Gert dal Pozzo ha scritto:metabolik ha scritto:Un famoso episodio in cui si dava ragione da un altro account si è già verificato.
Fu smascherato da un controllo di qualche esperto di indirizzi IP ingaggiato dagli amministratori, e, dopo, lo ammise candadamente.
MICIDIALE, un vero e proprio esempio del fattore T.
Questo ha fatto pensare che altri utenti fossero sue emanazioni.
Episodo storico certificabile a chi ha voglia di papparsi qaulche centinaio di pagine d'archivio.
Però .. devo dire che Gert ..non mi sembra un alias.. ha uno stile , direi, non so bene perchè, ma mi viene da dire ..no, devo pensarci , ma non è un alias , GERT è GERT.
Ecco, oh, GRAZIE per aver scritto che Gert è Gert!!!!! Anche perchè è la verità.
Quindi quel genio, visto che ho criticato il gioco noioso, ripetitivo e senza alternative dell'Italia, come suppongo che abbia fatto Laporte (perchè se no non avrebbe senso), ha dedotto che io e lui siamo la stessa persona perchè già in passato aveva creato un altro "alias". Fantastico. Un genio.
Adesso ho capito il "precedente".
Allora facciamo così: propongo che qualche esperto di IP rifaccia il controllo. Ma che si faccia pagare, e tanto possibilmente: se salta fuori che io e Laporte siamo 2 persone diverse paga garryowen, se no io. Gli ricordo che poi deve pagare anche una cena in un buon ristorante all'amministratore perchè avrebbe perso anche quella "scommessa" iniziale. Poi, già che ci siamo, la paga anche a me come "risarcimento".
Un attimo di calma: il sospetto l'ho avuto anch'io senza essere un genio.
Provo a spiegarmi.
Un appassionato di rugby è normalmente uno che ha giocato a rugby e uno che ha giocato a rugby giudica con i piedi per terra.
Quando prendi una spalla nel costato a tutta velocità, ti passano sopra in una ruck, hai provato il bellissimo istante dell'attesa di una palla alta con 2 avversari che arrivano a tutta birra, ecc.. vedi le cose in un altro modo.
Uno sport di combattimento , di scontro fisico INDIVIDUALE e COLLETTIVO non può esser giudicato con i paradigmi di altri sport.
Il fatto è che un certo tipo di critica alla Nazionale, all'Eccellenza e via, denota una non conoscenza del rugby.
FONDAMENTALMENTE nel rugby lo spettatore è accidentale, un rugbysta non gioca per gli altri, gioca per sè stesso e per i compagni.
Non c'è bisogno del plauso o del disprezzo dello stadio, un rugbysta lo sa se ha giocato bene o male e solo il giudizio dei suoi compagni e dell'allenatore ha valore. Il giudizio sul singolo, inoltre, è spesso marginale se la squadra gioca male.
Nel leggere i post Post-partita si vede chiaramente chi ha giocato, chi ha in parte assimilato questa cultura e chi no.
Si può criticare, certo, ed esternare la propria incazzatura, ma è lo stile di alcuni che è spesso irritante perchè non c'entra un c4$$o col rugby, che non è uno sport per tutti come la pallavolo e quell'altro che non mi ricordo.
Prima di ogni critica ognuno dovrebbe chiedersi : io avrei fatto meglio?
o sarei uscito in coma alla prima stringa ?
Non esageriamo a dare addosso a quei pochi eroici italiani che giocano a rugby.