di farli comunque, ma a parità economica rientrerebbero, invece di marcire in panchina).
Questo per selezionare i migliori e cercare qualche risultato più edificante (che vuol dire più minuti in coppa per i nostri giocatori, più esperienza, meno sconfitte, maggiore competitività, alla lunga più soldi).
I risultati di queste selezioni, poi, potrebbero portare a maggior copertura tv e sui giornali, quindi più gente negli stadi e sponsor per le squadre dei club (che cmq potrebbero parteciapre ad eventuali utili delle selezioni di coppa da loro indirettamente gestite).
Si dovrebbe cioè cercare di innestare un circolo virtuoso, sospinto dall'intervento federale, per far si che i club ed il campionato possa maturare alla luce di ciò per poi tornare alla soluzione attuale quando i club saranno in grado di marciare con le proprie gambe (o, perchè no, si renderanno conto che non possono fare altrimenti e punteranno automamente ad una soluzione alla gallese).
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Tuck figlio di Thak del Brixiashire
http://www.rugbymercato.it
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- jaco
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Ok, allora il problema è avere la possibilità di vedere belle partite. Perfetto, anch'io sono d'accordo e verrei senz'altro volentieri a Treviso a vedermi il Muster o il Cardiff (cosa che peraltro già faccio anche se saltuariamente per la HC).mebarba ha scritto: Non esportiamo squadre, perche almeno le partite casalinghe le giocano in Italia. Vedere il rugby dal vivo è un'altra cosa che vederlo per televisione. Tanti hanno decretato Bortolami giocatore italiano dell'anno. Dimmi quanti di quelli che lo hanno votato hanno visto una partita dal vivo ( o anche per TV ) di questo giocare in quest'anno??? Il rugby per TV è bello ma è un'altra cosa. Non togliermi la voglia di andare allo stadio.
Bene: però, allora, non parliamo dell'accesso il CL del Benetton come la possibilità di salvezza per il movimento rugbystico italiano: è solo la salvezza del Treviso e dei propri tifosi... il che mi sta benissimo (sia inteso), ma non spacciamolo per altro...
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user234483
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Non per fare il polemico, ma una semplice costatazione e' che se le 2 cose nella mente di alcune persone sono "la stessa cosa" il discorso fila perfettamente.jaco ha scritto: Bene: però, allora, non parliamo dell'accesso il CL del Benetton come la possibilità di salvezza per il movimento rugbystico italiano: è solo la salvezza del Treviso e dei propri tifosi... il che mi sta benissimo (sia inteso), ma non spacciamolo per altro...
andando indietro nell'avanti altrove, seminando la fecola al di sopra della pietanza, nulla stringe!
Tessera A.P.A. #0 (honoris causa); // Geneticamente m[OT]ificato.
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- diddi
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Si tratta di dare VISIBILITA' al rugby, proponendo incontri di ALTO livello EQUILIBRATI, che possano interessare i potenziali spettatori.
Non solo, ma questi incontri devono aver luogo FREQUENTEMENTE (a cadenza settimanale per più mesi) per instaurare un seguito.
Non quindi un torneo, ma un CAMPIONATO.
Alla Nazionale dovrebbero affiancarsi una/due/tre/quattro squadre di club che competano in un campionato interessante.
Portare su di livello TUTTO il S10 mi pare francamente un'impresa disperata. Se la CL accetta al massimo UNA squadra, come sostiene Manzoni, questa può comunque essere un veicolo per la promozione del rugby in Italia. Dal momento che l'accordo tra i clubs non ci sarà mai, tanto vale che se ne occupi direttamente la Federazione.
Non solo, ma questi incontri devono aver luogo FREQUENTEMENTE (a cadenza settimanale per più mesi) per instaurare un seguito.
Non quindi un torneo, ma un CAMPIONATO.
Alla Nazionale dovrebbero affiancarsi una/due/tre/quattro squadre di club che competano in un campionato interessante.
Portare su di livello TUTTO il S10 mi pare francamente un'impresa disperata. Se la CL accetta al massimo UNA squadra, come sostiene Manzoni, questa può comunque essere un veicolo per la promozione del rugby in Italia. Dal momento che l'accordo tra i clubs non ci sarà mai, tanto vale che se ne occupi direttamente la Federazione.
Peterino
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mebarba
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Io parlo dal mio punto di vista, Voi dal vostro. Io voglio salvare solo Treviso e non me ne frega niente del movimento? bene accetto. Voi volete che tutto rimanga così com'è e sareste quelli che salvano il movemento. Ma per favore.jaco ha scritto:Ok, allora il problema è avere la possibilità di vedere belle partite. Perfetto, anch'io sono d'accordo e verrei senz'altro volentieri a Treviso a vedermi il Muster o il Cardiff (cosa che peraltro già faccio anche se saltuariamente per la HC).mebarba ha scritto: Non esportiamo squadre, perche almeno le partite casalinghe le giocano in Italia. Vedere il rugby dal vivo è un'altra cosa che vederlo per televisione. Tanti hanno decretato Bortolami giocatore italiano dell'anno. Dimmi quanti di quelli che lo hanno votato hanno visto una partita dal vivo ( o anche per TV ) di questo giocare in quest'anno??? Il rugby per TV è bello ma è un'altra cosa. Non togliermi la voglia di andare allo stadio.
Bene: però, allora, non parliamo dell'accesso il CL del Benetton come la possibilità di salvezza per il movimento rugbystico italiano: è solo la salvezza del Treviso e dei propri tifosi... il che mi sta benissimo (sia inteso), ma non spacciamolo per altro...
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Squilibrio
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mebarba ha scritto:Io parlo dal mio punto di vista, Voi dal vostro. Io voglio salvare solo Treviso e non me ne frega niente del movimento? bene accetto. Voi volete che tutto rimanga così com'è e sareste quelli che salvano il movemento. Ma per favore.jaco ha scritto:Ok, allora il problema è avere la possibilità di vedere belle partite. Perfetto, anch'io sono d'accordo e verrei senz'altro volentieri a Treviso a vedermi il Muster o il Cardiff (cosa che peraltro già faccio anche se saltuariamente per la HC).mebarba ha scritto: Non esportiamo squadre, perche almeno le partite casalinghe le giocano in Italia. Vedere il rugby dal vivo è un'altra cosa che vederlo per televisione. Tanti hanno decretato Bortolami giocatore italiano dell'anno. Dimmi quanti di quelli che lo hanno votato hanno visto una partita dal vivo ( o anche per TV ) di questo giocare in quest'anno??? Il rugby per TV è bello ma è un'altra cosa. Non togliermi la voglia di andare allo stadio.
Bene: però, allora, non parliamo dell'accesso il CL del Benetton come la possibilità di salvezza per il movimento rugbystico italiano: è solo la salvezza del Treviso e dei propri tifosi... il che mi sta benissimo (sia inteso), ma non spacciamolo per altro...
Ma allora facciamo una cosa, mandiamo il CL il Gran con i soldi della federazione.
Così si salva il Gran e io sono contento. Tu sei contento?
Però allora non sarebbe meglio fare una squadra a bologna? almeno è più comoda da raggiungere rispetto a treviso dal resto d'italia (però scusa a questo punto sono io che non sono contento. Col c4$$o che faccio 90 km per vedere una squadra che non sento mia...)
- jaco
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Guarda che fai benissimo a parlare dal tuo punto di vista... io dico solo che devi avere l'obiettività di dire: per me rugby italiano = Benetton Treviso per una serie di motivi (tra i quali ce ne saranno sicuramente anche di condivisibili). Può essere che il meglio per il rugby italiano in questo momento sia puntare tutto ed esclusivamente su due club (o uno?)... mi permetto di dissentire e mi permetto anche di osservare che non hai mai dato una risposta nel merito alle mie domande se non:mebarba ha scritto: Io parlo dal mio punto di vista, Voi dal vostro. Io voglio salvare solo Treviso e non me ne frega niente del movimento? bene accetto. Voi volete che tutto rimanga così com'è e sareste quelli che salvano il movemento. Ma per favore.
"Non esportiamo squadre, perche almeno le partite casalinghe le giocano in Italia. Vedere il rugby dal vivo è un'altra cosa che vederlo per televisione"
Se questo è il miglior argomento che sai addurre per giustificare una Benetton in CL...
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Bacioci
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- Iscritto il: 23 set 2003, 0:00
Ah beh, cavolo, allora potevi dirlo prima tu che avevi LA Soluzione!!!TUCKER ha scritto:C'è solo una soluzione percorribile: selezioni per le Coppe Europee!!!
4 squadre:
- Treviso, Petrarca Padova e Rovigo (ma anche Venezia, Badia, San Donà etc.)
- Calvisano, Viadana (ma anche Leonessa, Piacenza, Brescia etc.)
- Parma, GRAN (ma anche Colorno etc.)
- URCapitolina, L'Aquila, Catania (ma anche Roma etc.)
Ci saremmo risparmiati un saccodi tempo e chiacchere!!!
Posso fare qualche appunto alla tua "unica soluzione percorribile"?
1) Per quanto tempo staranno assieme i giocatori in selezione?
2) Chi saranno gli allenatori? Saranno ad hoc, oppure in prestito dai club?
3) Chi sarà la dirigenza?
4) Dove si alleneranno?
... potrei trovare altre decine di domande "pratiche" tipo queste.