forum.rugby.it

Laporte ha scritto:

Garryowen ha scritto:
Credo che tu sia rimasto l'unico in tutto il mondo a fare ancora queste distinzioni cervellotiche. Come il classico giapponese nascosto nella jungla 30anni dopo la fine della guerra...

AL SOLITO NON HAI CAPITO UN c4$$o. e' l'ultimo temtativo di spiegartelo poi dovrò dubitare che il del tuo livello intelletuale

I0o non dico che Parisse non debba giocare in nazionalle, dico solo che la scuola italiana NON è capace di creare grandi giocatori e deve aver eil c*** di trovarlo all'esterno.... CHIARO ?

Non sto dicendo che tu rubi i soldi della paghetta a tuo padre.. dico che alla tua età dovreti imparare a guadagnarti il pane da solo ? CHARO ?

O se preferische che sarà un gran giorno in cui un giocatore di scuoal Italiana sara equiparato da una nazionale stranirea (sino a dora abbiamo avuto solo tramontin....)

Al solito, il giapponese non ha capito nulla.
A parte il fatto che in uno sport come il rugby a 18 anni non hai ancora finito di "andare a scuola", e quindi Parisse non si sa bene di che "scuola" sia, c'è anche il fatto che con un Pasquali che gioca nei Tigers ed è a serio rischio equiparazione, il giapponese mi va a citare Tramontin...
Non capisco poi che soddisfazione ci possa essere nel vedersi scippare un giocatore, equiparato in un'altra nazionale; uno psichiatra potrebbe parlare di complesso d'inferiorità.
Al contrario, credo sia veramente una bella soddisfazione quando un ragazzo italiano si fa onore e supera tutti i coetanei in una "scuola" rugbistica delle più avanzate, e però poi sceglie di giocare con la maglia del suo Paese.
Tanto per fare un altro esempio più attuale, se il pilone italiano della U20 della Nuova Zelanda di quest'anno avesse scelto di giocare per l'Italia.

Garryowen ha scritto: Al contrario, credo sia veramente una bella soddisfazione quando un ragazzo italiano si fa onore e supera tutti i coetanei in una "scuola" rugbistica delle più avanzate, e però poi sceglie di giocare con la maglia del suo Paese.

Tommy Allan.

Garryowen ha scritto:

Laporte ha scritto:

Garryowen ha scritto:In realtà sui numeri otto bisognerebbe distinguere. C'è una questione genetica innanzi tutto. È difficile se non impossibile che in Italia nasca un Vosawai o un Vunisa. Non è questione di scuola, ma di struttura fisica.

Mamma che discorsi ....

siamo messi proprio male allora... Manco se Vunisa o Viosawai fosse un giocatore fenomenale... Perccato che siano lontanissimi dal livello di un Easter o di un Leguizamon ( e mi fermo qui), che mi sembra siano di razza caucasica, la stessa degli italiani....

Opurfe Easter è figlio di Samoani e Leguizamon di Maori ?

E Parisse (meglio ancora dei suddetti) è figlio di maori? Maori marsicani?

Vedo che ti contraddicvi da solo... hai bisgno di uno bravo.. Prima dici che in Italia per motivi genetici non possno nascer en.8, poi rivendichi l'Italianità del miglior n.8 del mondo....

Garryowen ha scritto:

Laporte ha scritto:

Garryowen ha scritto:
Credo che tu sia rimasto l'unico in tutto il mondo a fare ancora queste distinzioni cervellotiche. Come il classico giapponese nascosto nella jungla 30anni dopo la fine della guerra...

AL SOLITO NON HAI CAPITO UN c4$$o. e' l'ultimo temtativo di spiegartelo poi dovrò dubitare che il del tuo livello intelletuale

I0o non dico che Parisse non debba giocare in nazionalle, dico solo che la scuola italiana NON è capace di creare grandi giocatori e deve aver eil c*** di trovarlo all'esterno.... CHIARO ?

Non sto dicendo che tu rubi i soldi della paghetta a tuo padre.. dico che alla tua età dovreti imparare a guadagnarti il pane da solo ? CHARO ?

O se preferische che sarà un gran giorno in cui un giocatore di scuoal Italiana sara equiparato da una nazionale stranirea (sino a dora abbiamo avuto solo tramontin....)

Al solito, il giapponese non ha capito nulla.
A parte il fatto che in uno sport come il rugby a 18 anni non hai ancora finito di "andare a scuola", e quindi Parisse non si sa bene di che "scuola" sia, c'è anche il fatto che con un Pasquali che gioca nei Tigers ed è a serio rischio equiparazione, il giapponese mi va a citare Tramontin...
Non capisco poi che soddisfazione ci possa essere nel vedersi scippare un giocatore, equiparato in un'altra nazionale; uno psichiatra potrebbe parlare di complesso d'inferiorità.
Al contrario, credo sia veramente una bella soddisfazione quando un ragazzo italiano si fa onore e supera tutti i coetanei in una "scuola" rugbistica delle più avanzate, e però poi sceglie di giocare con la maglia del suo Paese.
Tanto per fare un altro esempio più attuale, se il pilone italiano della U20 della Nuova Zelanda di quest'anno avesse scelto di giocare per l'Italia.

vedo proprio ch enon ci arrivi.... vabbe avrai guiocato troppo a footbal maericano senza casco.... se ti strappano un giocatroe è perchè haiu un buon prodotto che gli altri ambicono a prenderlo... Vuol dire ch eprima opoi fai come l'argentina e quando riesci a tenerteli, fai il botto.... >Da noi chi vuoi che miri a naturalizzarsi certi giocatori nostri ? Il Kazakhstan magari....

Laporte ha scritto: Prima dici che in Italia per motivi genetici non possno nascer en.8....

Dove e quando

Garryowen ha scritto:

Laporte ha scritto: Prima dici che in Italia per motivi genetici non possno nascer en.8....

Dove e quando

Garryowen ha scritto:

Laporte ha scritto:

Garryowen ha scritto:In realtà sui numeri otto bisognerebbe distinguere. C'è una questione genetica innanzi tutto. È difficile se non impossibile che in Italia nasca un Vosawai o un Vunisa. Non è questione di scuola, ma di struttura fisica.

Manco poi Vosawi o Vunisa fossero dei fenomeni.... sono scarti altri...

Laporte ha scritto:

Garryowen ha scritto:

Laporte ha scritto: Prima dici che in Italia per motivi genetici non possno nascer en.8....

Dove e quando

Garryowen ha scritto:

Laporte ha scritto:

Garryowen ha scritto:In realtà sui numeri otto bisognerebbe distinguere. C'è una questione genetica innanzi tutto. È difficile se non impossibile che in Italia nasca un Vosawai o un Vunisa. Non è questione di scuola, ma di struttura fisica.

Allora chi è che non ha capito nulla? Questa finalmente è la dimostrazioni inconfutabile...
Parisse, ripeto, è un tongano della marsica?


Giapponese, ti suggerisco una cura di fosforo...

Garryowen ha scritto:

Laporte ha scritto:

Garryowen ha scritto:

Laporte ha scritto: Prima dici che in Italia per motivi genetici non possno nascer en.8....

Dove e quando

Garryowen ha scritto:

Laporte ha scritto:

Garryowen ha scritto:In realtà sui numeri otto bisognerebbe distinguere. C'è una questione genetica innanzi tutto. È difficile se non impossibile che in Italia nasca un Vosawai o un Vunisa. Non è questione di scuola, ma di struttura fisica.

Allora chi è che non ha capito nulla? Questa finalmente è la dimostrazioni inconfutabile...
Parisse, ripeto, è un tongano della marsica?


Giapponese, ti suggerisco una cura di fosforo...

A te un cura di sveglina....

Con me non riesci a fare il troll, lo sai.

Garryowen ha scritto:Con me non riesci a fare il troll, lo sai.

non te ne accorgeresti neppure....

Laporte ha scritto:

Garryowen ha scritto:Con me non riesci a fare il troll, lo sai.

non te ne accorgeresti neppure....

aho e annamo...

la partita è finita, godetevi il terzo tempo!

giuseppone64 ha scritto: la partita è finita, godetevi il terzo tempo!

Ti sei dimenticato di dire che ha vinto lui, altrimenti non smette

Anche Picamoles ha origini figiane

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Avreste anche occupato un po' troppo spazio, citti, con gli spunti polemici da pischelli.

Perché alla fine ognun dei due ha una fettina di ragion e una fettina di torto.

È (guarda guarda Hap!) vero che determinate tipologie di giocatore sono più correlate a determinate etnie, ma prima di tutto quale tipologia? Perchè Picamoles, Parisse, Vosawai, Vunisa esprimono due/tre modi diversi di fare il n. 8.

Certo che da DNA italico può nascere un ottimo n.8 .
Diciamo che da DNA italico , rispetto ad altri , nasce meno facilmente un di 1.95x105 con mani delicate , che salta in rimessa e sa anche usare il piede. E che anche quelli di 1,90x115, modello carrarmato non è che nascano tanto.

Infatti noi abbiamo tradizionalemnte problemi di numeri con le seconde linee e i numeri 8, più che con piloni, tallonatori e terze ala
Poi magari scegliamo di giocare con quattro salattori e un carrarmato e perdiamo in reattività e velocità nel riposizionarsi.

Ma visti i fenomeni migratori in atto, direi che non sarà il DNA italico a costituire discriminante.

Lo saranno: pratica sportiva (e quidni in primis questione scolastica) e questione della formazione nel gioco.
E su questo laporte non ha torto quando scrive che , come nel calcio, anche il rugby privilegia la ricerca del giocatore già pronto anche se di formazione estera.
Il problema è portare ragazzi/e dai 12 anni a giocare a rugby ed insegnargli a giocare un buon rugby. Che non è quello che stiamofacendo nelle under e nelle serie minori.