Ho letto molti commenti sulla partita.
Che dire, molti sono condivisibili per certi versi, altri meno, probabilmente, ma è inevitabile che ognuno porti la sua verità.
Questo fine settimana, credo, abbia indiscutibilmente rappresentato un eccellente viatico per il movimento rugbystico nazionale nel suo continuo tentativo di traghettarsi verso una sempre maggiore qualità e diffusione sul territorio, con 3 vittorie delle nostre nazionali ed una sconfitta immeritata e rimediata per eccessiva negligenza giovanile dalla U20.
A me la partita è piaciuta, due squadre con, sostanzialmente, analoghe esigenze, evitare di occupare la scomoda posizione di fanalino di coda nel particolare rating del 6N.
La Scozia si presentava come la squadra con, forse, il gioco più bello, ma meno fruttifero, l’Italia diversa dal campione di mischia nota da un po’ di anni a questa parte, con una difesa interessante e, finalmente, aggressiva, anche se ancora troppo a singhiozzio, con l’eterno problema in mediana e nel gioco dei ¾.
Ne è uscita una partita anche imprevedibile, una Scozia incapace di giocare e completamente asfissiata dalla linea avanzante italiana, con buon gioco tattico da parte degli azzurri che, alla fine, con un’efficace touche e piccanti calci dalle nostre retrovie, hanno saputo spostare il baricentro del gioco per buona parte della partita nella meta campo avversaria.
In questo contesto, con minore pressione psicologica, abbiamo assistito ad una buona, a volte ottima, mediana, e alcuni schemi veramente esaltanti dei nostri ¾. La meta di Venditti è stata la sintesi di un lavoro corale di tutta la squadra, dagli avanti ai ¾ come si legge sui manuali. Con un taglio di corsa dell’ala azzurra veramente inarrestabile.
IL MIO RINGRAZIAMENTO AGLI AZZURRI CON ALCUNE SUIMPATICHE CONSIDERAZIONI SUI SINGOLI
15 Masi
Grande fisicità nell’1 vs 1 degli inserimenti da dietro e, questa volta, anche bel gioco tattico con i piedi come poco si era visto ultimamente. Sempre pronto all’imbucata.
Quando la classe non è acqua. VOTO 7
14 Venditti
Il fisico non è tutto, quando lanciato in corsa ha dimostrato di avere velocità e capacità nel cambio di ritmo e direzione. Nella meta realizzata una sintesi di queste 3 sue caratteristiche.
Devastante. VOTO 8
13 Benvenuti
Forse meno brillante che in altre occasioni (Inghilterra), ma sempre presente nel break line e nelle ripartenze.
Una garanzia. VOTO 6,5
12 Canale
Esperienza ed elettricità nell’1 vs 1 gli hanno permesso di primeggiare nei molti tentativi di break line, ma anche in tanti placaggi. Peccato l’infortunio subito che ha, forse, guastato il suo bilancio personale della sua migliore partita in questo 6N.
Tonico. VOTO 6,5
11 Bergamasco
Un paio di calci non impossibili sbagliati all’inizio match, oltre a condizionare il giudizio complessivo sulla prova, l’hanno, probabilmente, anche destabilizzato mentalmente. In parte opaco, ma sempre presente nella battaglia e mai domo.
Guerriero. VOTO 6
10 Burton
A tratti il Burton visto contro l’Ulster in PRO12, sempre lucido e quadrato, forse anche troppo, ma di errori fatti proprio pochi. Con Gori, il principale artefice del ritmo impresso alla squadra in avanzamento e sempre pronto al calcio tattico liberatore; peccato non sia stato incaricato dei calci piazzati dall’inizio, lo score azzurro sarebbe stato più alto di una decina di punti.
The dropman. VOTO 7
9 Gori
Avevo detto prima della partita:” Non c’è che dire, a me piace e sa interpretare un gioco adatto all’Italia ideale di Brunel”. Chi ora non è d’accordo alzi la mano. Elettrico, imprevedibile, tonico in avanzamento e in difesa (sono certo che Smith non sia un pirla, come qualcuno aveva giustamente sottolineato, ma oggi sono sicuro che non lo sia stato neanche Brunel nell’impiegarlo a MM!).
Insostituibile. VOTO 7,5
8 Parisse
Il migliore degli azzurri sotto il profilo della quantità, qualità e dell’intelligenza del gioco espresso. Avevo detto prima della partita:” inamovibile”, come non ripetersi.
Innamovibile. VOTO 8
7 Barbieri
Forse non all’altezza di altre precedenti partite di questo 6N, ma uno dei migliori ballcarrier italiani, se non il migliore. Graffiante. VOTO 6,5
6 Zanni
Decisamente un po’ affaticato, ma mai domo e sempre pronto nel break line, garanzia per i compagni e nelle fasi statiche, touche comprese.
Croce rossa, nel bisogno sempre presente. VOTO 6,5
5 Bortolami
Di lui si sono dette troppe parole a sproposito, ricordando troppo spesso gli anni che ha e dimenticando troppo spesso la grande classe che possiede e non solo nelle touche dove, una volta di più, ha dominato. Il rugby non è sport di improvvisazione e la tanta acqua passata sotto i ponti fanno di questo giocatore un simbolo del rugby nazionale. Muraglia cinese. VOTO 7,5
4 Geldenhuys
Con Barbieri e Castrogiovanni ha rappresentato la cavalleria pesante della nostra linea avanzante con o senza palla sospingendo gli azzurri sempre un metro più avanti di quanto si potesse sperare.
Ironman. VOTO 6,5
3 Castrogiovanni
Man of the match non solo per aver vinto una pericolosa scommessa, decidendo di scendere in campo dopo pochi giorni dall’infortunio subito contro l’Inghilterra, ma anche per come ha saputo affrontare la partita, gladiatorio e trionfante nella maggior parte degli 1 vs 1 che l’anno visto protagonista, e serio professionista nel decidere di lasciare la battaglia quando non più capace di offrire un utile contributo alla causa azzurra.
Monumentale. VOTO 7,5
2 Ongaro
Una partita esemplare la sua, di sostanza e qualità. Buona parte della competitività della touche azzurra è merito suo. Sempre presente anche nel break line, senza mai tirarsi indietro. Un esempio per i giovani.
Foto ricordo. VOTO 7
1 Lo Cicero
Non c’è ombra di dubbio, complessivamente la nostra migliore prima linea tra quelle impiegate in questo 6N. Esce per Cittadini all’inizio del secondo tempo per rientrare al posto di Castrogiovanni poco dopo.
Duracel. VOTO 7
Disposizione:
16 D'Apice
Prende il posto di un grande, ma non se ne accorgono in molti.
Sosia. VOTO 6,5
17Cittadini
Vice Catro? No Cittadini, è Cittadini, occupa il posto in prima linea prima a sx, poi a dx senza usurpare nessuno.
Primattore. VOTO 6,5
18Furno
Che dire? La cosa più importante, c’ero anch’io. Anche lui ha contribuito con questa giusta convocazione a questo successo dell’Italia. Il ragazzo ha qualità e se saprà confermarsi a questi livelli, avrà altre opportunità di vestire azzurro.
Pelato. VOTO N.C.
19 Favaro
Conferma le qualità già viste in precedenza. Entra a poco dalla fine, ma gli basta per ritagliarsi uno spazio da protagonista.
Grillotalpa. VOTO 6,5
20 Vosawai
Devastante nell’1 vs 1, in particolare se in avanzamento entra nelle linee scozzesi come una lama calda nel burro, peccato per qualche palla persa per troppa foga. Anche lui pochi minuti di partita, ma di qualità.
Ariete. VOTO 6
21 Botes
Partita male questa avventura azzurra, finita peggio con una frattura dopo pochi minuti dall’ingresso al posto di Gori.
Sfiga immeritata di un giocatore che avrà modo di mettere ancora in evidenza le sue indiscusse qualità.
A presto. VOTO N.C.
22 Toniolatti
Probabilmente destinato a sostituire Masi ad estremo, sorprendente nel ricoprire egregiamente a memoria il ruolo di MM. Fisico, timing, ecletticità degne di nota. Veramente un giocatore completo con capacità di picchi positivi nelle performance in molti ruoli da ¾.
Trottola. VOTO 6,5