Bergamauro fuori 13 settimane!!!!
Moderatore: Emy77
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pier12345
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la intenzionalita e stato gia ammsesso del giocatore!birradamezzo ha scritto:Una squalifica di 13 settimane, senza intenzionalità nell' atto, è una punizione normale?
cosi si puo consderaresi fortunato di non dovere spendere i prossimi 2 anni aggiornando il suo sito di internet ed palrando nei programmi di Calcio
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Gioann_Bagoss
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birradamezzo
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No, Mr Pier.
Non c'era l'intenzione di mettere il dito nell'occhio, anche se è successo.
C'era l'intenzione di dare una bella manata in faccia di quelle che magari ti fanno uscire il sangue dal naso. Lo so che non ci si deve fare giustizia da soli e che da uno che si candida a capitano questo non deve essere fatto, ma la nebbia che ti cala in testa dopo una cravatta come quella e con l' arbitro li a due passi che non fa nulla o fa finta di non aver visto nulla, ti fa fare cose sbagliate. E' giusto pagare quando si sbaglia ed è giusto pagare per lo sbaglio commesso. Per lo sbaglio commesso e non per qualcos'altro.
COMUNICATO STAMPA 28 febbraio 2008
In merito al pesante verdetto della Commissione Disciplinare del 6 Nazioni, del 27 c.m, desidero precisare che il gesto che ho commesso, per quanto grave, non voleva arrecare alcun danno. Sono consapevole che quanto successo, non rispecchia i valori e principi del rugby, e dello sport in genere e sarà mio impegno e compito dimostrarlo sul campo quanto prima.
Mi scuso con il diretto interessato, Lee Byrne, con i miei tifosi e tutti coloro che mi sostengono da vicino, con i miei compagni di squadra, con il mio Club, lo Stade France, con la Federazione Italiana Rugby e i miei più stretti collaboratori.
Mauro Bergamasco
Una cosa è infilare un dito nell'occhio di proposito un'altra è che sia successo per sbaglio durante uno scambio di idee.
Non c'era l'intenzione di mettere il dito nell'occhio, anche se è successo.
C'era l'intenzione di dare una bella manata in faccia di quelle che magari ti fanno uscire il sangue dal naso. Lo so che non ci si deve fare giustizia da soli e che da uno che si candida a capitano questo non deve essere fatto, ma la nebbia che ti cala in testa dopo una cravatta come quella e con l' arbitro li a due passi che non fa nulla o fa finta di non aver visto nulla, ti fa fare cose sbagliate. E' giusto pagare quando si sbaglia ed è giusto pagare per lo sbaglio commesso. Per lo sbaglio commesso e non per qualcos'altro.
COMUNICATO STAMPA 28 febbraio 2008
In merito al pesante verdetto della Commissione Disciplinare del 6 Nazioni, del 27 c.m, desidero precisare che il gesto che ho commesso, per quanto grave, non voleva arrecare alcun danno. Sono consapevole che quanto successo, non rispecchia i valori e principi del rugby, e dello sport in genere e sarà mio impegno e compito dimostrarlo sul campo quanto prima.
Mi scuso con il diretto interessato, Lee Byrne, con i miei tifosi e tutti coloro che mi sostengono da vicino, con i miei compagni di squadra, con il mio Club, lo Stade France, con la Federazione Italiana Rugby e i miei più stretti collaboratori.
Mauro Bergamasco
Una cosa è infilare un dito nell'occhio di proposito un'altra è che sia successo per sbaglio durante uno scambio di idee.
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Pukana
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Ciao Pier, scusa ma non sono d'accordo. Credo che Mauro non avesse nessuna intenzione di mettere un dito nell'occhio per di piu' per far male. Ma ha ammesso il gesto che e' stato puramente accidentale, ma certamente non intenzionale. Poi come qualcuno ha detto, probabilmente Mauro voleva solo fargli leggere le linee della mano un po' da vicino, ma questo e' un altro discorsopier12345 ha scritto:la intenzionalita e stato gia ammsesso del giocatore!birradamezzo ha scritto:Una squalifica di 13 settimane, senza intenzionalità nell' atto, è una punizione normale?
cosi si puo consderaresi fortunato di non dovere spendere i prossimi 2 anni aggiornando il suo sito di internet ed palrando nei programmi di Calcio
Hi Pier, i am afraid i disagree with your comment. I do believe that Mauro had no intentions whatsoever to arm the Welsh player with a finger in his eye. But it happened and Mauro had simply admitted the fact, which was incidental, not intentional. Then as somebody else stressed out, Mauro just wanted Lee to read his hand lines a bit closer, but that's another story my friend.
- diddi
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Giorgio, hai ragione... Non ci siamo proprio!GiorgioXT ha scritto:No. non ci siamo proprio...diddi ha scritto:Giorgio! Eccheccacchio!![]()
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Un'altra azione!
Ti ringrazio, perché mi hai fatto capire dove stava il nostro fallo. Rivedendo il filmato in movimento, si nota che il gallese (mi sembra Peel, ma le immagini non sono un gran che) ha un'esitazione nel passaggio, perché l'ultimo dei nostri (non riesco a scorgere chi sia) che stanno rientrando probabilmente lo impalla, e questo dà modo all'italiano in-gioco di raggiungerlo e placcarlo. Così almeno deve avere visto Pearson, e io non mi sento di dargli torto, obiettivamente.
Peel sta facendo la classica manovra da MM , corsa all'indietro e passaggio "in linea" per smarcare il ricevitore , non ha NESSUNA esitazione, basti vedere dove è il pallone nella prima immagine (evidenziato dal cerchietto viola) , già a metà strada. Quando lancia il pallone il giocatore italiano che sta rientrando è ancora più indietro (nell'immagine il pallone passa oltre 5 metri prima dell'azzurro).
Non solo : nota quando Pearson allarga il braccio e segnala il vantaggio ... solo quando Shane Williams perde la palla in seguito all'impatto, che rotola in diagonale per 4-5 metri e avanza di almeno un metro e mezzo .
Spero proprio che un arbitro segnali sempre un "in avanti" quando un giocatore in possesso del pallone lo perde in seguito ad un placcaggio ed il pallone non va chiaramente all'indietro !
Sono d'accordo sul fatto che gli arbitri ci penalizzino meno di un tempo ... ho purtroppo fatto tempo a vedere partite da fa venire il mal di fegato.
Quello che non mi è piaciuto per nulla (e non sono il solo) è che alle dichiarazioni palesemente infondate di Gatland è seguito immediatamente un arbitraggio decisamente allineato.
1) Dalle immagini TV immediatamente prima di quelle che hai postato, si evince che il gallese che prende palla dalla ruck agendo da mm è Williams, non Peel, e chiaramente il suo passaggio non è disturbato da nessuno.
2) Peel (e NON Williams) è il gallese che riceve palla e cerca di trasmetterla, senonché, girandosi, trova nel suo campo visivo e sulla traiettoria del lancio che intende effettuare gli italiani in rientro da fuori-gioco. Certo i nostri non cercano di intervenire attivamente, ma si vengono a trovare in una posizione tale da nuocere oggettivamente al gallese, che in effetti viene raggiunto dal placcaggio di Bergamasco solo perché ha cincischiato quella frazione di secondo necessaria perché i nostri (soprattutto Masi, mi sembra) si togliessero di mezzo.
3) Dal momento che Peel è stato oggettivamente disturbato da italiani in fuori-gioco e questo fatto ha consentito ad un italiano in-gioco di raggiungerlo, quando viene placcato Pearson fischia il fallo. Non ci vedo alcunché di incomprensibile, né di fazioso, né di vessatorio.
4) Il fermo immagine che hai postato per evidenziare il presunto in-avanti non è pertinente, perché in quel momento la palla si trova in aria ad almeno un metro dal suolo (sul placcaggio, la palla va a terra e rimbalza alta, quindi fa un altro rimbalzo e viene subito schiaffeggiata all'indietro da un gallese) e quindi la prospettiva ne falsa la posizione. Per indicare la traiettoria della palla caduta dalle mani di Peel bisogna vedere dove la palla tocca nuovamente il terreno, in modo da avere un riferimento anche per la terza dimensione, che nelle immagini televisive necessariamente manca. Se rivedrai l'azione, noterai che la palla rimbalza grossomodo alla stessa altezza rispetto al punto in cui è stata persa, almeno se le righe dei tosaerba possono fungere da riferimento affidabile. Ribadisco che, se c'è in-avanti, è millimetrico e per me da non sanzionare.
5) Sulla successiva punizione battuta velocemente, Williams viene placcato da Masi. Riguarda l'azione e dimmi se, secondo te, Masi è mai stato a dieci metri o sulla nostra linea di meta prima di intervenire. Ovviamente no, anche se Pearson non l'ha sanzionato.
Solo per ribadire che il fischietto inglese avrà anche arbitrato male, ma se ci mettiamo ad analizzarne la prestazione con l'intento specifico di dimostrare che ci ha danneggiato, troveremo un sacco di "errori" che sono più il frutto del nostro assunto iniziale che della sua effettiva prestazione.
Peterino
Chi sa fa, chi non sa insegna a fare
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- diddi
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Dimenticavo un punto.GiorgioXT ha scritto:...Sono d'accordo sul fatto che gli arbitri ci penalizzino meno di un tempo ... ho purtroppo fatto tempo a vedere partite da fa venire il mal di fegato.
Quello che non mi è piaciuto per nulla (e non sono il solo) è che alle dichiarazioni palesemente infondate di Gatland è seguito immediatamente un arbitraggio decisamente allineato.
6) L'"allineamento" dell'arbitraggio alla denuncia di Gatland è da verificare. Se non ricordo male, Gatland si era pubblicamente lamentato della nostra fallosità in ruck, nel senso che non ci sforzavamo assolutamente di rimanere sui nostri piedi, anzi cercavamo di cadere dall'altra parte per disturbare l'uscita della palla. In particolare, aveva citato espressamente il nome di Mauro.
Chiarisco anzitutto che simile denuncia è chiaramente pretestuosa: qual è il giocatore che rinuncerebbe a cadere dall'altra parte se la dinamica dell'azione glielo permettesse? In effetti, anche contro il Galles ci siamo trovati spesso (e molti gallesi si sono trovati spesso) alla base delle ruck dalla parte sbagliata, senza subire sanzione alcuna.
L'unico episodio che mi sentirei di ricondurre alla lamentazione del coach gallese è la punizione contro Mirco Bergamasco che ci è costata lo 0-6. Lo stesso Mazzariol commentando parlava di "decisione al limite", per me era ingiustificata, perché Mirco va sì a cadere dall'altra parte, ma chiaramente nel tentativo di "girare" il placcato dalla parte a lui più favorevole. Probabilmente Pearson voleva chiarire che non avrebbe tollerato gente che cadeva dall'altra parte, ma per me ha scelto l'occasione sbagliata. Dopo quell'episodio, non ho rivisto misure così draconiane in situazioni ben più dubbie: questo sì un segno della mediocrità di Pearson!
Peterino
Chi sa fa, chi non sa insegna a fare
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lagisquet78-98
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Scusate ma entro solo ora in questo topic quindi son sò se quello che
ho visto io è stato già raccontato da qualcuno. ABBIATE PAZIENZA
...ma lo devo dire!
Torniamo al vero argomento di questo topic e cioè le "13 sett.di Mauro B".
Tornando indietro di qualche secondo dal famigerato "dito nell'occhio"
ed esattamente al 78:41 si vede che da un raggruppamento gallese
nei pressi della nostra 22 il m.m. Phillips (20) apre per Hook (21)
e il nostro Bergamauro va A VUOTO su Delve (19): un bel impatto, duro e grintoso di quelli che se ne vedono tanti durante un match di rugby
(non solo quando gioca l'italia) ...poi c'è lo stesso Phillips che, dopo aver
(come detto) passato la palla a Hook, si fa "rodere"
per il contatto tra Mauro e Delve e ....che fà? ...cintura al collo Mauro e forse gli rifila anke una bella manata in faccia (dico "forse" xkè la telecamera inquadra le spalle di Phillips) tant'è ke Mauro cade a terra (come fa peraltro notare Coco Mazzariol).
Io penso che sia partito da quì sarà tutto nervosismo di Mauro.
Ora mi kiedo... come mai il Citing Com. non ha citato anke Phillips beccato dalle telecamere a fare giustizia sull'amico Delve?
ho visto io è stato già raccontato da qualcuno. ABBIATE PAZIENZA
Torniamo al vero argomento di questo topic e cioè le "13 sett.di Mauro B".
Tornando indietro di qualche secondo dal famigerato "dito nell'occhio"
ed esattamente al 78:41 si vede che da un raggruppamento gallese
nei pressi della nostra 22 il m.m. Phillips (20) apre per Hook (21)
e il nostro Bergamauro va A VUOTO su Delve (19): un bel impatto, duro e grintoso di quelli che se ne vedono tanti durante un match di rugby
(non solo quando gioca l'italia) ...poi c'è lo stesso Phillips che, dopo aver
(come detto) passato la palla a Hook, si fa "rodere"
Io penso che sia partito da quì sarà tutto nervosismo di Mauro.
Ora mi kiedo... come mai il Citing Com. non ha citato anke Phillips beccato dalle telecamere a fare giustizia sull'amico Delve?
Lia Capizzi ...che Donna!
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Flor
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Ragazzi torno sul sito dopo quattro giorni di trasferta e vedo che non ve se po' lascia' soli manco un attimo!!!!!!diddi ha scritto:Pez forse sì.Tanu ha scritto:Scanavacca non avrebbe mai messo le dita negli occhi a Byrne.
La "legge di Flor" è rispettata!
Ma quante pagine avete scritto sulla squalifica della Bergapantegana!!!!!!!!!
La Berganutria e' falloso e recidivo. Quando lo facevo notare ad un mio amico all'inizio della partita, mi sono anche beccata un commento del tipo "ah ci manca solo che una donna parli di rugby"!
Bah. Ha sbagliato, paga! Sul fatto che in campo dia sempre l'anima ci sto pure, ma e' sempre troppo falloso.
- diddi
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Come gli scontri "a vuoto", anche le ripicche in campo rimangono largamente impunite finché non hanno influenza sul gioco e, per quanto rudi, non minacciano l'incolumità dei giocatori.
Il dito nell'occhio, invece, fa parte di quegli atti che, proprio perché a carico di un organo delicato e sempre possibili nel fitto di una maul o di una ruck, sono tra i più temuti e tra i più duramente sanzionati.
Va detto che, in quei minuti finali, si era creato un fronte gallese anti-bergamasco, forse a causa del "cartone" che il nostro ha rifilato a Jon Thomas dopo che questi lo aveva allontanato con una manata in faccia, o forse risalente a qualche fatto avvenuto ancor prima. Dopo Thomas, anche Phillips (di per sé noto come una testa calda) e Byrne (fortissimo, ma un po' "sopra le righe" sabato) hanno partecipato a questa "caccia al Mauro", che, a mio avviso, è la principale "circostanza attenuante" che il nostro ha potuto portare a sua difesa (dal momento che è recidivo e che la sua fedina disciplinare è tutt'altro che pulita).
Trovo però fuori luogo discutere sulla volontarietà del gesto. A parte l'ammissione di colpa, che potrebbe essere anche finalizzata ad invocare una maggiore clemenza e quindi probabilmente interessata, io ho visto solo un'immagine statica, dalla quale non si può dire assolutamente nulla, se non che un dito di Mauro punta verso il volto di un gallese a terra, a distanza pericolosa. Confido però nel fatto che il citing commissioner e la commissione giudicante abbiano visionato immagini o piuttosto filmati da cui le responsabilità del nostro emergevano più chiaramente.
Che Byrne ne sia uscito senza segni evidenti, poi, non vuol dire assolutamente nulla. Se la cornea ha retto l'urto, se il bulbo oculare non è stato sollecitato a sufficienza da schizzare fuori dall'orbita, ciò non toglie alcunché alla pericolosità del gesto, che va sanzionato non per i suoi esiti concreti, ma per quelli eventuali (cecità da un occhio).
Il dito nell'occhio, invece, fa parte di quegli atti che, proprio perché a carico di un organo delicato e sempre possibili nel fitto di una maul o di una ruck, sono tra i più temuti e tra i più duramente sanzionati.
Va detto che, in quei minuti finali, si era creato un fronte gallese anti-bergamasco, forse a causa del "cartone" che il nostro ha rifilato a Jon Thomas dopo che questi lo aveva allontanato con una manata in faccia, o forse risalente a qualche fatto avvenuto ancor prima. Dopo Thomas, anche Phillips (di per sé noto come una testa calda) e Byrne (fortissimo, ma un po' "sopra le righe" sabato) hanno partecipato a questa "caccia al Mauro", che, a mio avviso, è la principale "circostanza attenuante" che il nostro ha potuto portare a sua difesa (dal momento che è recidivo e che la sua fedina disciplinare è tutt'altro che pulita).
Trovo però fuori luogo discutere sulla volontarietà del gesto. A parte l'ammissione di colpa, che potrebbe essere anche finalizzata ad invocare una maggiore clemenza e quindi probabilmente interessata, io ho visto solo un'immagine statica, dalla quale non si può dire assolutamente nulla, se non che un dito di Mauro punta verso il volto di un gallese a terra, a distanza pericolosa. Confido però nel fatto che il citing commissioner e la commissione giudicante abbiano visionato immagini o piuttosto filmati da cui le responsabilità del nostro emergevano più chiaramente.
Che Byrne ne sia uscito senza segni evidenti, poi, non vuol dire assolutamente nulla. Se la cornea ha retto l'urto, se il bulbo oculare non è stato sollecitato a sufficienza da schizzare fuori dall'orbita, ciò non toglie alcunché alla pericolosità del gesto, che va sanzionato non per i suoi esiti concreti, ma per quelli eventuali (cecità da un occhio).
Peterino
Chi sa fa, chi non sa insegna a fare
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lagisquet78-98
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Allora boys
...nessuno ha visto quello che ho visto io in italia-galles?
Pur non giustificando il suo gesto, il povero Mauro è stato instigato a fare quello che ha fatto e allora vi
ripeto la domanda: Come mai, secondo voi, il Citing Com. non ha citato anke Phillips beccato dalle telecamere a fare giustizia sull'amico Delve?
Pur non giustificando il suo gesto, il povero Mauro è stato instigato a fare quello che ha fatto e allora vi
ripeto la domanda: Come mai, secondo voi, il Citing Com. non ha citato anke Phillips beccato dalle telecamere a fare giustizia sull'amico Delve?
Lia Capizzi ...che Donna!
- Tanu
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eh ma sei il solito che vede complotti dappertutto!lagisquet78-98 ha scritto:Allora boys...nessuno ha visto quello che ho visto io in italia-galles?
Pur non giustificando il suo gesto, il povero Mauro è stato instigato a fare quello che ha fatto e allora vi
ripeto la domanda: Come mai, secondo voi, il Citing Com. non ha citato anke Phillips beccato dalle telecamere a fare giustizia sull'amico Delve?
"Whenever you're wrong, admit it; Whenever you're right, shut up!" Ogden Nash
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Gioann_Bagoss
Il dito nell'occhio. Già.lagisquet78-98 ha scritto: ...dal famigerato "dito nell'occhio"...
Nella moderna giurisprudenza, quale potrebbe essere l'entità dell'espiazione per l'autore di un gesto simile fuori da un campo di rugby?
Et, super omnia, cosa sarebbe successo se il "ragasso" avesse procurato violenza al "malcapitando" introducendo nel basso orifizio una pannocchia (o peggio ancora, un carciofo dalla parte delle punte) prefiggendo così il reato di "sodomia agreste"?
Insomma, venti e rotte pagine di commenti (compresi gli "elzeviri" dell'irlandese con tastiera ubriaca a rimorchio) per poi giungere alla conclusione che, tutto sommato, aveva ragione Ulpiano (Regolorum in Digesto):
"Juris præcepta sunt haec: honeste vivere, alterum non lædere, suum cuique tribuere." ("Questi sono i precetti del diritto: vivere onestamente, non offendere altri, dare a ciascuno il suo." Ohibò... che intendesse una pannocchia?).