Continuo ad essere d'accordo con te, ma in Italia, mi citi quale sarebbe il club che possa mettere su un piatto storia, tradizione, blasone, anni e anni di vittorie e sconfitte, insomma, quello che con una parola può chiamarsi tradizione o storia di un club?Ale_86 ha scritto: Certo, a meno che, come detto da un altro utente del forum altrove, non si creda che comunque vada giocando contro gente piú forte in una squadra scarsa si migliori automaticamente tipo videogame. Allora vale tutto.
Giocare ad alto livello serve se la tua squadra ci appartiene, a quel livello. Altrimenti ha la stessa utilitá delle batoste annuali in Challenge.
Che giochi ad alto livello in uno scenario internazionale c'è solo il Treviso, se consideriamo l'Amlin cup, possiamo aggiungere, Rovigo, in quanto Calvisano è, comunque, una società ancora giovane e con nessuna tradizione e, tantomeno, gloria internazionale. Quindi, tu pensi che per un giocatore che aspiri ad uno scenario internazionale e cerchi d'instradare o conservare un percorso professionistico nel rugby sia lecito abbandonare una proposta di un nuovo club solo perche carente di storia passata, cosa avrebbe dovuto fare allora il Rancing Metrò nato nel 2001? Io spero, vivamente, che questi giocatori siano consigliati veramente bene e per il loro futuro!